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08-06-2016, 16:37
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Quando siamo depressi, siamo anche arrabbiati col mondo. Lo sappiamo per amara esperienza.
Dobbiamo sentirci sbagliati per questo?
Assolutamente NO!!!
La rabbia che rode la pancia esiste perché è nata prima, in 1000 situazioni. Ma è
una rabbia disorganizzata.
Per non arrivare a questa indigestione, vedo un'unica soluzione semplice: essere normalmente severi. La severità è un'avvertimento che dissuade , prima di prendere un'inculata.
Molti si spingono con noi, fino a che noi glielo permettiamo.
E' meglio essere severi prima, che essere incazzati dopo.
Sono stato per tantissimi anni sorridente e ho ricevuto infinite fottiture.
Ho abolito il sorriso, a meno che l'altro non mi dia motivo per sorridere.
So che risulto più antipatico. Ma devo dire che nella mia antipatia, in verità, sto bene.
Chi mi vuole bene, saprà sempre trovare il modo di farmi sorridere.
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08-06-2016, 17:01
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#2
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Parole sante anzi santissime..mi trovo in un periodo dove non riesco a sfogare la rabbia che ho...ormai sembra che io sia fatto così ma in fondo so che non è vero. Il periodo migliore della mia vita infatti è stato quando gli altri mi dicevano che ero antipatico..poi è iniziata la discesa verso il baratro dove gli altri decidono per te senza che tu te ne renda conto..nel mio caso la rabbia diventa frustrazione che è peggio...
Essere accondiscendente è una morte lenta e dolorosa..
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08-06-2016, 18:57
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Eccome se ti capisco!
Essere subito pronti e disponibili per chiunque, chiunque ti può portare dove vuole lui. Cosa che mi è successa troppe volte.
Buttar fuori un invadente , è più difficile quando ha preso spazio dentro di me. Allora è meglio non farlo entrare subito.
Ma il mio messaggio è questo: stare sulle mie, sto bene. E l'umore é piú stabile. Sto con l'unico amico di cui mi posso veramente fidare: me stesso.
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08-06-2016, 19:15
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Sto vedendo che la serietà mi toglie quel senso d'insicurezza che mi ha sempre tormentato. Non so cosa mi accadrà domani, ma so che starò come adesso.
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08-06-2016, 22:08
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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La serietà non equivale all'ostilità.
Perché una persona seria non dovrebbe piacere o essere desiderabile?
Può darsi che un uomo serio perda delle persone. Vabbé, ne troverà altre. Ma chi resta, accetta il cambiamento e continua a volerci bene. Chi non lo accetta, forse non ci voleva tanto bene...
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09-06-2016, 08:41
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Non dico che bisogna Indossare una maschera fissa, ma rispettare i propri umori, che sono variabili, come sono variabili le situazioni che incontriamo. L'umore non è una malattia, ma un fatto adattativo.
L'umore è come un sensore, che capta in modo anche irrazionale le condizioni. Se qualcosa ci può nuocere, è bene alzare le difese , perché come dice il motto : "la vita è una tempesta; prenderla in culo è un lampo"
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Ultima modifica di cancellato16573; 09-06-2016 a 08:43.
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09-06-2016, 13:23
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#7
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
E' meglio essere severi prima, che essere incazzati dopo.
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Vorrei aggiungere anch'io una testimonianza a favore di quel che hai detto.
Io sono sempre stato uno molto sensibile che si indispettiva con niente e reagiva a mali parole. Quando lo facevo ero paradossalmente molto più inserito di ora. Ero severo, più con me stesso che con gli altri, e rompicoglioni. Mi hanno ripetuto di contare fino a dieci prima di reagire, di esporre le mie ragioni con calma, che anche gli altri avevano le loro ragioni, che dovevo stare più calmo altrimenti attiravo su di me solo prese in giro, ecc... Io ci ho creduto e mi sono ritirato, da tutto e da tutti. Non ho mai smesso di prendermela ma lo facevo in silenzio, col risultato che invece di sfogarla, la rabbia diveniva rancore. Non potevo più difendermi e quindi mi sono isolato per non subire provocazioni alle quali non potevo rispondere - perchè rispondere come mi veniva da rispondere era "sbagliato".
Quindi non credete a ste boiate e siate voi stessi per davvero, gli altri vi accetteranno più facilmente così e vi rispetteranno anche di più.
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09-06-2016, 13:30
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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La rabbia la vedo più come una spia d'allarme per qualcosa che non ho notato.
Cerco di riconoscere la rabbia e poi vedere qual è il problema.
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09-06-2016, 18:34
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#9
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Quote:
Originariamente inviata da Scorpion29
Sembra di leggermi. Approvo tutto.
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Siamo in 3...quanto odio non riuscire a rispondere come vorrei io, infatti evito qualsiasi tipo di scontro verbale..Non so per voi ma per me è difficile arrendermi e accettare le cose come stanno a differenza di uno che è sempre stato così..incapace di rispondere e arrabbiarsi...
So che vuol dire arrabbiarsi,guardare una persona negli occhi e dirgli che non è aria...ma niente..ora già è un miracolo guardare qualcuno negli occhi..
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09-06-2016, 20:24
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Ma è una rabbia disorganizzata.
Per non arrivare a questa indigestione, vedo un'unica soluzione semplice: essere normalmente severi. La severità è un'avvertimento che dissuade , prima di prendere un'inculata.
Molti si spingono con noi, fino a che noi glielo permettiamo.
E' meglio essere severi prima, che essere incazzati dopo.
Sono stato per tantissimi anni sorridente e ho ricevuto infinite fottiture.
Ho abolito il sorriso, a meno che l'altro non mi dia motivo per sorridere.
So che risulto più antipatico. Ma devo dire che nella mia antipatia, in verità, sto bene.
Chi mi vuole bene, saprà sempre trovare il modo di farmi sorridere.
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Esatto.
Mi sto comportando esattamente così, le cose le dico prima, tranquilla ma seria, se poi la gente non mi rispetta sa benissimo a cosa va incontro. Mettere i paletti e prendere le distanze. Sempre. Ho imparato a gestire gli amici, a dire di no senza giri di parole e menzogne, ed è stato uno grosso passo avanti. Cortese sì, cogliona no.
Non ho smesso di sorridere, solo di essere troppo disponibile, remissiva e di far decidere gli altri per me.
Se riuscissi a farlo in tutti gli ambiti (lavoro in primis) mi sentirei ancora meglio, ma ci sto lavorando.
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09-06-2016, 23:49
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Io vedo due aspetti in quel che dite:
Uno è la reazione. Le reazioni si possono spesso evitare. Evitare conflitti per cose minori, è un vantaggio.
Ma a volte la reazione è necessaria, senza farsi sensi di colpa. Il Vangelo dice di no, ma qualsiasi duomo ha la propria dose di aggressività, necessaria per vivere la vita , come Dio ce l'ha data.
L'altro aspetto è la severità come aspetto, in assenza di conflitti, ma per prevenirli.
Per me non è una maschera, ma una parte di uno spettro di atteggiamenti. Un uomo che stia sulle sue, non è percepito come ostile, ma come pacifico, se lo lasci in pace. Ogni tanto incontro persone che mi fanno obiezioni perché non mi comporto secondo le loro aspettative.
Ma direi che il comportamento negativo più frequente , è l'invadenza, l'impertinenza.
Ma che si facciano il piatto più buono del mondo: il fritto misto dei cazzi loro!
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10-06-2016, 10:31
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#12
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio
Siamo in 3...quanto odio non riuscire a rispondere come vorrei io, infatti evito qualsiasi tipo di scontro verbale..
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Mi è stato ripetuto più volte, da gente che pure si arrabbiava molto essa stessa, che il mio atteggiamento avrebbe tenuto alla larga le altre persone, ma è mai stato vero? No: mi volevano bene tutti anche rabbioso com'ero. Ero l'unico bambino invitato alle feste di tutti e che, quando faceva una festa, riusciva a farli venire proprio tutti. Alla fine il chiudermi così nella passività, per paura di subire un presunto abbandono che non c'era, mi è costato il sedimentarsi di una paura che ora mi rende dannatamente difficile tornare com'ero una volta. Ora ho paura a impormi, a dire un parere che si discosti minimamente da quello degli altri. Mi sto sforzando ma è dura, dura davvero.
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10-06-2016, 15:31
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#13
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da Scorpion29
Quanti anni hai? Io 23.
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27, ma per molti versi sono rimasto indietro...
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12-06-2016, 12:32
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Vedo che tutti viviamo queste situazioni.
Mi viene in mente un fatto: che mi aspetto che gli altri rispettino le regole del vivere civile e faccio affidamento quasi solo su questo. Questo mi rende troppo innocente. A volte il rispetto delle regole va imposto. Meglio evitare di accumulare rabbia, per poi mangiarsela o esplodere. Una stoccata subito può bastare.
Va considerato che un dato comportamento va stoppato, prima che diventi nocivo.
Poi c'è un aspetto più subdolo e forse anche peggiore: so di soffrire di depressione e allora, a confronto di un altro, mi sento sempre quello che sbaglia, quello che esagera o interpreta male le cose. Tendo a subire, perché l'altro mi sembra più "normale" di me, o perché mi sento più debole o vulnerabile.
Tutto questo è assurdo. Sarebbe come dire che, se ho il diabete, devo tenermi mancanze di rispetto e offese.
Non è che il depresso è un uomo che vale di meno.
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12-06-2016, 12:51
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Aggiungo:
quando siamo in depressione, ci sentiamo deboli, fisicamente e mentalmente.
Gli altri avvertono questa debolezza. Alcuni se ne approfittano per prendersi la soddisfazione di prevaricare, per lo stupido piacere di sentirsi migliori o superiori.
Noi non riusciamo a difenderci. Ma, quando sarà passata la fase depressiva, quando saremo tornati a star bene, teniamo lontane quelle persone; perché sanno far male.
Chi ci rispetta e ci vuole bene, non si fa forza della nostra debolezza, ma anzi, ne prova compassione.
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Ultima modifica di cancellato16573; 12-06-2016 a 13:35.
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