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Vecchio 29-07-2011, 21:36   #21
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Sul mio sussidiario delle elementari c'erano domande tipo: "cosa avresti fatto durante le 5 giornate di Milano?", "cos'avresti fatto durante lo sbarco dei Mille?" "Cos'avresti fatto durante la Resistenza?"; ho sempre pensato che queste domande non avessero senso, perché una cosa è parlare, un'altra trovarsi veramente in una situazione in cui accanto a te muoiono davvero delle persone. Ci può stare la riflessione sull'egoismo, ma è stato preso l'esempio sbagliato: dubito fortemente che se in casa vostra si presentasse un tizio armato di pistola o fucile la vostra prima reazione sarebbe quella di affrontarlo (poi, se Breivik avesse attaccato l'isola in cui si stava svolgendo il raduno dei Navy Seals è un altro discorso). Mio nonno mi raccontava sempre che durante gli attacchi nella Grande Guerra i soldati impazzivano dal terrore e chiamavano la mamma con quanto fiato avevano in corpo: davanti alla morte si è tutti paurosi.
Vecchio 29-07-2011, 23:49   #22
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Originariamente inviata da dr.troy Visualizza il messaggio
laburismo ? destra ? sinistra ? fascismo ?... forse non ti è ben chiaro che in quello che è successo non esiste nessuna connotazione politica

c'è un pazzo, uno squilibrato, uno psicopatico che in solitudine architetta e mette in atto il suo delirio e ci sono 500 giovani che, sfortuna loro, si son trovati in mezzo a quell'inferno

quello che si domanda Feltri, e pure io, è come mai una sola persona, seppure armata, ma sempre una persona, abbia potuto compiere una mattanza ai danni di 500 persone, in uno spazio ristretto, senza che a nessun gruppetto di 5-10 persone sia venuta l'idea di puntarlo e dargli addosso per disarmarlo

ricordi gli eroi del volo United che precipitò senza giungere al bersaglio ? ecco... perchè ad Utoya non è successa la stessa cosa ? eppure agire coi piedi per terra e molto più semplice che farlo in quota con uno terrorista pronto a schiacciare una bomba...
Redman dice che non ti devo offendere, ma tu proprio le levi di bocca

Tu o feltri siete le tipiche persone che parlate di eroismo ma scommetto che non lo mettereste in pratica. Uno come feltri o come te ci scommetto che in una situazione simile si sarebbe pisciato addosso chiamando la mamma.

La risposta alla tua domanda è semplice: un gruppo di ragazzi in campeggio in un paese totalmente privo di una cultura della violenza è normalissimo che si facciano prendere dal panico.
Poi i fattori sono tanti: era vestito da poliziotto (quindi non facilmente identificabile), la cosa si è svolta nell'arco di pochissimo tempo, e le 500 persone non erano concentrate in dieci metri quadrati, ma erano sparse per l'isola, se avessero cominciato a radunarsi per sferrare l'attacco al killer lui li avrebbe intercettati e fucilati prima che potessero reagire. Anche mettendo da parte i motivi psicologici quelli logistico-organizzativi bastano e avanzano.
Anche un ritardato capirebbe i motivi per cui non hanno reagito.

Ultima modifica di JohnReds; 29-07-2011 a 23:51.
Vecchio 30-07-2011, 00:14   #23
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L'avatar di Woland12
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Anche tu non ti attieni a quello che ho scritto...

Riformulo...

Perchè a un quindicenne qualsiasi del 2011 si può dare (a ragione) tranquillamente dell'egoista, mentre se si tratta di un quindicenne vittima innocente non si può farlo? Non è più egoista? Non lo è mai stato?
Non fare il dispiaciuto... La domanda è palesemente straretorica

In linea di principio sono comunque d'accordo con te: spesso, sull'onda emotiva, si rende immuni da qualsiasi critica chi ha subito un evento tragico. Da un punto di vista "umano" verso le vittime è anche un fatto positivo. Se vogliamo analizzare un evento in modo obiettivo ovviamente non lo è.

Fatta questa considerazione generale... L'opinione di Feltri, per quanto legittima, a prescindere da qualsiasi discorso di rispetto verso le vittime (che come ho detto va escluso da un'analisi oggettiva), a mio parere è ridicola, ingenua, degna di un bambino delle elementari come ha sottolineato Fantasmino. Il paragone con gli animali che vivono in branco? L'uomo rispetto a loro è egoista??? Legittimi deliri...
Vecchio 30-07-2011, 08:23   #24
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Originariamente inviata da Fantasmino Visualizza il messaggio
davanti alla morte si è tutti paurosi.
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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
scommetto che in una situazione simile si sarebbe pisciato addosso chiamando la mamma.
finalmente il vero punto della questione è stato tirato fuori

gli antichi romani erano pronti all'estremo sacrificio pur di piazzare un vessillo in terra nemica, i primi cristiani scelsero di esser sbranati vivi pur di non rinnegare il proprio credo, Giovanna D'Arco (una donna...) andò incontro ad una fine orrenda per un ideale... potrei continuare per ore con gli esempi, esempi che hanno tutti un elemento comune... l'affermazione strabiliante della causa per cui si è stati disposti a morire... Roma fu il più grande impero, il cristianesimo si impose come prima religione, la Francia acquistò un senso di unità nazionale invidiabile...

oggi noi occidentali, tutti, semplicemente ci pisciamo sotto... siamo troppo bramosi di arrivare ad 85 anni vegetando in solitudine sulla poltrona, mentre ai nostri confini ci son popoli in cui la vita del singolo vale zero se finalizzata alla conquista di un bene comune maggiore... la Fallaci era una farneticante ? non credo proprio... la storia ci insegna che chi crede e combatte si afferma... chi ha paura e scappa soccombe...

Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'...


io nella tragedia di Utoya ci vedo un monito grande quanto una casa... se al posto di un folle isolato, domani mattina entrano in azione 1000 folli isolati islamici cosa facciamo chiamiamo i vigili del fuoco con lo smartphone ?

Ultima modifica di dr.troy; 30-07-2011 a 08:27.
Vecchio 30-07-2011, 11:06   #25
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Originariamente inviata da dr.troy Visualizza il messaggio
gli antichi romani erano pronti all'estremo sacrificio pur di piazzare un vessillo in terra nemica, i primi cristiani scelsero di esser sbranati vivi pur di non rinnegare il proprio credo, Giovanna D'Arco (una donna...) andò incontro ad una fine orrenda per un ideale...
Veramente non è che tutti i primi cristiani o i Romani fossero così disposti al sacrificio estremo, visto che per esempio per i legionari disertori era prevista la pena più infamante dell'antichità (la crocifissione), oppure, per un secondo esempio, i cristiani che consegnavano ai persecutori i libri sacri fecero cambiare il significato del verbo latino tradere, consegnare, che poi si è trasformato in traditore. La storia è assai meno romantica di quanto si creda, con i generali a guardare da lontano una banda di poveracci massacrare un'altra banda di poveracci; non c'è niente di romantico nelle guerre, al massimo una congerie di interessi (ricchezze, terre, eccetra) e i soldati, il più delle volte, erano uomini costretti dalla forza o dalla fame ad arruolarsi. Chissà quanto sangue è stato versato inutilmente, per qualche palmo di terra che poi è stato perso il giorno dopo...
Ormai i tempi sono cambiati: non si può chiedere ad una persona di morire per la patria come ai tempi della retorica risorgimentale.
Vecchio 30-07-2011, 12:02   #26
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oggi noi occidentali, tutti, semplicemente ci pisciamo sotto... siamo troppo bramosi di arrivare ad 85 anni vegetando in solitudine sulla poltrona, mentre ai nostri confini ci son popoli in cui la vita del singolo vale zero se finalizzata alla conquista di un bene comune maggiore... la Fallaci era una farneticante ? non credo proprio... la storia ci insegna che chi crede e combatte si afferma... chi ha paura e scappa soccombe...

Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'...

io nella tragedia di Utoya ci vedo un monito grande quanto una casa... se al posto di un folle isolato, domani mattina entrano in azione 1000 folli isolati islamici cosa facciamo chiamiamo i vigili del fuoco con lo smartphone ?
sono d'accordisismo, ma..
Giovanna d'arco, braveheart, i romani, non avrebbero mai rimproverato dei ragazzini presi alla sprovvista da un folle armato di mitragliatore

I veri erori si sacrificano, non chiedono agli altri il sacrificio

Tu, ripeto, sei tra i primi che venderebbero la madre pur di arrivare a 85 anni...inizia tu a sacrificarti, e poi potrai pontificare..
Vecchio 30-07-2011, 13:15   #27
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anche gli ebrei andavano senza protestare verso la morte, ciò non rende meno colpevoli gli assassini, ma ci mancherebbe

la morte divide
Vecchio 30-07-2011, 13:22   #28
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Originariamente inviata da dr.troy Visualizza il messaggio
finalmente il vero punto della questione è stato tirato fuori

gli antichi romani erano pronti all'estremo sacrificio pur di piazzare un vessillo in terra nemica, i primi cristiani scelsero di esser sbranati vivi pur di non rinnegare il proprio credo, Giovanna D'Arco (una donna...) andò incontro ad una fine orrenda per un ideale... potrei continuare per ore con gli esempi, esempi che hanno tutti un elemento comune... l'affermazione strabiliante della causa per cui si è stati disposti a morire... Roma fu il più grande impero, il cristianesimo si impose come prima religione, la Francia acquistò un senso di unità nazionale invidiabile...

oggi noi occidentali, tutti, semplicemente ci pisciamo sotto... siamo troppo bramosi di arrivare ad 85 anni vegetando in solitudine sulla poltrona, mentre ai nostri confini ci son popoli in cui la vita del singolo vale zero se finalizzata alla conquista di un bene comune maggiore... la Fallaci era una farneticante ? non credo proprio... la storia ci insegna che chi crede e combatte si afferma... chi ha paura e scappa soccombe...

Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'...


io nella tragedia di Utoya ci vedo un monito grande quanto una casa... se al posto di un folle isolato, domani mattina entrano in azione 1000 folli isolati islamici cosa facciamo chiamiamo i vigili del fuoco con lo smartphone ?
colpa del capitalismo amico se non ci teniamo più a mettere il vessillo in giro... ti rendi conto d'essere contro il capitalismo godendone dei pregi?

rinuncia ai suoi pregi se vuoi combattere il sistema, tanti auguri
Vecchio 30-07-2011, 13:27   #29
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L'avatar di Woland12
 

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finalmente il vero punto della questione è stato tirato fuori

gli antichi romani erano pronti all'estremo sacrificio pur di piazzare un vessillo in terra nemica, i primi cristiani scelsero di esser sbranati vivi pur di non rinnegare il proprio credo, Giovanna D'Arco (una donna...) andò incontro ad una fine orrenda per un ideale... potrei continuare per ore con gli esempi, esempi che hanno tutti un elemento comune... l'affermazione strabiliante della causa per cui si è stati disposti a morire... Roma fu il più grande impero, il cristianesimo si impose come prima religione, la Francia acquistò un senso di unità nazionale invidiabile...

oggi noi occidentali, tutti, semplicemente ci pisciamo sotto... siamo troppo bramosi di arrivare ad 85 anni vegetando in solitudine sulla poltrona, mentre ai nostri confini ci son popoli in cui la vita del singolo vale zero se finalizzata alla conquista di un bene comune maggiore... la Fallaci era una farneticante ? non credo proprio... la storia ci insegna che chi crede e combatte si afferma... chi ha paura e scappa soccombe...

Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'...


io nella tragedia di Utoya ci vedo un monito grande quanto una casa... se al posto di un folle isolato, domani mattina entrano in azione 1000 folli isolati islamici cosa facciamo chiamiamo i vigili del fuoco con lo smartphone ?
Bere superalcolici appena alzati porta a gravi rischi di crisi deliranti alle 8.23 precise

PS. Non ho letto nessun libro della Fallaci, ma se sosteneva quanto hai scritto tu si, era una farneticante.

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Veramente non è che tutti i primi cristiani o i Romani fossero così disposti al sacrificio estremo, visto che per esempio per i legionari disertori era prevista la pena più infamante dell'antichità (la crocifissione), oppure, per un secondo esempio, i cristiani che consegnavano ai persecutori i libri sacri fecero cambiare il significato del verbo latino tradere, consegnare, che poi si è trasformato in traditore. La storia è assai meno romantica di quanto si creda, con i generali a guardare da lontano una banda di poveracci massacrare un'altra banda di poveracci; non c'è niente di romantico nelle guerre, al massimo una congerie di interessi (ricchezze, terre, eccetra) e i soldati, il più delle volte, erano uomini costretti dalla forza o dalla fame ad arruolarsi. Chissà quanto sangue è stato versato inutilmente, per qualche palmo di terra che poi è stato perso il giorno dopo...
Ormai i tempi sono cambiati: non si può chiedere ad una persona di morire per la patria come ai tempi della retorica risorgimentale.
Quoto in toto!
Vecchio 30-07-2011, 14:02   #30
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Vecchio 30-07-2011, 15:32   #31
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L'avatar di Fantasmino
 

Troy, ma "Il gladiatore" è solo un film, eh!
Anche i leoni o le scimmie antropomorfe quando sentono un pericolo scappano..
Vecchio 30-07-2011, 17:40   #32
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Se i ragazzi avessero saputo che il folle stava arrivando allora sicuramente si sarebbero organizzati per fermarlo, ma in quel caso colti di sorpresa sarebbe stato difficile, poi quando il folle ha iniziato a sparare i ragazzi istintivamente sono fuggiti, si sono dispersi e persi di vista, in una simile situazione con quel pazzo che sparava in giro sarebbe stato impossibile organizzarsi per attaccarlo tutti assieme... Diverso sarebbe stato se si fossero trovati in un edificio oppure in un aereo dove e difficile o impossivile scappare, in quel caso sarebbe stato meno difficile tentare di fermare il folle tutti assieme, come ad esempio successe l'11 settembre nel quarto aereo dirottato, l'aereo mancò l'obiettivo a causa dei passeggeri che avevano organizzato e messo in atto una rivolta, per tentare di fremare i terroristi e ripredersi l'aereo...
Vecchio 31-07-2011, 10:00   #33
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Io credo che la morale sia questa:

Un folle... uno... è stato capace di rendere inermi 500 persone nel fiore della giovinezza: che speranza avremmo, oggi, se, come Roma, fossimo invasi da orde di Barbari ?

Domanda simile si era posta la Fallaci... la risposta purtroppo è la peggiore possibile... basta aprire un libro di storia per leggerla... e non credo che ad oggi possa esistere una strada politica per invertire il trend... purtroppo i morti non resuscitano...
Vecchio 31-07-2011, 11:22   #34
Esperto
L'avatar di daimoneu
 

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... purtroppo i morti non resuscitano...
Mah non è detto, fossi in te mi preoccuperei anche di una possibile apocalisse zombie.
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