nullo

Voglio iniziare una psicoterapia cognitivo - comportamentale. Il neurologo mi ha detto che solitamente i pz. maschi van dai psi maschi e le pz. femmine van dalle psi femmine.

Io finora ho provato 3 psicoterapeuti, tutti maschi, di diverse età e tutti mi hanno deluso. Non sto a descrivere il perchè, perchè sarebbe troppo lungo... Provo una psi femmina???

Il medico di base mi ha dato due contatti: un psicologo / psicoterapeuta dell'ASL di un grosso ospedale, e uno psicoterapeuta privato.

Sono parecchio disorientato!!

Esperienze?? consigli??

Qwerty

credo che si consiglia un maschio per i maschi per poterlo vedere come una figura paterna, invece con una femmina faresti piu' fatica lasciarti andare perche' cercheresti di farle buona impresione e rischieresti di non essere completamente te stesso..

barclay

In teoria, nella TCC il sesso del terapeuta non dovrebbe essere importante, com'è spiegato in questo post…
Per quanto riguarda l'opzione ASL/privato dipende solo dalle tue finanze: se puoi permettertelo opta per il privato, così eviti interruzioni della terapia e/o cambi di terapeuta dovuti ai tagli della spesa pubblica.

Black Moon

Non vuol dire che gli psicoterapeuri dell'asl sono incompetenti rispetto a quelli privati... Dipende dalla serietà dei dottori..

barclay

Se fai ricerche su siti dedicati alla psichiatria italiana troverai un gran numero di articoli riguardanti Centri di Salute Mentale chiusi perché la Regione ha deciso di non finanziarli e/o per motivi politici.
http://www.aipsimed.org/news/centro-...ire-una-strada
http://www.aipsimed.org/news/presidi...i-dio-a-napoli

April

Anch'io consiglio l'ASL solo se non ti puoi permettere uno psi privato, perché non hanno soldi né tempo né voglia a volte di seguirti veramente bene. Ti danno i farmaci e quella è la terapia, solitamente. Poi ci saranno le eccezioni.

Per quanto riguarda invece il sesso dello psi secondo me è ininfluente. Nel senso che devi trovare la persona con cui vai d'accordo e ti senti capito, non importa il suo sesso. Dev'essere intelligente, in gamba, onesto/a e competente. Tutto il resto non conta.

Dott. Liverani

Senza dubbio la scelta del proprio terapeuta è molto importante e concordo sul fatto che, se non si ritiene di aver fatto la scelta giusta, sia opportuno considerare la possibilità di rivolgersi ad un altro professionista.
In genere, suggerisco sempre di affrontare eventuali aspetti problematici o insoddisfacenti con il proprio terapeuta prima di interrompere la terapia.

Il fatto che lei abbia già "provato" tre terapeuti e che tutti e tre l'abbiano delusa mi incuriosisce un po'. Sfortuna? Aspettative troppo alte? Forse potrebbe esserle utile approfondire i motivi di queste delusioni prima di provarne un altro... Se lo ritiene opportuno può raccontare (qui o con un pm) cosa l'ha delusa nelle sue esperienze terapeutiche...


Dott. Liverani

bunker

sono molto d'accordo nella necessità di analizzare questi aspetti

bunker

a me è capitato di aver dovuto cambiare uno psichiatra in un paio d'anni, ancora non so chi mi seguirà definitivamente però tutto sommato mi trovo bene, mi segue anche la psicologa dell'usl tra le altre cose, devo dire che mi ha sorpreso positivamente

nullo

I primi due li ho frequentati tra il 2002 e il 2004. Il primo era dell'ASL, del consultorio, ed almeno era gratuito... non ricordo molto, all'epoca avevo 16 anni, ricordo che mi aveva fatto disegnare la famiglia e fatto vedere le macchie grigie... non sapeva più cosa fare.

l'altro è un tizio che ha cambiato parecchie volte lo studio, ora pare non ci sia nemmeno più da queste parti. Gli parlavo, lui non diceva niente, mi diceva "prossimamente vedremo questo aspetto", e quel prossimamente non veniva mai, intanto si beccava 60 € senza ricevuta fiscale. I consigli che mi dava erano quelli che mi poteva dare gratis un mio amico... una bella fregatura.

Il terzo è psicoterapeuta bioenergetico, vado da quest'anno. mi fa fare qualche esercizietto fisico, mi fa parlare e quando parlo mi fa delle espressioni di disapprovazione, come per dire "non hai capito nulla della vita" "non va bene niente di quello che fai", mi fa raccontare quello che è successo nella settimana, e l'ora passa in fretta. Mi fa domande e basta, non mi aiuta a correggere schemi mentali, processi cognitivi, niente... di niente.
Mi ha suggerito di fare qualche sport, teatro, ballo, andare allo stadio a vedere lo scudetto del Milan di fare corsi di sommelier, di andare al parco da solo a cercare qualcuno che mi faccia giocare a calcetto nella loro squadra... tutte ste cose qui. non mi piace butto via 70 € ogni volta. Ed esco sempre più triste di come sono entrato. Non mi ha detto il programma della terapia, quando gliel'ho chiesto mi ha risposto evasivamente, che per ora cerca di capire il perchè mi comporto così e poi "cercheremo di correggerlo". e sembra pure più depresso di me.
Dice che la terapia prevede il contatto con altre persone. Io mi sono iscritto a nuoto e sono volontario per gli animali. Nella vita mi è capitato di frequentare diversi gruppi di persone, di diverse età, diversa provenienza... e sono sempre stato escluso, sempre muto, appartato, non riesco a rapportarmi con gli altri, per cui un'altra esposizione ad un gruppo sociale non serve, deve cambiare il mio modo di comportarmi, di percepire, il mio modo di agire, per questo sono orientato sulla TCC.

Io credo che uno psicoterapeuta serio possa servire veramente, io mi sto sbattendo parecchio per cercarne uno valido, una psicoterapia valida, ma non posso controllare tutta la situazione, mi devo affidare al caso. Uomo? donna? TCC? cognitivo costruttivista? gestalt? ??? non posso sapere quale faccia per me, io sono orientato sulla TCC ma non escludo altre psicoterapie. Intanto però non voglio passare i mesi per informarmi e per cercare, io nella pratica voglio andare da questo / a psicoterapeuta... sono disorientato.

Dott. Liverani

Come le ho già scritto, proverei ad affrontare con il suo terapeuta le difficoltà e i motivi d'insoddisfazione dell'attuale percorso allo scopo di correggerli e rendere la terapia più efficace.
Se la situazione dovesse continuare ad essere insoddisfacente e lei ritiene di essere motivato a compiere un percorso di psicoterapia non le resta che contattare uno dei professionisti che le hanno indicato e scoprire se fa al caso suo.
Pubblico o privato, uomo o donna, giovane o anziano a mio avviso sono caratteristiche d'importanza relativa. Assai più importante è valutare la professionalità, la serietà del terapeuta e l'aiuto che è in grado di darle. Ma questi sono aspetti che scoprirà solo iniziando il suo percorso.

Per quanto riguarda la scelta della psicoterapia mi pare di capire che desidera un approccio pratico e collaborativo e per questi motivi una Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (verso la quale è già orientato) potrebbe fare al caso suo.

Dott. Liverani

dr.troy

azz quante parole e prolissità... nullo... una domanda diretta: quali sono le tue aspettative in generale sulla psicoterapia ? chi è per te uno psicologo "bravo" ?

April

Se non ti diceva proprio niente non va bene, però è normale che i primi tempi stia un po' manciato prima di dirti cosa fare, dato che non ti conosce. Altrimenti ti darebbe una pappetta pronta preconfezionata che magari non è adatta a te. Anch'io ci ho messo un po' a capire questo metodo, dato che volevo delle risposte e risultati immediati, ma purtroppo non è possibile, ci vuole del tempo prima di cambiare la nostra forma mentis.
Sul metodo del primo invece non sono d'accordo, anch'io ho dovuto fare un disegno all'ASL e poi non ne abbiamo nemmeno parlato di quello che poteva scaturire da quel disegno, non l'abbiamo interpretato, la psicologa non ha detto quasi nulla se non dirmi di inventarci una storia sopra quel disegno, senza poi dirmi che cosa ne scaturisse.
Il bioenergetico mi sembra un po' strano, ma non voglio dare giudizi affrettati, così come per la terapia cognitivo-comportamentale: non so se sarebbe adatta a me perché non l'ho fatta per un lungo periodo e non la conosco bene, però sembra andare per la maggiore ultimamente.

Winston_Smith

Non so quanto c'entri con il topic, ma non credo di poter mai confidare certe mie problematiche a una donna. E' poi anche vero che alcune di queste non le confiderei a nessuno, uomo o donna che sia, ed ecco perché non mi è mai passato per la mente di andare da uno psicologo. OK, fine delirio -_-

dr.troy

beh con gli strizzacervelli donna possono esserci sempre bonus-extra che giustificano il costo del biglietto

(video fino al minuto 2.30, la scena però è un pò tagliata, la parte in cui lui finge di essere depresso non si vede)

Winston_Smith

Si sta parlando di psicoterapia, eh, non di trombare.

guzzi florio

Se soffri di sobia sociale devi andare da un psichiatra uomo o donna non fa la differenza.

April

Il film sembra piuttosto divertente, almeno per passare una serata, ma potevano metterci uno più carino... questo è proprio scialbo... Non penso che ci sarebbero veramente così tante donne a sbavargli dietro...

dr.troy

se ti capita di guardare il film ne riparliamo

Martello

Continua con psi maschio, ti responsabilizza anche con qualche scoppola verbale, se puoi permettertelo vai dalli psi privato.