Un altro anno fa capolino, quest'anno niente più lista degli obiettivi.
E' un anno in cui sono stato lavorativamente fermo, constante autoanalisi, e ho cominciato a confrontarmi un pò di più col mondo esterno.
Risultato: credevo di essere un "duro e puro" contro la mediocrità, invece sono un mediocre a tutto tondo. Cintura nera.
Inoltre il tempo sta passando, sta letteralmente volando via. A giugno son 29, e confrontandomi anche su qualche forum, ecc. Praticamente non ho vissuto, quel poco che ho vissuto l'ho contornato di errori micidiali, e ho raggiunto una visione della vita ancor più arida di quella di un biologo evoluzionista.
Sono alle soglie di una piccola "ripartenza", ma sono affossato fin dall'inizio.
Non credo più al fatto che raggiungerò gli obiettivi. Mai riuscito.
Non credo più alle immagini che faccio viaggiare in testa su un ipotetico futuro.
Me la sto solo raccontando. Cerco di trovare un pò di ottimismo "razionale", ma il confronto col mondo esterno è schiacciante.
Sono totalmente inadeguato alla vita.
Il capitolo relazioni poi è particolarmente doloroso. Dopo tre anni e passa dall'unica relazione seria che ho avuto (e gestito malissimo), si stanno risvegliando gli ormoni (pure lì... avrò il testosterone di un protozoo). Ma contestualmente sono privo di autostima, e se anche arrivasse una ragazza che ci stesse (e dovrebbe essere malata forte) sono certo che declinerei "checca isterica style", tremando e malendicendomi, con un cocktail emotivo in corpo da farmi gettare di corsa sotto una macchina.
Anche a livello di amicizie, sono solo.
Servono miracoli e ai miracoli non ci credo.
Tornando al titolo, "raccontarsela", sottostimare i propri problemi e puntare troppo alto, disegnare scenari stucchevolmente positivi... Devo finirla.
A voi capita?