Holbaek

O ha frequentato per un periodo? Non essendo nato in una famiglia cattolica, a parte in occasione di cerimonie, non ho mai partecipato alle "messe domenicali".

Sarei interessato a partecipare, sento forte il bisogno spirituale, ma l'ambiente di solito com'è? Si socializza (ad inizio o a fine funzione)? Oppure ognuno tende a stare sulle proprie?

Ruoppolo

Premesso che ho smesso di andare a 18 anni (prima ero costretto) e che non sono credente, ti posso dire che l'ambiente varia a seconda del luogo: una chiesa in una grande città e diversa da quella del piccolo paesino dove tutti si conoscono (io conosco solo questo ambiente ed é pessimo).
Non credo sia un buon posto per socializzare, però non è detto che tu non possa fare conoscenze.
I chiesaioli sono in genere personcine poco carine, anzi, direi che sono i peggiori, comunque fai tu. Se senti il bisogno di andare in chiesa per fede é un conto, se ci vai con la scusa di socializzare non aspettarti chissà cosa.

Hor

Da piccolo mi obbligavano ad andare a messa i miei genitori, pur non credenti, con lo scopo di farmi socializzare coi coetanei e per non farmi sentire diverso dagli altri (dicevano proprio così). Non ho socializzato, mi annoiavo a morte e odiavo la cosa.
Attualmente sono antireligioso.

kraken

Ci sono andata solo finché obbligata dai genitori.

Delta80

Io ogni tanto entro in Chiesa solo per sedermi e riflettere , pensare , rilassarmi , del resto c’è pace e tranquillità e poi quando esco sono più sereno

_dharma_

famiglia molto credente..
non ho idee in merito, rispetto ma non vado in chiesa

Delta80

Comunque a messa sono andato delle volte da bambino , i famigliari non mi obbligavano comunque ad andarci , infatti a messa poi non ero più andato

Demiurgo

Certamente da bambino.

Ma ancora oggi, da adulto, di quando in quando vado ad accendere una candela per parenti o amici.

Dovrebbe essere amche un ambiente vivace per gli incontri. Di sicuro tengono molte attività, e i volontari sono sempre ben accetti.

Da noi abbiamo l'oratorio, un cinema, diverse attività e iniziative. Una mia amica di infanzia ha conosciuto il marito ad una di queste attività fuoriporta.

Personalmente non so se mi ci troverei bene. Sono un po' asociale e non amo il lavoro non retribuito.

OfftheMind_

Ci andavo da bambino perché il prete ci ricattava dicendoci che se non partecipavamo a tutte le messe non ci avrebbe fatto fare né comunione né cresima. Dopodiché basta, ora ci vado solo se strettamente necessario, cioè raramente.

Barracrudo

Sono cristiano poco cattolico, le mie preghiere sono atti concreti di bene, non frequento chiesa ma quando capita di passare davanti accendo il lumino x i problemi dei parenti e dico una ppreghiera, mi e sempre piaciuta la chiesa ma non la messa, è un bel luogo, bei dipinti, silenzio, sculture, riflessione

Mi piacciono molto le chiese le visitò sempre se vado in qualche altra citta

Norlit

La chiesa é l'edificio mentre la Chiesa con la C maiuscola c'è sempre perché la Chiesa siamo noi!!!
Cosa vi hanno insegnato in religione alle elementari?

A parte gli scherzi fino alla terza media più o meno ci sono sempre andato, o il sabato sera o la domenica mattina (le poche volte che non ci andavo mia nonna mi rimproverava dicemdomi che "c'erano tutti").

Ruoppolo

Un periodo mi volevano a tutti i costi a cantare nel coro della chiesa, dicevano che avevo una bellissima voce; la mia voce fa schifo, solo che dai 14 fino a circa 20 anni mi venne un vocione bassissimo e al maestro piaceva. Partecipai anche a qualche prova ma abbandonai subito. Successivamente crearono un coro di sole voci maschili slegato dalla chiesa e partecipai solo alle prove ma quando si avvicinò il periodo in cui avremmo dovuto esibirci mi defilai.

Karuna

Io penso che la fede si acquisisca per esperienza diretta personale. In proporzione a quanto uno vuole conoscere, automaticamente gli si apre la strada e la conoscenza davanti a lui.

La Chiesa ha i suoi lati negativi e positivi.

Negativi come:
-il dogma di credere ciecamente a una cosa solo perché è scritta nella Bibbia che in 2000 anni può aver ricevuto chissà quante manipolazioni. Che ti parlano di Dio con estrema convinzione come se lo avessero visto e ci fossero andati in vacanza insieme, ma non riescono a dimostrare la sua esistenza ne a farti capire il perché di tanta sofferenza nel mondo.
Una volta un professore di religione accanito predicatore cattolico mi aggredi' verbalmente solo perche' gli chiesi se conosceva gli hare krishna,, poi però disse che la sofferenza nel mondo esiste perché ognuno di noi porta la sua croce, praticamente quello che per gli hindu è il karma! Che senza il concetto di reincarnazione, che la Chiesa nega, non ha senso!
L'ipocrisia di chi si scambia un segno di pace e poi con le stesse mani sporche di sangue cucina una creatura cosi docile e bella come l'agnello a Pasqua, non abbiamo fatto soffrire abbastanza Gesù con i nostri peccati ? Perché festeggiare la sua resurrezione con ulteriore tremenda sofferenza solo per soddisfare il nostro palato ? Cosa abbiamo imparato dal suo sacrificio ?

-Oppure l'ambiente cupo e depressivo che c'è in moltissime Chiese , con teschi ossa e immagini di Gesù insanguinato e sofferente. Preferirei invece vedere un Gesù che sorride e ti incute speranza. Anche i canti mettono tristezza, molto meglio quelli degli afroamericani che sono belli allegri.

-La visione di Dio così timorosa che ci ha messo al mondo a soffrire per essere giudicati, che se non lo segui vai all'inferno.

Di positivo c'è: il volontariato, un prete a volte se trovi quello adatto a te può dire qualcosa che serve d'ispirazione.
Il messaggio d'amore di Gesù, non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te, porgi l'altra guancia, il perdono. I 10 comandamenti, che non sono regole che se non segui vai all'inferno, ma indicazioni per non causare sofferenza a noi stessi e agli altri.


Secondo me può essere un esperienza utile, a me ha aiutato parlare con preti e gente cattolica in generale, ma l'importante è essere aperti mentalmente e non fermarsi alle apparenze.

Ruoppolo

Queste che hai citato sono le cose peggiori del cristianesimo.
Porgere l'altra guancia è assolutamente sbagliato, perdonare é sbagliato.
Il male va trattato per quello che è, e va combattuto, non subìto né tantomeno giustificato.
C'é chi dice che la principale causa del male siano i "buoni" e mi sa che non ha tutti i torti.
Bisogna essere giusti, non buoni, e quando viene fatto del male si deve reagire, perché il male va fermato e se nessuno fa nulla per fermarlo si trasforma in un agente del male, un ignavo che non è né carne né pesce ed è buono perché gli fa comodo.
Quanto è diseducativo porgere l'altra guancia, perdonare?
Dante ha collocato gli ignavi fuori dall'inferno, dato che non erano degni nemmeno di stare in un posto come quello.
Se si ha veramente a cuore il bene del prossimo si dovrebbe fare di tutto per eliminare il male e ciò non si può fare perdonando e soprattutto non porgendo l'altra guancia.

Karuna

Sono d'accordo sul combattere il male, ma combattere il male con altro male può generare solo altro male.
Gandhi praticando il porgere l'altra guancia ha messo in moto una rivoluzione che ha avuto successo.

Ruoppolo

La nonviolenza non è porgere l'altra guancia.
Pensa alla marcia del sale: secondo il "porgi l'altra guancia" non avrebbero dovuto opporsi monopolio dell'Impero britannico, continuare a pagare le tasse su qualcosa che potevano avere gratis e mantenere lo status quo. Invece, anche con un gesto simbolico, gli hanno fatto capire che non accettavano un simile sopruso e, anche se non ottennero nulla, perlomeno cercarono di farsi valere.

Karuna

Per come la vedo io porgere l'altra guancia non vuol dire accettare passivamente ogni torto ed ingiustizia lasciando che il male trionfi.
Piuttosto lo vedo più come una nozione introspettiva, accettare il male che ci viene fatto perché quel dolore ci sia da maestro per bruciare il nostro ego. Accettare la sofferenza senza opporre resistenza dentro di noi, senza lottare nel nostro ego, per scoprire il nostro vero essere.

Per questa risposta mi sono ispirato ad Eckhart Tolle.

La chiesa non lo spiega in questa chiave di lettura, secondo me il cristianesimo delle origini era ben più profondo di come viene insegnato dal cattolicesimo che ne da una visione un po' distorta. Spero di non offendere nessun credente, se è così chiedo scusa.

choppy

Sì, ma più che altro se vuoi socializzare devi frequentare i gruppi della parrocchia, altrimenti se vuoi andare a Messa ci devi andare perché ti piace stare con Gesù e non per conoscere gente.

Varano

ricordo con disgusto la funzione della messa, soporifera, dovevi alzarti, sederti, mettere in ginocchio e cantare cori stupidi.
preferivo quando il prete diceva una parabola o anche la catechesi, mi interessavano i personaggi della bibbia.
riguardo alla gente, non mi hanno mai accettato nella loro comunità o non ho mai voluto io farci parte, ci teniamo a distanza con questi ragazzi.
ho preferito i ragazzi del bar, anche se ormai usciamo sempre più raramente.

Norlit

Mi ricordo che quando c'era l'elevazione (quando ci si mette in ginocchio) e suonavano quella specie di Campanella mi veniva sempre da ridere e mia nonna mi diceva "vergognati, è il momento più triste di tutta la messa!!"

Comunque nonostante non vada più a messa da anni mo ricordo ancora quasi tutti il credo a memoria