|
|
29-01-2016, 20:35
|
#1
|
Principiante
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 15
|
Ciao a tutti, io ho sempre avuto problemi, come molti, ad accettare il mio fisico. Non sono propriamente grassa, ma c'è tanto del mio corpo che vorrei cambiare, ridurre. (E niente di quello che dice il mio ragazzo riesce a farmi cambiare idea, ahimè)
Sono anni e anni (da quando ho memoria) che sono bloccata in un circolo vizioso senza fine: periodo in cui mangio senza remore arrivando ad abbuffate incredibili - periodo di dieta più o meno estrema - fuck point in cui mi dico "vaffanculo sono bella così" - ricomincio ad abbuffarmi - ricomincia il ciclo ad libitum.
Ma perché mando avanti questa tortura? Perché l'insicurezza profonda che provo nel cercare di relazionarmi con altri è data anche dal sentirmi a disagio nella mia pelle. Sono sicurissima che se finalmente trovassi le forze per raggiungere il mio obiettivo tutto sarebbe più semplice.
Tutto si riduce a: se non mi piaccio io, come possono farlo gli altri?
Quindi, succede anche a voi che l'immagine che avete di voi modifichi le vostre capacità di relazionarvi? parlo soprattutto a chi è consapevole di avere una visione distorta ed esagerata del proprio corpo, continuando però a farsi influenzare da esso.
|
|
29-01-2016, 20:58
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
|
La percezione che ho della mia esteriorità influisce pesantemente nelle mie relazioni.
Grazie ad alcuni progressi fatti negli ultimi mesi, almeno sotto alcuni aspetti, riesco ad essere più tranquillo ma ci sono altre cose che mi procurano un estremo disagio e per le quali purtroppo non c'è materialmente nulla da fare.
Posso solo farmene una ragione ma sinceramente non ci sono riuscito fino ad ora né ci riuscirò mai.
|
|
29-01-2016, 21:32
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
|
Ho fatto grossi miglioramenti negli anni da questo punto di vista, ma si tratta comunque di un condizionamento che sarà sempre presente in me, sono comunque soddisfatto dei progressi fatti perché ritengo non fossero affatto scontati, c'è stato dietro un grosso sforzo per costruire quel minimo di autostima e accettazione necessaria per andare avanti.
Come ci sono riuscito non so dirtelo, forse una certa dose di forza di volontà, e alcune circostanze fortunate e positive che mi hanno dato quel minimo di spinta necessaria a costruire una qualche base di autostima.
Rimane il fatto che ci sono periodi di profonda "ricaduta" e ci sono ancora tante situazioni che evito per questo motivo, rinuncio a tante cose e sconto ancora un pesante dazio in termini di capacità di aprirmi agli altri e di rapportarmi con l'altro sesso.
Comunque in tutta onestà non credo di avere una visione distorta ed esagerata del mio corpo, non ritengo di essere uno di quei soggetti che può ascriversi alla categoria dei dismorfofobici o affini, il mio disagio ha un fondamento reale.
|
|
29-01-2016, 23:37
|
#4
|
Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,188
|
mi sento un mostro, e mi comporto di conseguenza.
|
|
30-01-2016, 00:58
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
Quote:
Originariamente inviata da Cordelia
Ciao a tutti, io ho sempre avuto problemi, come molti, ad accettare il mio fisico. Non sono propriamente grassa, ma c'è tanto del mio corpo che vorrei cambiare, ridurre. (E niente di quello che dice il mio ragazzo riesce a farmi cambiare idea, ahimè)
Sono anni e anni (da quando ho memoria) che sono bloccata in un circolo vizioso senza fine: periodo in cui mangio senza remore arrivando ad abbuffate incredibili - periodo di dieta più o meno estrema - fuck point in cui mi dico "vaffanculo sono bella così" - ricomincio ad abbuffarmi - ricomincia il ciclo ad libitum.
Ma perché mando avanti questa tortura? Perché l'insicurezza profonda che provo nel cercare di relazionarmi con altri è data anche dal sentirmi a disagio nella mia pelle. Sono sicurissima che se finalmente trovassi le forze per raggiungere il mio obiettivo tutto sarebbe più semplice.
Tutto si riduce a: se non mi piaccio io, come possono farlo gli altri?
Quindi, succede anche a voi che l'immagine che avete di voi modifichi le vostre capacità di relazionarvi? parlo soprattutto a chi è consapevole di avere una visione distorta ed esagerata del proprio corpo, continuando però a farsi influenzare da esso.
|
Se ti dico "amore condizionato" o "affetto condizionato" ti scatta qualche lampadina?
Se ti chiedo di pensare a momenti in cui sentivi che i tuoi genitori non ti avrebbero voluto bene a meno che + qualcosa (ad esempio "a meno che tu non prendevi un bel voto a scuola"), ti è facile ricordare qualche episodio, oppure senti che il loro affetto esisteva sempre a prescindere?
|
|
30-01-2016, 01:17
|
#6
|
Principiante
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 15
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Se ti dico "amore condizionato" o "affetto condizionato" ti scatta qualche lampadina?
Se ti chiedo di pensare a momenti in cui sentivi che i tuoi genitori non ti avrebbero voluto bene a meno che + qualcosa (ad esempio "a meno che tu non prendevi un bel voto a scuola"), ti è facile ricordare qualche episodio, oppure senti che il loro affetto esisteva sempre a prescindere?
|
Quando penso ai miei problemi nel relazionarmi non penso mai ai miei genitori. Per quanto possano avere mille difetti ai miei occhi ho avuto la fortuna di ricevere sempre un amore incondizionato da parte dei miei.
Un momento, mentre scrivevo mi è tornato in mente di quando non riuscivo a suonare bene un brano al pianoforte (mio padre mi ha fatto da insegnante per 9 anni) mio padre mi toglieva la parola per un giorno... Quelli erano momenti in cui mi sentivo privata del suo affetto. Era dura in effetti.
Comunque, perché questa domanda?
|
|
30-01-2016, 01:23
|
#7
|
Principiante
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 15
|
Quote:
Originariamente inviata da Sickle
mi sento un mostro, e mi comporto di conseguenza.
|
Quote:
Originariamente inviata da nonsaprei
Idem
|
Ma da quando vi sentite così? Non fate nulla per cambiare la vostra visione di voi stessi e il vostro modo di relazionarvi?
Lo chiedo perché sono curiosa di vedere come gli altri affrontano questa problematica
|
|
30-01-2016, 02:05
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
|
Sì, diciamo che i miei periodi peggiori sotto l'aspetto della socialità hanno coinciso con i periodi in cui la mia insicurezza estetica era maggiore.
Per fortuna però il mio rapporto con la mia immagine e il mio corpo, se non è mai stato facile, non è nemmeno mai stato terribile.
Indubbiamente comunque chi ha una forte insicurezza estetica lascia condizionare da questa anche la sua capacità di rapportarsi con gli altri.
E precisazione ovvia: non è questione di essere belli o brutti.
|
Ultima modifica di Blue Sky; 30-01-2016 a 02:07.
|
30-01-2016, 02:09
|
#9
|
Principiante
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 15
|
Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
E precisazione ovvia: non è questione di essere belli o brutti.
|
No, infatti è una questione di SENTIRSI tali :/
|
|
30-01-2016, 10:41
|
#10
|
Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 470
|
È una cosa che mi condiziona molto, non tanto però la percezione del mio corpo quanto quella del viso. Certe volte mi vedo così brutta che nemmeno esco di casa e non riesco a sostenere lo sguardo degli altri perché "se mi guardano stanno per forza guardando un mio difetto".
Nei contesti in cui soffro di fobia sociale (prevalentemente università) ovviamente tutto questo si amplifica (così come si rimpicciolisce quando sono a mio agio). Reggo a malapena le lezioni e scappo via non appena finiscono, ci sono troppi occhi, e io sono invisibile ma mi sembra di stare con un faro puntato addosso.
Potessi farlo andrei in giro con un passamontagna, se fossi un uomo mi nasconderei con la barba, purtroppo devo accontentarmi degli occhiali da sole e del trucco. Ah, il trucco, altro dramma. Mi sono truccata troppo? Sono ridicola? Me ne torno a casa e lo levo?
Andavo in giro con il latte detergente così in caso di panico potevo struccarmi nei bagni pubblici
So di sembrare molto superficiale facendo questi discorsi. Ma l'aspetto fisico è la prima cosa che viene giudicata da chi ti guarda e non ti conosce, specialmente in una ragazza, e per chi vive il giudizio altrui come una minaccia (come faccio io) non è semplice. È la stessa paura che mi frena dall'espormi con gli altri. Però su certe cose hai il controllo. Puoi tenerle per te e proteggerti nascondendole. Con l'aspetto esteriore c'è poco che puoi nascondere.
|
Ultima modifica di kitsungi; 30-01-2016 a 11:21.
|
30-01-2016, 10:56
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Antimatter
Messaggi: 1,553
|
La verità è che purtroppo influisce.
Io sono sempre lo stesso ragazzo insicuro e taciturno di quando avevo 15 anni , ma il modo di porsi nei miei confronti è cambiato.
L'essere umano è molto superficiale.
Anche alcuni comportamenti vengono intesi diversamente dal gentil sesso.
|
|
30-01-2016, 14:13
|
#12
|
Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
|
Quote:
Originariamente inviata da Cordelia
Ciao a tutti, io ho sempre avuto problemi, come molti, ad accettare il mio fisico. Non sono propriamente grassa, ma c'è tanto del mio corpo che vorrei cambiare, ridurre. (E niente di quello che dice il mio ragazzo riesce a farmi cambiare idea, ahimè)
|
Hai postato in "Disturbi alimentari" ma, leggendo la tua presentazione, non trovo menzioni al fatto che tu sia affetta da qualche disturbo alimentare.
In caso contrario, il discorso che faccio è da rivedere ovviamente.
A meno che non ci siano gravi disturbi alimentari sottostanti, secondo me una persona dovrebbe sempre avere una certa cura del proprio corpo, ovvero, dovrebbe rimanere nel normopeso, adeguando alimentazione ed attività fisica.
Questo, a prescindere dai giudizi altrui: anche quelli positivi.
Sul "migliorarsi" a livello fisico, invece, l'iniziativa dev'essere presa solo se noi stessi o la persona che abbiamo accanto non è soddisfatta del nostro corpo.
Per come la vedo io, è un dovere apparire attraenti e piacenti ai propri occhi o a quelli del partner e trovo sbagliato dire "devo piacermi e piacere così come sono, incondizionatamente".
Accettarsi? Nei fondamentali sicuramente, perché sono immutabili.
In tutto ciò che è modificabile, invece, bisogna gestire serenamente e senza ossessioni la cura e modifica del proprio corpo ma, accettazione, non può significare lasciare tutto così com'è, se non in situazioni particolari.
Quote:
Sono anni e anni (da quando ho memoria) che sono bloccata in un circolo vizioso senza fine: periodo in cui mangio senza remore arrivando ad abbuffate incredibili - periodo di dieta più o meno estrema - fuck point in cui mi dico "vaffanculo sono bella così" - ricomincio ad abbuffarmi - ricomincia il ciclo ad libitum.
|
Perché questo gettar la spugna?
Ritieni che la tua bellezza non sia influenzata dalla tua costituzione fisica?
Io la penso in modo diametralmente opposto.
Quote:
Tutto si riduce a: se non mi piaccio io, come possono farlo gli altri?
|
Non è sempre così e dipende dallo scopo del rapporto.
Io, valuto l'aspetto fisico di una persona solo se ho un interesse sessuale (o se voglio sondare opportunità sessuali) nei suoi confronti. Negli altri casi, mi è indifferente.
Per essere pedante, impatta anche a livello di relazione perché il sesso soddisfacente è condizione necessaria ma non sufficiente per una relazione.
Poi, ognuno ha i suoi gusti e questi possono non coincidere con i tuoi.
Quote:
Quindi, succede anche a voi che l'immagine che avete di voi modifichi le vostre capacità di relazionarvi?
|
Mi capitava in un lontano passato, limitatamente al relazionarmi con fine sessual-sentimentale con una donna.
Il mio essere sottopeso, i lineamenti del mio viso e l'abbigliamento mi portavano a ritenere a priori di non essere interessante.
Quando ho capito che sbagliavo perché limitavo la considerazione ad un universo ristretto di donne, ho perso questa influenza e mi sono rapportato normalmente.
|
|
30-01-2016, 15:00
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,966
|
Fino ai venti anni ho avuto sempre il sospetto di essere brutto. Dico "sospetto" perché tutto quello che sia in grado di toccarmi come disagio non è mai delineato con precisione, non è una realtà stabilita una volta e per sempre, ma un dubbio capace di risolversi, a seconda dell'umore e dell'andamento del mio disturbo, con una assoluzione o una condanna. Fino ai venti il dubbio estetico riguardava per lo più quanto fossi brutto. Dopo la situazione è migliorata perché, capendo quali fossero le radici del mio problema e come contenerne le oscillazioni nell'ambito dell'autopercezione, ho potuto in buona parte sottrarre il suo valore totalizzante dal processo mediante il quale ricostruivo la mia immagine e, attraverso di essa, mi rapportavo agli altri. Nonostante questo, è capitato più volte nel corso degli anni che, quando il doc fosse forte, riuscisse nuovamente a legarsi al mio aspetto - come a qualsiasi altro ambito della mia vita - inchiodandomi magari un'ora davanti allo specchio, con il sospetto paralizzante di essere brutto, e ancor peggio l'incapacità di vedere e sentire come mia l'immagine che avevo davanti.
|
Ultima modifica di Josef K.; 30-01-2016 a 15:05.
|
30-01-2016, 18:00
|
#14
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
|
Quote:
Originariamente inviata da Cordelia
.
|
Influisce molto. se ti metti poi a leggere studi sull importanza del aspetto ce solo da spararsi . Ho grossi problemi anche se non legate al peso ( quelli li ho risolti anni fa) .
Piacersi e accettarsi cosi come gia sei e sicuramente un passo neccessario. Dimagrire neccessita tempo e spesso i risultati tardano o non sono esattamente quelli desiderati. Non puoi smettere di vivere fino ad allora. Vedersi belle e neccessario anche se mi rendo conto che sembra un atto di credenza verso qualcosa che non vedi ma se non lo vedi non vuol dire che non esiste.
|
|
30-01-2016, 21:13
|
#15
|
Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
|
Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
se sono in fase calante allora sono propositiva, aperta agli altri, mi piace (quasi) stare con gli altri. Se invece sono in fase crescente allora ciao, non voglio fare nulla, vedere nessuno. Il mio umore dipende dal mio peso e il mio peso dipende dall'umore.
|
Perché?
La domanda nasce dal fatto che il peso di una persona io lo vedo solo correlato al sesso e, come conseguenza di ciò, ad una relazione.
Nella vita quotidiana, nelle amicizie, nel lavoro, ecc. mi è indifferente se chi mi è di fronte è grassa o magra.
Mi risulta quindi difficile pensare vada ad impattare su motivazione od umore, preso a sé stante.
Quote:
"quando peserò tot allora potrò fare questo"
|
Una cosa che mi è sempre sfuggita è perché desistere dal dar seguito a diete e/o attività fisica, se il problema è così sentito.
La costituzione fisica è un aspetto della propria esteriorità che si può trattare benissimo e, al costo di tempo, sacrifici e rinunce, è un obiettivo spesso raggiungibile.
Ovvio che se ci sono problemi di altra natura sotto (psichici in primis), c'è pigrizia, mancanza di volontà al sacrificio, ecc. non sia raggiungibile.
Quote:
Per chi su vede brutto è un dramma. Credo che il peso sia anche una sorta di "scusa". Almeno, personalmente penso che incida. Se tanto sono brutta, che dimagrisco a fare se tanto rimango tale? È come se non avessi il coraggio di dimagrire: e se poi una volta magra facessi schifo ugualmente? Insomma, finché son grassa ho la scusa che faccio schifo per colpa della ciccia.
|
Questo la trovo, nella realtà, una falsa credenza.
Se Tizia brutta, dimagrisce per me diventa sempre e matematicamente più bella, così come applico il contrario.
La stragrande maggioranza delle persone che conosco la pensa nello stesso modo.
Andando oltre... Se devo scegliere, limitatamente al sesso (perché nel resto mi è indifferente), Tizia brutta e snella o Caia bella e con qualche kg di troppo, è quasi certo che scelga Tizia.
Poi, il piacere è soggettivo.
Quote:
accettare che non siano perfetti, che non possiamo essere sempre i più fighi ne piacere a tutti
|
D'accordissimo sulla seconda parte.
Sulla prima sono d'accordo anche se, come ho già scritto, non condivido l'accettazione che passa per difetti correggibili perché finisce col far accomodare la persona in una condizione esteriore che può ritorcersi contro.
Meglio per te lavorare costantemente, a tutte le età, sulla propria esteriorità con serenità e senza la pretesa di mirare alla perfezione che accettare incondizionatamente i propri difetti.
|
|
01-02-2016, 03:59
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
Quote:
Originariamente inviata da Cordelia
Quando penso ai miei problemi nel relazionarmi non penso mai ai miei genitori. Per quanto possano avere mille difetti ai miei occhi ho avuto la fortuna di ricevere sempre un amore incondizionato da parte dei miei.
Un momento, mentre scrivevo mi è tornato in mente di quando non riuscivo a suonare bene un brano al pianoforte (mio padre mi ha fatto da insegnante per 9 anni) mio padre mi toglieva la parola per un giorno... Quelli erano momenti in cui mi sentivo privata del suo affetto. Era dura in effetti.
Comunque, perché questa domanda?
|
Ho una sorella che soffre di binge eating, volevo vedere se c'erano similitudini. Anche se lei è arrivata all'obesità grave prima di decidere di rivolgersi da un terapista.
Comunque, razionalmente ti rendi conto che l'associazione fra fisico (bello o brutto) e rapporti interpersonali di natura amicale ha poco senso?
Cioé, realizzi che questo tipo di associazione è frutto di un processo mentale irrazionale, oppure ti sembra sensata come cosa?
|
|
02-02-2016, 21:07
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
|
Li evito o li riduco all'osso. La gente giudica e io ho tanto per essere giudicata perciò cerco di farmi vedere in giro il meno possibile e di stare sotto lo sguardo di una stessa persona il meno possibile.
|
|
02-02-2016, 21:24
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Razionalmente è facile arrivarci
|
Per chi ci è già arrivato è facile, esistono purtroppo però stadi in cui neanche questa consapevolezza è stata conquistata.
Chiedevo all'OP per farmi un'idea più accurata della problematica.
Sul resto concordo.
|
|
02-02-2016, 23:56
|
#19
|
Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
|
Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Per me che di sessuale non c'è quasi nulla
|
Certo, esistono molte persone che non sono influenzate dalla fisicità di una persona a livello di attrazione sessuale per la stessa.
Ciò non toglie che ci siano anche tantissime persone che invece sono attratte sessualmente prevalentemente, se non in misura esclusiva, dalla fisicità di una persona.
Quote:
Se una ha dei brutti lineamenti oppure è sproporzionata può fare quello che vuole che brutta è e brutta rimane, anche se mangia come dio comanda e si ammazza di palestra. Magari migliora, ma sempre brutta rimane.
|
Ovviamente è un discorso soggettivo e dipende da come corpo e lineamenti influenzato il giudizio complessivo esteriore.
Il mio discorso nasce dal mio metro di giudizio. Nel giudicare bella una persona, il corpo incide al 60-70% ed i lineamenti al 30-40%.
Quote:
Per lavorare con serenità sulla propria esteriorità tocca prima raggiungere un rapporto equilibrato con il proprio aspetto, senza catastrofismi e senza punirsi.
|
Sicuramente ma, per me, è altrettanto importante non far passare il messaggio che sia fortemente secondario il proprio aspetto fisico oppure che siano nel torto, superficiali, insensibili, ecc. le persone che giudicano negativamente una fisicità che si discosta ad es. dal normopeso o, seppure nel normopeso, una fisicità che mostra evidente adipe addominale, sproporzione, ecc.
Insomma, una volta raggiunto un rapporto equilibrato con il proprio aspetto vedo quasi come un dovere della persona quello di lavorare sulla propria esteriorità.
|
|
05-02-2016, 06:42
|
#20
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
|
Si che influisce, nel mio caso è sempre stato cosí e avendo sempre sofferto di dca è assolutamente coerente col mio problema.
Capisco perfettamente Ade quando fa l'esempio del "Quando peserò tot allora farò questo e quell'altro", non è il giudizio altrui che mi spaventa, è il mio. Quando ero troppo magra alcune persone mi dicevano che facevo schifo e per me era il più bel complimento del mondo.
Se qualcuno invece mi diceva che stavo bene, la mia mente lo trasformava automaticamente in "Sei grassa" e dovevo dimagrire ulteriormente, è sempre stato così.
Adesso credo di essere migliorata grazie agli ultimi mesi di terapia e con una dieta non proprio idonea ho raggiunto un peso per me ideale ma non malato, manca l'ultimo step di regolarizzazione dei pasti, ci sto pensando, magari riesco a farlo un giorno o due, poi riprendo a mangiare una sola volta al giorno, anche se, mi accorgo che così facendo tendo a mangiare un po' di piú, questo dovrebbe darmi la spinta per migliorare il mio modo di nutrirmi, vediamo un po' se ci riesco.
|
|
|
|
|