anche quella potrebbe essere una causa. Ma non è la mia. La mia ha origine ovviamente all'inizio dell adolescenza...la timidezza invalidante di approccio ma non solo con le femmine, ma con tutta la mia vita sociale, hanno fatto che evitassi situazioni di vergogna (per il proprio aspetto fisico, per il fatto che si è letterlmente handicappati nel parlare) poi ci si chiude in casa. Io avevo una vergogna una timidezza allucinante quando alle medie mi dovevo alzare per un interrogazione. Diventavo un blocco di granito...sentivo solo ronzare nelle mie orecchie il ridacchiare dei compagni...della figura bestiale che facevo. E a casa anzichè studiare di piu per essere prontissimo all'interrogazione...con la faccia appoggiata alla scrivania, mi mettevo a dormire...per pomeriggi interi. Con le ragazze non ne parliamo. Dunque a sedici anni anzichè frequentare amici e ragazze, preferii...ritirarmi da scuola ed andare a lavorare. Incominciai a lavorare dove donne non esistevano proprio...in cantieri edili. Ma almeno non ero depresse...mi stancaVO DA MORIRE, tornavo a casa esausto, doccia tv e a letto. Avevo 16anni...ho fatto cosi fino a 41 anni...ho sempre lavorato, per non pensare. Bastava che mi fermassi mezz'ora e cadevo in depressione. Ho provato ad andare con donne, anche a pagamento
...ma all'atto pratico...di nuovo come nelle interrogazioni...diventavo un blocco di granito. Non ne avevo proprio voglia. Non sono gay e ne assessuato...mi piace il sesso finchè lo fantastico...ma quando ho una donna nuda davanti...non mi dice niente. Divento impassibile, non mi ispira. Vabbe mi sono dilungato troppo. Tino non è solo quello il problema che pensi tu, ce ne sono altri, come il mio. Ma penso ce ne saranno anche altri