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Vecchio 22-10-2013, 01:28   #21
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Altra serata terribile stasera, sto impazzendo, curioso come ciò accada di lunedì sera. Forse perchè so che se avessi avuto una vita sociale a quest'ora penserei al WE passato con gli amici e non al WE chiuso in casa a farmi seghe mentali.
Sta cominciando a diventare pesante e non riesco ad uscirne
Vecchio 22-10-2013, 01:38   #22
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Originariamente inviata da Tiresia Visualizza il messaggio
ma , è un'incoerenza. da un lato è meglio avere dei problemi che essere normali con panza e corna ma poi invidiare codesti ? no no no. Io non invidio il 40 enne padre di famiglia con la panza e cornuto. Non invidio nessuno ( invidiare gente cornuta e senza motivazioni a 40 anni ? ) . Piuttosto bisogna cercare di ...rimediare in qualche modo agli errori ed ai problemi del passato per migliorare noi stessi. Non è facile, sia chiaro.
Un giorno, arriverai a preferire d'essere uno di loro che uno di noi, garantito.
Vecchio 22-10-2013, 11:11   #23
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Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Un giorno, arriverai a preferire d'essere uno di loro che uno di noi, garantito.
mah non penso proprio, ci sono le vie di mezzo.
Preferisco essere come sono, con solo i miei problemi diminuiti e confinati in un angolino e dimenticati, nient'altro. Non voglio essere un 'altra persona ma me stesso diverso da come sono, senza doc, senza eritrofobia e con gli amici.
Vecchio 22-10-2013, 11:14   #24
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Originariamente inviata da Heaven Knight Visualizza il messaggio
Mi sono accorto solo ora di questo thread. Ascolta, voglio darti un consiglio: non darti troppe colpe che non hai.
Non so se hai letto la mia storia:
http://www.fobiasociale.com/il-grande-bluff-38687/
A me la vita l'hanno rovinata solo perché stavo male e avevo bisogno di aiuto, com'è successo a molti ragazzini che purtroppo, per la troppa disperazione, hanno scelto di porre fine alle loro sofferenze in modo drammatico.
Oggi, a 33 anni, non sono più né timido né sociofobico, ma la mancanza di lavoro e una situazione familiare difficile mi impediscono di uscire la sera, conoscere gente, e soprattutto conoscere donzelle.
E tutto per colpa di una società che, fondamentalmente, si fonda su una gigantesca farsa. Tutto ciò che ci hanno insegnato fin da bambini sui rapporti umani è fasullo, e questa balla ci è stata alimentata da tutti i mezzi di comunicazione: tv, giornali, cinema, romanzi, e ovviamente il web. Tutti a farci credere che la vita è un Luna Park, quando invece la vita non è altro che un fottutissimo campo minato, e l'unica cosa che può fare una persona intelligente è quello di trovare il percorso più probabile per non saltare per aria. E bada bene: ho detto il più PROBABILE, non quello SICURO, perché garanzie non ce ne sono. Anche le stesse leggi della fisica si fondano sulle probabilità, non sulle certezze, e te lo dice un laureato in materia.
Per cui, mio caro amico, l'unica cosa che tu, io, e tutti noi possiamo e dobbiamo fare, è quella di continuare a tentare e ritentare; il resto sarà tutto nelle mani di questo bastardo destino.....
Leggero anche la tua storia.
Nel mio caso sono rimasto fino a 2 anni fa senza soldi e lavoro ma solo per i miei fottutissimi problemi psicologici. Non fosse stato per questi la mia vita sarebbe andata ben diversamente, sia negli studi, sia nel lavoro, sia nella vita sociale.
Se non provo a migliorare questi problemi che già ci sono, morirò presto, lo sento. Per ora sono già quasi morto socialmente.
Non esiste niente di certo e sicuro nel nostro futuro, però se mettiamo in atto strategie di miglioramento ed impegno, le probabilità appunto di avere problemi e di fallire si abbassano. Il destino dovrebbe coprire il 50 %, ma se noi gli attribuaimo l'80 o 90% , andrà sempre male. Anche matematicamente: di norma il destino incide per il 50 % quindi assumendo che noi facciamo il nostro meglio , ossia il 50 % sempre per fare bene, avremo solo il 25 % che vada male. Se lasciamo fare al destino al 90 % , per dire, avremo il 45 % di possibilità di andare male. Troppo alta.

Ultima modifica di Tiresia; 22-10-2013 a 11:42.
Vecchio 22-10-2013, 14:39   #25
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Originariamente inviata da Tiresia Visualizza il messaggio
mah non penso proprio, ci sono le vie di mezzo.
Preferisco essere come sono, con solo i miei problemi diminuiti e confinati in un angolino e dimenticati, nient'altro. Non voglio essere un 'altra persona ma me stesso diverso da come sono, senza doc, senza eritrofobia e con gli amici.
Appunto, senza doc, eritrofobia, evitantismo etc. e con amici e una sicurezza economica, quantomeno stabilità, loro rientrano nella normalità e nell'ordine natura delle cose, ho potuto valutare attentamente e in prima persona, gli alberghi sono uno spaccato di vizzi e virtù degli italiani, cos'è la "normalità" a 30 o 40 etc. Sia chiaro, non è la norma per tutti, ma molti individui sposati le portano eccome.
Vecchio 22-10-2013, 16:16   #26
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Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Appunto, senza doc, eritrofobia, evitantismo etc. e con amici e una sicurezza economica, quantomeno stabilità, loro rientrano nella normalità e nell'ordine natura delle cose, ho potuto valutare attentamente e in prima persona, gli alberghi sono uno spaccato di vizzi e virtù degli italiani, cos'è la "normalità" a 30 o 40 etc. Sia chiaro, non è la norma per tutti, ma molti individui sposati le portano eccome.
Stiamo confondendo la causa con l'effetto. L'essere sposati cornuti mazziati etc è solo una conseguenza. Non è l'obbiettivo della vita e per chi crede che questo lo sia, credo sia una grave miopia psicologica.
Sugli alberghi, vorresti dirmi che ci sono molte coppiette che vanno nei motel ad ore e di conseguenza molte corna etc ?
Questo che c'entra con la sociofobia ?
Magari quelli sposati con le corna sono traditi dalla moglie perchè sociofobici.
Cioè, sono due cose non in correlazione, sicchè si può essere sociofobici e sposati come anche non sociofobici e single.
Ripeto, personalmente mi basterebbe risolvere i problemi di sociofobia etc , ed il matrimonio ,essere pelati , panza etc, non sono in correlazione e se vogliamo nemmeno una conseguenza della normalità, ma solo una parte di essa che chiamerei mediocrità.
Si può anche essere belli, non sociofobici, amati, amatori, sposati con fedeltà.
Vecchio 22-10-2013, 16:18   #27
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Originariamente inviata da Tiresia Visualizza il messaggio
scusate se non è la sezione giusta.
So solo che stasera non ce la faccio, sono disperato perchè continuo a pensare al futuro ( senza prospettive) ed al passato ( tutti gli errori e l'incapacità).
Davvero non riesco a pensare a nulla di positivo, ormai ho passato i 30 da un pezzo ed poche prospettive per il futuro sotto utti i punti di vista. Ho pochissime amicizie, sono fortemente precario, e le difficoltà a livello relazionale sono altissime così come l'ansia ora.
So che sono un uomo ora e che devo farcela da solo nel mondo, ma ho anche molta paura di non farcela visto anche il passato. Ho paura di finire su una panchina, di finire a dormire in mezzo ai cartoni ed a rovistare nei cassonetti, di non riuscire più a lavorare ,di non avere nessun futuro, mi sento come se la mia vita stesse per finire a breve.
E' uno sfogo, scusate.
non so se ti aiuta ma esiste la caritas e le mense dei poveri, non è necessario che tu vada a rovistare nei rifiuti. Come me adesso: ho da mangiare ed un tetto sopra le testa e niente altro.

Ultima modifica di andrea.sampei; 22-10-2013 a 16:21.
Vecchio 22-10-2013, 17:51   #28
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Originariamente inviata da andrea.sampei Visualizza il messaggio
non so se ti aiuta ma esiste la caritas e le mense dei poveri, non è necessario che tu vada a rovistare nei rifiuti. Come me adesso: ho da mangiare ed un tetto sopra le testa e niente altro.
rovistare nei cassonetti e andare alla caritas cosa cambia ?

Sostanzialmente vuol dire che non si è in grado di provvedere a se stessi e di avere una vita decente. Non si pretende di diventare come Onassis, solo una vita dignitosa.
Poi, si può perdere il lavoro per sfortuna , perchè l'azienda chiude etc etc, ma in quel caso è sfortuna.
Qui si intende il caso in cui uno non riesce a costruirsi nulla, non che l'ha costruito e poi lo perde. In questo secondo caso non avrei molto da recriminare su me stesso. Nel primo caso è la sconfitta personale, la differenza tra chi ce la fa e chi no.
Vecchio 22-10-2013, 17:59   #29
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Originariamente inviata da Tiresia Visualizza il messaggio
rovistare nei cassonetti e andare alla caritas cosa cambia ?

Sostanzialmente vuol dire che non si è in grado di provvedere a se stessi e di avere una vita decente. Non si pretende di diventare come Onassis, solo una vita dignitosa.
Poi, si può perdere il lavoro per sfortuna , perchè l'azienda chiude etc etc, ma in quel caso è sfortuna.
Qui si intende il caso in cui uno non riesce a costruirsi nulla, non che l'ha costruito e poi lo perde. In questo secondo caso non avrei molto da recriminare su me stesso. Nel primo caso è la sconfitta personale, la differenza tra chi ce la fa e chi no.
ti capisco io anche se ho da poco passato i 25 sono più o meno nella tua stessa situazione e mi immagino un futuro a tinte fosche. Dovrei darmi da fare nello studio ma più vado avanti più mi sembra inutile e noioso. Non sono un tipo pigro ma lo sono diventato, a furia di fare cose per cui non sono portato e che naturalmente tendo a rimandare. Comunque se ti consola ogni momento è buono per riniziare daccapo, volendo.
Vecchio 22-10-2013, 23:16   #30
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Originariamente inviata da andrea.sampei Visualizza il messaggio
ti capisco io anche se ho da poco passato i 25 sono più o meno nella tua stessa situazione e mi immagino un futuro a tinte fosche. Dovrei darmi da fare nello studio ma più vado avanti più mi sembra inutile e noioso. Non sono un tipo pigro ma lo sono diventato, a furia di fare cose per cui non sono portato e che naturalmente tendo a rimandare. Comunque se ti consola ogni momento è buono per riniziare daccapo, volendo.
esatto si ricomincia da zero.
Un lavoro si può ricominciare da zero. Cominicare da zero una vita sociale è un po' più difficile e le incognite sono tante, troppe. Voglio provarci con la tcc, vedremo cosa esce.
Vecchio 23-10-2013, 00:32   #31
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Originariamente inviata da Tiresia Visualizza il messaggio
Stiamo confondendo la causa con l'effetto. L'essere sposati cornuti mazziati etc è solo una conseguenza. Non è l'obbiettivo della vita e per chi crede che questo lo sia, credo sia una grave miopia psicologica.
Sugli alberghi, vorresti dirmi che ci sono molte coppiette che vanno nei motel ad ore e di conseguenza molte corna etc ?
Questo che c'entra con la sociofobia ?
Magari quelli sposati con le corna sono traditi dalla moglie perchè sociofobici.
Cioè, sono due cose non in correlazione, sicchè si può essere sociofobici e sposati come anche non sociofobici e single.
Ripeto, personalmente mi basterebbe risolvere i problemi di sociofobia etc , ed il matrimonio ,essere pelati , panza etc, non sono in correlazione e se vogliamo nemmeno una conseguenza della normalità, ma solo una parte di essa che chiamerei mediocrità.
Si può anche essere belli, non sociofobici, amati, amatori, sposati con fedeltà.
lasciamo perdere i figoni e company, La Mediocrità è la normalità di molti, il fatto è, loro volere o volare qualcosa nella vita hanno combinato, moglie, lavoro e magari figli, poi, che tengano le corna e se un giorno perderanno qualcosa, non sarà una sconfitta, noi che abbiamo fatto di "buono"? Continuiamo a sperare che le cose miglioreranno? Ripartendo da 0 poi? mmm...

mio zio, anni fa mi disse, vedendomi sul timido... chi ha muso campa ma chi non ne ha campa due volte, proverbio per "noi"... Sulla caritas, in passato, per un paio di mesi mi ci sono rivolto, non aspettatevi chissà che, ma meglio di niente... e ho anche incontrato persone che conoscevo, anche con figli, cmqe, non c'è da farsi pare mentali se si ha bisogno.
Vecchio 23-10-2013, 12:48   #32
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lasciamo perdere i figoni e company, La Mediocrità è la normalità di molti, il fatto è, loro volere o volare qualcosa nella vita hanno combinato, moglie, lavoro e magari figli, poi, che tengano le corna e se un giorno perderanno qualcosa, non sarà una sconfitta, noi che abbiamo fatto di "buono"? Continuiamo a sperare che le cose miglioreranno? Ripartendo da 0 poi? mmm...
Non si può mettere tutto assieme, oppure si pensa al tutto o niente ? Basterebbe già il lavoro per essere realizzati ed autosufficienti. Moglie e figli sono una cosa che può arrivare o meno, altrimenti si fa l'errore di chi vede come obiettivo della vita avere una famiglia. Personalmente lo condidero un errore. L'importante è esser felici ed una famiglia è si importante,ma srebbe importante avere degli affetti. Uno può avere moglie e figli ma essere sociofobico ed infelice e stare male lo stesso.
Sperare non serve a nulla citando l'antico proverbio. Si tratta di agire e cercare di migliorare. Io non mi aspetto di cambiare da così a così, bensì di fae dei miglioramenti appunto sul piano del lavoro ed autosufficienza e secondo me sarebbbe già un miracolo.
Dico di più. Una donna risolverebbe questi problemi dando ad una persona forza ed autostima grazie all'amore etc etc? Può darsi , ma se la donna lasciasse l'uomo , cosa succederebbe ? crollerebbe tutto il castello , si ammalerebbe di depressione perdendo il lavoro e si suiciderebbe ? Non è una situazione sana. LA forza la dobbiamo cercare in noi stessi, non in altre persone. Perchè se manca l'appoggio poi si muore.

Quote:
mio zio, anni fa mi disse, vedendomi sul timido... chi ha muso campa ma chi non ne ha campa due volte, proverbio per "noi"... Sulla caritas, in passato, per un paio di mesi mi ci sono rivolto, non aspettatevi chissà che, ma meglio di niente... e ho anche incontrato persone che conoscevo, anche con figli, cmqe, non c'è da farsi pare mentali se si ha bisogno.
Sicuramente. Personalmente la considero la sconfitta più grossa della vita soprattutto come detto se derivata dal fatto di aver fallito e non per sfortuna o colpe altrui lavorativamente parlando. Poi uno può andare dalla caritas per qualche periodo ma se deve essere per 20 anni perchè non ce l'ha fatta, allora meglio il suicidio. Probabilmente sbaglio ma non essere in grado di fare una vita dignitosa ed avere un lavoro per me significa che non si è adatti alla vita. meglio morire in tal caso.
Vecchio 23-10-2013, 21:12   #33
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Stasera guardando la tv a cena ( lo so è un errore ma ero da solo) hanno fatto vedere un'intervista a C. Ronaldo.
Beh mi sono detto subito che è un bellissimo ragazzo ed effettivamente potrebbe essere un top model.
A questo punto mi chiedo se l'eritrofobia non sia causata dalla paura di far vedere al mondo che in realtà sono gay ?
Ho mille dubbi.
E tutte le sofferenze d'amore che ho passato in questi 10 anni a causa di donne, o per rifiuti o altro ?
Io pur di farmi passare l'eritrofobia farei anche outing dicendo al mondo che sono gay, cercandomi un uomo come compagno ma non sono convinto.
Anche perchè se dicessi di essere gay poi non potrei tornare indietro o cmq difficilmente.
Io ho già avuto rapporti omosessuali da 11 a 14 anni circa. Poi smisi perchè mi sentivo spersonalizzato, non mi sentivo io. Ma forse mi hanno fatto diventare gay anche se non lo sono ?
può essere che io ritenga inammissibile l'essere gay ?
Sto impazzendo , lo so.
Certo sessualmente alla fine sono simili. Oppure sono talmente deluso dal mondo donna da pensare solo all'omosessualità ?
Vecchio 24-10-2013, 16:27   #34
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Dunque , due punti fissi:
- timore del giudizio altrui, di base
- paura che gli altri mi giudichino male e prendano per i fondelli per il fatto di essere omosessuale ( presunto)
Vecchio 04-11-2013, 17:58   #35
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Come sempre il lunedì arrivano i problemi.
No so se dovrei provare a fare outing rendendo pubblica la mia omosessualità . Solo che non capisco se lo sono si o no.
I rapporti tra 11 e 14 anni mi hanno rovinato , perchè soprattutto le ultime volte ne uscivo spersonalizzato , come se stessi sentendo di fare qualcosa di sbagliato e come se mi sentissi una donna che in realtà non sono.
Poi il conseguente non uscire di casa e l'eritrofobia , la non voglia di cercare un partner ed esperienze di nessun tipo, insomma le basi della futura sociofobia e le successive esperienze sempre sofferte della vita, logicamente.
Problemi al lavoro , problemi in famiglia, povertà etc etc. studi interrotti e poi ripresi con fatica e problemi.
Se facessi outing ora a cosa servirebbe ? io ho già perso 20 anni fondamentali della mia vita senza quasi mai vivere, tranne poche volte. Col rischio poi di non poter tornare indietro una volta dichiaratomi gay. Ma poi che logica avrebbe una dichiarazione gay, poi uhm no però non mi sento così, però poi boh. Poi visto tutto dovrei cambiare città e ricominciare da zero, ma a che pro poi , e con quali problemi di lavoro.
Qaundo guardo i gol del calcio vedo i calciatori belli (chessò Ronaldo ma anche altri)e per autoconvincermi che sono gay mi immagino a farmi penetrare da questi ed avere rapporti con loro. Ma nella realtà ? Dovrei uscire e cercare di trovarmi un uomo solo per autoconvincere la mia coscienza che sono gay, ma non ce la farò mai. Sto impazzendo.
Panchina e cartoni e caritas si avvicinano se continua così. Devo iniziare assolutamente subito la psicoterapia , non posso continuare così accidenti.
Solito lunedì e solito impazzire.
Vecchio 08-11-2013, 01:17   #36
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leggendo questo thread: http://www.fobiasociale.com/vi-e-mai-capitato-di-essere-attratti-da-39559/pagina-2/#post1180222
adesso sono 2 giorni che guardo episodi di Ranma su youtube. Mi fa tornare a quando avevo 17 anni nel 97, è come se non avessi vissuto questi 16 anni. Invece poi mi guardo allo specchio e vedo questo mezzo-uomo con un bel po di capelli grigi che nonostante tutta la vita che ha vissuto non è mai cresicuto.
Che pensa ancora a come sconfiggere l'eritrofobia, a come cambiare la sua vita, a come capire se l'omosessualità sia la sua vera strada. Sembra tutto inutile eppure il tempo passa e prima o poi scade, o forse è già scaduto.
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