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22-09-2017, 11:52
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Faccio un lavoro che è "fobico"; il commerciante. Non fu semplice iniziare, poi mi adattai perchè il lavoro mi piaceva in sè. Dopo 26 anni dovrei essere esperto.
Tuttavia, le difficoltà crescenti negli ultimi anni mi hanno fatto perdere smalto.
Credo dipenda dalla precarietà della situazione se non mi so più difendere come prima.
C'è qualcuno che fa questo lavoro?
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22-09-2017, 17:02
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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io lavoro in banca, allo sportello.. però capirai.. tante persone ma sempre le solite cose da dire e fare,immagino che per te sia più o meno lo stesso
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22-09-2017, 17:16
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Lavorare nel pubblico non mi creerebbe.. credo, nessun problema perché tanto non avrei niente di cui spartire.
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22-09-2017, 18:29
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#4
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Principiante
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 24
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Io ho dato il mio bar in gestione di recente... Capisco perfettamente il tuo stato d'animo.
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22-09-2017, 18:34
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,118
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io ho lavorato diversi anni in sportelli vari, ma trattandosi di servizi pubblici non bisognava interagire più di tanto, la gente chiedeva sempre più o meno le stesse cose e tu facevi sempre più o meno le stesse cose...
diciamo che alla lunga il contatto con il pubblico un po' mi stancava e mi creava anche una certa ansia (soprattutto quando c'era qualche "inghippo"), pero' mai come un lavoro da cameriere e barista (già provato diversi anni fa), in questo caso devi essere maggiormente socievole e poi hai a che fare con la stessa gente per diverse ore (la cosa che mi pesava di più).. invece in uno sportello la gente si ferma mediamente poco...
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22-09-2017, 18:44
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#6
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 220
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Da tre mesi lavoro come cassiera nel weekend... non mi sono ancora abituata alle persone
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22-09-2017, 20:06
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#7
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Bè, diciamo che non è come stare allo sportello.
Essendo io il titolare, sono io che devo prendere le decisioni. E sono responsabile. Quello che voglio dire è che al pubblico bisogna essere flessibili (il cliente ha sempre ragione) ma anche no quando occorre. Può sembrare la quadratura del cerchio, eppure per quasi 4 lustri ci sono riuscito alla grande. Gentilezza, disponibilità, ma anche saper far rispettare le regole, in genere con una persusaione logica che fa vedere la professionalità e l' efficienza. Poi il disonesto che ti crea danno si trova sempre (assai di rado per fortuna) ma in definitiva quello che conta è fare quello che si deve: gentilezza e farsi rispettare.
Purtroppo, di recente non sono più riuscito bene come prima. Proprio in questi ultimi due giorni mi sono capitati due errori di segno opposto: in un caso non ho saputo imporre una regola fondamentale ad un cliente che ha voluto fare secondo il suo sistema (per me lievemente dannoso). In un altro caso invece avrei dovuto essere più flessibile io. Siccome avrò ancora a che fare con entrambi, può darsi che possa ancora mettere mano alla persuasione per rimediare almeno parzialmente. Ma io tendo sempre di più, in misura maggiore di prima, a rimuginare sugli errori. E a deprimermi.
Perchè mi succede ora quello che prima non mi succedeva? Nel mio lavoro, principalmente per cause esterne allo stesso, sono finito in difficoltà da anni.
La situazione stressante, unita alla solitudine, mi ha nuociuto. Purtroppo la rimuginazione mi procura anche dei meldtwon che prima non avevo (sono asperger, o almeno lo credo).
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22-09-2017, 20:13
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Lavorerei volentieri NEL (settore) pubblico
No comunque, non lavoro a contatto col pubblico, ma sì ho a che fare con clienti con cui devo interagire spesso telefonicamente, in quanto lavoro in una società di servizi / consulenza ecc
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22-09-2017, 22:29
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,417
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Il mio è un lavoro "al pubblico" cioè a contatto (ridotto) col pubblico, in più con compiti tipici anche di un lavoro manuale, insomma non proprio adatto a chi è lento e impacciato
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22-09-2017, 22:46
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#10
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Intermedio
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 154
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Il mio lavoro è fortemente a contatto con il pubblico, forse è il lavoro che più in assoluto è a contatto con le persone e i loro problemi (ma per motivi di privacy preferisco non specificare e non dire altro).
Ma proprio questo lavoro mi ha aiutato moltissimo a migliorare notevolmente la fortissima timidezza che avevo a 19 anni quando iniziai l'università, a quel tempo mi vergognavo anche solo a parlare con una commessa per chiedere un'informazione o rispondere al telefono. Il lavoro che ho scelto mi ha sbloccato completamente. Ora per fortuna sono un altra persona, timida e riservata rimango, ovvio, ma rispetto al passato direi che ho fatto passi da gigante, almeno da questo punto di vista della timidezza generale con le altre persone.
Invece dal punto di vista della timidizza nell'approccio con l'altro sesso (mirato al corteggiamento) sono rimasto una frana come quando ero un bimbetto fobico delle superiori
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22-09-2017, 23:54
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Come portiere d'albergo il contatto con le persone è inevitabile, facendo il turno di notte la cosa è limitata ma neanche troppo, nei mesi passati (periodo estivo) ho avuto a che fare con 80/90 persone a nottata e per quanto ormai io sia rodato non riesco ad abituarmici al 100%. Non sopportavo più nessuno e mi sentivo impazzire, per fortuna il lavoro ora è calato e (mancanza di riposo a parte) sto meglio.
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23-09-2017, 00:24
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,417
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Quote:
Originariamente inviata da Ogard
Come portiere d'albergo il contatto con le persone è inevitabile, facendo il turno di notte la cosa è limitata ma neanche troppo, nei mesi passati (periodo estivo) ho avuto a che fare con 80/90 persone a nottata e per quanto ormai io sia rodato non riesco ad abituarmici al 100%. Non sopportavo più nessuno e mi sentivo impazzire, per fortuna il lavoro ora è calato e (mancanza di riposo a parte) sto meglio.
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80/90 persone contemporaneamente? Mio Dio, io sarei esploso, già non ne reggerei 20 assieme figuriamoci così tante...
Già l'anno scorso facendo volontariato a un festival pur non facendo chissà cosa a parte sostare davanti ai tendoni a regolare il flusso di persone, tutto quell'affollamento mi dava la nausea...
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Ultima modifica di Palmiro; 23-09-2017 a 00:32.
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23-09-2017, 01:08
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
80/90 persone contemporaneamente? Mio Dio, io sarei esploso, già non ne reggerei 20 assieme figuriamoci così tante...
Già l'anno scorso facendo volontariato a un festival pur non facendo chissà cosa a parte sostare davanti ai tendoni a regolare il flusso di persone, tutto quell'affollamento mi dava la nausea...
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No, tutte assieme no per fortuna, diciamo che sono concentrate in 2/3 ore.
Però quando arrivano gruppi grossi devi farti quelle 50/60 persone e sopportare.
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