Però estremizzando, se nessuno animale deve morire e soffrire a favore nostro, si capisce bene che non si può fare proprio nulla.
Se ti costruisci una casa stai distruggendo tanti habitat, se guidi una macchina stai ammazzando una marea di insetti, il codice stradale dovrebbe prevedere che se si fa un incidente dove muore una persona perché il guidatore ha sterzato per evitare un topolino, sia tutto ok.
I distinguo fra esseri senzienti li fa anche l'antispecista più estremo, a meno che non controlli ossessivamente di non pestare ogni formica e se succede, si senta colpevole come chi ha mangiato il proprio gatto.
Io non ci penso proprio minimamente ad escludere animali e derivati, alcuni devo limitarli per salute ma altri sono alimenti che mi servono, dato che non ho dieta libera ma molto di vegetale non lo posso mangiare o in misura non sufficiente, mentre molta carne e pesce mi sono innocui.
Detto ciò, rispetto pienamente la scelta etica, ma non intendo essere tacciata di "trovare scuse" , non solo per le mie limitazioni di alimentazione, ma anche perché non sono antispecista e non considero la sofferenza animale pari a quella umana, per il pensiero complesso.
Poi si, é normale che si soffra di più se muore il proprio gatto che se muore la vacca dell'allevamento sconosciuto. Ma chi è che può dire che ha la stessa sofferenza se muore il figlio suo o quello di un altro? Non è che per questo si goda se muoiono altri. Che si sia indifferenti a torture e crudeltà, umane o animali che siano.
Poi sull'attivismo e le scelte personali la soggettività è ben ampia.
Sugli indignati per chi mangia il cane, nemmeno sanno che gli inglesi sono inorriditi dalla nostra abitudine di mangiare cavallo. É il solito modo di dare agli asiatici o a chicchessia degli zulú incivili, beh per gli inglesi pure noi siamo assassini di animali da affezione. Non meno incivili. Quindi hanno poco da vociare per i cani.
Penso di avere una razionale motivazione per non essere antispecista (che come ho detto, nessuno può praticarlo per davvero l'antispecismo) , può non trovare d'accordo altri,ma pazienza, rispetto la legge. C'è chi é razzista con la propria specie ed è concesso pure quello, non sulla carta perché sarebbe punibile, ma di fatto le conseguenze non sono sto granché. Mangiare certi animali
è consentito dalla legislazione vigente, non sono costretta ad
essere in disaccordo. Accetto di essere considerata ipocrita da alcuni vegani e accetto che alcuni paragonino la sofferenza umana a quella di ogni essere ( ci sono anche animali senza recettori del dolore, quindi dovrebbero non essere uccise neanche le piante), ma io no.
Mi sono posta la questione, mi sono documentata e data personali risposte a riguardo.
E come ho detto mi sta ampiamente sul cazzo il bullismo contro i vegani anche se non lo sono, come ogni forma di cattiveria gratis verso chi non fa niente di male. Stop.