Alcune mie riflessioni riunite in un topic solo, sicuramente in parte già dibattute ma vabbè.
1) Si dice, mi sento dire "devi essere te stesso". Ma se uno è introverso? In una società in cui l'estroversione è positiva e vincente DI PER SE', semplicemente perchè uno estroverso si fa notare ed uno più intro no? Se io non faccio il gaggio, se non alzo la voce, se parlo poco non tanto per timidezza ma perchè QUESTA mi pare essere la mia indole, il mio me stesso, risulto cmq diverso in senso negativo, se non vagamente da compatire, rispetto ad uno più estroverso. E magari me lo si fa anche notare. Di fronte a ciò l'essere sè stessi è una questione che si fa problematica. L'ideale credo sia accettarsi il più possibile, essere sicuri di sè ed essere aperti al punto giusto verso l'altro, ma è sufficiente? A volte vedo comportamenti e modi di pensare altrui e sono confuso, mi chiedo se vorrei essere/comportarmi anch'io in quel modo o se vorrei farlo solo per essere più approvato. E fantastico di emigrare in qualche paese che mi faccia pesare meno il modo in cui sono, non tagliandomi le gambe tra l'altro in fatto di ragazze.
2) Quando in un'occasione sociale non sento di avere niente da dire, o faccio cadere un discorso in cui sono coinvolto, o un discorso a due, mi sento un pò in colpa. Perchè sento che bisognerebbe agire in un altro modo: detto brutalmente, parlare per parlare, non per forza avendo qualcosa da dire. Questo si collega al punto 1: non si tratta per forza di timidezza, ma di un semplice e franco non avere in quel momento granchè da dire, o una gran voglia di parlare. Però la cosa verrà probabilmente giudicata in modo non positivo.
3) Tendo a rinunciare a provarci con alcune ragazze, perchè tra gli altri motivi mi sembra di far perdere loro del tempo. Voglio dire: non ho esperienza, saprei a malapena provarci, non ho una macchina per poterle scorrazzare in giro, non possiedo ed invidio quel modo di portare il corpo, quel "colpo d'occhio" che fa pensare a un maschio appetibile che posseggono molti ragazzi, dotati di una postura-corporatura-monili vari. Da un lato vorrei Dio sa quanto una tipa, ma non sempre sento di meritarmela; il poterle dare "me stesso" mi pare un pò poco. A volte penso che sia più saggio lasciare la palla a chi ha più modo di avere successo. Questo non mi impedisce di approcciare qualcuna a volte, ma tant'è.