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Vecchio 17-10-2021, 14:29   #1
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Ultima modifica di Eracle; 31-10-2022 a 17:19.
Ringraziamenti da
Ruoppolo (18-10-2021)
Vecchio 17-10-2021, 19:00   #2
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Questa è la storia di vacca Vittoria, morta la vacca non finì la storia, infatti il proprietario non si perse d'animo e comprò un'altra vacca, di nome Fiorella.
Fiorella era una mucca molto bella ma il contadino si stancó di vederla, infatti disse: "Fiorella m'annoia" e la regalò a Gino, suo cugino.
Gino portò Fiorella per farla vedere a sua moglie, Gina, che stava facendosi il bucato.
"Gina, vieni a vedere la vacca!" - disse Gino.
"Oggi non l'ho fatta la cacca", rispose Gina.
"Ma no, che hai capito, parlo della mia nuova mucca", e Gina: "Ora non posso, lavo i panni!".
Gino rispose: "Lava, Gina, continua a lavare i panni!" ma Gina, che era un po' sorda capì "Continua a scopare con Gianni" e credette di* essere stata scoperta: "Gianni, entra subito nell'armadio, Gino ci ha scoperti" disse all'amante, Gianni, un tossico appena uscito da San Patrignano.
"Tuo marito ora mi ammazza" replicò lui.
"Merito tuo e della tua mazza" replicò Gina.
In quel momento, Dino, il vicino di Gino, che aveva assistito a tutta la scena, si avvicinò per parlare con Gino: "Ah Gino, bella sta vacca! Ammazza oh, c'ha le corna più lunghe dee tue".
"Cosa vorresti insinuare?" rispose Gino.
"Ah Gino, tu moje te tradisce!"
Gino non si scompose. Con sguardo ammiccante si avvicinò a Dino e, sottovoce, rispose: "Embé? Pure io tradisco mia moglie. Credi che abbia comprato sta vacca per mungerla?".
Ringraziamenti da
Eracle (17-10-2021)
Vecchio 24-10-2021, 16:19   #3
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Giorgio, come ogni venerdì sera, sdraiato sul divano con la birra in mano, guardava la trasmissione “Oracolo” in onda sul canale AO3. In genere gli effetti dell'alcool e dei farmaci gli impedivano di restare sveglio a lungo e, di solito, veniva svegliato a mezzanotte dalla sigla di coda heavy metal del programma. Tuttavia, quella sera, accadde qualcosa di inusuale: Giorgio non cadde fra le braccia di Morfeo e stette sveglio ben oltre il solito. Non era mai successo prima.
Spesso si rovesciava la birra addosso e credeva di aver pisciato. Posò la lattina sul tavolino, temendo che ciò sarebbe successo anche stavolta e alzó il volume del televisore.
Faticava a comprendere i discorsi biascicati del conduttore e degli ospiti. Le immagini apparivano sfocate, i volti dei politici, dei giornalisti e del pubblico divenivano sempre meno umani. Sgranò gli occhi, li strofinò con le dita e finalmente le immagini apparvero nitide. Nonostante ciò i volti non tornarono umani. I lineamenti, il colorito, i movimenti avevano qualcosa di strano. Le voci erano metalliche e sibilanti.
A Giorgio parve di riconobbere le loro bocche, che erano tutte uguali, animalesche. Le aveva già viste da qualche parte. Poi ricordò la bocca dal ghigno ferino, simile a quello di una iena maculata dell'uomo che, in sogno, gli offrì della cioccolata.
Anche durante il sogno gli parve di riconoscere quella bocca, doveva averla già vista altre volte nei suoi sogni.
Il risveglio dal sogno dell'uomo della cioccolata fu anomalo. Non ebbe paura durante l'incubo e sfidò l'uomo dal sorriso di iena fino a farlo desistere dal minacciarlo. Si svegliò di colpo ed ebbe la sensazione di precipitare nel proprio corpo al momento del risveglio. Aveva già visto quella bocca. Accese la luce e stette a lungo steso sul letto, temendo un nuovo incontro con la iena umana. Perché gli aveva offerto la cioccolata?
In un attimo capì tutto, e un brivido gli raggelò il sangue. Spense il televisore, si alzò in piedi e prese a girare in tondo per la stanza, evitando di guardare in direzione del televisore, in modo da evitare di pensare alla bocca animalesca o agli occhi neri e inespressivi di quei mostri inumani.
Si fece coraggio, riaccese il televisore e si lasciò cadere inerme sul divano. C'era la pubblicità. Giorgio vedeva i volti degli uomini della cioccolata, le loro bocche grondanti bava verdastra pronunciare varie frasi come “Tu sei mio. La tua anima mi appartiene.” Uno spot in particolare lo colpì più degli altri. Era la pubblicità di una nota marca di divani. Gli tornò in mente il ricordo di un suo parente con l'halzeimer che impazziva ogni volta che quello spot andava in onda. “Prenderemo la tua anima e non c'é niente che tu possa fare per fermarci” diceva l'artigiano che aveva confezionato con le sue mani quel comodo divano, lo stesso che Giorgio aveva recentemente acquistato, dopo il lockdown.
Il telefono squillò, facendolo balzare nuovamente in piedi. Era una notifica di Telegram. Aprì il messaggio, proveniva da un profilo a lui sconosciuto, di nome Michael.
"Sappiamo che tu sai" era il contenuto.
Giorgio sentì un liquido freddo colargli fra le gambe e un assolo degli Iron Maiden gli spaccò i timpani. Era la sigla di "Oracolo", si era versato la birra addosso. Morfeo lo aveva fottuto anche stavolta. Allungò la mano per afferrare il cellulare. Mezzanotte in punto. Poi il telefono trillò e arrivò un messaggio: "Sappiamo che tu sai. Michael".
Ringraziamenti da
Eracle (24-10-2021)
Vecchio 26-10-2021, 19:57   #4
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Giorgio viveva da con altri due coinquilini in un piccolo appartamento. Appena letto il messaggio, spaccò la TV scagliandole contro un soprammobile. Non poteva più tollerare la vista e le voci di quei mostri ma continuava a sentire le TV dei coinquilini nelle altre stanze: “Obbedisci”. “Noi siamo i padroni del mondo”. “Lo facciamo per il tuo bene!”
All’improvviso Davide, un coinquilino, bussò alla porta della sua camera: "Che cazzo era sto rumore?"
"Ho spaccato la TV" rispose Giorgio.
“Ti pare il caso di fare casino a quest'ora? Stavo dormendo.”
“Li hai visti? Li hai sentiti?"
" Visto chi?”
“Le iene”
“Stavo guardando un film”
"No, cazzo! Le persone sono iene!" strillò.
"Senti, vado in cucina a mangiare qualcosa, se hai voglia vieni anche tu, così mi spieghi sta storia delle iene".
Giorgio aprì la porta e nell'oscurità dell'andito si avviò verso la cucina. Nessun suono proveniva dalle stanze dei coinquilini.
"Ti va della cioccolata?" gli chiese Davide, che frugava in un cassetto.
La parola "cioccolata" lo colpì come una stilettata al cuore. "No, non mi va ora" - rispose.
Davide estrasse un coltello dal cassetto e si voltò verso Giorgio. Anche lui era una iena.
Giorgio sentì le sue gambe cedere, farsi molli come ricotta. Il battito del suo cuore gli rimbombava nelle orecchie e brividi percorrevano la sua spina dorsale come scosse elettriche.
Davide si avventó su di lui con uno scatto fulmineo e gli piantò il coltello nel petto.
Giorgio fece appena in tempo ad accorgersi di ciò che stava accadendo quando Davide cadde a terra in una pozza di liquido nero, con una ferita sul petto. Rantolò e sussultò per qualche secondo, poi il suo corpo si sciolse nel liquido nero e maleodorante e svanì, come assorbito dal pavimento.
Vecchio 22-01-2022, 18:30   #5
Esperto
L'avatar di Miky
 

Un uomo entra in un caffè: splash.
Vecchio 22-01-2022, 18:31   #6
Esperto
 

Un maiale cade da un grattacielo: speck.
Vecchio 23-03-2022, 20:18   #7
Esperto
L'avatar di Newage
 

Sono tornata genteeeee 😆😆😆
Ringraziamenti da
Norlit (23-03-2022)
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