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Vecchio 23-10-2011, 23:52   #21
Esperto
L'avatar di alien33
 

certo che guardare le prossime gare di motogp senza Sic sara dura.. anche se personalmente non ero un suo tifoso devo ammettere che mi ha molto colpito e all'inizio non ci credevo..e poi come faremo senza le sue battute nella rubrica Dimmi di Sic che facevano sempre prima di ogni gara.. grande Sic, riposa in pace
Vecchio 24-10-2011, 09:35   #22
Esperto
L'avatar di Otago
 

Per me è stata una vera e propria botta, ero tutto contento che festeggiavo la vittoria della nuova zelanda quando l'ho saputo. Mi è venuto un nodo in gola. Mi rendo conto che il mestiere che faceva è molto pericoloso però non posso non provare un misto di tristezza e rabbia per una giovane vita stroncata; e poi non si poteva non voler bene ad uno come Sic.

Sic riposa in pace.
Vecchio 24-10-2011, 13:55   #23
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Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio

Noi, che siamo appassionati e praticanti di sport rischiosi, sappiamo bene il significato di frasi del genere.
finalmente qualcuno che mi ha capito
Vecchio 24-10-2011, 14:46   #24
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

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Originariamente inviata da SilverHawk Visualizza il messaggio
Ovviamente non significa questo, ma significa che per certe persone la vita senza una tale cosa non sarebbe più vita, anche se tale cosa fosse immensamente rischiosa
So cosa intendi dire, lo rispetto ma non lo condivido e un po' mi fa rabbia.
È un tantino off topic e un po' irrispettoso alla memoria ma sento il dovere morale di parlarne.
Conoscevo un ragazzo che si chiamava Matteo G. di 25 anni.. oggi ne avrebbe 28.
L'ho conosciuto quando aveva 21 anni perché è stato un sopravvissuto ad un incidente stradale in cui hanno perso la vita 3 ragazzi (l'auto era di un mio compagno di classe delle scuole serali).
Abitavo vicino al mio compagno e mi riaccompagnava a casa tutte le notti dopo le lezioni, ogni tanto andavamo a fare partite xbox a casa dei suoi amici e conoscevo quei ragazzi di vista.
Vedere la stessa auto con cui mi riaccompagnava a casa tutte le notti su delle foto dei giornali ridotta ad una scatola per sardine contro un albero.. ti proietta in uno stato di incapacità reattiva, sembra irreale.
Era domenica mattina all'alba, tornavano a casa dalla discoteca dove avevano festeggiato il compleanno del cugino del mio amico.
Quest'ultimo era alla guida e il mio amico sedeva nel passeggero.
Su un rettilineo ha perso il controllo e non ha nemmeno frenato, l'auto ha tirato giù e trascinato un palo della luce, ha abbattuto una cancellata come niente per poi schiantarsi contro un grosso albero. Il contachilometri è stato ritrovato bloccato su 170 km/h.
Il mio amico è stato catapultato fuori dal parabrezza per dieci metri.
Due ragazzi seduti dietro sono sopravvissuti e sono rimasti in coma per diversi giorni. Uno di questi due ragazzi era appunto Matteo G.
Matteo G. tra il 2004 e il 2005 era rimasto coinvolto in ben 2 incidenti gravi a bordo della sua moto.
Nel primo incidente si era solo ferito, nel secondo è morto un suo amico che era suo passeggero.
Matteo, nel 2009 ha avuto il suo ennesimo incidente dove è morto facendo un frontale in curva invadendo la corsia opposta con la sua moto finendo contro un suv.
Matteo si trovava proprio assieme all'amico finito in coma come lui sopravvissuto a quell'incidente.
Questo non è un film, non siamo in final destination.
Questo non è "sport", non è "vivere veramente" questo è sfidare la morte.. è la dipendenza da adrenalina.. è il vero aspetto psicologico dietro gli sport estremi.
Ci sono dei limiti, non devono essere oltrepassati.
Sono appena stato sulla pagina Facebook del quinto ragazzo, sta bene, è sempre appassionato di moto e corre ancora, stravede per Valentino Rossi e ha dedicato 5 aggiornamenti status a Marco Simoncelli.. mi auguro solo di non trovare mai il suo nome sui necrologi.
Vecchio 24-10-2011, 19:46   #25
Banned
 

Ho capito benissimo cosa vuoi dire e capisco anche che in linea di massima hai ragione tu, non si discute. Ma per qualcuno la vita senza una tale cosa non sarebbe vita e quindi è pronto a correre qualsiasi rischio per tale cosa. Che sia giusto o sbagliato spetta a ognuno di noi stabilirlo. Evidentemente per Marco o per il tuo amico era giusto che andasse così.
Poi ci sono persone che in linea di massima pensano così, ma si pongono comunque dei limiti (parlo del mio caso), sanno dove termina il rischio e inizia la pazzia, quando desistere... (es: voler correre in moto per sentire il brivido è giusto, mettersi a farlo in autostrada contromano a 200 all'ora è da pazzi. Sciare in alta montagna in neve fresca è rischioso ma si può fare, farlo dopo una nevicata da 1m su un pendio a 60° esposto a sud dopo una nottata di vento è da coglioni).
Che cosa può aver spinto questa persona dopo tanti incidenti a risalire in moto?
Eh beh, potrebbe anche spiegartelo ma se non condividi non lo capiresti.
Che cosa ha spinto Kalle Palander a tornare a sciare dopo un coma dovuto allo sci?
Stessa cosa di prima, se ti rispondo passione riesci a comprendere? O ti sembra impossibile?
Vecchio 24-10-2011, 19:53   #26
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

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Originariamente inviata da SilverHawk Visualizza il messaggio
se ti rispondo passione riesci a comprendere? O ti sembra impossibile?
Io capisco dove finisce la passione e inizia l'abuso.
Vecchio 24-10-2011, 19:59   #27
Esperto
L'avatar di alien33
 

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Originariamente inviata da SilverHawk Visualizza il messaggio
Si può morire in tanti modi. Si può scegliere di farlo o si può aspettare che succeda: è la vita e va bene così. Ma non si può morire "correndo" un sogno, non è giusto...
se non ho capito male intendi dire che Simoncelli è morto rincorrendo il suo sogno di diventare campione del mondo , a cavallo della sua honda rc211v Gresini, ma guarda che dietro quel sogno c'è un lavoro, una professione , non si tratta solo di correre per la gloria... sic è morto lavorando, ne piu ne meno, non è morto mentre era in giro per i fatti suoi la domenica pomeriggio come è successo a tanti motociclisti, è morto mentre era al lavoro, il suo lavoro, cioe quello del pilota professionista
Vecchio 24-10-2011, 20:16   #28
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Originariamente inviata da alien33 Visualizza il messaggio
se non ho capito male intendi dire che Simoncelli è morto rincorrendo il suo sogno di diventare campione del mondo , a cavallo della sua honda rc211v Gresini, ma guarda che dietro quel sogno c'è un lavoro, una professione , non si tratta solo di correre per la gloria... sic è morto lavorando, ne piu ne meno, non è morto mentre era in giro per i fatti suoi la domenica pomeriggio come è successo a tanti motociclisti, è morto mentre era al lavoro, il suo lavoro, cioe quello del pilota professionista
Certo che era il suo lavoro, ma secondo te non avrebbe fatto lo stesso anche se non lo fosse stato?
Nessuno fa questi tipi di lavoro se non ha una passione immensa verso quel tipo di "lavoro" (che ripeto è un divertimento per loro)
Secondo te chi glielo fa fare ad un ciclista professionista di fare quello che fa (immensi sacrifici, davvero si sacrifica tutto il resto) per tutta la carriera? I soldi? Ahahah no, per niente, se sapeste quanto li pagano...
Vecchio 24-10-2011, 20:50   #29
Esperto
L'avatar di alien33
 

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Originariamente inviata da SilverHawk Visualizza il messaggio
Certo che era il suo lavoro, ma secondo te non avrebbe fatto lo stesso anche se non lo fosse stato?
Nessuno fa questi tipi di lavoro se non ha una passione immensa verso quel tipo di "lavoro" (che ripeto è un divertimento per loro)
Secondo te chi glielo fa fare ad un ciclista professionista di fare quello che fa (immensi sacrifici, davvero si sacrifica tutto il resto) per tutta la carriera? I soldi? Ahahah no, per niente, se sapeste quanto li pagano...
sicuramente per fare certi sport non basta solo la passione, ma ci vuole anche molto talento e nel caso di un pilota di moto, ci vuole alle spalle una famiglia benestante che ha le risorse per finanziare tutte le spese che si devono affrontare quando si è agli inizi e non si è sponsorizzati...
comunque se non fosse stato il suo lavoro, non avrebbe fatto lo stesso perche si sarebbe trovato altrove, magari a casa bello tranquillo a seguire la gara sul divano
Vecchio 24-10-2011, 21:45   #30
Banned
 

ce l'ho sempre in testa, mi ha fatto capire quanto mi spaventi la morte anche se mi capita a volte di desiderarla, cioè coerenza zero proprio
Vecchio 24-10-2011, 22:04   #31
Esperto
L'avatar di muttley
 

Volevo vedere le immagini dell'incidente per capirne la dinamica, così sono andato su youtube e ho scoperto molti video inerenti le più tragiche morti nelle discipline automobilistiche in generale. Ce ne sono alcune davvero agghiaccianti, come quella di Roger Williamson, Helmut Koinnig ma soprattutto Tom Pryce.
Vecchio 24-10-2011, 22:17   #32
Banned
 

Alla fine, per la cronaca, molto probabilmente è stato Valentino Rossi, suo grandissimo amico, ad uccidere Marco Simoncelli, a spezzargli il collo con la ruota della sua moto...
Voi come vi sentireste a sapere di avere ucciso il vostro migliore amico?
Io non mi riprenderei mai più, mai, mai più... Non so cosa si può provare in una situazione del genere e se per disgrazia dovessi provarlo... beh, penso che forse la farei finita lì...
Fatto sta che sicuramente Rossi non sarà più la persona di prima, e probabilmente si ritirerà dalle corse... Vite intere distrutte in una frazione di secondo, eppure per quanto possa essere ingiusto, non riesco a condannare questo tipo di sport e la gente che lo pratica rischiando la vita...
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