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24-08-2014, 15:40
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#1
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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buondì, posto qui senza un particolare motivo, spostatelo pure in altre sezioni se necessario.
Complice l'Estate e l'autoimposizione di dover studiare per la sessione d'esami a Settembre penso di dovermi prendere questo spazio virtuale per sfogarmi un attimo e provare a mettere nero su bianco qualche pensiero.
Più che altro per ricercare un motivo per queste ricadute in periodo apatici e di simil-depressione che ritornano ciclicamente.
Mi viene da pensare che siano dovute alla mia incapacità di riconoscere pacificamente i miei sforzi e miglioramenti, senza farmi seghe mentali sulle cause e gli eventi che puntualmente mi portano a non arrivare mai al punto a cui ambisco. E da cui quindi scaturiscono rabbia, frustazione e senso d'impotenza che, accumulate oltre una certa soglia, inevitabilmente si sfogano in questi periodi di rassegnazione pura.
Mi spiego, parto con l'idea di raggiungere un determinato obbiettivo, riesco quasi sempre a costringermi ad agire, fare e provarci nonostante le mie stesse resistenze.. e puntualmente incontro limiti dovuto alle circostanze o chicazzosachecosa dentro di me. Quindi non arrivo mai a soddisfare l'ambizione iniziale da cui originava la mia volontà di fare. Riesco magari a riconoscere i progressi fatti, ma è impossibile sfuggire al mio giudizio su me stesso : sui perchè e percome la cosa non sia andata come volevo.
Quindi indagare le cause ed arrivare al punto in cui mi accorgo che gli sforzi fatti per superare certi blocchi mentali anche se danno risultati non bastano, che nonostante i passi fatti nella direzione giusta anche questa volta c'è da arrendersi, chinare il capo e ripartire. E a ripartire sono anche disposto, lo faccio continuamente. Ma alla lunga il peso si fa sentire e il mo corpo e la mia mente hanno il bisogno di staccare la spina, arrendersi al corso degli eventi e farmi vivere in " stasi" per un po'.
Riesco ad evitare il paragone con l'ambiente esterno, con gli altri e poi ricado sempre nella durezza del mio giudizio. Ogni tanto vorrei essere capace di guardare le cose, darmi " una pacca sulla spalla " e dirmi << ok, va bene così, ci hai provato , qualcosa hai ottenuto >> - e basta- invece se lo faccio poi segue anche tutta la ramanzina mentale autoimposta su errori etc.
E se in parte questo è ok, perchè da questa rabbia scaturisce il desiderio di cambiamento e la voglia di fare, dall'altra mi consuma dentro impedendomi di godere di quei piccoli risultati ottenuti, di ferfarmi ad apprezzare il punto a cui sono arrivato.
Arrivando al punto in cui i pensieri sono troppi e matematicamente implodo.
Ed intanto il tempo passa.
Voi riuscite ad apprezzare ciò che fate per superare i vostri limiti e problemi ? O tendete a scoraggiarvi posti innanzi a quel senso d'immutabilità delle cose che impedisce di arrivare esattamente a ciò che si spera, allo standard che ci s'impone?
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24-08-2014, 16:17
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#2
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Potresti forse provare a programmare volta per volta degli obiettivi meno ambiziosi? Così forse riusciresti a raggiungerli in pieno, e quindi eviteresti di doverti accontentare del “poco” fatto in confronto al “molto” prefissato.
Non bisogna mai sottovalutarsi ma neanche sopravvalutarsi, imporsi prematuramente degli “standard” troppo ambiziosi può rivelarsi controproducente.
Certo, è vero che dei progressi lenti possono essere snervanti ( ne so qualcosa ), ma in questi casi è meglio rivolgere sempre lo sguardo non tanto alla “grande” meta quanto al piccolo passo successivo, perlomeno fino a quando non si arriva ad un buon punto.
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24-08-2014, 17:06
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Secondo me la mente in genere è portata automaticamente a slanci difficili da seguire poi con l'azione. Le nostre capacità sono limitate rispetto a ciò che ci poniamo come obiettivo mentalmente, per cui non ce la si può mai fare in modo assoluto.
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24-08-2014, 20:17
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Quando inizio ad avere certi pensieri, cerco il confronto con un'altra persona. Non il solito confronto del tipo "dai, ti e' andata cosi non ti abbattere" perche' lo trovo abbastanza stupido, piuttosto cerco quei confronti "veri", che mi sbattano in faccia le cose come stanno. Sono questi che mi danno una smossa in certi periodi. A volte mi fanno accettare i limiti e cosi mi fermo e cancello quell'obiettivo, altre volte invece mi danno la motivazione necessaria per abbattere i limiti che credevo indistruttibili
Secondo me ben pochi sono i limiti reali, quelli che veramente ti impediscono di fare certe cose. Spesso tendiamo a considerare limitanti anche condizioni che non lo sono affatto (vuoi per pigrizia, vuoi per paura di qualcosa)
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24-08-2014, 20:29
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Secondo me si tratta di trovare la motivazione a migliorare non nell'inadeguatezza davanti al proprio giudice interiore, ma nel desiderio di stare bene. Io cerco di dirmi che se voglio migliorare non è perché io non vado bene così, ma perché starei meglio e più serena.
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28-08-2014, 22:52
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#6
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Grazie per le risposte ^^
Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Potresti forse provare a programmare volta per volta degli obiettivi meno ambiziosi?
[..]
Certo, è vero che dei progressi lenti possono essere snervanti ( ne so qualcosa ), ma in questi casi è meglio rivolgere sempre lo sguardo non tanto alla “grande” meta quanto al piccolo passo successivo, perlomeno fino a quando non si arriva ad un buon punto.
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Non che punti ad obbiettivi particolarmente ardui, semplicemente vorrei trovare qualcosa che mi dia soddisfazione duratura senza dovermi ritrovare poi ad un certo punto a farmi domande e sentire quella sensazione di distacco da ciò che mi circonda. Ma forse è più una questione di cambiare forma mentis, a piccoli passi come dici tu, senza demordere. Anche se la lentezza di tali cambiamenti risulta a volte snervante.
Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato
Secondo me ben pochi sono i limiti reali, quelli che veramente ti impediscono di fare certe cose. Spesso tendiamo a considerare limitanti anche condizioni che non lo sono affatto (vuoi per pigrizia, vuoi per paura di qualcosa)
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Ne sono piuttosto convinto pure io.
Quote:
Originariamente inviata da anahí
Secondo me si tratta di trovare la motivazione a migliorare non nell'inadeguatezza davanti al proprio giudice interiore, ma nel desiderio di stare bene. Io cerco di dirmi che se voglio migliorare non è perché io non vado bene così, ma perché starei meglio e più serena.
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giusto, però talvolta i due aspetti tendono a sovrapporsi.
Perchè starei meglio con un eventuale cambiamento? Probabilmente perchè la situazione attuale non è quella ottimale.
Comunque ancora grazie ^^
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29-08-2014, 00:04
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Quindi indagare le cause ed arrivare al punto in cui mi accorgo che gli sforzi fatti per superare certi blocchi mentali anche se danno risultati non bastano, che nonostante i passi fatti nella direzione giusta anche questa volta c'è da arrendersi, chinare il capo e ripartire.
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Stessa situazione e con la psicoterapia mi accorgo che sono i problemi del passato trascinati fino ad ora ad appesantire la vita.
Eventi che credevo non avessero lasciato il segno...e invece sì.
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29-08-2014, 03:11
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#8
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Avanzato
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 323
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Lol, mi fa ridere pensare che poco tempo fa ti stavo parlando di questo stesso problema riguardante me, essendomi persa il post.
Io non so se sia il modo giusto di affrontare la questione, comunque io trovo estremamente d'aiuto programmare i vari step di un impegno a lungo termine. Esempio, ho un esame tra 20 giorni, su un libro di 500 pagine? Mi prefisso di studiare 30 pagine al giorno, cosi' da avere un bel margine di scarto ed essere relativamente sicura di rientrare nelle date. Metto in conto, insomma, che possa esserci un giorno o due in cui avro' un imprevisto, oppure qualunque altra cosa mia interna o esterna che non mi faccia riuscire a mantenere l'impegno. O viceversa, un giorno in cui sono particolarmente motivata, arrivo magari anche a 40 pagine, sentendomi meglio con me stessa e aumentando il margine. In genere ce la faccio, poi ci sono i periodi in cui qualunque sforzo io faccia alla fine proprio non quaglio nulla: e li' non ci sono scuse. Ho toppato, non ho mantenuto l'impegno con me stessa, depressione, demoralizzazione, buuuu, mi faccio schifo da sola ecc ecc...ma come hai detto tu alla fine ci si rialza sempre e si ricomincia da capo.
Dovresti/dovremmo imparare ad essere meno severi con noi stessi e a guardare forse la questione con occhi esterni. A contemplare di non essere infallibili, a imparare a saperci perdonare senza troppi drammi. E, cosa piu' importante di tutto, a vincere questa maledetta paura di fallire, che se te la poni a priori sara' una scimmia che ti restera' attaccata per tutto il percorso, facendoti sbandare, tornare indietro o cadere. Errare humanum est, dicevano.
E comunque, nel caso le cose non vadano come vuoi, non arrovellarti nel pensare alle altre volte in cui hai toppato in qualcosa, ma pensa piuttosto alle cose in cui sei riuscito, magari a quelle inaspettate.
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29-08-2014, 21:07
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 926
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IT'S NEVERE ENOUGH! IT'S NEVER ENOUGH! NO MATTER WHAT I SAY! IT'S NEVERE ENOUGH! IT'S NEVERE ENOUGH! I NEVER BEEN THE SAME!
Apparte gli scherzi sono nella cacca anche io, martedi ho l'esame e ho iniziato a studiare ieri. Secondo me bisogna darsi una disciplina/metodo e cercare di rispettarla per non vanificare il lavoro, o almeno rimanere nei propri piani. Ho due esami da preparare completamente da (quasi) zero e semplicemente dandomi una disciplina ho risolto trovando in 15 pagine il riassunto di TUTTO fatto da una ragazza che sta studiando LE MIE STESSE COSE scritte DAGLI STESSI AUTORI, dopo aver attaccato bottone in biblioteca. Quando si dice fortuna . Però non mi sono basato interamente sul suo aiuto, avevo comunque un piano in mente e stavo lavorando per rispettarlo, il fatto che sia riuscito a guadagnare con le mie forze degli aiuti(perchè io ho attaccato bottone e ho parlato) non fà altro che migliorare il piano GIA' esistente. Io ero partito già con un ordine di studio, un metodo su qui lavorare, se riesco a mantenerne il controllo con modifiche COSCIENTI e senza aiuti diretti ben venga. Il resto sono segucce mentali POLLOOOOOO
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30-08-2014, 01:19
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
S
Eventi che credevo non avessero lasciato il segno...e invece sì.
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Anche questo è vero, più che altro i segni son più profondi di quello che mi ero convinto fossero.
Quote:
Originariamente inviata da Carlien
Lol, mi fa ridere pensare che poco tempo fa ti stavo parlando di questo stesso problema riguardante me, essendomi persa il post.
[..]
E, cosa piu' importante di tutto, a vincere questa maledetta paura di fallire, che se te la poni a priori sara' una scimmia che ti restera' attaccata per tutto il percorso, facendoti sbandare, tornare indietro o cadere. Errare humanum est, dicevano.
E comunque, nel caso le cose non vadano come vuoi, non arrovellarti nel pensare alle altre volte in cui hai toppato in qualcosa, ma pensa piuttosto alle cose in cui sei riuscito, magari a quelle inaspettate.
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L'ironia della sorte
Più che la paura di fallire è la paura che l'ennesimo fallimento mi faccia desistere a pressarmi. Ma siam sempre lì, ricominciare e riprovare è l'unica via.
L'ultimo periodo è pienamente condivisibile, il punto di arrivo sarebbe quello.
@ Linea, l'esame è la punta dell'icerberg e rappresenta più che altro la pressione derivante dal dovermi imporre qualcosa fortemente controvoglia che mi porta ad " implodere".
Metodo e disciplina vanno anche bene, li applico comunque poichè molte cose difatti me le son dovute inizialmente imporre per vedere qualche beneficio alla lunga.
Il problema sono appunto i " disboscamenti" che partono ogni tanto nella scatola cranica e tendono a spazzar via pure qualche alberello giovane e sano ch'era cresciuto nel frattempo.
Grazie pure a voi 3 : Weltschmerz e voi 2 bestie del sottobosco
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Ultima modifica di The_Sleeper; 30-08-2014 a 03:49.
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