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28-12-2017, 16:19
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#1
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Principiante
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 85
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Stanotte è stata una nottataccia, una di quelle dove non riesci a chiudere occhio perchè la mente continua a rimuginare sempre sulle stesse cose, sugli stessi problemi...in questo vortice di pensieri, è nata appunto questa domanda.
"Qual è stato il punto di rottura?"
Cioè, sono sempre stata una ragazza molto timida e introversa, ma comunque nella norma, fino a che non è arrivato un preciso momento della mia vita che ha trasformato una situazione relativamente normale in una invalidante.
Per me sono stati gli attacchi di panico a vent'anni. Durati circa un anno, poi sono riuscita ad uscirne, ma mi hanno segnata al punto che da allora (e ora sono passati dieci anni) tutta la mia vita è stata stravolta da quell'evento, ho fatto di tutto perchè non si ripresentassero, ovvero ho cercato di evitare qualsiasi situazione potenzialmente stressante...in pratica, da allora ho smesso di vivere nel vero senso della parola.
Da qui, la mia domanda...e il vostro? Qual è stato il vostro punto di rottura?
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28-12-2017, 16:49
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 580
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Il periodo dell'adolescenza senza dubbio, vedevo le mie difficoltà di socializzazione che mi venivano ripetutamente sbattute in faccia ogni giorno..
Attacchi di panico dovuti ad un motivo in particolare se posso sapere?
Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk
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28-12-2017, 18:30
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#3
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Principiante
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 85
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Quote:
Originariamente inviata da Nagato
Attacchi di panico dovuti ad un motivo in particolare se posso sapere?
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Tante cose...università che non mi piaceva, brutta situazione a casa tra i miei, un mio senso perenne di inadeguatezza...un bel mix di roba, insomma.
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28-12-2017, 20:03
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 580
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Quote:
Originariamente inviata da Lacey
Tante cose...università che non mi piaceva, brutta situazione a casa tra i miei, un mio senso perenne di inadeguatezza...un bel mix di roba, insomma.
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Capisco perché anche io ho iniziato a soffrire di attacchi di panico recentemente
Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk
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28-12-2017, 20:31
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Quando una persona di cui mi fidavo quasi al 100% ha dimostrato di non riuscire a capirmi e ad accettarmi per ciò che sono.
Sembra poco, ma è stata una bella botta, esiziale forse perché l'ultimo colpo a un edificio già gravemente minato da numerosi altri colpi.
In seguito sono finito in terapia e sotto farmaci...
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28-12-2017, 21:50
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Non c'è stato mai un vero punto di rottura nel mio caso, sono stato sempre abbastanza male, a 10 anni spesso di sera piangevo prima di riuscire ad addormentarmi, adesso non piango più (e dormo anche poco) ma dentro sono a pezzi.
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28-12-2017, 22:13
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#7
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Avanzato
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 424
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All'incirca nel lontano 2009, ho perso l'ultima vera ragazza con la quale progettavamo una vita insieme, ho trovato un lavoro di merda che mi toglie vita sociale, ho inziato ad avere seri problemi con quello che mangiavo (lattosio e glutine praticamente una condanna a vita), da quel momento la mia vita è sprofondata sempre più in un abisso senza fine. Oggi desidero profondamente di morire!
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Ultima modifica di Emanuele85; 28-12-2017 a 22:17.
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28-12-2017, 22:36
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Sono stato consapevole di certe questioni sin da piccolo, non c'è mai stato un punto di rottura, chiaro che poi crescendo questa consapevolezza è aumentata e le difficoltà anche, certamente l'adolescenza che è un momento delicato per definizione ha segnato un'accelerata nel mio percorso.
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28-12-2017, 22:56
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Un lento declino è iniziato a 31anni, ma fin dai 5 anni ho avuto problemi, logopedisti, psicologi, etc. Dai 20 ai 31 un po' di pace (sempre cmq una vita da sfigatello) e poi a 36 ho avuto un DPTS che è stato il punto di rottura. Ora sto un po' meglio, ma in questi 4 anni ho distrutto tutto: amicizie, ambizioni, speranze, tutto. Non sono neanche depresso in senso stretto, più verosimilmente distimico.
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28-12-2017, 23:20
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#10
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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La mia è stata una lenta agonia. Fin da piccola ero strana e taciturna. Stavo bene solo in casa e già detestavo il mondo esterno. Alle medie ho iniziato a soffrire di ansia e depressione. Non riuscivo a mangiare in pubblico, ad alzare la mano in classe per rispondere ai professori, a stare semplicemente in mezzo agli altri. Al liceo ero isolata. Mi rifigiavo nello studio e odiavo tutti. All'università inizialmente mi sentivo meglio, poi si è rivelata solo un'ulteriore illusione. Finiti gli studi, mi sono allontanate anche dalle 2-3 persone che conoscevo. Mi facevano schifo pure loro. Troppo uguali alla massa, troppo allegre per me. Ho provato a lavorare ed è stata la mazzata finale. Purtroppo era un ambiente tutto al femminile, e io in mezzo alle femmine non riesco proprio a stare. Ho sviluppato una specie di DPTS dopo quell'esperienza e mi sono definitivamente chiusa in me stessa. Da 6-7 anni, ho chiuso i rapporti col mondo. Sto sempre da sola e non riesco a sopportare nessuno. Ogni tanto provo nel virtuale, ma dopo pochi mesi inizio a provare rabbia e rovino tutto. In tutto questo, c'è stata anche una persona che ha contribuito a farmi sprofondare nella depressione più assoluta. Non che abbia fatto chissà cosa, solo che non ha saputo volermi bene come avrei voluto. Ha contribuito a farmi perdere totalmente le già pochissime speranze. Vado avanti per inerzia ormai. Le mie giornate sono tutte uguali, con la rabbia e la depressione che mi accompagnano sempre.
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