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Vecchio 30-12-2015, 19:19   #1
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

... cura meglio la sua popolazione che ha problemi psichici?
per chi ha disturbi di questo tipo, non avete mai avuto il dubbio che in un altro paese il vostro percorso terapeutico (psicoterapia e farmaci) potesse essere affrontato e risolto in modo migliore?

io per questi temi ho avuto sempre l'impressione che paesi più pragmatici tipo Germania o Svizzera potessero essere meglio.
lo dico perché ieri sono stato dal dottore per farmi prescrivere antidepressivi e ansiolitici e mi gli ho chiesto se ci fosse una struttura per entrare un 15/20 per affrontare i primi giorni di assunzione con la giusta assistenza.
lui mi ha risposto che in questo momento non c'era la possibilità per motivi di fondi e che ciò era previsto per casi gravi...
da un lato mi sono confortato che non pensasse che io fossi grave, dall'altro ho pensato che poi se uno non ce la fa da solo cosa si aspetta che diventi grave per intervenire? boh.... non saprei..
Vecchio 30-12-2015, 19:24   #2
Esperto
L'avatar di Keith
 

Credo che l'italia non sia preparata per la cura dei disturbi mentali, sia perché qui hanno un'incidenza relativamente bassa (siamo il paese della gente solare e socievole) e sia per mancanza di fondi che per necessità di cose vanno dedicati ai casi più gravi.
Vecchio 30-12-2015, 19:26   #3
Banned
 

Quale paese non saprei, m rendo conto che in Italia le strutture sono carenti, grazie anche ai tagli alla sanità. Bisogna optare per i privati...
Vecchio 30-12-2015, 19:31   #4
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

sono d'accordo.... però una regola sana sarebbe prevenire meglio che curare.
con tutti i soldi spesi alla cavolo soprattutto nella sanità!

esempio pensa se uno si trova in una situazione un po' di disagio, ansie o disturbi psichici magari anche temporanei e sa che ci sono strutture che facilmente ti possono ospitare per 15/20 gg ( non dico di più) per spiegarti, tranquillizzarti e darti il LA ad una cura farmacologica, non sarebbe prevenzione?

mentre finivo la frase ho pensato che sto facendo un discorso utopico, ma cavolo non dovrebbe essere così, soprattutto anche per tutte le tasse che versiamo...
vabbè .... mi rassegno.
Vecchio 30-12-2015, 19:34   #5
Banned
 

Eeeeh lo so!! Magari fosse così... s dovrebbe investire maggiormente nella prevenzione. Non bisogna aspettare che qualcuno stia morendo per aiutarlo. Diciamo che il paziente viene lasciato molto a sé. ..
Vecchio 30-12-2015, 19:43   #6
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

davvero in Francia son messi peggio? non sapevo... pensavo fossimo il solito fanalino di coda!
comunque da noi con la scusa ti tenere il "disagiato" in mezzo alla società che gli fa bene, ci stanno dicendo in pratica che non ci sono soldi
Vecchio 30-12-2015, 19:50   #7
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

la mia idea sarebbe di dividere secondo gravità del disagio ed attribuire un tempo di ospedalizzazione a ciascuna categoria e poi una volta curato il disagio di nuovo nella società.

sarebbe molto semplice....invece abbiamo decine di tecniche psicoterapeutiche che si fronteggiano e si fanno addirittura concorrenza e decine di farmaci con una gran confusione sui risultati.

dovrebbe esserci un sito dello stato o della regione di facile uso per poter accedere ad un percorso mirato di cura e riabilitazione... alla fine secondo me non si spenderebbe nemmeno di più.... si veda il caso delle dipendenze dal fumo e gioco d'azzardo dove lo stato ci fa soldi....
mi sudano le mani.....!!
Vecchio 30-12-2015, 19:50   #8
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da coyotezen Visualizza il messaggio
comunque da noi con la scusa ti tenere il "disagiato" in mezzo alla società che gli fa bene, ci stanno dicendo in pratica che non ci sono soldi
Meglio... occorre ricorrere all ospedalizzazione solo in casi estremi ^^ il problema è che occorrono cmq più figure d supporto e più alla portata d tutti
Vecchio 30-12-2015, 19:56   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da coyotezen Visualizza il messaggio
la mia idea sarebbe di dividere secondo gravità del disagio ed attribuire un tempo di ospedalizzazione a ciascuna categoria e poi una volta curato il disagio di nuovo nella società.
Ecco questo sarebbe problematico per la questione di generalizzare i risultati ottenuti in clinica. Inoltre non tutti i disagi necessitano di un percorso del genere... che anzi potrebbe peggiorare la situazione con l assunzione d farmaci ad esempio.
Vecchio 30-12-2015, 20:01   #10
Esperto
L'avatar di sato
 

come sia la situazione all'estero non lo so, ma fin quando chi soffre di depressione o di fobia sociale o di altri disturbi psichici verrà stigmatizzato e preso per pazzo non mi aspetto niente da questo paese o meglio dalla gente che lo popola
Ringraziamenti da
coyotezen (30-12-2015)
Vecchio 30-12-2015, 20:05   #11
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
E chi decide qual è il metodo giusto? C'è chi si è trovato bene con la psicoanalisi (addirittura!!) e chi con la tcc. C'è chi è contrario ai farmaci, chi no.

La prevenzione pesa al cittadino, è questo il problema. Non è solo in campo psichiatrico che si ridparmierebbe, fidati. Ma vai a proporre un serio piano di prevenzione. Ti ridono in faccia, ma non i vertici, i cittadini che Pagan le tasse!
penso che il compito di decidere il metodo giusto sia da attribuire a chi fa la prima diagnosi medica (psichiatra meglio), potrebbe affidare la persona disagiata in funzione delle statistiche ad una psicanalisi o TCC, poi vedere le evoluzioni ed eventualmente cambiargli indirizzo se non funziona.
per i farmaci deciderà sempre il medico quando servono o meno, il tutto per guarire il paziente...sempre meglio che decida il paziente.

ok allora mi candido per proporre il mio piano di prevenzione
Vecchio 30-12-2015, 20:29   #12
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Ma già ora vai da uno specialista e decide che metodo seguire, sulla base delle tue problematiche e della sua scuola di pensiero. Per cui non capisco cosa ci sia di innovativo.

Avevo capito che volessi proporre un "seguiamo tutti la tcc" oppure "seguiamo tutti la strada dei farmaci" o che so io.
non cercavo l'innovazione ma di far funzionare quello che già c'è in modo migliore... l'innovazione non è sempre buona.
io terrei le due grandi branchie ovvero la psicoanalisi (provata per 4 anni) e la TTC (provata per due), senza fare miriadi di sottocassetti che poi non si riescono bene a controllare...
la prima diagnosi la fa uno psichiatra che ti orienta prima ad una o all'altra secondo un protocollo diagnostico e poi se non funziona passi dall'una altra o cambi psicoterapeuta visto che attribuiscono al fattore alleanza un grande significato.

i medicinali ti vengono somministrati in base alla diagnosi e magari cambiati finchè non funzionano.

tutto funziona già circa così, quindi niente di nuovo. è che la misura di quel circa è la differenza fra le leggi e la loro applicazione, un problema vecchio quanto il mondo...
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