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18-06-2016, 14:07
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Perchè lo fate?
Per chi?
Cosa vi spinge ad andare avanti ogni giorno sapendo che questa vita non vi soddisfa?
Pensate di meritarvi tutto ciò come punizione divina o karmica?
Vivere così mi toglie tutte le energie, mi sento esausto già dal minuto in cui apro gli occhi la mattina, mi alzo dal letto sapendo che non cambierà assolutamente nulla neanche oggi e che questa farsa continuerà ancora.
Devo solo trovare quel briciolo di coraggio in più per farla finita
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18-06-2016, 14:16
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Un po' l'idea del destino o del karma,un po' il fatto che la speranza ce l'ho ancora,spero non sia vana...
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18-06-2016, 14:22
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#3
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: N
Messaggi: 587
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La speranza, essendo ancora abbastanza giovane.
Quando però vedo che col mondo non riesco a rapportarmi, e lo sforzo per farlo significare cambiare completamente se stessi o imbottirsi di farmaci per fare quelle conoscenze che alla fine non capiranno mai niente di me... penso: ma chi me lo fa fare?
La verità attuale è che vado avanti per inerzia e in quanto mantenuto se pur soltanto per il minimo indispensabile (i viveri). Nella mia situazione attuale, se mi venisse a mancare la seconda, non so quanta forza avrei di cambiare le cose solo per prolungare questa mia vuota e sola esistenza. Credo che la morte di mia madre (sia perché sostentamento, sia perché unica persona che nonostante gli errori miei e suoi misti ad un attrito enorme, in fondo è l'unica persona che mi vuole ancora bene) mi porrò la decisione finale sul continuare o meno ad esistere.
Molti dicono: "quando non ti rimane più niente sei libero, puoi provare di tutto" ma a me sembra una baggianata. Provare cosa? Cercare di cambiare del tutto. soltanto per magari avere la fortuna di farsi una vita decente.. che non sarà altro un contentino placebo per vivere il resto della tua esistenza senza volertene andare ogni giorno. Una finzione.
E ciò da cosa è dimostrato? Che la maggior parte dell'utenza, qui sul forum, aspira al trovare il VERO amore come cambiamento di vita. Quindi è per tutti un semplice: "vivo perché devo farlo, in attesa di qualcuno/a che mi capisca e non mi faccia sentire solo in quest'inferno". Ammiro i pochi che si sono arresti al vuoto: lavoro per sopravvivere, la forza di alzarsi ogni mattina e la capacità di accontentarsi delle persone di cui non glie ne frega una cippa.
Io, nel mio piccolo, mi aggrappo alle piccole cose. Persino quella volta che posso permettermi un gelato nonostante la colite, o quel giorno in cui ho dormito veramente bene, sono eventi che mi fanno sorridere al pari del nero che provo ogni giorno.
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Ultima modifica di OtherWorld; 18-06-2016 a 14:33.
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18-06-2016, 14:35
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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non lo faccio per niente e per nessuno, è semplice istinto di sopravvivenza che prima o poi si romperà e giungerà la liberazione.
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18-06-2016, 14:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 923
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Mi sento esattamente come te, a farmi andare avanti sono l'istinto di conservazione e la minima speranza che qualcosa possa cambiare.
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18-06-2016, 15:28
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Mi soddisfano molte piccole cose, il che mi fà pensare che ho una buona dose di speranza di riuscire anche in quelle più importanti.
Il problema è decidersi e provare a farle...
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18-06-2016, 15:43
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Nel tempo e nello spazio.
Messaggi: 634
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Forse in attesa della speranza di un cambiamento in meglio, dimostrare la propria tenacia in questo modo di vivere ed accontentarsi delle piccole cose che la vita attuale ci riserva.
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18-06-2016, 15:48
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Vivere così non mi sta portando a nulla, non ho ambizioni o voglia di imparare qualcosa, mi sento sempre priva di energia e col fiato corto, non mi sforzo neanche di migliorare perché sono troppi anni che vivo nel mio mondo. Non sono nessuno e non faccio nulla per provare a cambiare, non mi voglio bene e sopravvivo, tutto qui.
Non sono ancora diventata pazza forse perché ho delle persone che comunque mi cercano, ma uscire controvoglia non è di certo facile.
Poi ho sempre questa piccolissima speranza che un giorno le cose magari cambieranno, ma è solo un'illusione per non sprofondare del tutto.
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18-06-2016, 18:24
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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Perché il suicidio fa troppo paura.
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18-06-2016, 18:35
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2016
Messaggi: 1,358
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istinto di sopravvivenza. Semplice.
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18-06-2016, 18:40
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#11
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Speranza, ma...
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18-06-2016, 18:57
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#12
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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penso che la vita non può essere solo un cumulo di soddisfazioni e piaceri, se lo fosse sarebbe solo un inutile perdita di tempo, sia per chi è soddisfatto sia per chi rosica
la felicità la si avvicina realizzandosi pienamente, quello che ognuno dovrebbe fare è scoprire cosa vuol dire realizzarsi come esseri umani, e più specificatamente realizzarsi per ognuno di noi, con le proprie specificità e nel modo che più si adatta alle nostre caratteristiche
secondo me la realizzazione completa di ognuno di noi non contempla divertimenti e piaceri, se non in misura enormemente inferiore a quella che crediamo
è per questo che a mio parere il tempo che pare non portare a nulla di diverso nelle nostre vite si potrebbe sfruttare per cercare di capire quello che veramente ci potrebbe realizzare
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18-06-2016, 19:12
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 1,026
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Non lo faccio perché non è semplice e per l''imbarazzo di chi dovrà spiegare perché l'ho fatto. Ma ci penso spesso e penso che sia l'unica possibilità per me.
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18-06-2016, 20:42
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,743
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Si vive aspettando di morire.
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18-06-2016, 20:48
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Perchè lo fate?
Per chi?
Cosa vi spinge ad andare avanti ogni giorno sapendo che questa vita non vi soddisfa?
Pensate di meritarvi tutto ciò come punizione divina o karmica?
Vivere così mi toglie tutte le energie, mi sento esausto già dal minuto in cui apro gli occhi la mattina, mi alzo dal letto sapendo che non cambierà assolutamente nulla neanche oggi e che questa farsa continuerà ancora.
Devo solo trovare quel briciolo di coraggio in più per farla finita
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A me spinge la paura della sofferenza prima della morte. Penso che anche nei casi più fortunati di "morti nel sonno" si passino dei momenti terribili e credo che tutti gli esseri umani sotto sotto se ne rendano conto, e ancor più del fatto che la vista del cadavere che poi si diventerà è anch'essa terribile.
Sul "chi siamo da dove veniamo e dove andiamo" sì, penso che il karma sia la spiegazione meno assurda di tutte. Penso che le esperienze buone che ho siano la maturazione di impronte passate di buone azioni e viceversa. Se c'è del vero, sicuramente molti tra gli esseri che sono stato devono aver procurato tanta sofferenza mentale in giro e devono aver avuto assai poca pazienza (si dice che sia la causa karmica per avere un bell'aspetto fisico) con frequenti incaxxature.
Se dovessi valutare la mia vita in questi termini non posso dire che sia una vita felice e non posso dire che sia cattiva. La percepisco piuttosto come un'esistenza di espiazione. Spero che non sia vero niente, che la coscienza sia un epifenomeno della raffinatissima auto-organizzazione della materia e che quindi con la morte finisca tutto. Se c'è qualcosa dopo, non vedo motivo del perché per me possa essere buona.
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Ultima modifica di pokorny; 18-06-2016 a 20:54.
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18-06-2016, 22:34
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 3,954
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Qual è il senso di vivere una vita soddisfacente?
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18-06-2016, 22:41
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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Cos'è un senso?
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18-06-2016, 23:17
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#18
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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La speranza che un giorno possa diventare soddisfacente, comunque ultimamente mi sto convincendo che anche una vita non soddisfacente è migliore della morte perché la morte dovrebbe essere in teoria il peggio che può capitare quindi questo ragionamento rende il suicidio illogico.
Ora come ora riesco a respingere abbastanza facilmente il pensiero grazie a questi giochetti cognitivi ma devo dire che mi si è alzato anche l'umore, fossi depresso sarei sicuramente più tentato ma sinceramente dopo 4 anni passati quasi ogni giorno a pensare al suicidio e due volte quasi a tentarlo per poi tornare indietro all'ultimo momento inizio a pensare che morirò di morte naturale.
Devo ricordarmi di questo post in un momento di depressione.
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18-06-2016, 23:34
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#19
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Il mio pensiero filosofico delle 23:00.
Come animali abbiamo ridotto la fragilità delle nostre vite. La morte non ci soffia sul collo con lo stesso vigore dei nostri antenati.
Quelle grandi cose che ci facevano vivere, come, cibo, acqua, sonno sono divenute quasi scontate e banali. Difficilmente molti di noi moriranno di fame, di sete o divorati da un predatore entro le prossime 24 ore.
Ma tutto questo ci faceva sentire vivi. Un frutto maturo aveva un altro sapore una volta addentato.
Le persone che avevamo intorno non erano una certezza, e passare tempo con loro era veramente importante.
Ora, sazi di queste cose, cerchiamo piaceri più grandi, piaceri spesso partoriti dalle nostre menti avare e senza limiti.
Lo so che questo è un forum di fobici sociali e che quindi ci sentiamo soli e tutto il resto... Ma non è che ci sentiamo falliti solo perchè la società ha stabilito che lo sei se non hai 1000 amici sui social?
Insomma, il nostro cervello è capace di relazionarsi bene solo con 5/10 persone alla volta. Questo ci bastava per vivere.
Fine riflessione. Ore 23:30...
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19-06-2016, 00:11
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#20
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Perché non trovo il senso di morire.
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