Quando i vostri genitori saranno morti? - Pagina 2

Blue Sky · 07-10-2016, 05:57

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Originariamente inviata da Pablo's way

Penso spesso a quando non ci sarà più mia madre, ci penso con molta preoccupazione, questo nonostante la convivenza tra noi sia difficile per questioni caratteriali.

Quello sarà il momento in cui dovrò davvero affrontare la solitudine e la cosa mi spaventa, ho paura di non riuscire a gestire quel vuoto che inevitabilmente avvertirò ogni volta che starò a casa, arrivare la sera e non trovare nessuno, mangiare da solo, il silenzio intorno a me, ho paura che tutto questo mi possa portare a lasciarmi andare piano piano.

C’è poi la questione più pratica, che può sembrare secondaria ma non lo è, lo stress aggiuntivo che dovrò sopportare facendomi carico di tutta una serie di incombenze di cui oggi non mi occupo. Non si tratta di pigrizia, purtroppo il lavoro mi porta via molte energie mentali per i miei problemi di ansia, quando arrivo a casa la sera ho bisogno di staccare completamente da tutto, di liberare la testa e questo non sarà più possibile, inoltre dovrò inevitabilmente affrontare anche tutta una serie di situazioni in cui esce la parte evitante di me.

Il timore è che la combinazione di questi due fattori, la solitudine e il carico aggiuntivo di ansia e stress, faccia crollare il mio fragile castello di carte….

Come spesso accade, hai scritto quello che scriverei io.

zoe666 · 07-10-2016, 10:48

L'indipendenza emotiva l ho raggiunta da tanti anni, abito in altra regione da parecchio e vedo mia madre due volte l anno se va bene.
L'indipendenza economica per ora c'è, anche se tirando la cinghia, alla morte dei miei dovrei aver qualcosina di eredità e una parte della nostra grande casa di proprietà. Più azioni della ditta ( questo sempre se mio padre nel frattempo non ha speso tutto in puttane, coda probabile

).

tersite · 07-10-2016, 13:29

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Originariamente inviata da Pablo's way

Penso spesso a quando non ci sarà più mia madre, ci penso con molta preoccupazione, questo nonostante la convivenza tra noi sia difficile per questioni caratteriali.

Quello sarà il momento in cui dovrò davvero affrontare la solitudine e la cosa mi spaventa, ho paura di non riuscire a gestire quel vuoto che inevitabilmente avvertirò ogni volta che starò a casa, arrivare la sera e non trovare nessuno, mangiare da solo, il silenzio intorno a me, ho paura che tutto questo mi possa portare a lasciarmi andare piano piano.

C’è poi la questione più pratica, che può sembrare secondaria ma non lo è, lo stress aggiuntivo che dovrò sopportare facendomi carico di tutta una serie di incombenze di cui oggi non mi occupo. Non si tratta di pigrizia, purtroppo il lavoro mi porta via molte energie mentali per i miei problemi di ansia, quando arrivo a casa la sera ho bisogno di staccare completamente da tutto, di liberare la testa e questo non sarà più possibile, inoltre dovrò inevitabilmente affrontare anche tutta una serie di situazioni in cui esce la parte evitante di me.

Il timore è che la combinazione di questi due fattori, la solitudine e il carico aggiuntivo di ansia e stress, faccia crollare il mio fragile castello di carte….

E' molto meno difficile di quanto pensi la gestione delle incombenze burocratiche, ho gestito due negozi con relative , bollette, contenziosi con le tasse e persino un ex-socio che mi ha attribuito una utenza fasulla (furto di identità)
mentre la prima parte quella della solitudine è un pericolo reale

Keith · 07-10-2016, 14:53

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Originariamente inviata da Stasüdedòs

Il trasferimento in un'altra regione e il vivere da solo, è stata una tappa importantissima e preparatoria anche in vista di questo inevitabile evento futuro ...

Questo anche per me. Pur non essendocene la necessità ho preferito iniziare a rendermi indipendente ora, piuttosto che "quando sarà". Continuiamo a vederci relativamente spesso, ma sto imparando a gestire una casa da solo.. meglio ora da relativamente giovane.. anche se lo avessi fatto prima sarebbe stato meglio.. che quando sarò vecchio

cancellato15324 · 07-10-2016, 16:24

Russo, perdi colpi.

Hai aperto un topic uguale a quello che aveva già aperto Zucchina (mi pare

) pochissimi giorni fa.

sato · 07-10-2016, 18:23

non so cosa succederà, ma sicuramente resterò solo definitivamente... non sempre ci vado d'accordo, ma loro sono l'unica cosa che mi resta, tolti loro non mi resta più nessuno

Masterplan92 · 07-10-2016, 18:52

mi ammazzerò

Ansiaboy · 07-10-2016, 20:07

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Originariamente inviata da Stregatta13

Russo, perdi colpi.

Hai aperto un topic uguale a quello che aveva già aperto Zucchina (mi pare

) pochissimi giorni fa.

il topic di zucchina è diverso da questo
anche se hanno titoli simili

Antares · 07-10-2016, 20:30

Finirò solo e sotto ad un ponte

cancellato15324 · 07-10-2016, 20:37

Quote:

Originariamente inviata da Ansiaboy

il topic di zucchina è diverso da questo
anche se hanno titoli simili

Boh, a me pare uguale.

Si parla sempre della morte dei genitori.

EDIT: Ah ok, Zucchi chiedeva come affrontare il trauma, qui invece si parla di cosa si farà senza di loro.
Errore mio quindi, dato che darei la stessa risposta. Scusate.

Pablo's way · 07-10-2016, 21:17

Quote:

Originariamente inviata da tersite

E' molto meno difficile di quanto pensi la gestione delle incombenze burocratiche, ho gestito due negozi con relative , bollette, contenziosi con le tasse e persino un ex-socio che mi ha attribuito una utenza fasulla (furto di identità)
mentre la prima parte quella della solitudine è un pericolo reale

In realtà Tersì io con incombenze di vario tipo ci combatto ogni giorno per lavoro, il problema non è tanto o solo riuscire ad affrontare queste situazioni, ma è anche il dispendio di energie che farlo comporta.

Se una macchina normale consuma 1/5 della benzina che può contenere nel serbatoio per fare 100 km, io sono come quella macchina che ne consuma 4/5 per fare la stessa distanza, in altre parole il mio percorso lo faccio ma mi devo forzare tanto per farlo e questo comporta un dispendio di energie, che come ben sai non sono infinite.

Se oggi con la vita che faccio arrivo già in riserva dopo una giornata di lavoro, come potrò affrontare tutto il resto quando dovrò giocoforza farmene carico?

Il problema non è sempre il non riuscire a fare le cose, perché si è fobici, evitanti o altro, il problema è che anche riuscendoci spendi tante energie psicologiche. Io sono uno di quelli che fortunatamente riesce a fare tante cose che prima non riusciva a fare, però è una continua violenza contro sé stessi e si paga.

Pablo's way · 07-10-2016, 21:20

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Originariamente inviata da Blue Sky

Come spesso accade, hai scritto quello che scriverei io.

Io fossi in te mi preoccuperei

Walla · 07-10-2016, 23:20

Economicamente me la caverò perché ho un lavoro ed essendo sola e con poche pretese non avrò mai molte spese.
Emotivamente sarà brutto perché a differenza di molti di voi coi miei sto bene e sono tra le pochissime persone con cui ho confidenza. Ho però la fortuna e lo riconosco di avere potuto vedere i miei invecchiare.

Labirinto · 08-10-2016, 00:20

Nonostante certi attriti, mitigati con gli anni, ci sono anche distanze di concezione della vita... Ho vissuto in piú occasioni solo in un appartamento, anche se non avevo indipendenza economica. Mi so gestire, però non riesco ancora a conciliare un lavoro full time con le necessità di casa (diciamo pure che è impossibile e non un mio limite). Quindi dovrei trovare un part time, ma è difficile. Emotivamente sono abbastanza indipendente dai miei, l'inserimento nel mondo del lavoro la vedo decisamente piú dura... Non ho idea di come andrà a finire...

Ho letto tutti i vosti post e mi dispiace... sono lievemente addolorato per le difficili situazioni di ciascuno e purtroppo non posso far nulla. Questo senso di non poter far nulla, mi fa vedere questo forum soprattutto come uno spazio di sfogo... spesso me ne allontano per mesi perché mi sembra una "distrazione-trappola" da quel che bisognerebbe fare nel tempo libero per risolvere qualcosa... ammesso sia possibile...

Jacksparrow · 08-10-2016, 01:40

È meglio non muoiano entrambi lo stesso momento, sarebbe tragico.
Io ho perso mio papà nel 1999 anche se non andavo d'accordo fu un giorno molto triste al termine di una malattia grave. Ora ho indipendenza economica e vivo a casa mia , ma mia madre la sento tutti i gg ed ho un buon rapporto.
Se dovesse mancare , emotivamente ne sarei provato e il dolore molto forte. Di madre ce n'è una sola , ci ha dato la vita e solitamente il rapporto è profondo, ci verrebbe a mancare un pilastro di vita e di insegnamenti. Sìa che hai 50 o 20 anni. A me mancherebbe soprattutto la telefonata odierna dove ogni giorno si preoccupa se sto bene o se ho mangiato

"

cancellato17598 · 08-10-2016, 03:26

Vivró come sempre, nonostante ci sia un legame di affetto reciproco cerco sempre di dare il giusto peso alle cose, spero solo se ne andranno prima loro (senza nessunissima cattiveria) perchè sono certo che non reggerebbero la perdita di un figlio.

Che desolazione.

CHAD · 15-04-2017, 22:03

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Originariamente inviata da Marco.Russo

Realizzo solo ora che ho sempre dato per scontata la presenza dei miei.

Senza di loro non saprei davvero che fare.

E voi?

Avete mai pensato a cosa farete, quando non avrete più genitori a darvi una mano?

Sarò nella merda fino al collo.

Svers0 · 15-04-2017, 22:08

Io sarò morto prima.

Franz86 · 15-04-2017, 22:31

Pensandoci, non vivo più con loro da 10 anni e 4 mesi.

E mi ci ha fatto riflettere su il topic: tanto per dare un' idea di quanto sia forte il legame.

iturbe89 · 15-04-2017, 22:39

A distanza di mesi si "rinforza" sempre di più l'idea di scomparire dalla terra quando non ci saranno più. Mi sento già "perso" su questo pianeta in loro presenza, figuriamoci senza