“Aspetta, siediti accanto a me, dobbiamo parlare. Devi parlarmi. Prenditi il tuo tempo e raccontami di te. Chi sei?”
Chi sono? Non lo so, ho così tante facce che non ricordo piu chi. Credimi, ho provato duramente ad essere qualcuno, essere me stesso. Ho cercato me stesso senza incontrarmi. Ho finto di essere un bravo attore, dimenticando chi e dove sono. Come scrisse Kurt Cobain, "il fatto è che non posso imbrogliarvi, nessuno di voi…Sono troppo sensibile. Ho bisogno di stordirmi per ritrovare quell’entusiasmo che avevo da bambino… C’è del buono in ognuno di noi e credo di amare troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste." Ogni cosa mi sembra così lontana ma continuo ad amare la vita. Sembra assurdo ma è così. I miei amici, i miei famigliari, il mio cane. C’è la mia piccola peste, la mia bambina. Anzi prima di tutto ci sei tu amore mio. E poi vieni TU! Stupidamente ed ingenuamente, dentro di me, continuo ad amarti e certe pagine della nostra vita, spesso, son difficili e quasi impossibili da cancellare. Amo la solitudine, ho amato star da solo. Spesso confondiamo l’esser da soli con l’essere soli. Io non mi son mai sentito solo in compagnia di me stesso. Volare nella mia testa senza maschere, è stato bellissimo. E sai perché ti amo ancora? Perché quando ero con te, era come se fossi un po’ solo. Non sarai, non eri, non sei mai stata la mia metà, eri semplicemente unica.
Sempre in bilico, a trattenere tutti i miei impulsi, una lotta continua, impulsi di abbandonare tutto e andare lontano, a vivere per strada, sradicato da tutto, senza niente, senza nessuno, dove nessuno potrà più giudicarmi, dove io stesso diventerò un animale incapace di giudicarmi. E mettetevi in testa, tutti, che non è colpa di nessuno. Nessuno ha sbagliato. Nessuno. Evitate di porvi la domanda su cosa avreste potuto fare, cosa non avete fatto per me, perché nessuno si è accorto e tanto altro. Dentro sto di merda, e fingo che andrà tutto bene ma è difficile farlo sapendo che poi non succede. Mi son spento, non ho più trovato la scintilla dentro di me, ho smesso di cercare la luce in fondo al tunnel in cui sono finito. Ho finto, e son stato bravo. Solo chi mi conosce veramente sa cosa stavo passando. Anzi, non credo nessuno sapesse come stavo. È una scelta mia, la colpa è solo mia e voi, siete stati tutti perfetti. Ho solo un rimpianto e questo lo comprendo solo ora, forse. Essere arrivato fin qui. Inizialmente figlia mia non capirai, sicuramente non lo capirai mai, sarai arrabbiata con me. Son un papà che non ha imparato che anche il sole scotta, se ti esponi troppo. Comportati bene con la mamma, aiutala, ascoltala, parlale e dalle la forza con il tuo sorriso di andare avanti. Magari come “angelo custode” farò meno danni. Non mi meritavi e non ti meritavo nelle condizioni in cui ero. E tu, tu meriti tutto il meglio possibile perché sei uno scricciolo meraviglioso. Ho fallito come figlio, come padre e come uomo. Non farti rubare il futuro, da nessuno e tantomeno da questo mio stupido gesto. Spero ,un giorno, tu riesca a perdonarmi. Sarà dura, faccio fatica io a perdonare me stesso. Provaci, concedimi quella chance che io, non mi sono concesso. Vivi la vita che io mi sono negato.
Amate voi stessi, amate la vita e poi chi volete. Non funziona? Ripartite, amate qualcosa, voi stessi, nessuno si salva da solo. Perché se amate almeno voi stessi, non sarete mai “soli”. Sarete invincibili. Non buttate il vostro tempo e nemmeno rubatelo a qualcuno. Rubare il tempo di vita ad una persona, illudendola di avere dei sentimenti, è la cosa più terribile che si possa fare perché il tempo non lo recuperi più. Credete nella vita ogni giorno e lottate per quello in cui credete, se cadete rialzatevi. Sempre. Insomma, non seguite il mio esempio perché fallireste. Son tutto un contraddire? Sono un gran casino? Sicuramente! Il caos, un po’ tutti, lo abbiamo nella testa ed il mio si è solamente più evoluto del vostro. In questo momento è dura scrivere quattro righe per giustificare una cazzata. Non cerco redenzione o altro, avrei voluto parlarne e non mettermi a scrivere. Mi sarei, forse, salvato ma le parole hanno sempre fatto fatica a raggiungere le mie labbra. E non piangete per me. Ovunque sarò, sarò felice per voi e di sapervi con il sorriso.
Vedetelo come un gesto di egoismo, vigliaccheria, fate come volete...Non condannatemi, non giudicatemi. L’unica che avrà il diritto di condannarmi e giudicare sarà mia figlia, d’altronde quello che sarebbe dovuto essere il suo dipendente migliore ha fallito miseramente.
Per rinascere ho bisogno di morire, ho scoperchiato il vaso di “Pandora” ma dentro non ho trovato la speranza. Ho bisogno di ritrovare il bambino che ero, quello che i sassi li lanciava solo per sentire il rumore quando entravano nell’acqua...e pensare che da piccolo non soffrivo di vertigini.
“I had it all and I risked it
A chance and I missed it
I had it all and I risked it on...
Risked it on
Oh I risked it on...
A ladder to the sun
See you soon”
Scrissi questa lettera prima di un tentato suicidio...
La fine di una storia importante mi ha fatto cadere in baratro da cui faccio fatica ad uscire.
Ansia e depressione fanno parte della mia quotidianità da almeno 4 anni...