Quote:
Originariamente inviata da fenicenanto
Ciao raga...non so quanti di voi fumino ,ma mi chiedevo se qualcuno tra questi sia riuscito a smettere o almeno a tentarci...
io ho deciso di liberarmi da questo vizio-dipendenza ,ma non mi sembra (ovviamente) così facile...anche se fumo da non più di 4 anni...
attualmente sto leggendo il libro di Allen Carr,pare che abbia aiutato molti concretamente...
thanks
|
mavà ! il fumo fà anche bene ! esagera hihi
toh:
Le deprecate sigarette possono svolgere un inspiegabile ruolo protettivo nei confronti della malattia di Parkinson, insieme al caffè ed al tè verde
IL FUMO, come ha detto recentemente Francesco Cognetti direttore scientifico dell'Istituto dei tumori di Roma è "la prima causa di morte facilmente evitabile". Questo non toglie nulla ad una serie di studi scientifici, almeno trentacinque, ha detto il professor Gianni Pezzoli presidente dell'associazione italiana parkinsoniani, i quali affermano che, per cause ancora non completamente conosciute, le deprecate sigarette possono svolgere un inspiegabile ruolo protettivo nei confronti della malattia di Parkinson, insieme al caffè ed al tè verde.
Nessuna meraviglia sul ruolo antiossidante e quindi protettivo del caffè e del tè ricchi di catechine e lodati anche da un recentissimo studio dell'Università di Osaka. Ma il fumo ha un effetto chiaramente ossidativo e di conseguenza d'invecchiamento e di degenerazione. È dimostrato, però, che nei fumatori si ha un rallentamento della progressione della malattia ed anche un minor numero di casi. Forse il fumo scatena un'azione antiossidativa del nostro organismo che finisce per proteggere contro la patologia parkinsoniana che colpisce quattro italiani su mille.
La notizia è stata data nel corso della presentazione del Dossier Parkinson e di un nuovo farmaco che rivoluziona la terapia. È il tolcapone-tasmar, cosi importante nella terapia, che il Servizio Sanitario lo ha collocato un fascia A quindi a totale carico del servizio sanitario Nazionale. «È un farmaco vero, prezioso nella cura - spiega il professor Gianni Pezzoli, - perché prolunga e potenzia l'effetto della levodopa, sostanza base nella terapia». È stato anche annunciato che si sta purtroppo, abbassando l'età d'insorgenza della malattia raggiungendo i giovani adulti sotto i quarant'anni. «E' un'età lontana dai capelli bianchi - aggiunge Pezzoli - quella in cui si dà il meglio nella vita di relazione e sul lavoro. Con il tolcapone-tasmar non solo si combattono i sintomi, dal tremore alla difficoltà di movimento, alla rigidità, ma anche la depressione che spesso s'impossessa del malato proprio per l'impossibilità di vivere una vita normale».
Di Giancarlo Calzolai
Fonte:
http://www.iltempo.it