Vi voglio raccontare la situazione che stò vivendo, non proprio in prima persona, ma da terza persona coinvolta in minima parte.
Allora ho due conoscenti che vedo 2-3 volte al mese con cui guardiamo le partite di calcio. Sono entrambi bravi ragazzi con cui stò volentieri
Uno è normalone, belloccio, pieno di amici, a cui piace bere e uscire.
L'altro è l'opposto.....non piace, senza amici, non esce e nn beve.
Quest'ultimo ha enfatizzato questa sua conoscenza, che frequenta anche altri giorni in piscina (loro vivono vicini). Per lui, se togliamo il lavoro, il vedere questo ragazzo è la cosa "piu sociale" che gli capita.
Il belloccio invece, sempre molto gentile e simpatico si, ma se ne sbatte altamente nel dare importanza a questo simil rapporto di amicizia....quando ha voglia se ne và in piscina, se lo vede bene se no chissenefrega......ha tanti amici intorni e tante ragazze.....non ha problemi con la solitudine.
Secondo voi, questa conoscenza e frequentazione saltuaria si potrà trasformare in amicizia?
Io cosa centro?Beh niente o quasi....alcune volte(rarissime) il belloccio ha proposto un uscita insieme, un uscita da normaloni che...l'altro odia! Io essendo quello meno coinvolto ho accettato senza forzare la cosa ma abitualmente l'altro a declinato con scuse piuttosto banali.
Io vedo questa cosa piuttosto triste.....e vedo l'altra persona illudersi di una cosa che non potrà avere miglioramenti......ci stò male sapendo che questo soffre di solitudine in maniera seria!
