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Vecchio 13-09-2025, 17:34   #1
Esperto
 

Io sinceramente faccio fatica a tracciare un confine netto tra chi sono veramente e le maschere che indosso con gli altri. È come se negli anni mi fossi creato tanti "falsi me" per proteggermi, al prezzo però di smarrire la mia identità.
Anzi, ho proprio l'impressione di non averla mai sviluppata una vera identità.

Forse mi sto facendo troppe paranoie, ma intanto se mi guardo dentro non riesco a riconoscermi, mi sento falso.
Vecchio 13-09-2025, 17:38   #2
Esperto
 

Forse l'autenticità è un'utopia come l'empatia.
C'è chi è più o meno autentico, sempre, o a seconda del tipo di rapporto, ma al 100%nessuno.
Ringraziamenti da
忘れられた (14-09-2025)
Vecchio 13-09-2025, 17:46   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

A parte i casi in cui si mente platealmente (tipo dire "lavoro in comune" mentre si è disoccupati, o "sono single" mentre si è fidanzati), penso che prima ci si libera del concetto di autenticità e meglio si sta. Come in genere per tutte le dicotomie simili: reale-illusorio, naturale-artificiale, ecc.
Ringraziamenti da
Edwin (13-09-2025)
Vecchio 13-09-2025, 17:57   #4
Esperto
 

Si Hot, però ci sono persone meno costruite ed artificiose di altre. Spontanee, forse. E lo trasmettono. Non è certo una colpa essere "mascherati" per timidezza, per tutelarsi. Però l'autenticità, l'avvicinarsi il più possibile a chi si é, è una bella qualità. Poi come dicevo, non esiste l'autenticità assoluta. Tutti siamo "perzone falze." Ed è anche giusto così, mica va bene essere troppo sfacciati e ruttare in mezzo alla gente quando ci pare.
Secondo me la persona è tanto più autentica quanto meno agisce pensando a come accontentare gli altri ed ottenerne l'approvazione, perché si conosce e si vuole bene già, pertanto non vive i funzione del piacere, compiacere, attirare, filtrare la stima di sé attraverso quella altrui. Anche e
soprattutto inconsciamente credendo di fare "per se stessi".
Vecchio 13-09-2025, 18:15   #5
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Si Hot, però ci sono persone meno costruite ed artificiose di altre. Spontanee, forse. E lo trasmettono. Non è certo una colpa essere "mascherati" per timidezza, per tutelarsi. Però l'autenticità, l'avvicinarsi il più possibile a chi si é, è una bella qualità. Poi come dicevo, non esiste l'autenticità assoluta. Tutti siamo "perzone falze." Ed è anche giusto così, mica va bene essere troppo sfacciati e ruttare in mezzo alla gente quando ci pare.
Secondo me la persona è tanto più autentica quanto meno agisce pensando a come accontentare gli altri ed ottenerne l'approvazione, perché si conosce e si vuole bene già, pertanto non vive i funzione del piacere, compiacere, attirare, filtrare la stima di sé attraverso quella altrui. Anche e
soprattutto inconsciamente credendo di fare "per se stessi".
Secondo me, la spontaneità in assoluto non è quando dici davanti a tutti quanti soldi hai in banca perché in questo caso non è essere onesti ma stupidi. Una persona sincera non lo deve essere sempre, questo significa assolutismo e sarebbe esagerato.
Il fatto poi di ruttare davanti agli altri, questa è solo questione di civiltà, educazione e decoro, non c'entra niente con il resto ....
Vecchio 13-09-2025, 18:30   #6
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Bell'argomento.
Quando si è se stessi?

In realtà il se stessi è riduttivo perché a seconda della situazione siamo un noi stessi, cioè una situazione esterna porta delle reazioni che non possono essere le stesse di un' altra situazione. Pensa ad un portiere: con un tiro facile avrà uno stile, tiro forte al corpo si muoverà in maniera diversa, in entrambi i casi si è se stessi.

Il punto è: che cosa ci porta a non essere più noi stessi?
Le risposte possono essere due.
1) si è sempre se stessi
2) si è se stessi quando consumi il meno possibile tra tutte le opzioni, quindi al netto di preoccupazioni e pressioni esterne
Vecchio 13-09-2025, 18:53   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Dimar Visualizza il messaggio
Secondo me, la spontaneità in assoluto non è quando dici davanti a tutti quanti soldi hai in banca perché in questo caso non è essere onesti ma stupidi. Una persona sincera non lo deve essere sempre, questo significa assolutismo e sarebbe esagerato.
Il fatto poi di ruttare davanti agli altri, questa è solo questione di civiltà, educazione e decoro, non c'entra niente con il resto ....
La spontaneità assoluta ce l'ha il neonato, e chi sta da solo in casa senza manco vicini che sentono, sempre se riesce a ritornare spontaneo nei momenti solitari. Tipo nel proprio cesso.

Sui soldi... Mi ricordo che c'era un topic a riguardo anni fa.. . Perché non diciamo a nessuno quanti soldi abbiamo?
Che taboo è?
É un taboo strano, mica li hai sotto il materasso che taci per timore che te li freghino...
I poveri col conto in rosso non lo dicono per vergogna, chi ne ha, tanti o medi, li tace. Perché è stupido dirlo?
Vecchio 13-09-2025, 19:03   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Forse l'autenticità è un'utopia come l'empatia.
C'è chi è più o meno autentico, sempre, o a seconda del tipo di rapporto, ma al 100%nessuno.
Io non riesco a essere autentico al 100% nemmeno in questo forum, nonostante sia protetto dall'anonimato. È come se mi fossi creato anche qui un identità a cui devo rispondere.
Vecchio 13-09-2025, 19:09   #9
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Io non riesco a essere autentico al 100% nemmeno in questo forum, nonostante sia protetto dall'anonimato. È come se mi fossi creato anche qui un identità a cui devo rispondere.
Ma si, ci sta, non è solo questione di anonimato, a volte comunque pure fra anonimi non si vuole esporre tutto di sé.

Io non riesco a conciliare la mia fs con l'indole reazionaria e polemica, è difficile essere estroversi e fobici.
Ma forse la fa mi tutela perché con la vita che ho, se non fosse perché sono fobica, non riuscirei a controllarmi in pubblico e farei le sceneggiate in mezzo alla strada.
A casa mia da sola, con persone" di comfort zone" sono perennemente arrabbiata e a inveire contro tutto, ma comunque sempre meno del dovuto.

Ultima modifica di claire; 13-09-2025 a 19:14.
Vecchio 13-09-2025, 19:35   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Ma si, ci sta, non è solo questione di anonimato, a volte comunque pure fra anonimi non si vuole esporre tutto di sé.

Io non riesco a conciliare la mia fs con l'indole reazionaria e polemica, è difficile essere estroversi e fobici.
Eh immagino...fs ed estroversione non deve essere un accoppiata molto felice. Però almeno qui sopra puoi sfogare un po' la tua indole polemica
Vecchio 13-09-2025, 19:40   #11
Esperto
 

Comunque claire sei un fiume in piena...non mi dai neanche il tempo di rispondere ai tuoi commenti, che subito aggiungi altre cose. Classica estroversona
Vecchio 13-09-2025, 19:46   #12
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Le maschere che indossiamo raccontano sempre qualcosa di noi.
C'è comunque una forma di autenticità, anzi, forse quella è proprio la parte più reale.
Bisogna, però, saperle vedere.
Ringraziamenti da
varykino (14-09-2025)
Vecchio 13-09-2025, 20:15   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Comunque claire sei un fiume in piena...non mi dai neanche il tempo di rispondere ai tuoi commenti, che subito aggiungi altre cose. Classica estroversona
E mi sto impegnando...sai quanti post scrivo e cancello senza postarli?
Ringraziamenti da
CHAD (13-09-2025)
Vecchio 13-09-2025, 20:32   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
E mi sto impegnando...sai quanti post scrivo e cancello senza postarli?
Chissà cosa ci scrivi in quei post
Vecchio 13-09-2025, 20:40   #15
Esperto
L'avatar di Edwin
 

Le maschere sono parte di noi.
Quindi non c'è confine: esse non esistono.


Quel che voglio dire è che le maschere sono il tentativo di vestire dei panni non nostri. Ma penso che - dato che è impossibile non essere sè stessi (vi sfido a provarci!) - quello che ne viene fuori è comunque una nostra versione di quei panni (quindi necessariamente rappresentante di noi).

Dirò di più, penso che le maschere siano per lo più autoimposizioni mentali.
Mi spiego con la mia vita: per un certo periodi mi chiesi se non fosse il caso di intraprendere la carriera dell'informatore medico scientifico, e mi resi conto che uno dei blocchi che percepivo fosse la mia totale lontananza dall'ideale della posizione (uomo spigliato con la battuta pronta che intorta il prossimo).
In terapia mi si fece notare fosse solo un'idea preconcetta - non esiste un informatore ideale e un tizio serissimo che ti spiega vita morte e miracoli dei farmaci potrebbe essere tranquillamente tanto efficace quanto il mio prototipo di venditore.

Se avessi perseguito quella carriera avrei indossato la maschera del venditore spigliato perchè il mio informatore ideale è quello, ma sarebbe stato un semplice riflesso di me, causato da una mia idea preconcetta.
Vecchio 13-09-2025, 20:45   #16
Avanzato
L'avatar di Tatsuhiro Satō
 

In questa società nessuno è autentico. Abbiamo tutti un ruolo che ci è stato assegnato e ci comportiamo secondo il copione che quel ruolo prevede.
Solo gli animali selvaggi sono autentici e noi non lo siamo più da un bel po'.
Vecchio 13-09-2025, 20:50   #17
Esperto
L'avatar di cosechenonho
 

A volte la maschera te la appioppano gli altri e gira loro pure il bip se un giorno o un altro provi a togliertela 📽️
Ringraziamenti da
Pluvia (13-09-2025)
Vecchio 13-09-2025, 21:10   #18
Esperto
 

Secondo me qui la differenza sta soprattutto nel significato che diamo alla parola maschera.
Per me una maschera è quando interpreto un ruolo che non mi viene spontaneo e che vivo come forzato, quindi lo percepisco come qualcosa di estraneo a me.
Altri invece sostengono che, anche in quei casi, restiamo sempre noi stessi perché in fondo è impossibile non esserlo. Alla fine penso che sia una questione di prospettiva.
Ringraziamenti da
cosechenonho (13-09-2025)
Vecchio 13-09-2025, 21:24   #19
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Quote:
Originariamente inviata da Sikerhoof Visualizza il messaggio
Per me una maschera è quando interpreto un ruolo che non mi viene spontaneo e che vivo come forzato, quindi lo percepisco come qualcosa di estraneo a me.
Sì, però prova a vedere per davvero la maschera.
L'uso che ne fai è importante.
Perché la indossi? Per essere accettato? Per protezione?
E perché proprio quella e non altre?
Vecchio 13-09-2025, 21:53   #20
Esperto
L'avatar di juan
 

Se ti arrovelli troppo su ste cose diventi ossessivo compulsivo. Secondo me il picco di autenticità si può raggiungere con il silenzio e la solitudine, tipo se ti raccogli in una stanza vuota e sei faccia a faccia coi tuoi demoni. Oppure con gli psichedelici che ti disintegrano l'ego e ti mettono in comunione col mondo.
Ringraziamenti da
Dimar (14-09-2025)
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