muttley

Ennesimo topic genitoriale (ne in mente un altro paio, poi la smetterò ). Come da titolo: quando avete realizzato, magari confrontando i vostri genitori con quelli dei vostri compagni di scuola o amici (per chi li aveva), che qualcuno nella vostra famiglia era un po' fuori dal comune?
Nel mio caso l'illuminazione avvenne intorno alla seconda media, quando la professoressa di italiano ci divise in gruppi e ci diede da svolgere una serie di ricerche da fare durante il pomeriggio a casa di ognuno di noi a turno. Ebbene, quando le ricerche si svolgevano a casa mia, era un continuo subire controlli e avvertimenti da parte di mia madre, che puntualmente veniva a vedere come procedesse lo svolgimento della ricerca. Quando invece toccava agli altri, mi accorgevo di quanto il clima domestico altrui fosse rilassato e scevro di quella tetraggine quasi minacciosa che invece albergava a casa mia. I genitori degli altri, le mamme soprattutto, venivano a "disturbarci" soltanto per offrirci la merenda ma per il resto l'atmosfera era decisamente più easy. Niente controlli, niente atteggiamenti ipervigili o regole particolarmente rigide...fu lì che iniziai a capire qualcosa della mia famiglia e delle famiglie altrui.
Non voglio chiaramente scomodare il caso di chi invece proveniva da situazioni famigliari alquanto disastrose o disastrate (e la mia classe pullulava di situazioni di questo tipo)...e voi invece?

Who_by_fire

Credo che i miei genitori non siano poi tanto più disfunzionali di quelli dei miei coetanei.

Woland12

Quando? Chi se lo ricorda... poi le differenze tra i miegi genitori e la "media" degli altri è più di una, per cui mi sono reso conto delle varie differenze in fasi diverse.

Posso dirti al massimo quali sono state queste differenze... Il principale è stato sicuramente l'iperprotezione di mia madre (Hush my baby baby don't you cry... Mamma is gonna make all of your nightmares come true, mama is gonna put all of her fears into you, mamma is gonna keep you right here under her wing, she won't let you fly but she might let you sing... Mamma is gonna keep baby cosy and warm... Ooh baby, of course mamma's gonna help you build the Wall!, perdonatemi la lunga citazione musicale ) Un esempio banalissimo: ho potuto girare da solo in bicicletta solo anni dopo rispetto a quando già lo facevano i miei coetanei.

Oltre a questo i miei genitori non hanno una vita sociale particolarmente intensa, però, loro, l'hanno avuta da giovani... Ci sono un po' di altre differenze (soprattutto per parte di mia madre) ma minori. Nel complesso comunque non hanno differenze particolarmente vistose..

LeonardKraditor

La mia infanzia è stata un disastro anche per via dei comportamenti bizzarri di mia madre
Me ne sono accorto molto presto: mia madre non mi mandava neanche a scuola pur di tenermi con sè! Andavo in seconda elementare.
Per non parlare di altre cose...
Ricordare questo periodo mi crea dolore atroce.

Lila.

mah io fin da piccola ho sempre percepito che la mia famiglia non era una normale famiglia...vabe che la mia situazione familiare è inequivocabile ma l'ho sempre percepito che qualcosa mancava, che non era giusto, e che anche io non ero una bambina normale però da piccola andavo avanti e non mi fermavo a pensarci voglio dire da piccola che pensi..poi quando ho cominciato a capire e riflettere è diventato ancora di più un macello.

Moonwatcher

Ooooh, finalmente un topic interessante, invece delle tue solite stantie provocazioni! ()

Non lo so quando me ne sono accorto... ora che mi ci fai pensare molto probabilmente intuii qualcosa anche io quando mi recai per la prima volta in qualche casa altrui, alle elementari. Ci rifletterò, se mi viene in mente qualcos'altro lo scrivo.

Grande Fobia

Mi sono accorto dell'odio presto. Era tutto nascosto però.

clanghetto

1. mia madre lavava il balcone dopo un temporale.
2. mia madre alla domanda "chi si masturba" rispose "gli autistici"
3. mia madre venne bagnata da un'onda in faccia e scoppiò a piangere uscendo dall'acqua terrorizzata.
4. mia madre che faceva mangiare mia sorella infilandole il cucchiaio fino all'ugola, una volta tentò di strozzarla perché vomitava.
5. mia madre che a cinquant'anni ha paura di essere rimasta incinta e non vuole farlo sapere perché ha vergogna...bisogna chiarire ancora se ha scopato o è come la madonna.
6. mia madre che si lamenta che nn fa un cazzo della sua vita, ma se le proponi di farsi un weekend inizia a dire che nn è possibile.
7. mia madre che fino ai miei 20 anni mi chiedeva di uscire con lei..ma cazzo andare a fanculo tu e quell'altro in una pizzeria per due giorni no?

8. mio padre che dopo tre miei rifiuti di non volere il sugo rimasto, inizia a lamentarsi che è da buttare, gli suggerisco di mangiarlo e ci litigo..lui conclude con "abbiamo scoperto un'altra cosa oggi". Cosa ancora nn lo so.
9. mio padre che dopo tre miei rifiuti di on volere il ventilatore, se ne va scontroso lamentandosi del mio comportamento...il giorno dopo mi chiede una cosa e poi si rimangia tutto per poter dire "no fai tu, poi va a finire che mi dici qualcosa".
10. Mio padre che ad ogni santa puntata dei griffin sta tutto il tempo a fare delle battute che nn fanno ridere sulle situazioni create dai personaggi...il tutto per criticare il cartone che nn gli piace.
11. mio padre che mette in cattiva luce mia madre su tutto. solo recentemente ho scoperto che quei due sono uguali.
12. mio padre che è bravo a crearsi l'alibi di innocenza ma è colpevole come quell'altra. Anni a pensare che fosse bravo in tutto, che fosse capace.


Purtroppo io non realizzo subito le cose..poi magari le ricordo e le collego.

missim

infatti me lo chiedo pure io

Nemo978

Io sono cresciuto praticamente in caserma, i miei sono sempre stati ansiosi, tetri e pessimisti, con un senso di inferiorità gigantesco. Il guaio è che me ne sono accorto troppo tardi. Secondo voi come avrei potuto venir fuori da una famiglia così? Sono fin troppo normale considerando le premesse.

Moonwatcher

Uomini di poca immaginazione.

E' chiaro che andrebbe aggiunto: "(se non lo erano/sono)", ma per motivi di limiti di caratteri...

Bisogna tener conto che Muttley è un egocentrone e quindi cerca sempre di generalizzare la propria esperienza!

Black Moon

Già a 13 anni me ne ero resa conto.. Non scrivo i suoi comportamente.. Meglio evitare

Martello

Quando ho realizzato che volevo morire ho capito che non dipendeva tutto da me, e ho reagito.

Gaara

Purtroppo tardi, se me ne fossi accorto prima, intorno ai 13 anni per esempio, stavo ancora in tempo ad imprimere un altro indirizzo alla mia vita. Come ormai sostengo da anni è inutile curare una malattia quando poi a casa hai l'elemento di contagio.

muttley

Ma adesso i racconti sembrano confermare il binomio ipercriticità e anaffettività.

Fallitoperenne

oltre all'asfissia delle loro morbose attenzioni,ho dovuto subire dal fato l'essere figlio di un padre senza patente.
risultato:adolescenza zero feste.(abitavo in campagna).e ora vengono pure a dire che dai 30 anni in poi non ci può divertire.francamente credo che il destino sia contro di me.

Moonwatcher

Sono perfettamente d'accordo.

Stasüdedòs

Uhm, per me la domanda dovrebbe essere proprio l'opposto:

"Quando i miei genitori si sono accorti che io non ero del tutto normale?"

Fallitoperenne

se so in anticipo che in un prossimo futuro non potrò divertirmi (e per divertirmi non intendo dire andare in Spagna o a Rimini,ma magari uscire un pò con degli amici) faccio una strage.

Fallitoperenne

beh ormai è troppo tardi.attenderò la notte di San Lorenzo.il meteorite benigno trionferà (speriamo non sia come i missili di Gheddafi e mi centri in pieno)