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17-01-2016, 01:19
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Ciao ragazzi, stasera, non so perché, sento una vena di malinconia che mi mancava da un po' di tempo. Come ho scritto nel topic sul tirocinio, "Non ce la potrò fare", di recente, proprio in quel tirocinio, ho conosciuto una bellissima ragazza, molto più piccola di me, alla quale penso spesso e che ha un po' scombussolato la mia vuota e ripetitiva esistenza.
Il titolo del topic si riferisce quindi a una domanda strana che mi faccio. Provo a spiegarmi bene. A me capita sempre, ora con lei ma anche altre volte, di sentire una sorta di abbandono e di tristezza quando so che certe persone, specialmente di sesso femminile, o determinate esperienze, non potrò più viverle/vederle. La suddetta ragazza ha un tirocinio liceale molto breve che sta per finire, e quindi a breve non la rivedrò più lì. Questo pensiero, stupido, però mi mette un po' di tristezza. La mia vita è vuota e lei è stato un fulmine a ciel sereno. Non mi aspettavo di stare così, sembra quasi di sentire le sensazioni che sentivo circa 4-6 anni fa, leggasi la mia presentazione per alcuni chiarimenti. Una sorta di debolezza, di passività dovuta, di rassegnazione, perché so che non la rivedrò mai più a breve. Rimarrà solo un ricordo. Eppure, se ci penso meglio, cosa voglio da lei? E' piccola, cosa dovrebbe spartire con me? E' come se il solo vederla mi facesse piacere, e non vederla più mi fa sprofondare nella tristezza più totale. Sento la volontà di parlare con lei, di farmela amica e perdermi nel suo sguardo, sentirla ridere a qualche mia battuta e sentirmi utile per lei, anche per poco. Ieri diceva che non vuole tornare a scuola, e vorrebbe stare ancora qui in azienda, e quanto avrei voluto dirle che sarebbe piaciuto anche a me. Spesso in azienda le giro intorno, e anche lei sembra gradire la mia compagnia, parla molto e mi fa diverse domande.
Non è innamoramento, non credo, mi piace la sua presenza, mi piace vederla e parlarle.
Come detto, in forme più estreme e probabilmente incomprensibili, mi è capitato diverse altre volte. Una-due volte addirittura con alcuni cantanti presenti in uno store in alcuni negozi di dischi. Li avevo conosciuti, ci avevo parlato, ma dopo poche ore dovevo andarmene e allora pensai che mi dispiaceva non vederli mai più. Oppure con normali esperienze nelle quali mi diverto. E' triste quando tutto finisce e penso se mai rivivrò qualcosa di simile; penso molto a ciò che è passato e non ritornerà, vivo i ricordi molto intensamente.
Di recente mi è successo sull'autobus. Una bellissima ragazza mi ha chiesto una cosa, e io le ho risposto. Quando sono sceso dal bus pensavo che non l'avrei mai più rivista, e che invece sarebbe stato bello sapere qualcosa in più di lei. La cosa stupida è che io poi ci penso e ci ripenso, a casa, qui, da solo, facendomi mille paranoie in testa.
A voi è mai successo qualcosa di questo genere? Una sorta di vuoto e senso di abbandono per persone appena conosciute o conosciute in superficialità?
Credo sia legato alla mia solitudine. Stasera avevo poca fame e mi sento molle e con poche energie. Non so perché sono così, sono strano, pretendo chissà cosa dalle persone e la solitudine si fa sempre più marcata perché pensi che tu sei sempre qui nella tua stanza, da solo, a scrivere queste cose. Non so se avrò mai l'occasione di dire a qualcuno che è davvero importante per me, io mi ci affeziono presto, a tutti, a tutto. Ma non so se gli altri mi notano, se portano qualcosa di me dentro di essi. Magari gli altri sono indispensabili per me, ma se io ci sono o non ci sono non gli cambia niente. Non lo so, io mi sono abituato così. Non voglio che nessuno senta la mia mancanza, mi pento di quei pochi rapporti che posso avere perché so che poi starò così. Qualcosa si è spezzato, quel vetro che avevo eretto si è distrutto. Per autodifesa io ho vissuto in una bolla per tanti anni, e ora sento che questa armatura sta cedendo e tutti i desideri che avevo represso stanno venendo a galla. Sono umano, purtroppo.
Non sono depresso, ma leggermente triste, perché ho paura di non riuscire più a reggere alcun rapporto sociale, specialmente con l'altro sesso.
Grazie ragazzi e scusate per lo sfogo, fatemi sapere le vostre opinioni se vi va.
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17-01-2016, 01:48
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph91
Ma non so se gli altri mi notano, se portano qualcosa di me dentro di essi.
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Qui con questo topic ti fai sicuramente notare per dolcezza,sensibilità e raffinatezza di sentimenti.Almeno questo è quello che noto io. Nel mondo reale sicuramente qualcuno potrà notare la stessa cosa e probabilmente molto altro.
Quote:
Originariamente inviata da Joseph91
Qualcosa si è spezzato, quel vetro che avevo eretto si è distrutto. Per autodifesa io ho vissuto in una bolla per tanti anni, e ora sento che questa armatura sta cedendo e tutti i desideri che avevo represso stanno venendo a galla. Sono umano, purtroppo.
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Ma questo è un bene!
Avere il muro non va bene,a me sta lentamente succedendo la stessa cosa.
Lo so che poi tornano desideri e brame a lungo represse,ma dobbiamo imparare a gestirle,a dargli un senso e magari un seguito.
Riguardo alla nostalgia mi hai fatto venire in mente questo pezzo di De Andrè.
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17-01-2016, 01:59
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#3
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Principiante
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Romagna
Messaggi: 43
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Ehh sembra che ti sia infatuato di lei!
La differenza d'età è un problema per me di poco conto se non è veramente troppo eccessiva (non hai specificato quant'è la differenza ).. è facile da dire e difficile da fare ma dovresti proporle di vedervi per un caffè o altro prima che parta
Questo tuo comportamento/modo di essere denota che ci tieni alle persone e a come la gente si comporta e questa mi sembra una bella cosa.
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17-01-2016, 11:39
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Grazie mille ragazzi per i vostri interventi
"Infatuazione" forse è un termine corretto, perché in effetti la penso spesso. Ciò che mi lascia basito è come mai io la pensi per così poco, per poche ore passate con lei, non sapendo quasi nulla della sua vita. Forse sono infatuato solo per la sua bellezza esteriore, anche se mi fa piacere parlarle, perché dopo mesi e mesi di solitudine, forse anni, riprendo a sentirmi utile e vivo sotto questo profilo, parlo con qualcuno e interagisco, rispetto ad alcuni mesi di totale isolamento.
@Semifobico. E' vero, quel muro/armatura è negativo perché spegne completamente ogni cosa, ti giuro che fino a una settimana fa questo muro era ancora eretto e non pensavo minimamente a nessuno. E' arrivata questa persona e le mie certezze sono vacillate, ed è come se tutti i desideri repressi siano di nuovo nella mia testa.
@Pangis: Sì, io noto molto le persone e i loro comportamenti, in un certo senso le psicoanalizzo, cercando di intravedere cosa possano pensare in un dato momento e che tipo di personalità possano avere.
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17-01-2016, 11:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Penso sia una sensazione del tutto normale. Dato che mi sono molto chiuso verso gli esseri umani la provo molto intensamente ma solo per le situazioni o i luoghi. Quando riguardo l'archivio fotografico penso ai posti in cui non potrò tornare più per ovvio degrado fisico.
Nello specifico quello che mi dà la sensazione più intensa è una foto che mi fecero in una grotta delle alpi Apuane. Tempo dopo che fu presa la foto crollò l'ingresso. Lo stesso posto ora è raggiungibile dopo 30 ore di progressione entrando da un'altra parte, ed è diventato pressoché inaccessibile a chi non è un Bonatti della speleologia. Forse nel futuro sarà visitato da una decina di persone per i prossimi due o trecento anni. So che non sarò mai più lì e provo, credo, qualcosa di molto simile a quello che traspare dal tuo post.
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17-01-2016, 11:47
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Provi una naturalissima attrazione per lei. La mente poi subentra ad incasinare le cose e a porre paletti.
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17-01-2016, 12:50
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,158
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eh... capitava spesso anche a me... adesso mi IMPONGO di non pensarci perchè tanto so che non potrò mai averla e devo dire che nonostante la mia conseguente deumanizzazione sto decisamente meglio...
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17-01-2016, 12:53
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 751
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Io sono il contrario invece riesco a staccarmi e dimenticarmi di persone che magari ho conosciuto anche da un bel pò con estrema semplicità, non so cattiva o fredda penso semplicemente che è bello stare con qualcuno provare emozioni e sentimenti positivi ma l'idea di avere sempre le stesse persone accanto tutta la vita non mi alletta, è come se mi sentissi poi limitata nel conoscere altra gente perchè io ho un "limite neurologico" di rapporti che posso "gestire" in un dato momento, dunque quando mi devo allontanare da qualcuno penso che quell'esperienza mi ha arricchita ed è stato positivo aver condiviso il mio mondo con quella persona, ma è il momento di andare avanti e vivere altre esperienze. Certo anche per me è difficile lasciare andare persone a cui sono molto legata emotivamente, non potrei immaginare la mia vita senza la mia famiglia e quando sono innamorata divento emotivamente dipendente da quella persona che se se ne va mi lascia un vuoto terrificante, queste sono le uniche occasioni in cui faccio fatica a staccarmi dalle persone, in altre occasioni penso semplicemente sia arrivato il momento di andare per le nostre strade perchè altrimenti il rimanere fermi ad un punto non ci farebbe crescere, è un pensiero che mi sono imposta per non soffrire quando dovevo allontanarmi da qualcuno ma piano, piano è diventato parte di me.
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17-01-2016, 13:47
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Grazie per il tuo intervento DarkRose. Effettivamente anche io sento un forte attaccamento alla mia famiglia, sono le persone più importanti e non riuscirei mai a staccarmi da loro e il pensiero che prima o poi qualcosa succederà, nel senso che la morte sopraggiungerà per me o per loro, mi mette molta tristezza.
Però invidio il tuo atteggiamento, nel senso che te ne fai una ragione e vivi in maniera distaccata, come dici tu. Io invece, anche se mi autoimpongo di non affezionarmi mai e di rimanere di ghiaccio, facilmente però mi sciolgo se qualcuno o qualcosa mi colpisce in maniera particolare, e da lì nascono mille paranoie e pensieri che fatico a controllare.
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17-01-2016, 16:07
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Rompo un silenzio millenario su questo forum (a cui ho continuato a dare un'occhiata di tanto in tanto) perché mi riesce difficile non rispondere al topic. Il fatto è che mi ci rivedo molto, anche se non completamente. Non completamente perché mi sembra che la tua sensibilità sia ancora più spiccata di quella che sento di avere a riguardo (per es. non mi è mai capitato con degli artisti, direi) e perché non mi ritrovo in qualche riga (il forte senso di solitudine, o che il "fenomeno" si manifesti forte anche per persone giusto viste 1 volta su un bus: è uno sfiorare le altre persone troppo fugace perché mi resti in memoria).
Però, diamine, delinei un modo di essere e sentire con cui convivo giornalmente. Il senso che il contatto con alcune persone sia "a tempo" e poi passerà, andando a ingrossarli, nei ricordi; la malinconia e nostalgia relativa ad esperienze passate, con i loro luoghi (almeno, a me succede soprattutto per alcune delle poche esperienze fatte fuori dal mio habitat di vita naturale) e le persone che ne sono state protagoniste; l'affezionarsi, malgrado l'introversione, a certe persone; la maledetta forza dei ricordi, su cui si torna spesso, coccolandoli, a costo di percepire la cosa come eccessiva e non opportuna, ché esistono pure un presente e, si spera, un futuro, eppure vallo a far capire razionalmente al cervello; il fantasticare, anche nel senso indicato nel titolo del topic.
Mi ritrovo eccome anche quando scrivi della distanza che ci può essere tra quanto ci si sono insediate dentro determinate persone o momenti in cui siamo stati con loro, complice una vita non avventurosa, e quanto poco importante possa essere stata invece la cosa per loro. E' una riflessione che mi sono fatto pensando all'ultima ragazza di cui mi sia realmente infatuato (e di cui avevo pure scritto sul forum), che mi aveva un po' "terremotato" una vita in cui l'innamoramento (lasciamo perdere le esperienze che dovrebbero seguirne...) non è certo la norma, e aveva rotto, senza che lo avessi voluto, quella "bolla" di gestione dei rapporti con gli altri che citi: infatti sono passati anni, il rapporto si è interrotto per disinteresse della controparte, eppure, per citare Ivan Graziani, "è vero che quei giorni non li ho dimenticati", anzi, riaffiorano nonostante li si rimetta sempre a cuccia.
Non so se sia innamoramento, quello che provi per la tirocinante. Potrebbe esserlo, se d'altronde è donna, è carina e piacevole; potrebbe anche essere qualcosa di meno, o meglio di più indefinito, legato a quel modo di vivere il presente e le persone conosciute. La differenza, secondo me, la puoi capire dalla quantità e qualità delle emozioni legate.
Soluzioni, conclusioni...? E' un modo di essere che fa parte di noi, del nostro (mi permetto) modo di vedere il mondo, l'esperienza della vita, e che non vorrei scaricare del tutto, semmai moderare con più razionalità; anche perché, riflettendoci mentre scrivo, credo dica anche della mancanza di qualcosa ora. I social, secondo me, hanno questa tra le loro cose buone: che, se c'è almeno un poco di volontà da entrambe le parti, un contatto tra le persone può non morire, per quanto sia facile che si affievolisca. E vivere, cercare di godere del presente, senza mitizzare il passato. Che, e me la voglio cavare con una citazione da un film noto, citazione meno banale di quel che può sembrare, "Credo che un' "Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez" non ci sarà mai più (prego sostituire la parte fra virgolette con quel che si vuole), ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa".
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17-01-2016, 16:31
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#11
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Grazie paccello, bellissima risposta, da come scrivi sembra che anche tu, appunto, sia un po' simile a me.
Come detto, sì, ammetto che io sia molto sensibile, mi basta poco per accendermi e fantastico molto facilmente su qualunque cosa, ho una spiccata fantasia e lavoro molto coi ricordi. Io credo, scavando dentro me stesso, che mi stia succedendo questo perché appunto non sono abituato a nulla e ogni piccola cosa la ingigantisco. E' triste da dire ma è come se nella mia vita, unitamente dedicata a determinate cose, non esistessero queste infatuazioni e non esistesse una vera realtà a parte quella che mi sono creato, fatta unitamente di passioni che coltivo da solo (calcio, musica, giochi, palestra) e quindi questo mi ha risvegliato dal torpore esistenziale al quale sembravo condannato. Ho capito che esistono gli altri, insomma, non ho mai voluto confrontarmi con questa realtà perché l'ho sempre evitata.
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17-01-2016, 16:57
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph91
Grazie paccello, bellissima risposta, da come scrivi sembra che anche tu, appunto, sia un po' simile a me.
Come detto, sì, ammetto che io sia molto sensibile, mi basta poco per accendermi e fantastico molto facilmente su qualunque cosa, ho una spiccata fantasia e lavoro molto coi ricordi. Io credo, scavando dentro me stesso, che mi stia succedendo questo perché appunto non sono abituato a nulla e ogni piccola cosa la ingigantisco. E' triste da dire ma è come se nella mia vita, unitamente dedicata a determinate cose, non esistessero queste infatuazioni e non esistesse una vera realtà a parte quella che mi sono creato, fatta unitamente di passioni che coltivo da solo (calcio, musica, giochi, palestra) e quindi questo mi ha risvegliato dal torpore esistenziale al quale sembravo condannato. Ho capito che esistono gli altri, insomma, non ho mai voluto confrontarmi con questa realtà perché l'ho sempre evitata.
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Sì: l'abitudinarietà e la scarsa frequenza nel conoscere persone dell'altro sesso contribuiscono a "ingigantire" cose che, appunto, per altri possono essere dimenticabili. Fare almeno un po' di vita sociale attutisce questo, anche se non evita eventuali rivoluzioni interiori nel momento in cui si conosce qualcuno che ci fa provare qualcosa in più che una normale simpatia, se non si è facili all'infatuarsi.
Personalmente, da quest'ultimo punto di vista, sento pulsioni contraddittorie: c'è una propensione generale verso "le altre", dal punto di vista del voler conoscere e carnale, ma anche una sorta di muro per quanto riguarda l'effettivo infatuarsi o più, come se non fosse il caso di sprecare energie in tal senso.
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17-01-2016, 17:17
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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La cosa particolare è che io per questa ragazza non sento forti pulsioni carnali e sessuali, ti dico la verità. Mi è capitato spesso di provare attrazione sessuale per certe ragazze e invece un'attrazione più morbida per altre, legata cioè al loro fascino, quasi come se ne contemplassi la bellezza del viso e provassi una sensazione di scoperta del loro io più che la voglia di provare piacere nel senso fisico.
Mentre alcune persone, superficialmente, mi verrebbe di desiderarle fisicamente ma non come amiche o donne della vita, ecco. Non so se vi è mai capitato di "dividere" in un certo senso le ragazze in questi gruppi.
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17-01-2016, 17:18
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 751
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph91
Grazie per il tuo intervento DarkRose. Effettivamente anche io sento un forte attaccamento alla mia famiglia, sono le persone più importanti e non riuscirei mai a staccarmi da loro e il pensiero che prima o poi qualcosa succederà, nel senso che la morte sopraggiungerà per me o per loro, mi mette molta tristezza.
Però invidio il tuo atteggiamento, nel senso che te ne fai una ragione e vivi in maniera distaccata, come dici tu. Io invece, anche se mi autoimpongo di non affezionarmi mai e di rimanere di ghiaccio, facilmente però mi sciolgo se qualcuno o qualcosa mi colpisce in maniera particolare, e da lì nascono mille paranoie e pensieri che fatico a controllare.
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Io mi affeziono tantissimo alle persone, da subito, tanto da sentire in alcuni casi di conoscere quella persona (che magari ho conosciuto una settimana prima) da tutta una vita, semplicemente so di non poter avere potere sugli altri, se vogliono andare via non posso fermarli e piano, piano ho imparato ad approcciarmi in maniera molto "zen" ai rapporti, prendo quello che di buono possono darmi gli altri e allo stesso modo dono agli altri tutto quello che riesco e di buono ho consapevole del fatto che prima o poi probabilmente potrebbe accadere che le persone a cui tengo vadano via dalla mia vita, (infatti io non litigo quasi mai con le persone a me care perchè ho il pensiero di voler dare il meglio di me e non il peggio finchè il rapporto dura)non potrei fare altrimenti.
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17-01-2016, 17:21
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
semplicemente so di non poter avere potere sugli altri, se vogliono andare via non posso fermarli e piano, piano ho imparato ad approcciarmi in maniera molto "zen" ai rapporti, prendo quello che di buono possono darmi gli altri e allo stesso modo dono agli altri tutto quello che riesco e di buono ho consapevole del fatto che prima o poi probabilmente potrebbe accadere che le persone a cui tengo vadano via dalla mia vita.
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Mi piace il tuo approccio, ora capisco bene, è più leggero e consapevole rispetto al mio. Dovrei imparare da te e cercare di prendere più alla leggera certe cose.
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17-01-2016, 21:43
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#16
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph91
La cosa particolare è che io per questa ragazza non sento forti pulsioni carnali e sessuali, ti dico la verità. Mi è capitato spesso di provare attrazione sessuale per certe ragazze e invece un'attrazione più morbida per altre, legata cioè al loro fascino, quasi come se ne contemplassi la bellezza del viso e provassi una sensazione di scoperta del loro io più che la voglia di provare piacere nel senso fisico.
Mentre alcune persone, superficialmente, mi verrebbe di desiderarle fisicamente ma non come amiche o donne della vita, ecco. Non so se vi è mai capitato di "dividere" in un certo senso le ragazze in questi gruppi.
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Credo non ci sia niente di strano, se non si è assatanati sessuali. Se c'è di mezzo un affetto, un sentimento, oppure un'ammirazione, la pulsione sessuale può non essere forte, la voglia di avere a che fare con Tizia può essere qualcosa di più che la voglia di farci sesso. La vorresti un po' per te, e a me non sempre riesce di capire quanto e "in che modo".
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17-01-2016, 22:00
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
la voglia di avere a che fare con Tizia può essere qualcosa di più che la voglia di farci sesso. La vorresti un po' per te, e a me non sempre riesce di capire quanto e "in che modo".
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Mi leggi nel pensiero, è esattamente quello che penso e che volevo dire prima. La vorrei per me, esatto, e nonostante sia comunque una ragazza carina fisicamente, quel tipo di pensiero non mi sfiora la mente.
Quando succede questo, vuol dire che la persona mi piace davvero, mentre invece se c'è qualche pulsione sessuale, paradossalmente vuol dire che la persona non mi sfiora proprio, perché al massimo abita solo le mie fantasie "di quel tipo".
Invece, quando penso a questa attrazione "mentale", il desiderio di parlare e di sentirla ridere, qui vuol dire davvero che c'è qualcosa di profondo da parte mia e che il coinvolgimento emotivo è degno di attenzione.
E' una sorta di regoletta che ho con me stesso per capirmi meglio, adotto questa strategia quando cerco di capire cosa voglio davvero.
Tra l'altro in ufficio c'è un altro tirocinante maschio alla quale lei tutto sommato piace, e sebbene io e lui siamo anche buoni colleghi un po' mi ingelosisce quando capita che lui e lei stanno facendo qualche lavoro insieme e io sono da qualche altra parte, anche se, per esempio venerdì, lei è venuta da me perché non aveva niente da fare, e certe volte sembra che, insomma, non le dispiaccia la mia compagnia, altrimenti credo avrebbe anche evitato di venire lì da me sedendosi di fronte.
Quanto mi ci rivedo in questi versi di uno degli artisti che amo di più, Rayden:
"Due persone, un’alchimia di perfezione
è apparenza, verità o pura dipendenza?
La questione non è come si manifesta
Ma sta nel come mantengo la situazione
E sia, da maledetto romantico
La nutro coi frutti dell’albero dell’utopia
La soluzione, è un’illusione che incalza
Ma la vera paura è l’avere speranza"
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Ultima modifica di Joseph91; 17-01-2016 a 23:33.
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18-01-2016, 00:43
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#18
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Principiante
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 92
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Intervengo perchè mi sento un'esperta nel settore
Come hai giustamente intuito anche tu da solo, ovviamente è impossibile provare dei reali sentimenti per qualcuno che di fatto non si conosce o si conosce poco, ma il discorso può valere anche per un amore che non si ha il coraggio di dichiarare a qualcuno che si conosce bene ma che per qualche motivo non potrà mai essere nostro.
Io, dopo continue esperienze in entrambi i sensi, sono giunta alla conclusione che questo meccanismo perverso sia una sorta di doppio rifugio. Innanzitutto serve ad incanalare tutti i pensieri negativi in un unico macro-argomento e ad avere la "buona scusa" con noi stessi per essere malinconici, anche se questa è in realtà una sorta di condizione preesistente nel nostro essere che passa solo da un motivo all'altro. Secondo poi, stare male per quello che avrebbe potuto essere e non sarà mai è molto confortante rispetto a stare male perchè con quella persona qualcosa è andato storto: farsi i film, immaginare una storia che non sarà mai e sospirarci sopra è in qualche modo rassicurante rispetto ad affrontare la realtà, almeno secondo me.
Un capitolo a parte merita il perchè sei convinto che con lei non potrebbe comunque succedere niente, ma questo è di certo un problema di scarsa autostima che nessuno più di me riesce a comprendere
ti mando un abbraccio
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18-01-2016, 00:48
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#19
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph91
Qualcosa si è spezzato, quel vetro che avevo eretto si è distrutto. Per autodifesa io ho vissuto in una bolla per tanti anni, e ora sento che questa armatura sta cedendo e tutti i desideri che avevo represso stanno venendo a galla. Sono umano, purtroppo.
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A me invece hai fatto venire in mente queste parole di Cioran tratte da "Sommario di decomposizione":
Ogni desiderio umilia l'insieme delle nostre verità, e ci obbliga a riconsiderare le nostre negazioni. Noi subiamo una disfatta pratica; eppure i nostri principi restano inalterabili... Speravamo di non essere più i figli di questo mondo, ed eccoci sottoposti agli appetiti come degli asceti equivoci, padroni del tempo e asserviti alle ghiandole. Ma questo gioco è senza fine: ogni desiderio ricrea il mondo e ogni nostro pensiero lo annienta...
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18-01-2016, 00:59
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#20
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 560
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Grazie per i vostri preziosi interventi ragazzi.
@Locharb: Anche io sono consapevole che essendo un'infatuazione probabilmente tra un po' di tempo passerà e ce ne saranno altre. Il fatto è che è giunta in maniera totalmente inaspettata e forte, è come se avessi abbassato la guardia un attimo e, boom, sono stato colpito proprio in quei pochi istanti in cui ero indifeso e non me l'aspettavo. Inoltre ho scarsa e nulla esperienza, mi esalto con poco perché non ho mai avuto niente dalla vita sentimentale e sono sentimenti quasi nuovi per me.
@ErwinP: Sono d'accordo con quel che dici, sembra un meccanismo perverso ma quella sensazione di malinconia che provo quando penso a lei e ai desideri repressi è anche positivo, perché mi fa capire che posso provare dei sentimenti e mi permette di avere a che fare con un lato di me che non conosco fino in fondo. Sono convinto che non possa succedere niente perché lei ha 7 anni in meno di me ed è minorenne ancora, poi è davvero una bella ragazza, in gamba, e sembra troppo per uno come me, è come se non la meritassi. Inoltre, non sono così sicuro, come detto più volte, di esserne completamente innamorato. Sento principalmente la voglia che lei possa rimanere un po' nella mia vita, conoscerla meglio, come amica magari, il pensiero che tra una settimana a quest'ora sarà solo un ricordo mi rende triste, ma non so come interagire con lei e dirle che "mi mancherà", sembra ridicolo e non so come metterla, perché non credo possa essere un sentimento ricambiato.
@Labocania: Mi piace quella frase, è bello scrivere e suscitare in voi alcune associazioni con grandi artisti o semplicemente con la vostra vita.
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