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11-12-2009, 01:14
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#1
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 2
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Salve a tutti ... volevo sapere quanto comune è la mia situazione. Ho 22 anni e da circa 1 anno e mezzo soffro di attacchi d'ansia. Tutto cio' è iniziato circa un anno dopo la morte di mio padre, precisamente il giorno prima dell'anniversario della sua morte, dove per la prima volta in vita mia ho avuto la sensazione di svenire e sono andato al pronto soccorso ... sono subito entrato in cura con mezza pillola di eutimil e 5 gocce di rivotril prima di dormire, gli attacchi di panico sono passati fortunatamente, ma l'ansia capita spesso, anche se so come gestirla, il problema è che l'ansia non si manifesta con preoccupazioni ma fisicamente, precisamente con attacchi di vertigini, che durano pochi secondi, e debolezza. Ma la cosa strana è che quando si presenta un problema reale tutto cio' sparisce; ad esempio mi sono trovato in discoteca a fare storie con dei mezzi delinquenti che volevano fare a botte, era uno di quei giorni in cui l'ansia mi prendeva a debolezza, ma mentre inizio a menarmi tutte le debolezze spariscono, sono nel pieno delle mie forze e l'ansia è un pensiero lontano .. la domanda sorge spontanea ... Ma devo menarmi con la gente x non avere ansia?
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11-12-2009, 01:21
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: sul patibolo
Messaggi: 3,264
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Quote:
Originariamente inviata da jarhead
Salve a tutti ... volevo sapere quanto comune è la mia situazione. Ho 22 anni e da circa 1 anno e mezzo soffro di attacchi d'ansia. Tutto cio' è iniziato circa un anno dopo la morte di mio padre, precisamente il giorno prima dell'anniversario della sua morte, dove per la prima volta in vita mia ho avuto la sensazione di svenire e sono andato al pronto soccorso ... sono subito entrato in cura con mezza pillola di eutimil e 5 gocce di rivotril prima di dormire, gli attacchi di panico sono passati fortunatamente, ma l'ansia capita spesso, anche se so come gestirla, il problema è che l'ansia non si manifesta con preoccupazioni ma fisicamente, precisamente con attacchi di vertigini, che durano pochi secondi, e debolezza. Ma la cosa strana è che quando si presenta un problema reale tutto cio' sparisce; ad esempio mi sono trovato in discoteca a fare storie con dei mezzi delinquenti che volevano fare a botte, era uno di quei giorni in cui l'ansia mi prendeva a debolezza, ma mentre inizio a menarmi tutte le debolezze spariscono, sono nel pieno delle mie forze e l'ansia è un pensiero lontano .. la domanda sorge spontanea ... Ma devo menarmi con la gente x non avere ansia?
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perchè non provi a frequentare una palestra di pugilato?o di qualcosa di simile,tipo lotta...
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11-12-2009, 01:27
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#3
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 2
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non penso che cio' basti perche finita l'attività fisica siamo punto e a capo, cosi mi capita anche con la pallacanestro che pretico da 14 anni, finito l'allenamento o la partita si ripiomba nella debolezza e nella pigrizia ... Vorrei solo che l'ansia non mi provocasse tutta questa debolezza, anche perche ne risente molto lo studio di questa mia situazione ...
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11-12-2009, 01:38
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#4
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 2
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ho gia fatto una cura, sia farmacologica che terapeutica, e sto molto meglio, il problema mio è che io non ho mai avuto nulla del genere prima della morte di mio padre e di conseguenza del mio primo attacco di panico ... mai avuto problemi, mai niente di niente,
anzi ero una roccia ... in 20 anni la febbre mi sara' venuta 1 o 2 volte ... mentre ora ho praticamente la febbre 2 volta l'anno ... ecco xke x me la cosa è fastidiosissima.
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11-12-2009, 03:11
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Mi dispiace per tuo padre, la morte di un genitore è sempre un trauma fortissimo alla tua età ancora di più.
beh francamente non credo che la febbre c'entri molto con l'ansia, per il resto mi ricordi una persona che conosco che sembra iperattiva ma in realtà è depressa.
Deve sempre avere 3000 cose da fare altrimenti si vede proprio che si ammoscia.
Io ti consiglierei di riprovare con la terapia, forse non hai ancora elaborato il tuo lutto.
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11-12-2009, 03:18
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#6
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 2
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Probabilmente si ... pensa che avevo il lunedi libero, ora lo trascorro con i ragazzini con la sindrome di dawn; cmq se la cosa continua, penso di riprendere con la terapia ...
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11-12-2009, 10:36
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da jarhead
Salve a tutti ... volevo sapere quanto comune è la mia situazione. Ho 22 anni e da circa 1 anno e mezzo soffro di attacchi d'ansia. Tutto cio' è iniziato circa un anno dopo la morte di mio padre, precisamente il giorno prima dell'anniversario della sua morte, dove per la prima volta in vita mia ho avuto la sensazione di svenire e sono andato al pronto soccorso ... sono subito entrato in cura con mezza pillola di eutimil e 5 gocce di rivotril prima di dormire, gli attacchi di panico sono passati fortunatamente, ma l'ansia capita spesso, anche se so come gestirla, il problema è che l'ansia non si manifesta con preoccupazioni ma fisicamente, precisamente con attacchi di vertigini, che durano pochi secondi, e debolezza. Ma la cosa strana è che quando si presenta un problema reale tutto cio' sparisce; ad esempio mi sono trovato in discoteca a fare storie con dei mezzi delinquenti che volevano fare a botte, era uno di quei giorni in cui l'ansia mi prendeva a debolezza, ma mentre inizio a menarmi tutte le debolezze spariscono, sono nel pieno delle mie forze e l'ansia è un pensiero lontano .. la domanda sorge spontanea ... Ma devo menarmi con la gente x non avere ansia?
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secondo me è un fatto adrenalinico. io ho paranoie incredibili tanto da non sapere manco chi sono e cosa devo fare a volte (trovo addirittura difficile immaginare di prendere e inserire nel verso giusto le pile del telecomando), ma quando mi incazzo sono lucidissimo, un treno. penso sia dovuto ad una organizzazione estemporanea funzionale del cervello
ad ogni modo ti lascio un link sugli attacchi di panico che magari potrebbero servirti: sono un po' lunghi, ma dicono parecchie verità
http://www.nilalienum.it/Sezioni/Agg...patologici.htm
http://www.nilalienum.it/Sezioni/Agg...ologici_2.html
http://www.nilalienum.it/Sezioni/Agg...ologici_3.html
http://www.nilalienum.it/Sezioni/Agg...ologici_4.html
assieme agli attacchi di panico, essendo l'ansia (patologica) e gli attacchi di panico associata a eventi non reali secondo la teoria di questo psicologo (che comunque è una delle più recenti teorie psicodinamiche quindi comunque che affonda le radici in teorie già valide da diversi decenni), c'è sotto un motivo psicodinamico secondo il quale...leggerai
non descrive proprio il mio o il tuo caso xke per esempio io gli attacchi di panico ke ho avuto li ho avuti xke mi sembrava ke il mondo ce l'avesse totalmente con me e per empatia per tutti quelli ke stavano soffrendo come me e non ne sarebbero mai usciti. ecco l'attacco di panico (penso ke il mio cervello sta benissimo, me l'ha detto lo psichiatra in una visita, una tac e pure a voce)
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11-12-2009, 12:31
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#8
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Quote:
Originariamente inviata da Nick
Mi dispiace per tuo padre, la morte di un genitore è sempre un trauma fortissimo alla tua età ancora di più.
beh francamente non credo che la febbre c'entri molto con l'ansia, per il resto mi ricordi una persona che conosco che sembra iperattiva ma in realtà è depressa.
Deve sempre avere 3000 cose da fare altrimenti si vede proprio che si ammoscia.
Io ti consiglierei di riprovare con la terapia, forse non hai ancora elaborato il tuo lutto.
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Ognuno poi ha un proprio rapporto con la morte che può venire fuori in questi casi.
La morte è sempre esistita, ma l'uomo non sarà mai in grado di accettarla come parte integrante della propria vita. Per l'uomo è innaturale.
Non so cosa possa significare perdere un genitore, quindi la mia visione è limitata.
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11-12-2009, 14:37
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Quote:
Originariamente inviata da kiara84
Ognuno poi ha un proprio rapporto con la morte che può venire fuori in questi casi.
La morte è sempre esistita, ma l'uomo non sarà mai in grado di accettarla come parte integrante della propria vita. Per l'uomo è innaturale.
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Faccio una digressione pindarico-antropologica.
Non è esattamente così, prima la morte era un fatto talmente frequente che l'uomo aveva un atteggiamento diverso verso di lei.
Era affrontata a livello comunitario così come gli squilibri individuali e collettivi che ne potevano scaturire. Si adottavano dei rituali e attraverso i rituali si elaborava il lutto, alla morte si dava un senso, poteva essere un dolore ma non era "assurda" così come la percepiamo noi uomini "moderni" o meglio "post-moderni"
Oggi la morte è il nostro grande rimosso collettivo, addirittuara in alcuni paesini turistici sono stati spostati dei cimiteri perchè non infastidissero con la loro presenza. Nelle comunità tradizionali invece spesso il morto continuava a far parte della comunità.
Perchè dico questo, per diarrea verbale probabilmente, però a quanto mi risulta per quanto ho letto di etnopsichiatria ai tempi dell'università (quindi da prendere con le molle) la remissione dei sintomi nelle terapie delle "società indigene", ma anche nella Puglia del dopoguerra finchè sono sopravvissute certe tradizioni(tanto per fare un esempio), aveva un successo pressochè del 100%.
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11-12-2009, 18:11
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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Quote:
Originariamente inviata da jarhead
Salve a tutti ... volevo sapere quanto comune è la mia situazione. Ho 22 anni e da circa 1 anno e mezzo soffro di attacchi d'ansia. Tutto cio' è iniziato circa un anno dopo la morte di mio padre, precisamente il giorno prima dell'anniversario della sua morte, dove per la prima volta in vita mia ho avuto la sensazione di svenire e sono andato al pronto soccorso ... sono subito entrato in cura con mezza pillola di eutimil e 5 gocce di rivotril prima di dormire, gli attacchi di panico sono passati fortunatamente, ma l'ansia capita spesso, anche se so come gestirla, il problema è che l'ansia non si manifesta con preoccupazioni ma fisicamente, precisamente con attacchi di vertigini, che durano pochi secondi, e debolezza. Ma la cosa strana è che quando si presenta un problema reale tutto cio' sparisce; ad esempio mi sono trovato in discoteca a fare storie con dei mezzi delinquenti che volevano fare a botte, era uno di quei giorni in cui l'ansia mi prendeva a debolezza, ma mentre inizio a menarmi tutte le debolezze spariscono, sono nel pieno delle mie forze e l'ansia è un pensiero lontano .. la domanda sorge spontanea ... Ma devo menarmi con la gente x non avere ansia?
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bè...certo la violenza fisica può essere una soluzione anche se non so sinceramente per quanto tempo temporanea; se hai un cuscino e una pistola potresti sempre provare la terapia con pallottole... io non l'ho provata perchè sono obiettore di coscienza ma un film dice che funziona, sai?
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