Hassell

Non ci si innamora del titolo di studio, e spesso nemmeno ci si disinnamora quando ne veniamo a conoscenza. Ma è un fatto che persone molto istruite spesso hanno una percezione della realtà diversa da quelle meno istruite, e qui può esserci più o meno affinità.
Poi non è una regola.

39198

Praticamente chi vuole questo genere di persone se aspetta qualche anno, con l'avvento dei robot-da compagnia (non scherzo, in Cina li stanno sviluppando), ha fatto bingo.

Hor

Però conoscere il numero delle regioni d'Italia è una questione di cultura, non di intelligenza, due cose non necessariamente collegate.
Una persona può anche aver letto centinaia di libri e avere la testa piena di nozioni, ma senza le capacità mentali di metterle a frutto e ragionarci sopra.

39198

Si mi sono spiegato male, pardon. Intendo dire che con una persona che non ha intelligenza emotiva ed "oca" non riuscirei a starci. Per esempio in università c'era questa ragazza che studiava tutto a memoria, prendeva 30-29, ma poi era un'oca con l'intelligenza emotiva di un criceto. Se volevi affrontare un discorso riportava solo quei concetti imparati a memoria senza sapere quello che diceva ed era tutta "ce" "cioè" "zio". Poi certo, non deve sapere le date delle grandi guerre o i nomi dei presidenti della repubblica.

Sikerhoof

Infatti, i laureati non sono necessariamente "intelligenti". Soprattutto in quelle facoltà dove conta più la memoria che il ragionamento.

dottorzivago

Ho messo poco o niente

Comunque in passato la cosa del titolo di studio mi frullava per la testa.
Avevo 19 anni,relazione a distanza con una coetanea che era un mezzo genio. Studiava musica e architettura. Era il periodo del passaggio dalle superiori all' università. Io ero uscito da un professionale e trovai il mio primo lavoro in fabbrica da operaio.
Ogni tanto pensavo a questa mancanza. Lei frequentava tutti liceali che si sarebbe iscritti a qualche facoltà. Una volta entrando nell argomento mi disse il perché non avrei continuato gli studi all' università.
Non ricordo se era lei o era il periodo,vedevo gli universitari come un élite ore scelta. Vedevo loro pieni di successi e io una vita intera a fare un lavoro che odiavo.
Erano i primi anni 2000 ,non ricordo se le iscrizioni all università erano minori rispetto ad oggi.
Comunque ci lasciammo per altri motivi, io persi il lavoro e dopo un po' mi iscrissi all' università per vari motivi. Nonostante era un corso di laurea piuttosto breve e più professionalizzante avevo una fifa incredibile all' inizio.
Io dal professionale all' università,materie mai viste, molti studenti venivano dal liceo e comunque non dall' IPSIA.
Il primo anno mi feci il mazzo per laura di rimanere indietro,poi via via ni accorsi che quel senso di inferiorità che mi sentivo era molta fuffa e poco arrosto.

39198

Assolutamente, non intendevo quello se è passato questo messaggio. Conosco un ingegnere informatico, una bestia della tecnologia e della scienza, tolto quello non sa intrattenere un rapporto umano, non sa fare nemmeno un caffè e a 30 anni dipende dalla mamma in tutto e per tutto.

Sikerhoof

Il tuo messaggio è chiaro. L'ho quotato solo per ampliare il concetto. Comunque, penso che esistano varie forme di intelligenza. Evidentemente questo ingegnere informatico ha un’intelligenza logico-matematica molto sviluppata, ma è carente negli aspetti pratici e sociali. Non è raro che chi eccelle in un ambito mostri forti limiti in altri.

39198

Io per esempio conosco molti concetti, li approfondisco, però ho difficoltà, talvolta, ad esporli. Inoltre ho un QI leggermente superiore alla media, ma ho una mente molto rigida e poco elastica, quindi alle volte mi focalizzo sui dettagli in modo maniacale al punto che mi sfugge la semplicità del concetto.

Sikerhoof

Non conosco il mio QI, però mi rivedo molto nel messaggio che hai scritto.

Chamomile

Per completare la sacra triade Laurea, Patente e Lavoro manca "vi andrebbe bene un partner disoccupato?".

Comunque, oltre a chi non accetterebbe il partner senza laurea, anche chi non lo accetterebbe senza diploma dovrebbe mettere "molto importante" secondo me, perché non tutti ce l'hanno.

39198

Dipende perché è disoccupato/a. Se lo è perché ha perso il lavoro, è in depressione per un lutto ed altro certo che accetto, se mi rendo conto che non vuole trovare lavoro perché ama non fare nulla e pesare su di me non accetterei mai.

claire

Mmm no, si vergognano perché è da sfigati e gli altri hanno quelle vere.

Xchénnpossoreg?

claire

E comunque esistono i gusti estetici e sono legittimi, pertanto direi che si possa anche preferire quello/a col pezzo di carta senza sentirsi degli infami, e anche se non lo so ha a propria volta. Come un brutto ha diritto di preferire una bella eccetera, un panzone una magra, un 50 enne una 30 enne, e tutto viceversa ovviamente.

I gusti o lo sono sempre o mai, i malati e disabili tendenzialmente non sono nella top ten di sogni del proprio partner ideale, chissà perché per estetica titolo di studio soldi o altro ci si triggera se qualcuno preferisce dell'altro.
E allora il disabile che non piace pressoché a nessuno , compresi i non laureati e spatentati ,che dovrebbe dire?

I gusti possono dire qualcosa su chi li ha, ma chi li ha ha diritto di averli, non ha diritto di offendere e sminuire chi non ha certe caratteristiche predilette, tutto qua.


Il mio primo approccio col mondo fobico fu "per carità non vorrei un fobico, mi bastano i miei di problemi" e mi sono saltati al collo come avessi detto che vanno messi nel forno.

Come se poi loro mi preferissero a me o ad altre disgraziate a vario titolo corressero dietro innamorati persi, ma vabbè , quello va bene, basta non osare dire che si preferirebbe uno non fobico , apriti cielo.

Axolotl~

Batti lei ?

claire

Mi sento Darby Crash, tutti scrivono due parole e io muri di testo e l'altro che rispondeva scrivendo muri chi era? Vabbè noni ricordo, comunque adesso sono io.

Lost75

La voglio laureata, col qi alto, estroversona e senza daltonismo per compensare le mie mancanze.

claire

Hai tutto il diritto ad avere le tue preferenze sai, inutile che la butti sul passivo aggressivo.
Finché non prendi per il culo le daltoniche le qi basso e le introverse, e non scambi i gusti per pretese, nessuno può accusarti di niente.

Però se dici a certi fobici che potendo ti orienteresti per gusto personale verso un non fobico, pare che hai bestemmiato titti i santi. E spesso sono gli stessi che non si fanno problemi ad offendere e pretendere.

Poi chi è in grado di innamorarsi sa benissimo quanto poco conti la lista della spesa fatta a tavolino dei pregi e difetti del
partner ideale , ma chi ragiona per teorie e regole, liste e lauree, poi facilmente sarà chi "sto con questo/ a perché mi va bene una/a così, ho valutato razionalmente e deciso che si può combinare dai, preferirei altro ma pro e contro alla mano, vedo che la scelta è vantaggiosa".
Anche quello è un diritto eh, ognuno sta con chi vuole per i motivi che vuole, mica è obbligatorio innamorarsi per fare coppia, contento l'altro contenti tutti.

Lost75

Ecchecazz.. ero ironico, ..zzo frega a me di questi dettagli, gli altri facciano quel che vogliono


Però anche te claire venire a dire ste cose qua dentro, è come andare in un forum di calvi e dire che non ti metteresti mai con un pelato