|
11-07-2011, 11:21
|
#1
|
Intermedio
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 241
|
Sono sicurissimo di non essere l'unico, personalmente nel relazionarmi con gli altri so essere molto loquace e anche molto divertente quando ho modo di conversare con una singola persona e mi trasformo completamente quando invece ad una conversazione ne partecipano di più, la miriade di argomenti che si susseguono nella mia testa quando siamo in 2 vengono trasformati in un vuoto totale, non ho idea di cosa dire, non mi viene in mente nulla di interessante o divertente da esplicitare, un disagio assurdo, in quei momenti non faccio che sperare che la conversazione termini il prima possibile, non aspetto altro che qualcuno dica di dover andare via, prego che nessuno noti il mio ammutolirmi, è una condizione davvero demotivante che mi intristisce molto...
A voi capita? Quale atteggiamento assumete? Quello di sorridere alle battute altrui per mostrarvi partecipi per compensare ciò che in realtà non dite oppure vi mostrate scazzati come forma di difesa quasi a dire ''Io non sto morendo dentro, siete voi che mi annoiate''...
Io adotto entrambe, la prima quando un minimo riesco a dire qualcosa che provoca reazioni positive negli altri, la seconda quando il mio disagio è troppo forte da impedirmi qualsiasi sillaba...
Ma sopratutto vorrei sapere, e vi chiedo di soffermarvi il più che possiate su questo punto, cos'è che vi crea così tanto disagio in più rispetto ad una conversazione 1 vs 1, perchè diventa così dannatamente difficile per un fobico relazionarsi con più persone insieme? Per quale motivo il cervello va in pappa?
|
|
11-07-2011, 13:41
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
|
per me è tutto il contrario -__-
sono uno showman -_- ..........no davvero non scherzo, se sono davanti ad un "pubblico" (gruppo o gruppetto di gente) scatta una sorta di narcisismo, partono le battute e riesco a sostenere discorsi che abbiano un minimo di filo logico....
Quando sto in "intimità" cioè quando siamo io e l'interlocutore soli ecco che allora mi contraggo, divento noioso, monocorde e "soffro" terribilmente la situazione, ho paura di svelarmi per quello che sono, tanto che vorrei finisse all'istante la conversazione....
|
|
11-07-2011, 13:48
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
|
La stessa identica cosa per me...ecco forse in tre ancora ancora...ma da quattro in su comincia ad essere un dramma. Di solito parlano di cose che non mi interessano, mi è capitato di uscire io, il mio amico e due sue amiche, ma gli argomenti mi annoiavano, le ragazze parlavano di cose da donne, il mio amico, conoscendole bene veniva coinvolto e io mi annoiavo a morte. Se invece sono tutti maschi, scatta il panico. Temo l'aggressività...la violenza verbale e le umiliazioni che spesso i compagni di genere sessuale infliggono ai più deboli per primeggiare.
|
|
11-07-2011, 14:16
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
|
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
per me è tutto il contrario -__-
sono uno showman -_- ..........no davvero non scherzo, se sono davanti ad un "pubblico" (gruppo o gruppetto di gente) scatta una sorta di narcisismo, partono le battute e riesco a sostenere discorsi che abbiano un minimo di filo logico....
|
Anche a me succede questo ma forse in modo un po' diverso... come anche GrayFox con tante persone io tendo a sentirmi molto meno a mio agio che con poche. Anche nel mio caso però scatta questo meccanismo che direi che è un misto tra narcisismo e autodifesa per cui inizio a sparare battute a caso come capita.
La differenza con te forse è che nel mio caso, ripensando a quei momenti quando solo solo, mi rendo conto che cado anche nel ridicolo perchè la troppa adrenalina in circolo (e intendo adrenalina nel senso proprio fisiologico, di ormone rilasciato in caso di pericolo e tensione) mi fa perdere un po' di autocontrollo e fermezza...
Quote:
Quando sto in "intimità" cioè quando siamo io e l'interlocutore soli ecco che allora mi contraggo, divento noioso, monocorde e "soffro" terribilmente la situazione, ho paura di svelarmi per quello che sono, tanto che vorrei finisse all'istante la conversazione....
|
Nel mio caso qui tutto dipende da con chi sono. Se sono con amici con cui ho confidenza sto benissimo e sono completamente a mio agio.
Al contrario se sono con persone che conosco da poco, o con persone che non sono affatto sulla mia "lunghezza d'onda", mi trovo in forte imbarazzo e ho idea di cosa parlare (il classico).
Caso più temibile (ovviamente): con le ragazze carine o che mi appaiono molto sicure di sè stesse... IO Vs LEI, blocco totale... avaria... SOS!
|
|
11-07-2011, 16:12
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
|
Anch'io sto più a mio agio nella relazione 1-1, ma non credo che sia un agio vero e proprio, potrebbe nascondere qualcosa di perverso. Infatti penso che una parte di me veda in quell'1 di fronte a me una preda che posso meglio controllare, e allora riesco a osare invadere il suo campo di attenzione (cosa che nella mia sensibilità equivale a disturbare), come se facessi una cosa scorretta che riesco a fare perchè non c'è nessuno che da fuori mi vede.
PS: qualcuno vuole uscire con me?
|
|
11-07-2011, 16:35
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
|
Anche io in una conversazione di piu 3 persone vado in crisi
E' un insieme di cose.
Sicuramente c'è uno con la parlantina, per farsi sentire bisogna alzare la voce, essere veloci nella risposta e fatto importante è la mancanza di esperienza nel conversare con molte persone
|
|
11-07-2011, 21:33
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Profondo Sud
Messaggi: 749
|
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Allora, premetto che questa situazione capita anche a me... per me l'ideale sono le conversazioni a tu per tu.
Io reagisco purtroppo stando zitto ed ascoltando, fino a quando non subentra la noia, il discorso degli altri a quel punto mi alieno dalla discussione pensando ai cazzi miei e non ascoltando più neanche di cosa si parla, tanto nessuno mi interpellerà per chiedermi qualcosa.
Io penso che questo nostro problema dipenda dal fatto che spesso nella conversazione si inserisce gente con la parlantina facile che attacca bottone con chi è ricettivo, noi che siamo taciturni quasi subito veniamo messi da parte, come se non esistessimo. Questa forma di "esclusione" ovviamente ci mortifica, smorzando anche la nostra volontà di entrare nel discorso. La mia esperienza in queste situazioni funziona così, come ti ho descritto.
|
bellissimo intervento.. concordo su tutta la linea..
anche io sono così..
|
|
12-07-2011, 12:56
|
#8
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
|
Succede anche a me e credo dipenda dalle interferenze estroverse: quando nella conversazione s'inserisce anche un solo estroverso, tutto comincia a ruotare intorno a lui.
|
|
12-07-2011, 13:09
|
#9
|
Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
|
io fatico anche quando la conversazione è a due, ma più aumentano i partecipanti più mi isolo
|
|
12-07-2011, 14:33
|
#10
|
Intermedio
Qui dal: May 2011
Messaggi: 102
|
Secondo me il timore nasce dal sentirsi perennemente "sotto esame", il che è una sciocchezza, perché significa attribuire ai propri interlocutori un'importanza che il più delle volte è eccessiva rispetto al reale. Rifiutare la logica dell'esame dovrebbe poter aiutare, ma c'è anche il rischio di rendersi piuttosto antipatici se sia hanno idee non perfettamente "conformi", perché rifiutare la logica dell'esame significa anche dare spazio al proprio vero modo di pensare. E non a tutti potrebbe piacere quel che davvero pensiamo.
|
|
15-07-2011, 16:12
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: 4700 km a nord dell'equatore e 300 km a sud del 45° parallelo
Messaggi: 8,187
|
Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox
Sono sicurissimo di non essere l'unico, personalmente nel relazionarmi con gli altri so essere molto loquace e anche molto divertente quando ho modo di conversare con una singola persona e mi trasformo completamente quando invece ad una conversazione ne partecipano di più, la miriade di argomenti che si susseguono nella mia testa quando siamo in 2 vengono trasformati in un vuoto totale, non ho idea di cosa dire, non mi viene in mente nulla di interessante o divertente da esplicitare, un disagio assurdo, in quei momenti non faccio che sperare che la conversazione termini il prima possibile, non aspetto altro che qualcuno dica di dover andare via, prego che nessuno noti il mio ammutolirmi, è una condizione davvero demotivante che mi intristisce molto...
A voi capita? Quale atteggiamento assumete? Quello di sorridere alle battute altrui per mostrarvi partecipi per compensare ciò che in realtà non dite oppure vi mostrate scazzati come forma di difesa quasi a dire ''Io non sto morendo dentro, siete voi che mi annoiate''...
Io adotto entrambe, la prima quando un minimo riesco a dire qualcosa che provoca reazioni positive negli altri, la seconda quando il mio disagio è troppo forte da impedirmi qualsiasi sillaba...
Ma sopratutto vorrei sapere, e vi chiedo di soffermarvi il più che possiate su questo punto, cos'è che vi crea così tanto disagio in più rispetto ad una conversazione 1 vs 1, perchè diventa così dannatamente difficile per un fobico relazionarsi con più persone insieme? Per quale motivo il cervello va in pappa?
|
non ho problemi nella conversazione con più persone...
posso essere 1 vs 1, oppure in 2-5-10 persone, parlo comunque..... (se mi trovo a mio agio)
|
|
17-07-2011, 03:12
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Matera
Messaggi: 727
|
Ma sapete una cosa? Per me è l'esatto contrario!
In 2 mi sento terribilmente a disagio, perchè l'attenzione è tutta su di me. Se sono in un gruppo invece, mi rilasso e so essere anche molto simpatico
|
|
17-07-2011, 06:10
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
|
Quote:
Originariamente inviata da MeglioPochi
Secondo me il timore nasce dal sentirsi perennemente "sotto esame", il che è una sciocchezza, perché significa attribuire ai propri interlocutori un'importanza che il più delle volte è eccessiva rispetto al reale. Rifiutare la logica dell'esame dovrebbe poter aiutare, ma c'è anche il rischio di rendersi piuttosto antipatici se sia hanno idee non perfettamente "conformi", perché rifiutare la logica dell'esame significa anche dare spazio al proprio vero modo di pensare. E non a tutti potrebbe piacere quel che davvero pensiamo.
|
La sensazione di essere sotto esame è realistica. La comunicazione umana è praticamente tutta extra-verbale, e per parteciparvi è necessario passare il test della buona comunicazione extra-verbale. Se non lo passi sei escluso come interlocutore non interessante oppure che mette a disagio. Un socialfobico che superasse la soggezione della comunicazione di gruppo avrebbe imparato a non farsi dominare dalla paura dell'esame, e avrebbe fatto quindi una conquista vantaggiosa. Ma ciò non toglierebbe il fatto che l'esame esiste e che la comunicazione umana rimarrebbe quella che è.
|
|
17-07-2011, 10:46
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
|
A parlare a due non ho molti problemi, sono comunque in ansia anche se tendo a non darlo a vedere e comunque non è un'ansia che mi porta a bloccarmi come invece accade spesso nei gruppi, soprattutto se sono persone sconosciute. Poi a volte dopo un po' di tempo quando prendo confidenza riesco a sbloccarmi, altre volte invece rimango sempre sulle mie perchè con quelle persone non mi trovo affatto.
|
|
|
|