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19-10-2015, 13:48
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#101
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Quelle 4 caratteristiche nn sono identificative di fobia sociale, bisogna vedere il motivo per cui uno ci rientra
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No, ma infatti ho preso solo delle caratteristiche che spesso ricorrono nella fobia sociale, è pura curiosità, non ho nessuna velleità statistica.
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19-10-2015, 13:49
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#102
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
ma perche volersi definire per forza fobici anzicché ansiosi, malinconici, depressi, evitanti a periodi o malditestacronici?
non è che per soffrir bisogna esser per forza sociofobici/evitanti
ci stan sociofobici/evitanti che generalmente stan benissimo, manco un briciolo di depressione
come ci sta gente che esce tutte le sere e soffre
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Quoto, era per semplificare... se dovevo mettere tutte le categorie scrivevo un trattato...
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19-10-2015, 13:50
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#103
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,303
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Quote:
Originariamente inviata da NatoMorto
non corrispondo esattamente al profilo...per esempio esco con una persona (maschio ovviamente)...SOLO perché è un fobico anche lui (bell'aspetto ma secondo me ha un disturbo schizoide della personalità ma nn glielo dico sennò si arrabbia)...cmq sia io mi ritengo sociofobico al 98% ( e cmq nn ho mai conosciuto nessuno più fobico di me)
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dimenticavo..tutto questo assumendo antidepressivi...senza, anche se in passato ho avuto numerosi flirt con donne(da ubriaco e/o drogato e con meno consapevolezza del mio stato psichico),raggiungerei di sicuro il 100%
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19-10-2015, 13:52
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#104
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Detto questo, credo che Shady74 volesse semplicemente sapere quanti utenti sono fobici quanto lui
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Ammetto ... a suo tempo, scrissi questa sorta di sondaggio per vedere chi aveva le mie difficoltà, che ritenevo principali in me, ora ad esempio il mio problema principale è la mancanza di lavoro.
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19-10-2015, 13:56
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#105
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da claire
QFobia sociale e disturbo evitante.
La definizione data da shady all'inizio non mi corrisponde, eppure sono sociofobica al 100%.
Quei 4 punti li vedo più adatti a definire un asociale, eventualmente possono essere conseguenza della FS, ma anche se hai il ragazzo, amici ed esci puoi avere il disturbo, e avere quelle cose non significa averlo superato
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Noooo , anche tu mi dài dell'asociale
Io sono il sunto di quei quattro punti...
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19-10-2015, 13:57
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#106
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,244
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"a) Esiste un profilo di disfunzioni metacognitive: la capacità autoriflessiva è compromessa, l’evitante ha difficoltà nel rappresentarsi le proprie caratteristiche mentali e a collegare lo stato interno con altri eventi interni o interpersonali
b) Esiste una difficoltà a percepire la condivisione dell’esperienza nelle relazioni duali e a sentirsi appartenenti ai gruppi
c) Alcuni stati mentali emergenti dalla descrizione del disturbo sono evidenti in questi pazienti e sono caratterizzati da: 1) inadeguatezza sociale con imbarazzo e timore del giudizio negativo, 2) gratificazione solitaria; 3) senso di minaccia, paura e controllo; 4) costrizione, rabbia, ingiustizia subita; 5) senso di rivalsa narcisistica con rabbia e disprezzo. Questi acuiscono il sentirsi esclusi ed estranei nelle relazioni duali e gruppali
d) Nell’evitante esistono modalità di relazione tipiche che si esprimono attraverso il costituirsi di cicli interpersonali disfunzionali (Estraneità al rapporto; Costrizione nel rapporto; Inadeguatezza al rapporto) che rafforzano il mantenimento della psicopatologia di base.
e) Esiste una tendenza nella regolazione delle scelte tale da basarsi su di un’etero-regolazione desunta dal contesto interpersonale. Gli evitanti effettuano scelte aderendo formalmente a quella che suppongono essere le tendenze dominanti tra gli altri. In realtà, le difficoltà a condividere l’esperienza fanno sentire gli evitanti costretti alle scelte degli altri, spesso la tendenza naturale li porta a scegliere attività solitarie gratificanti.
f) La regolazione dell’autostima verte su sentimenti di inadeguatezza e scarsa efficacia personale. Essi, derivano, più che da un problema di valore personale connesso al sentirsi giudicati o rifiutati dagli altri, dall’impossibilità a condividere o ad appartenere. Sentendosi escluso o emarginato nei rapporti, l’evitante confronta le sue capacità con quelle degli altri e si valuta negativamente."
A parte i punti a) ed e) (di cui parlo dopo), credo che gli altri punti rappresentino bene le mie difficoltà.
Tratto da questo articolo in rete http://www.aidas.it/?p=66.
Questa è una descrizione delle difficoltà che molti qua in questo forum potrebbero incontrare, riporto questa descrizione perché spesso non mi identifico tanto con altre descrizioni. In me il nucleo del disagio è caratterizzato da un'assenza di condivisione, un senso di non appartenenza, estraneità e inadeguatezza di fondo.
Non sono mai davvero convinto che questo senso di esclusione sia prodotto solo dalla mia mente per magia, perciò per me queste difficoltà qua hanno a che fare con certe possibilità di relazione effettive che esistono nella società attuale, e ritengo il disturbo psicosociale più che semplicemente psicologico.
Soluzioni definitive io non ne ho trovate, ci convivo da anni con questo modo di essere e stare al mondo, con ricadute depressive.
Con gli anni ho iniziato a frequentare persone che ritengo mi accettino di più, ma la mia relazione col resto del consorzio umano non è molto positiva, non credo che un certo senso di ostilità, svalutazione e così via sia stato inventato o creato dalla mia mente, spesso ho constatato che c'era davvero... E con queste persone che così mi etichettano cosa potrei mai condividere?
Invece per quanto riguarda il punto e), mi sono accorto che quando faccio delle scelte per i cazzi miei (davvero vantaggiose per me) poi le altre persone attorno non la prendono molto bene e cercano davvero di ostacolarmi col potere e i mezzi di cui dispongono, quindi per me molte cose hanno a che fare col potere. Sceglierei volentieri quel che cazzo mi pare se avessi il potere reale di sottrarmi alle conseguenze negative, pene, rotture di coglioni e punizioni effettive che io preferisco evitare e che pongono in essere persone che dispongono di certe forme di potere nei miei confronti.
Spesso comunque mi sento inefficace nel riuscire a vivere senza dover sottostare troppo a certe regole sociali di vario tipo ottenendo ugualmente quel che desidero. Altre persone con poco potere riescono ad adeguarsi non sentendole troppo opprimenti queste cose, altre, che hanno più potere, non devono sottostare a certe cose, io invece non riesco né in un senso né nell'altro (nel primo perché non sopporto molto certe cose, nel secondo perché questo potere non ce l'ho e non l'ho acquisito) e fino ad ora non ci sono mai riuscito. In tal senso mi sento inadeguato e vengo giudicato davvero male da buona parte del consorzio umano proprio per questo, queste non sono paranoie mie.
E' una situazione conflittuale che c'è tra me e gli altri, i miei interessi e quelli di altre persone, per questo diventa difficile condividere qualcosa soprattutto nelle relazioni intime: cosa si può condividere con qualcuno che ti vorrebbe totalmente diverso da quel che sei e non ti accetta o viceversa con qualcuno che invece non piace a te e non accetti tu?
Con gli anni sono migliorate certe relazioni di amicizia, ma quelle sentimentali sono andate sempre male fino ad ora. Avverto delle vere e proprie costrizioni in questo tipo di rapporti e non sono mai riuscito ad adeguarmici, l'alternativa è sempre e solo una poi, star da soli. In ogni caso non sto bene, dentro sto male perché mi sento costretto ad essere in certi modi per potermi relazionale e fuori poi sto male lo stesso perché sento di essere escluso. Io soluzioni non ne ho trovate, l'unica cosa da fare forse è cercare persone che piacciano e che ci accettino senza chiederci sacrifici o fare in modo che queste situazioni vengano a crearsi, io però non so come.
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Ultima modifica di XL; 19-10-2015 a 15:09.
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19-10-2015, 14:14
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#107
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Shady ho visto adesso le tue scuse e ti ringrazio. E mi scuso pure io per averti risposto così seccata, ma devo dire che hai toccato un mio punto dolente. Non che a me dicano che ho pochi problemi e non gravi (sarebbe folle), ma mi dà molto fastidio vedere che lo si dice agli altri. Dico sempre che non si può mai sapere che mostri hanno dentro gli altri, ed è vero.
Certo capisco che quando uno è in un momento di crisi nera allora alcune cose possono scatenare delle reazioni come la tua di ieri sera.
Spero di non essere stata di mio troppo scortese e spero soprattutto che quel momento sia passato e che ora tu ti senta meglio.
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Sì, grazie va meglio, non sei stata scortese, non preoccuparti.
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19-10-2015, 14:15
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#108
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da XL
"a) Esiste un profilo di disfunzioni metacognitive: la capacità autoriflessiva è compromessa, l’evitante ha difficoltà nel rappresentarsi le proprie caratteristiche mentali e a collegare lo stato interno con altri eventi interni o interpersonali
b) Esiste una difficoltà a percepire la condivisione dell’esperienza nelle relazioni duali e a sentirsi appartenenti ai gruppi
c) Alcuni stati mentali emergenti dalla descrizione del disturbo sono evidenti in questi pazienti e sono caratterizzati da: 1) inadeguatezza sociale con imbarazzo e timore del giudizio negativo, 2) gratificazione solitaria; 3) senso di minaccia, paura e controllo; 4) costrizione, rabbia, ingiustizia subita; 5) senso di rivalsa narcisistica con rabbia e disprezzo. Questi acuiscono il sentirsi esclusi ed estranei nelle relazioni duali e gruppali
d) Nell’evitante esistono modalità di relazione tipiche che si esprimono attraverso il costituirsi di cicli interpersonali disfunzionali (Estraneità al rapporto; Costrizione nel rapporto; Inadeguatezza al rapporto) che rafforzano il mantenimento della psicopatologia di base.
e) Esiste una tendenza nella regolazione delle scelte tale da basarsi su di un’etero-regolazione desunta dal contesto interpersonale. Gli evitanti effettuano scelte aderendo formalmente a quella che suppongono essere le tendenze dominanti tra gli altri. In realtà, le difficoltà a condividere l’esperienza fanno sentire gli evitanti costretti alle scelte degli altri, spesso la tendenza naturale li porta a scegliere attività solitarie gratificanti.
f) La regolazione dell’autostima verte su sentimenti di inadeguatezza e scarsa efficacia personale. Essi, derivano, più che da un problema di valore personale connesso al sentirsi giudicati o rifiutati dagli altri, dall’impossibilità a condividere o ad appartenere. Sentendosi escluso o emarginato nei rapporti, l’evitante confronta le sue capacità con quelle degli altri e si valuta negativamente."
A parte il punto a, credo che gli altri punti rappresentino bene le mie difficoltà. Tratto da questo articolo in rete http://www.aidas.it/?p=66. Questa è una descrizione delle difficoltà che molti qua in questo forum potrebbero incontrare. In me il nucleo del disturbo è caratterizzato da un'assenza di condivisione, un senso di non appartenenza ed estraneità che spesso mi assale.
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Incredibile, è la mia descrizione
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19-10-2015, 14:25
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#109
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
No, ma infatti ho preso solo delle caratteristiche che spesso ricorrono nella fobia sociale, è pura curiosità, non ho nessuna velleità statistica.
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Infatti, lo avevo capito ...però è importante sottilineare, di questi aspetti, quando portano a sofferenza soggettiva e quali no. Così, per completezza
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19-10-2015, 14:41
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#110
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 102
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"a) Esiste [...] negativamente."
Molto interessante, grazie di cuore per averlo condiviso.
Per quanto riguarda il test proposto...
Posso sottoscrivere ogni punto. (Forse dovrei avere qualche riserva sul secondo, ma tecnicamente non sono mai stata fidanzata. Ho anche avuto modo di infrangere i miei schemi mentali, ma sono stati, a conti fatti, solo strumentalizzazioni di speranze ed eventi per ribadire le certezze che sento riguardo alla mia persona)
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19-10-2015, 14:54
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#111
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Io non mi considero per niente SOCIOfobico.
L'ho detto chiaramente nel mio topic di presentazione e nel topic in cui descrivevo il mio disagio.
Le mie relazioni sociali esterne sono a livelli molto bassi, ma è tutto legato alla mia ansia.
Non sono le persone che mi creano disagio, ma l'impegno in sè (che tendo ad evitare) che mi crea una serie di reazioni psicosomatiche.
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19-10-2015, 15:21
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#112
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Quoto, era per semplificare... se dovevo mettere tutte le categorie scrivevo un trattato...
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non mi riferivo a te
ma a chi ha la pretesa di definirsi fobico/evitante e poi ha altri problemi
Quote:
Originariamente inviata da Blur
dico solo che definire fobico una persona solo se rientra in quelle 4
domande è fuoriviante
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ma perche bisogna definire fobica una persona che non rientra in quelle 4 domande?
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Ultima modifica di Ansiaboy; 19-10-2015 a 15:28.
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19-10-2015, 16:02
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#113
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Io penso di avere quei tipici problemi che sono riassunti nelle 4 domande, però ad un'intensità non tale da definirmi sociofobico.
Lo stesso discorso lo faccio riguardo al disturbo evitante, cioè conosco tutti quei problemi ma in modo non abbastanza grave perché mi venga diagnosticato il disturbo. Ho la forte tendenza ad evitare esperienze e attività, ho un'autostima molto travagliata, ho scarsa fiducia nelle mie capacità di fare le cose, il pensiero di affrontare determinate situazioni mi fa deprimere l'umore e desiderare di non far nulla, ho avuto spesso il desiderio di non continuare a vivere.
Sto un pò in una via di mezzo.
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19-10-2015, 17:05
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#114
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Banned
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 291
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Non so se sono sociofobica o meno, ma so che non esco manco per le commissioni, sono vergine, e non ho (più) amici. Ho fatto l'en plein?
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19-10-2015, 17:17
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#115
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,385
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Per il sondaggio di positivo posso dire che ho degli amici.
Non so se sono sociofobica al 100%, il mio evitamento non mi fa mettere alla prova, ma comunque sono messa male, questo sì.
Non sono avversa ai luoghi dei giovani a meno che non siano discoteche con musica truzza dove tutti bevono e si drogano fino allo sfinimento, per il resto se è un posto che mi piace ok, altrimenti non rompo le scatole a nessuno e semplicemente non ci vado.
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19-10-2015, 17:31
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#116
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,932
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Certo che se fra i primi sintomi di FS non viene in mente di citare la fobia di agire o parlare in posti pubblici e il blocco che deriva dal sentirsi osservati e giudicati in pubblico, con sintomi che vanno dall'arrossire all'attacco di panico,allora boh.
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19-10-2015, 17:41
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#117
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Certo che se fra i primi sintomi di FS non viene in mente di citare la fobia di agire o parlare in posti pubblici e il blocco che deriva dal sentirsi osservati e giudicati in pubblico, con sintomi che vanno dall'arrossire all'attacco di panico,allora boh.
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Già, quoto...anche perchè sono i più specifici
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19-10-2015, 17:52
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#118
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Certo che se fra i primi sintomi di FS non viene in mente di citare la fobia di agire o parlare in posti pubblici e il blocco che deriva dal sentirsi osservati e giudicati in pubblico, con sintomi che vanno dall'arrossire all'attacco di panico,allora boh.
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è sicuramente uno dei principali sintomi.
Però va bè, non vuol dire che solo per questo chi ha aperto il topic non ha FS
Anche per me personalmente è sempre stato un punto debole, ad esempio la mia paura di guidare è prevalentemente di quel tipo, cioè più che paura di non saper condurre la macchina ho paura di essere sotto lo sguardo degli altri utenti della strada.
Oppure soffro terribilmente il parlare al telefono in presenza di altre persone.
Però per fortuna non è mai sfociato in attacchi di panico, e bene o male sono riuscito a "portare a casa" alcune cose importanti (esami universitari, laurea...).
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19-10-2015, 17:53
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#119
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
1) nessuna amicizia (esclusi eventuali contatti internet);
2) mai avuto il ragazzo/a;
3) Avversione totale per i luoghi frequentati in genere da noi giovani;
4) Passare tutto il tempo libero (o quasi) a casa, ed uscire solo per commissioni ed impegni vari.
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1. Mai stato senza amici. Però quando ero fobico al 100% li respingevo ed evitavo. Quindi era come se non li avessi.
2. Non penso sia una prerogativa di fobici sociali, ma comunque si.
3. Avversione totale si, poi dipende dai posti.
4. Esco anche per altro, oltre che commissioni e impegni.
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19-10-2015, 17:55
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#120
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Certo che se fra i primi sintomi di FS non viene in mente di citare la fobia di agire o parlare in posti pubblici e il blocco che deriva dal sentirsi osservati e giudicati in pubblico, con sintomi che vanno dall'arrossire all'attacco di panico,allora boh.
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Ognuno ha le sue diramazioni di più o meno quelli che citi tu.
Io ad esempio non ho mai avuto la fobia di parlare in posti pubblici, e conosco molti fobici che non l'hanno mai avuta. Eppure sono fobici al 100%.
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