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Vecchio 14-08-2017, 19:40   #1
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Quando la prima volta ho detto ai miei che andavo da uno psicoterapeuta non ci volevano credere, mi hanno chiesto come mai ci andassi e io gli ho risposto perchè stavo male. Loro si rifiutano di credere che io stia male e pensano che stia andando lì per niente. Non voglio ammettere che ho bisogno di aiuto, qualcuno ci è passato?
Vecchio 14-08-2017, 19:47   #2
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Originariamente inviata da Rk581 Visualizza il messaggio
Quando la prima volta ho detto ai miei che andavo da uno psicoterapeuta non ci volevano credere, mi hanno chiesto come mai ci andassi e io gli ho risposto perchè stavo male. Loro si rifiutano di credere che io stia male e pensano che stia andando lì per niente. Non voglio ammettere che ho bisogno di aiuto, qualcuno ci è passato?
Mai andato in terapia, ma comunque prima che i genitori capiscano che un figlio a problemi ai voglia. Prima fanno finta di non vedere, poi sminuiscono la cosa, poi quando la cosa è così palese da non poter essere ne nascosta ne sminuita si preoccupano di autoassolversi.
Ringraziamenti da
unofficialnick (15-08-2017), Vale90 (14-08-2017)
Vecchio 14-08-2017, 19:48   #3
Intermedio
 

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Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Mai andato in terapia, ma comunque prima che i genitori capiscano che un figlio a problemi ai voglia. Prima fanno finta di non vedere, poi sminuiscono la cosa, poi quando la cosa è così palese da non poter essere ne nascosta ne sminuita si preoccupano di autoassolversi.
Come hanno fatto i miei, loro pensano che non sia colpa loro.
Ringraziamenti da
ElsaonMars (15-08-2017), unofficialnick (15-08-2017)
Vecchio 14-08-2017, 19:49   #4
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Nella mia famiglia hanno sempre sminuito (in maniera oserei dire patologica) qualunque problema abbia avuto, dal bullismo sino a problemi di salute fisica. La frase ricorrente è sempre stata: "Sono cose che ti immagini", quando non mi si accusava di simulare per "essere al centro dell'attenzione".
Inutile dire quali effetti (deleterî) abbia avuto tutto ciò sulla mia stabilità e sulla sicurezza in me stesso...
Ringraziamenti da
ElsaonMars (15-08-2017), Vale90 (14-08-2017)
Vecchio 14-08-2017, 19:51   #5
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Originariamente inviata da Rk581 Visualizza il messaggio
Come hanno fatto i miei, loro pensano che non sia colpa loro.
E non aspettarti che lo pensino, saranno capaci di chissà quali stratagemmi mentali per raccontare a se stessi che hanno fatto tutto bene. Il genitore pensa che basti "essere buoni" per tirare su un figlio, quindi si dicono noi lo siamo stati, e si mettono il cuore in pace.
Ringraziamenti da
unofficialnick (15-08-2017)
Vecchio 14-08-2017, 19:53   #6
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Anche perchè in buona parte non è ciò che hanno fatto, ma ciò che loro sono ad averti dato la struttura mentale di base. Dovrebbero mettere in discussione ciò che sono, e non è facile.
Vecchio 14-08-2017, 19:57   #7
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Anche perchè in buona parte non è ciò che hanno fatto, ma ciò che loro sono ad averti dato la struttura mentale di base. Dovrebbero mettere in discussione ciò che sono, e non è facile.
Secondo me è anche ciò che hanno fatto e come mi hanno cresciuto
Vecchio 14-08-2017, 20:16   #8
Esperto
L'avatar di Lory
 

A me ripetono sempre che sono noioso, mi lamento per ogni cosa ecc..tendono a sminuire tutto
Vecchio 14-08-2017, 20:19   #9
Intermedio
 

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Originariamente inviata da Lory Visualizza il messaggio
A me ripetono sempre che sono noioso, mi lamento per ogni cosa ecc..tendono a sminuire tutto
Stessa cosa a me, ma non penso di esserlo, cosa ti da più fastidio di loro?
Vecchio 14-08-2017, 20:51   #10
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I genitori sono davvero uno schifo. Sono pochi quelli che si salvano
Vecchio 14-08-2017, 21:04   #11
Esperto
L'avatar di Lory
 

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Originariamente inviata da Rk581 Visualizza il messaggio
Stessa cosa a me, ma non penso di esserlo, cosa ti da più fastidio di loro?
Il fatto che non comprendano a fondo i miei problemi
Vecchio 14-08-2017, 21:21   #12
Principiante
 

Quando avevo 12 anni, uno dei periodi più cupi della mia vita, in un tema a scuola, inconsapevolmente fui troppo onesto (forse un'inconscia richiesta d'aiuto). In quel tema, era palese che c'era qualcosa che non andava.
Ma fu scelto in un gruppo di temi da essere pubblicato su un giornale locale, e quindi i miei genitori erano contenti, pensavano che la mia fosse una prova di intelligenza e sensibilità. Io ho riletto quel tema, dopo tanti anni, nel giornale in cui fu pubblicato. La differenza dal mio tema e quello dei miei compagni di classe, rendeva ancora più palese che avevo dei problemi. In quel mio tema, non era per nulla difficile capire che ero depresso.
Ai miei genitori non balzò manco per l'anticamera del cervello (almeno credo, non so... di certo non hanno fatto nulla), nonostante le crisi d'ansia che avevo in quel periodo, nonostante la mia solitudine stesse diventando "anormale", nonostante il mio peggioramento scolastico.
La mia professoressa si preoccupò, ma non fece nulla nemmeno lei.

Però ne uscii, praticamente da solo. Recuperai i voti, e superai quel periodo. Non ricordo però come ho fatto.
Ora che sono anni che mi sento giù come non mai e mi trascino, mi piacerebbe ricordare come ho fatto.

Comunque, ora sono passati decenni, io sono sempre stato solo in maniera "anormale", e la mia famiglia però non ha mai parlato con me di depressione. Sarebbero molto stupiti e preoccupati se io mi rivolgessi ad un psicologo.
Ogni tanto, al massimo gli viene il dubbio che io sia gay.
Se un giorno mi suicidassi, sono sicuro che rimarrebbero molto sorpresi, e la cosa mi lascia perplesso, perché sono del tutto a conoscenza della mia vita, e trovo incredibile che non si rendano conto che non va.
Addirittura per i loro problemi, spesso si appoggiano a me, mi chiedono conforto... a me. E' abbastanza ridicolo.

E' pur vero che io cerco di nascondere molto. Loro non capirebbero.
E non gliene faccio una colpa: hanno molti problemi, non ha senso che si accollino pure i miei, ed io non voglio che se ne facciano carico, anche se loro non si fanno molti scrupoli ad accollare a me i loro problemi.

Alla fine, credo che non bisogna incolpare i propri genitori. Sono persone, come noi, hanno problemi, magari diversi dai nostri, ma ci sta che non si accorgano dei nostri. Anche perché la malattie tipo depressione e fobie sociali, sono "particolari". Non sono problematiche riconosciute come le malattie più tradizionali, la gente (ed i genitori) che possono fare? Al massimo ti dicono "la vita è bella", "tirati su", "non fare il piagnone" e cose così...
Vecchio 14-08-2017, 21:30   #13
Esperto
L'avatar di Lory
 

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Originariamente inviata da illmatic Visualizza il messaggio
Alla fine, credo che non bisogna incolpare i propri genitori
Sebbene non abbiano assunto comportamenti dannosi per noi consapevolmente, una parte di colpa ce l'hanno comunque.
Vecchio 14-08-2017, 21:36   #14
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Io comunque una mezza idea me lo sono fatta sui loro comportamenti. Il fatto é che si trovano nella socmoda posizione di dover scegliere se dare un educazione politicamente corretta, oppure una che ti porta ad essere violento e sovversivo.
Ovviamente il buon senso li porta ad educare i figli nella prima maniera, salvo poi accorgersi che nella società a vincere é sempre il male, perché questo gioca senza regole.
E quindi si arriva al paradosso, non sanno nemmeno loro che pesci prendere. Se educhi i figli ad essere buoni e disponibili, prima o poi arriva il bullo di turno che li traumatizza a vita. Quindi la soluzione é educare figli ad essere a loro volta bulli? Ebbene, in un'ottica di collettività la cosa sarebbe deleteria (immaginate una società piena di cafoni irrispettosi), ma dal punto di vista individuale la cosa ha senz'altro i suoi vantaggi.
Quindi da una parte son costretti a mantenere lo status quo, dall'altra vorrebbero che il figlio crescesse cazzuto e dominante, ma questo li costringerebbe a scendere a patti con la loro moralità
Questo é quello che accade almeno nei contesti di famiglie "per bene", guarda caso i cammoristi non si fanno problemi invece a crescere i figli in un ottica anarchica e cinica. Figli che a loro volta nella società assumono ruoli dominanti e autoritari.

Ultima modifica di Luca158; 14-08-2017 a 21:40.
Ringraziamenti da
Annie (15-08-2017)
Vecchio 14-08-2017, 21:50   #15
Intermedio
 

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Originariamente inviata da illmatic Visualizza il messaggio
Quando avevo 12 anni, uno dei periodi più cupi della mia vita, in un tema a scuola, inconsapevolmente fui troppo onesto (forse un'inconscia richiesta d'aiuto). In quel tema, era palese che c'era qualcosa che non andava.
Ma fu scelto in un gruppo di temi da essere pubblicato su un giornale locale, e quindi i miei genitori erano contenti, pensavano che la mia fosse una prova di intelligenza e sensibilità. Io ho riletto quel tema, dopo tanti anni, nel giornale in cui fu pubblicato. La differenza dal mio tema e quello dei miei compagni di classe, rendeva ancora più palese che avevo dei problemi. In quel mio tema, non era per nulla difficile capire che ero depresso.
Ai miei genitori non balzò manco per l'anticamera del cervello (almeno credo, non so... di certo non hanno fatto nulla), nonostante le crisi d'ansia che avevo in quel periodo, nonostante la mia solitudine stesse diventando "anormale", nonostante il mio peggioramento scolastico.
La mia professoressa si preoccupò, ma non fece nulla nemmeno lei.

Però ne uscii, praticamente da solo. Recuperai i voti, e superai quel periodo. Non ricordo però come ho fatto.
Ora che sono anni che mi sento giù come non mai e mi trascino, mi piacerebbe ricordare come ho fatto.

Comunque, ora sono passati decenni, io sono sempre stato solo in maniera "anormale", e la mia famiglia però non ha mai parlato con me di depressione. Sarebbero molto stupiti e preoccupati se io mi rivolgessi ad un psicologo.
Ogni tanto, al massimo gli viene il dubbio che io sia gay.
Se un giorno mi suicidassi, sono sicuro che rimarrebbero molto sorpresi, e la cosa mi lascia perplesso, perché sono del tutto a conoscenza della mia vita, e trovo incredibile che non si rendano conto che non va.
Addirittura per i loro problemi, spesso si appoggiano a me, mi chiedono conforto... a me. E' abbastanza ridicolo.

E' pur vero che io cerco di nascondere molto. Loro non capirebbero.
E non gliene faccio una colpa: hanno molti problemi, non ha senso che si accollino pure i miei, ed io non voglio che se ne facciano carico, anche se loro non si fanno molti scrupoli ad accollare a me i loro problemi.

Alla fine, credo che non bisogna incolpare i propri genitori. Sono persone, come noi, hanno problemi, magari diversi dai nostri, ma ci sta che non si accorgano dei nostri. Anche perché la malattie tipo depressione e fobie sociali, sono "particolari". Non sono problematiche riconosciute come le malattie più tradizionali, la gente (ed i genitori) che possono fare? Al massimo ti dicono "la vita è bella", "tirati su", "non fare il piagnone" e cose così...
Ho letto il tuo post e penso che anche i genitori hanno una responsabilità, secondo te perchè hai avuto la depressione? Essa non si ha per caso.
Vecchio 14-08-2017, 21:52   #16
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Originariamente inviata da Luca158 Visualizza il messaggio
I genitori sono davvero uno schifo. Sono pochi quelli che si salvano
E i tuoi come sono?
Vecchio 14-08-2017, 21:53   #17
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Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Nella mia famiglia hanno sempre sminuito (in maniera oserei dire patologica) qualunque problema abbia avuto, dal bullismo sino a problemi di salute fisica. La frase ricorrente è sempre stata: "Sono cose che ti immagini", quando non mi si accusava di simulare per "essere al centro dell'attenzione".
Inutile dire quali effetti (deleterî) abbia avuto tutto ciò sulla mia stabilità e sulla sicurezza in me stesso...
Esattamente come fanno i miei, avrei voluto a volte un semplice "ti capisco", ma nulla.
Vecchio 14-08-2017, 21:59   #18
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Originariamente inviata da Rk581 Visualizza il messaggio
E i tuoi come sono?
Uno schifo.. ho perso la lotteria anche da questo punto di vista.
Dove x schifo intendo che comunque non mi fanno mancare nulla, ma son totalmente negati ad ascoltare e dare consigli.
Mi ricordo le cene di quando ero adolescente che finivano sempre con mio padre che sbroccava dicendo che dovevo svegliarmi, che la società mi avrebbe sempre inculato e un eventuale ragazza cornificato. Il tutto senza dare consigli pratici. In pratica era buono solo a criticare.
Mia madre invece perennemente depressa, non perdeva temo a minacciare di suicidarsi davanti a me e mia sorella.
Son cose banali, non ci vuole uno psicologo per capire che son altamente deleterie x la psiche di un bambino/adolescente, eppure per loro era la normalità, a tal punto che se provo tutt'oggi ad accennare ad accadimenti del genere, manco se li ricordano.. uno SCHIFO, alla fine io mi son creato il mio mondo, con i miei non ci parlo praticamente più.
E il bello é che gli fai notare ste cose si incazzano pure perché in testa loro son stati dei genitori modello...

Ultima modifica di Luca158; 14-08-2017 a 22:02.
Vecchio 14-08-2017, 22:02   #19
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Originariamente inviata da Luca158 Visualizza il messaggio
Uno schifo.. ho perso la lotteria anche da questo punto di vista.
Dove x schifo intendo che comunque non mi fanno mancare nulla, ma son totalmente negati ad ascoltare e dare consigli.
Mi ricordo le cene di quando ero adolescente che finivano sempre con mio padre che sbroccava dicendo che dovevo svegliarmi, che la società mi avrebbe sempre inculato e un eventuale ragazza cornificato. Il tutto senza dare consigli pratici. In pratica era buono solo a criticare.
Mia madre invece perennemente depressa, non perdeva temo a minacciare di suicidarsi davanti a me e mia sorella.
Son cose banali, non ci vuole uno psicologo per capire che son altamente deleterie, eppure per loro era la normalità, a tal punto che se provo tutt'oggi ad accennare ad accadimenti del genere, manco se li ricordano.. uno SCHIFO, alla fine io mi son creato il mio mondo, con i miei non ci parlo praticamente più.
Bello schifo, anche io mi sono creato il mio mondo, senti, ma tu vivi ancora con i tuoi?
Vecchio 14-08-2017, 22:03   #20
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Originariamente inviata da Rk581 Visualizza il messaggio
Bello schifo, anche io mi sono creato il mio mondo, senti, ma tu vivi ancora con i tuoi?
No lavoro fuori e torno a casa solo nei week-end (non certo per rivederli, ma xche a casa ho tutte le mie cose)
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