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Originariamente inviata da Dahmer
Come si evitano sto tipo di conversazioni in modo elegante?
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Semplicemente tacendo.
Se sai che non può comprenderti è inutile parlare con lei di certe tue problematiche o modi tutti tuoi di interpretare le cose, è praticamente insensato farlo anche con chi ti capirebbe, bastano due minuti per risultare pesante, special modo se si tratta di autocritiche ed autocommiserazione, certi discorsi all'essere umano non piace e ''nuoce'' ascoltarli. In più ognuno interpreta il tutto a modo suo, quindi certe divergenze non puoi far altro che accettarle.
E' comprensibile che tu dopo il ''come stai?'' - ''male'' inizi a sfogarti in automatico, questo sia perché sei di fronte ad una persona per te vicina, sia perché hai bisogno di buttare fuori un po' di nero, stai soffrendo.
Ma come vedi (e come ho potuto constatare anche da me), alla fine questo tipo di conversazioni non assolvono la funzione per la quale vengono iniziate, anzi fanno stare solo peggio perché ci si sente più incompresi di prima.
Poi non so nel tuo caso, ma lo sfogo a me non da altro che ulteriori sensi di colpa ed influisce sulla mia autostima, perché sto parlando di me e l'argomento ''
me'' non ha alcuna rilevanza, soprattutto se il discorso appesantisce l'interlocutore e ruota attorno alle mie debolezze (raramente andrebbero rivelate, già ti ci ferisci da solo e probabilmente diventeranno l'arma contro di te non appena utile), altro motivo per cui sono sempre stata restia a confidarmi su tante cose.
Ho voluto provarci, ma sto tornando dell'idea che certe cose vanno taciute punto e basta anche perché non sono gli altri a poterle risolvere per te/con te e, soprattutto, se non condividono certe tue problematiche, difficilmente potresti ricavare degli spunti utili o buoni consigli, ne risulta quindi una perdita di tempo per te e per gli altri, anche se sembra brutto dirlo.