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08-07-2016, 15:46
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#1
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Ciao a tutti,
L'argomento è quasi da off-topic, sennonché penso possa collegarsi alle problematiche di molti di noi in qualche modo. Si dice spesso, in linea generale, che la nostra sia una generazione di mammoni che rimane saldamente ferma in casa dei genitori. Alcuni non studiano ne lavorano nemmeno (neet), altri protraggono il più possibile gli anni universitari cazzeggiando o sono costretti, da disoccupazione giovanile e lavoro precario a rimanere saldamente barricati nel nido materno. I nerd impazzano coi loro giochi infantili e le loro carnevalate senza fine. I valori decadono, le relazioni anche. La stabilità viene meno, i matrimoni non si fanno più, i figli solo gli immigrati.
In questo panorama si inserisce l'accusa di non voler crescere, di non volersi mai prendere le proprie responsabilità rimanendo così eterni bambini. Se, da un lato, ciò appare essere un accusa assurda e eccessiva, dall'altra non posso fare a meno di intravedervi un rischio reale.
Prima o poi, infatti, arriverà il momento in cui non potremo più campare sulle spalle dei nostri vecchi, in cui saremo costretti, volenti o nolenti, a uscire di casa o a rimanere soli in una casa vuota. Allora forse rimpiangeremo di essere sperduti o sapremo adattarci? Sapremo fare da soli o soccomberemo? Ci accorgeremo di quanto sia desolante addormentarci senza nessuno al nostro fianco o la cosa non farà alcuna differenza?
La nostra è davvero mancanza di lungimiranza o un modo di costruire passo passo, una via nuova?
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08-07-2016, 15:52
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#2
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,921
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
generazione di mammoni
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
I nerd impazzano coi loro giochi infantili e le loro carnevalate senza fine.
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Non ascolto discorsi privi di rispetto.
Quote:
Originariamente inviata da Gnar
I valori decadono, le relazioni anche. La stabilità viene meno, i matrimoni non si fanno più, i figli solo gli immigrati.
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Lol, la corruzione sociale.
Quote:
Originariamente inviata da Gnar
In questo panorama si inserisce l'accusa di non voler crescere, di non volersi mai prendere le proprie responsabilità rimanendo così eterni bambini. Se, da un lato, ciò appare essere un accusa assurda e eccessiva, dall'altra non posso fare a meno di intravedervi un rischio reale.
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Più che altro è detta male.
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08-07-2016, 16:00
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#3
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,921
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Io non ho problemi a mettermi in discussione, ma mi fa incazzare quando qualcuno parte in quarta (anche fuori dal forum, non dico per forza il messaggio precedente) ah mammone, nerd, bambino immaturo.
Un dialogo si fa con il rispetto delle posizioni reciproche.
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08-07-2016, 16:06
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#4
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da Genesis_R
mi fa incazzare quando qualcuno parte in quarta (anche fuori dal forum, non dico per forza il messaggio precedente)
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Non vorrei che tu mi avessi frainteso: io riportavo solo i luoghi comuni che girano sul web e non. Io stesso potrei benissimo essere definito nerd e sono continuo bersaglio di critiche. Francamente non mi sono mai sentito offeso, un po' perché non mi sento un bambino, per lo meno non nella misura in cui gioco a Pokémon, un po' perchè ritengo invece che tutte queste critiche possano avere un fondamento di verità, che però non è da ricercarsi nell'atteggiamento infantile (che a volte assumo al solo scopo di provocare).
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08-07-2016, 16:08
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,921
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Non vorrei che tu mi avessi frainteso: io riportavo solo i luoghi comuni che girano sul web e non.
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Sì, avevo il dubbio che fossero luoghi comuni riportati, per questo ho scritto che mi fanno incazzare quei luoghi comuni, e non necessariamente il tuo messaggio precedente
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08-07-2016, 16:16
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Hai toccato un argomento per me importante. Mi verrebbe da commentare raccontando la mia situazione in questo periodo, ma finirei solo per lamentarmi della mia storia attuale senza darti una vera risposta...e in effetti una risposta che si possa chiamare così non ce l'ho.
Tanta gente messa di fronte ad una difficile situazione si sa adattare, magari si con tempi diversi e con modi diversi, che siano questi un po da nerd, da infantili o da mammoni. Ma qui sono presenti persone che hanno delle difficoltà proprio in quello, cioè con la socializzazione (che è vitale per vivere bene in una società), col confronto e con l'adattamento ai cambiamenti. Quindi ecco, la vedo come una situazione dalla quale è anche più difficile uscirne.
Si dice "bere o affogare" e se non ce la si fa, beh mi preoccupa il modo in cui si affogherebbe in questo mare...(scusate per il leggero pessimismo)
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08-07-2016, 16:21
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
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Io non faccio niente, sto comoda a campare sulle spalle dei miei genitori che si fanno il mazzo anche al posto mio. Nemmeno mi impegno a cercare un lavoro, non ho voglia di prendermi responsabilità, mi spaventano e le evito. Sono una bambocciona nullafacente, certo mi offendo se me lo dicono ma è la verità e si sa che la verità fa male.
Quando non ci sarà piú nessuno a mantenermi e a pararmi il culo saranno dolori (i dolori di adesso a confronto sono carezze) ma non ci voglio pensare.
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08-07-2016, 16:31
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Quando non ci sarà piú nessuno a mantenermi e a pararmi il culo saranno dolori (i dolori di adesso a confronto sono carezze) ma non ci voglio pensare.
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Scusami ma, visto che ne stiamo parlando, dovresti pensarci ora che puoi farlo. E visto che ti rendi conto da te della gravità dei dolori che passeresti, questo potrebbe servirti da spunto per motivarti a fare qualcosa.
Non per sapere troppo dei fatti tuoi, ma hai già provato in passato a cercare lavoro senza successo o cose simili?
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08-07-2016, 16:38
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
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Quote:
Originariamente inviata da FabioLeonardo
Scusami ma, visto che ne stiamo parlando, dovresti pensarci ora che puoi farlo. E visto che ti rendi conto da te della gravità dei dolori che passeresti, questo potrebbe servirti da spunto per motivarti a fare qualcosa.
Non per sapere troppo dei fatti tuoi, ma hai già provato in passato a cercare lavoro senza successo o cose simili?
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Lo so e hai ragione ma nemmeno questo basta come motivazione. Mi dico che c'è ancora tanto tempo, che i miei genitori sono ancora giovani e rimando.
Ho cercato lavoro in passato ma mai seriamente e ovviamente non ho mai lavorato.
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08-07-2016, 16:38
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#10
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da FabioLeonardo
Ma qui sono presenti persone che hanno delle difficoltà proprio in quello, cioè con la socializzazione (che è vitale per vivere bene in una società)
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Io sicuramente non ho problemi particolarmente marcati in questo campo ma, a volte, non posso fare a meno di pensare che i problemi di socializzazione derivino in parte dal fatto che, al giorno d'oggi, sia difficile individuare delle regole fisse alla base degli scambi sociali.
Il fatto che le persone la pensino in modo molto diverso tra loro, che vi sia questa enorme differenziazione dei valori e esistano dei linguaggi "in codice" (cit. mia madre) che possono essere derivati dalle varie sottoculture giovanili - e che molto spesso, complice un enorme colpevolizzazione dell'ignoranza, possono essere fraintesi in partenza (non so una cosa quindi, più che chiedere, cerco di interpretare per non fare la figura dell'idiota/noob) - crea un clima di fraintendimenti che gettano le basi per una comunicazione molto insicura.
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Ultima modifica di Gnar; 08-07-2016 a 16:40.
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08-07-2016, 16:39
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Si dice sempre che i giovani italiani siano mammoni e bamboccioni.. probabilmente un fondo di verità c'è, essendoci in italia un forte familismo, ma la ragione principale è che i giovani ritardano l'uscita da casa per mancanza di lavoro, sottoccupazione e welfare giovanile inesistente.
Io sono in buona parte una persona molto legata alla casa genitoriale, ho la mia zona confort profondamente radicata, ma sto notando che questo ambiente è diventato una prigione dorata, un posto "malsano".
Nonostante la mia fortissima resistenza al cambiamento e paura di affrontare le responsabilità, mi sto accingendo ad andar via di casa proprio perché non mi piace trovarmi davanti al fatto compiuto di rimanere solo e dover imparare in tarda età. Sono fortunato perché ho un lavoro, che mi crea tanti problemi, ma almeno mi consente di poter fare qualcosa di mio.
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08-07-2016, 16:48
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#12
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Quote:
Originariamente inviata da Gnar
Io sicuramente non ho problemi particolarmente marcati in questo campo ma, a volte, non posso fare a meno di pensare che i problemi di socializzazione derivino in parte dal fatto che, al giorno d'oggi, sia difficile individuare delle regole fisse alla base degli scambi sociali.
Il fatto che le persone la pensino in modo molto diverso tra loro, che vi sia questa enorme differenziazione dei valori e esistano dei linguaggi "in codice" (cit. mia madre) che possono essere derivati dalle varie sottoculture giovanili - e che molto spesso, complice un enorme colpevolizzazione dell'ignoranza, possono essere fraintesi in partenza (non so una cosa quindi, più che chiedere, cerco di interpretare per non fare la figura dell'idiota/noob) - crea un clima di fraintendimenti che gettano le basi per una comunicazione molto insicura.
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Su questo mi trovi d'accordo. I fraintendimenti e le incomprensioni ne generano parecchi di disagi sociali. E pensare che c'è chi afferma che per fortuna non siamo tutti uguali e che non la pensiamo tutti uguale a questo mondo. Eh mica tanto...
Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Lo so e hai ragione ma nemmeno questo basta come motivazione. Mi dico che c'è ancora tanto tempo, che i miei genitori sono ancora giovani e rimando.
Ho cercato lavoro in passato ma mai seriamente e ovviamente non ho mai lavorato.
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Bisogna che te ne renda conto (e spero al più presto) in modo da convincerti a fare quel che dovresti. Te lo dico io che come te l'ho sempre presa con calma proprio come te e adesso sto cercando ovunque un modo per assicurarmi un qualcosa (tanto più che il tempo che posso ancora passare qui si sta assottigliando).
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08-07-2016, 16:54
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#13
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Io sono in buona parte una persona molto legata alla casa genitoriale, ho la mia zona confort profondamente radicata, ma sto notando che questo ambiente è diventato una prigione dorata, un posto "malsano".
Nonostante la mia fortissima resistenza al cambiamento e paura di affrontare le responsabilità, mi sto accingendo ad andar via di casa proprio perché non mi piace trovarmi davanti al fatto compiuto di rimanere solo e dover imparare in tarda età. Sono fortunato perché ho un lavoro, che mi crea tanti problemi, ma almeno mi consente di poter fare qualcosa di mio.
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Esattamente! Sono così anch'io e ho provato, e sto cercando di riprovare, ad abbandonare il nido grazie ad un lavoro che mi dia la possibilità di fare come dici tu "qualcosa di mio", anche se la situazione è bella che difficile.
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08-07-2016, 16:57
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#14
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
essendoci in italia un forte familismo
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A proposito di questo io mi sono sempre chiesto come mai questo sistema venga criticato con asprezza dalle medesime persone che lo mantengono con ostinazione. Le stesse mamme sono combattute: da una parte fanno di tutto per legarti stretto, dall'altro fanno leva sul tuo senso di responsabilità e ti tartassano di domande sulla fidanzata che non hai. Ieri sera, ho visto una famiglia indiana enorme girare per Bologna tutta unita. Mi domando se anche loro critichino il modello che portano avanti oppure se, più linearmente, non lo considerino affatto un problema.
Quote:
non mi piace trovarmi davanti al fatto compiuto di rimanere solo
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Attualmente vivo da solo ma lavoro da mia madre, il che rende la solitudine il mio problema principale. Bene o male ho saputo adattarmi alla gestione di casa (sebbene non sia mai in ordine), nutro ancora qualche dubbio sul lavoro - viste le statistiche - ma a preoccuparmi davvero è l'andamento dei rapporti sentimentali. Se vivo in un mondo dove alle donne non frega più nulla della famiglia non potrò costruire un progetto che potrebbe anche costituire una forte motivazione. E se esiste il mito dell'orologio biologico, non voglio trovarmi a 35 anni a sposarmi in fretta e furia con una che lo fa' soltanto perchè si avvicina alla data di scadenza... Cosa può nascerne di buono?
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08-07-2016, 17:07
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
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Quote:
Originariamente inviata da FabioLeonardo
Bisogna che te ne renda conto (e spero al più presto) in modo da convincerti a fare quel che dovresti. Te lo dico io che come te l'ho sempre presa con calma proprio come te e adesso sto cercando ovunque un modo per assicurarmi un qualcosa (tanto più che il tempo che posso ancora passare qui si sta assottigliando).
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Eh è un po' come il "pensa a chi sta peggio", io penso a chi sta peggio e mi vergogno e cerco di lamentarmi meno ma a molti altri la frase fa solo stare peggio e cosí il "devi convincerti, devi darti da fare, devi smuoverti" a me non fanno l'effetto voluto.
Comunque io non stavo generalizzando, ho parlato per me, non è che ogni volta bisogna specificarlo.
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08-07-2016, 17:09
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#16
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Quote:
Originariamente inviata da Marceline
[#polemicozzo imho, o.t.: rimango inizialmente un po' perplessa di fronte al generalizzare da parte di chi, essendosi effettivamente trovato in una situazione di comodità familiare (ed esserci rimasto a lungo), improvvisamente si sveglia dal coma e declina anche le vite degli altri con lo stesso paradigma. Non tutte le persone disoccupate/non studenti/fobici che al momento si trovano in difficoltà, hanno precedentemente vissuto la propria vita sulle spalle dei propri genitori o in un ambiente tranquillo, senza considerare le proprie responsabilità. Non tutti sono apatici e senza desideri di cambiamento o detestano il prossimo. Insomma, un po' la generalizzazione che si fa con "noi fobici" anche per altri argomenti. Dico: bene confrontarsi, ma magari provando a non dare per scontato che siamo fatti con lo stampino. Cogliamo le sfumature.]
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Il discorso non era fatto tanto per generalizzare e dire che tutti i fobici hanno vissuto sulle spalle dei genitori, più che altro si parlava di chi rientra in entrambi i casi. Poi giustamente c'è anche chi non ha mai potuto contare sull'appoggio dei suoi e ha di questi problemi sociali e c'è chi invece non ne ha e campa a casa di mamma e papà ma lavora e fa quello che deve.
Tranquilla, non sono tipo che fa di tutta l'erba un fascio.
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08-07-2016, 17:14
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#17
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Mi dico che c'è ancora tanto tempo, che i miei genitori sono ancora giovani e rimando.
Ho cercato lavoro in passato ma mai seriamente e ovviamente non ho mai lavorato.
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Perchè non provi a vederla in modo diverso? Ovvero: siccome sai di essere coperta, potresti cercare di sfruttare la situazione per metterti in gioco senza l'ansia che per te sia l'unica occasione.
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08-07-2016, 17:17
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#18
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
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Quote:
Originariamente inviata da Marceline
Cogliamo le sfumature
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Il mio discorso era appunto per coglierle!
Dopotutto la premessa era che mi sembrava quasi un off, perchè l'accusa viene rivolta in modo globale all'intera nostra generazione.
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08-07-2016, 17:17
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#19
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,921
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Quote:
Originariamente inviata da FabioLeonardo
Il discorso non era fatto tanto per generalizzare e dire che tutti i fobici hanno vissuto sulle spalle dei genitori, più che altro si parlava di chi rientra in entrambi i casi. Poi giustamente c'è anche chi non ha mai potuto contare sull'appoggio dei suoi e ha di questi problemi sociali e c'è chi invece non ne ha e campa a casa di mamma e papà ma lavora e fa quello che deve.
Tranquilla, non sono tipo che fa di tutta l'erba un fascio.
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Uhm... però noto una certa assertività nei tuoi consigli
Quote:
Originariamente inviata da FabioLeonardo
Bisogna che te ne renda conto (e spero al più presto) in modo da convincerti a fare quel che dovresti.
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08-07-2016, 17:18
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#20
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Eh è un po' come il "pensa a chi sta peggio", io penso a chi sta peggio e mi vergogno e cerco di lamentarmi meno ma a molti altri la frase fa solo stare peggio e cosí il "devi convincerti, devi darti da fare, devi smuoverti" a me non fanno l'effetto voluto. :
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Sai, il pensare a chi sta peggio non lo vedo come un aiuto. Hai i tuoi problemi che per te sono più o meno gravi e altri hanno i propri. Non è che perché non stai peggio di altri non sei in diritto di lamentarti. Il mio "devi darti da fare" comunque non era tanto un'imposizione quanto un consiglio. Io se devo parlare lo faccio per esperienza personale e non mi fa piacere che certe brutte situazioni debbano passarle anche gli altri, se e quando si possono evitare.
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