dystopia

Per me la peggiore è Ferragosto. In alcuni posti si va al mare e se sei asociale, abituato ad avere le tue abitudini, può essere ansiogeno perché devi stare ore ed ore con gli amici e anche gente che non conosci, invitata da altra gente all'ultimo momento, per compagnia. Devi avere una grande dose di flessibilità oppure ti viene da sotterrarti. Non è adatto a chi ha problemi sociali marcati, sei costretto ad andare molto oltre i tuoi limiti naturali di socialità. Magari all'inizio stai bene e ti diverti ma dopo appena qualche ora ti può succedere di congelarti completamente, perché ti sei esaurito. Per gli altri questo comportamento è il più delle volte inspiegabile (solitamente viene frainteso con antipatia, con l'essere snob) e può arrivarti qualche battuta, che peggiora le cose. Per evitare imprevisti io conto molto sulla possibilità di potermi allontanare dalla situazione sociale senza scomodare gli altri, se è un luogo da raggiungere a piedi per me è meglio. Nel mio caso l'ansia sociale ha plasmato moltissimo i miei comportamenti (in modo involontario) e non ho ancora trovato un modo di sistemare questo aspetto

Varano

capodanno anni 2000...ho in mente un flash, io che gioco alla play con mio fratello più piccolo, parenti in cucina di cui non mi frega nulla.
allo scoccare della mezzanotte pensai di essere un fallito, immaginando la ragazza che mi piaceva in intimità con un compagno di classe. e io come un coglione a giocare alla play contro un bambino, a 17 anni.

esteem

Direi ferragosto perché è la vera festa da estroversoni. Devi andare in discoteca, in spiaggia, o tutte e due le cose insieme. Come minimo in un locale con musica. Devi essere abbronzato e possibilmente avere una vacanza da raccontare o essere in vacanza in quel momento. Talvolta devi ballare, quasi sempre devi bere ridere e scherzare. È roba da pro..
Capodanno alla fine lo possono festeggiare tutti, anche gli introversi. Basta che ti chiudi in casa con più di una persona e hai festeggiato capodanno.
Idem per pasquetta, è sufficiente grigliare una salsiccia e stai festeggiando.

Halloween è per i bambini o una ristretta cerchia di estroversi sempre da discoteca/locali, ma molto meno seguita.

esteem

Io invece ho in mente un capodanno da bambino, a giocare alla play con mio fratello più grande. Era un sogno, eravamo io lui e mia mamma. Solitamente mi lasciava da solo perché usciva con gli amici, ma quell’anno è stato a casa.

Varano

Non sapevo ci volessero queste cose a ferragosto, io lo evito soprattutto per i prezzi.

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Varano

Finché c'è l'infanzia è tutto magico poi arriva l'adolescenza ed è normale avere interessi romantici-sessuali . Io fino a 13 anni ho vissuto il sogno, studio, videogiochi, famiglia...tutto era perfetto, seppur non avessimo una lira.
Poi è subentrata l'adolescenza e la malinconia, non bastava più tutto questo

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CongaBlicoti_96

Tra le opzioni proposte non c'è né una che ritengo gradevole o peggiore rispetto ad altre. Se devo essere del tutto sincera mi piacciono abbastanza. Poi chiaramente dipende anche da come le vivi.
Obbiettivamente sarei falsa a dire che le festività non mi piacciono. Anche il Natale, (che è forse l'unica che mi infastidisce di più attualmente) mi suscita obbiettivamente dei bei ricordi se penso a un determinato periodo.

SMS94

Ho votato Capodanno, per me è la festa peggiore di tutte.

Ferragosto e Pasquetta a mio parere sono abbastanza tranquille, perché di solito la giornata si passa all'aria aperta e i "divertimenti" tanto cari agli estroversi si svolgono di giorno.

Già Halloween è peggio perché purtroppo non è immune a varie feste notturne, ma a Capodanno si tocca il fondo: sembra che la gente si debba divertire a tutti i costi e pensi solo a fare cose stupide e a ubriacarsi (o peggio)... Personalmente non riesco a immaginare una giornata in cui una persona tranquilla o timida si senta più a disagio

gaucho

Ferragosto

choppy

Halloween perché la gente si traveste da personaggi paurosi

ocelot83

Tra queste, direi senz'altro capodanno