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15-06-2015, 11:46
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#1
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Dall'alto della mia sociofobia mi è venuta in mente l'idea di sfidarla, andando a fare un colloquio con una persona diciamo autoritaria:
Io vs lui e nessun'altro.
Ragionando in maniera molto(o troppo) pragmatica e sempre schifato da queste mie assurde debolezze/problemi, ho pensato che alla fine cosa mai mi sarebbe potuto accadere? Il mondo avrebbe comunque continuato a girare e la mia vita ad andare avanti( anzi forse indietro).
Nonostante l'ansia a mille ci sono andato. Ero bianco, serio, non sapevo dove guardare, etc. Ovviamente la mia agitazione era evidente.
Dalla mia bocca uscivano parole diverse da quelle che pensavo; sicuramente non mi sono espresso in maniera ottimale(o normale); sicuramente non ho detto tutto ciò che volevo dite; sicuramente non ho fatto una buona figura; sicuramente sono stato considerato un idiota che non capisce niente.
Ma alla fine ci sono andato.
Quali sono i pro e quali i contro?
Adesso sono in "tilt". Saranno le emozioni o altro ma non riesco a concentrarmi. Non riesco neanche a giocare al pc he fallisco miseramente o non riesco neanche a leggere un misero articolo...l'ho letto 20 volte ma dopo un ora ancora non ho capito neanche il titolo.
La domanda è: ho fatto bene oppure ho fatto male a buttarmi direttamente nel fuoco delle mie paure?
Questa(brutta) esperienza e analoghe servono a qualcosa oppure no?
Certo, adesso non sto bene appunto per la figuraccia fatta, dato anche che sono molto sensibile a queste cose.
Insomma mi chiedo se il gioco vale davvero la candela.
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15-06-2015, 12:08
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Hai fatto centomila volte bene; non esiste altro mezzo per cambiare se non quello che hai fatto tu.
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15-06-2015, 12:42
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Hai fatto centomila volte bene; non esiste altro mezzo per cambiare se non quello che hai fatto tu.
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Ma non lo so.
Non ne sono convinto. Ancora ci sto pensando.
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15-06-2015, 12:46
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#4
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Avanzato
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: (quasi)Roma
Messaggi: 312
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Può andare male e si prova ancora più dolore dopo l'ennesimo confronto fallimentare nel sociale, ma concordo sul fatto che è l'unico modo per cambiare, è solo una figura di m. in più (ma al prossimo colloquio sarà meno di m.) e con un pò di fortuna qualcuno potrebbe anche vedere in te qualcosa (se ora ho un lavoro è solo grazie a quella spinta di coraggio che mi diedi)
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15-06-2015, 12:52
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 751
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Se non fossi stato fobico probabilmente sarebbe stata una cosa positiva (buttattarti a capofitto in una situazione) ma siccome sei fobico probabilmente non lo è. Ogni trauma e microtrauma determina a livello psichico una risposta, un meccanismo di difesa che in seguito si cristallizza nella psiche acutizzando la situazione di partenza. L'approccio d'urto nei pazienti con fobia sociale a mio avviso non è molto funzionale perché bisogna lavorare non tanto sullo "stimolo ansioso" ma sulla "risposta allo stimolo ansioso". Ovvero, è più utile lavorare sulle modalità con cui ci si approccia al fallimento e alle conseguenze negative di una azione, se ogni fallimento è vissuto come un trauma è inutile buttarsi a capofitto nelle cose, perchè la situazione è poi vissuta successivamente come un trauma (microtrauma). L'unica soluzione secondo me è il cercare di correggere l'abitudine al pensare negativo, non prima, ma dopo. Lo so che è più facile a dirsi che a farsi, ma si può fare.
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Ultima modifica di cancellato16177; 15-06-2015 a 16:14.
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15-06-2015, 13:01
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Black_
Ma non lo so.
Non ne sono convinto. Ancora ci sto pensando.
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Continuo a pensare che tu abbia fatto una cosa ammirabile; anzitutto, se non lo avessi fatto, un domani saresti stato assalito dai rimpianti. Secondo poi non si tratta di esperienze che danno frutti immediatamente. La prossima volta il timore di buttarsi sarà di un pelo inferiore perché hai già provato che non sei morto. E così via, magari dopo una dozzina di volte che ti fai forza, inizierà a diventare una cosa spontanea.
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15-06-2015, 13:54
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Quote:
Originariamente inviata da The Cave
Può andare male e si prova ancora più dolore dopo l'ennesimo confronto fallimentare nel sociale, ma concordo sul fatto che è l'unico modo per cambiare, è solo una figura di m. in più (ma al prossimo colloquio sarà meno di m.) e con un pò di fortuna qualcuno potrebbe anche vedere in te qualcosa (se ora ho un lavoro è solo grazie a quella spinta di coraggio che mi diedi)
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Lo spero.
Quote:
Originariamente inviata da .:innominato:.
Ho avuto un' esperienza simile (ho altre paure ma le ho affrontare). Son stato male per una settimana ma fidati che hai fatto bene. È l'unico modo per cercare di cambiare le cose
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Tu ci sei riuscito?
Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
Se non fossi stato fobico probabilmente sarebbe stata una cosa positiva (buttattarti a capofitto in una situazione) ma siccome sei fobico probabilmente non lo è. Ogni trauma e microtrauma determina a livello psichico una risposta, un meccanismo di difesa che in seguito si cristallizza nella psiche acutizzando la situazione di partenza. L'approccio d'urto nei pazienti con fobia sociale a mio avviso non è molto funzionale perché bisogna lavorare non tanto sullo "stimolo ansioso" ma sulla "risposta allo stimolo ansioso". Ovvero, è più utile lavorare sulle modalità con cui ci approccia al fallimento e alle conseguenze negative di una azione, se ogni fallimento è vissuto come un trauma e inutile buttarsi a capofitto nelle cose, perchè la situazione e poi vissuta successivamente come un trauma (microtrauma). L'unica soluzione secondo me è il cercare di correggere l'abitudine al pensare negativo, non prima, ma dopo. Lo so che è più facile a dirsi che a farsi, ma si può fare.
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Cerco di non farne un trauma, razionamente non posso che vederla come una cosa positiva. Non mi piacciono le chiacchiere, preferisco approcci pratici ed diretti anche se all'inizio magari dolorosi.
Il problema è che alla fine sono le emozioni che comandano. Se sono stato di me**a dopo l'accaduto non ci posso fare niente, per quanto posso dire che è stata una cosa costruttiva.
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Continuo a pensare che tu abbia fatto una cosa ammirabile; anzitutto, se non lo avessi fatto, un domani saresti stato assalito dai rimpianti. Secondo poi non si tratta di esperienze che danno frutti immediatamente. La prossima volta il timore di buttarsi sarà di un pelo inferiore perché hai già provato che non sei morto. E così via, magari dopo una dozzina di volte che ti fai forza, inizierà a diventare una cosa spontanea.
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Spero sia così.
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ti sei messo a confronto diretto con il problema, soltanto così puoi capire quali sono i tuoi punti deboli...hai avuto coraggio
Da quello che scrivi non appari imbestialito con te stesso per non aver fatto una buona figura, segno che un briciolo di autostima comunque ce l'hai. Appari, piuttosto, disorientato e sfiduciato, il che mi sembra perfettamente plausibile.
è stato forse un po' troppo avventato, ma come primo impatto poteva andare molto peggio, no ?
Secondo me puoi risolverli davvero questi problemi, l'importante è che a questa terapia d'urto non segua un periodo morto di soli videogiochi e solitudine...
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Esatto, disorientato e sfiduciato. Ma non preoccuparti, i videogiochi mi piacciono poco.
Tuttavia ritengo inutile e sbagliato cercare apposta queste situazioni. Mi sembra invece "giusto" perseguire i propri obiettivi senza farsi rallentare/limitare/altro dalla sociofobia, affrontando quindi questi problemi.
Di solito cerco di "figurarmi" come una persona normale e quindi se mi trovi davanti a queste situazioni faccio come "farebbe una persona normale".
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15-06-2015, 14:06
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#8
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Principiante
Qui dal: Apr 2015
Messaggi: 53
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Queste esperienze vanno un po' metabolizzate, domattina dopo una belle dormita capirai di aver fatto la scelta giusta...
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15-06-2015, 15:19
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 893
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Quote:
Originariamente inviata da Black_
Dall'alto della mia sociofobia mi è venuta in mente l'idea di sfidarla, andando a fare un colloquio con una persona diciamo autoritaria:
Io vs lui e nessun'altro.
Ragionando in maniera molto(o troppo) pragmatica e sempre schifato da queste mie assurde debolezze/problemi, ho pensato che alla fine cosa mai mi sarebbe potuto accadere? Il mondo avrebbe comunque continuato a girare e la mia vita ad andare avanti( anzi forse indietro).
Nonostante l'ansia a mille ci sono andato. Ero bianco, serio, non sapevo dove guardare, etc. Ovviamente la mia agitazione era evidente.
Dalla mia bocca uscivano parole diverse da quelle che pensavo; sicuramente non mi sono espresso in maniera ottimale(o normale); sicuramente non ho detto tutto ciò che volevo dite; sicuramente non ho fatto una buona figura; sicuramente sono stato considerato un idiota che non capisce niente.
Ma alla fine ci sono andato.
Quali sono i pro e quali i contro?
Adesso sono in "tilt". Saranno le emozioni o altro ma non riesco a concentrarmi. Non riesco neanche a giocare al pc he fallisco miseramente o non riesco neanche a leggere un misero articolo...l'ho letto 20 volte ma dopo un ora ancora non ho capito neanche il titolo.
La domanda è: ho fatto bene oppure ho fatto male a buttarmi direttamente nel fuoco delle mie paure?
Questa(brutta) esperienza e analoghe servono a qualcosa oppure no?
Certo, adesso non sto bene appunto per la figuraccia fatta, dato anche che sono molto sensibile a queste cose.
Insomma mi chiedo se il gioco vale davvero la candela.
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Guarda, per mia "fortuna" in situazioni simili a quella da te descritta mi ci sono trovato A FORZA (non potevo evitarle)! Sul momento è stato maledettamente duro ma alla fine mi hanno aiutato a crescere!
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15-06-2015, 15:36
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Non so, io ho avuto tante occasioni di socialità nel corso degli anni, e pure occasioni per espormi nell'ambito universitario o lavorativo. Ma sono qui oggi con gli stessi problemi di prima, e se sto avendo dei miglioramenti questi non sono arrivati attraverso quelle esposizioni traumatiche, ma attraverso un percorso razionale e cognitivo che sto facendo qui seduto al tavolino da un paio d'anni. Le due cose si devono tenere a braccetto, la pratica senza la teoria non serve.
Insomma, se ragioni nel modo sbagliato, esporti non ti serve a nulla.
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15-06-2015, 17:24
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Non so, io ho avuto tante occasioni di socialità nel corso degli anni, e pure occasioni per espormi nell'ambito universitario o lavorativo. Ma sono qui oggi con gli stessi problemi di prima, e se sto avendo dei miglioramenti questi non sono arrivati attraverso quelle esposizioni traumatiche, ma attraverso un percorso razionale e cognitivo che sto facendo qui seduto al tavolino da un paio d'anni. Le due cose si devono tenere a braccetto, la pratica senza la teoria non serve.
Insomma, se ragioni nel modo sbagliato, esporti non ti serve a nulla.
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Cosa vuoi dire seduto a tavolino?
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15-06-2015, 17:39
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#12
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Avanzato
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 280
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Black ti dico cosa in questo caso mi farebbe personalmente bene: ridere dell'accaduto. Infondo non è successo niente di grave e se proprio non stai giù farsela una risata a me di solito aiuta. Di certo è molto meglio che stare a rimuginare.
Mi rendo conto che è una cosa difficilissima da fare se si è super-autocritici (come noi tendiamo a essere) ma è una cosa che non solo mi permette di ammortizzare ma anche di evitare eventuali attacchi di depressione.
In ogni caso, secondo me hai fatto bene, bravo
Ma faccio parte anch'io di quelli che pensano che l'esposizione purtroppo da sola non basti.
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15-06-2015, 17:46
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Black_
Cosa vuoi dire seduto a tavolino?
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Premetto che non ho nessuna lezione da dare. Comunque, informarmi su internet, leggere libri, scrivere anche su questo forum, dialogare con altri utenti, pensare, parlare da solo, annotarmi alcune riflessioni. Finora non ho fatto nessun trattamento di psicoterapia, anche se non escludo di farlo in futuro. Può darsi che io non ne abbia bisogno. La mia esperienza vale per me e non è necessariamente un modello per nessuno, ci mancherebbe anche.
Quello che intendevo dire è che nel corso degli anni la mia mentalità verso le cose è lentamente cambiata, spero in meglio. C'è di mezzo anche qualche anno in più che ho rispetto a te.
Il punto è che bisogna riuscire a ragionare meglio, prima o nel mentre che ci si butta nelle esperienze di vita. Se ci si butta con l'atteggiamento di chi va a prendersi una figuraccia, così andrà e si darà conferma ai propri pensieri limitanti.
Allo stesso tempo è anche giusto buttarsi, soprattutto per chi come noi ha la tendenza ad evitare. Quindi insomma una vera ricetta non c'è (e tantomeno potrei darla io).
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15-06-2015, 20:19
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da Black_
Dall'alto della mia sociofobia mi è venuta in mente l'idea di sfidarla, andando a fare un colloquio con una persona diciamo autoritaria:
Io vs lui e nessun'altro.
Ragionando in maniera molto(o troppo) pragmatica e sempre schifato da queste mie assurde debolezze/problemi, ho pensato che alla fine cosa mai mi sarebbe potuto accadere? Il mondo avrebbe comunque continuato a girare e la mia vita ad andare avanti( anzi forse indietro).
Nonostante l'ansia a mille ci sono andato. Ero bianco, serio, non sapevo dove guardare, etc. Ovviamente la mia agitazione era evidente.
Dalla mia bocca uscivano parole diverse da quelle che pensavo; sicuramente non mi sono espresso in maniera ottimale(o normale); sicuramente non ho detto tutto ciò che volevo dite; sicuramente non ho fatto una buona figura; sicuramente sono stato considerato un idiota che non capisce niente.
Ma alla fine ci sono andato.
Quali sono i pro e quali i contro?
Adesso sono in "tilt". Saranno le emozioni o altro ma non riesco a concentrarmi. Non riesco neanche a giocare al pc he fallisco miseramente o non riesco neanche a leggere un misero articolo...l'ho letto 20 volte ma dopo un ora ancora non ho capito neanche il titolo.
La domanda è: ho fatto bene oppure ho fatto male a buttarmi direttamente nel fuoco delle mie paure?
Questa(brutta) esperienza e analoghe servono a qualcosa oppure no?
Certo, adesso non sto bene appunto per la figuraccia fatta, dato anche che sono molto sensibile a queste cose.
Insomma mi chiedo se il gioco vale davvero la candela.
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ma sì, a parte che son sicuro che non hai fatto una figuraccia e poi hai potuto sperimentare che sei ancora qui, non sei morto
la prossima volta gestirai meglio le emozioni del pre e del post e via via sarà sempe meglio
non dico che "l'allenamento" risolva tutto perchè non è vero, però un pò aiuta
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15-06-2015, 21:11
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Ottimo.
Questa prova di coraggio significa che ti stai rompendo veramente le balline e stai cominciando a prendere in mano la situazione.
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15-06-2015, 22:37
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Lodevole l'intento, ma sarebbe meglio organizzare una strategia prima.
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15-06-2015, 23:22
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,144
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Guarda io stasera, guardando per caso su focus "i segreti della terra" dove hanno parlato dei possibili destini a cui può andare incontro il nostro minuscolo pianeta (buchi neri che possono risucchiarlo per dirne uno, ecc. ecc.)... ho capito che noi esseri umani non siamo "niente", siamo polvere, un granellino di sabbia... ci siamo oggi, non ci siamo domani... e penso che ogni attimo va colto e che alla fine in fondo in questa vita non si ha nulla da perdere. Qualsiasi paura in fondo va sfidata
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Ultima modifica di iturbe89; 15-06-2015 a 23:24.
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15-06-2015, 23:44
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#18
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Principiante
Qui dal: Jun 2015
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 42
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Colloquio di che tipo? Hai parlato di te stesso?
In generale penso sia giusto sfidare le proprie paure, ma con equilibrio.
Bisogna conoscere i propri limiti e andare oltre un poco alla volta.
Non mi sembra saggio lanciarsi in una esperienza al di la' delle proprie capacita', specie senza un piano preciso.
Hai dato prova di volonta' e coraggio, questo si. Ma mi chiedo cosa rimane oltre a questo (che comunque non e' poco).
Voglio dire... non tenterei un esame senza prepararmi per bene. Rischierei di sentirmi solo peggio dopo, di fronte al mio insuccesso.
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16-06-2015, 00:15
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Quote:
Originariamente inviata da PathFinder83
Colloquio di che tipo? Hai parlato di te stesso?
In generale penso sia giusto sfidare le proprie paure, ma con equilibrio.
Bisogna conoscere i propri limiti e andare oltre un poco alla volta.
Non mi sembra saggio lanciarsi in una esperienza al di la' delle proprie capacita', specie senza un piano preciso.
Hai dato prova di volonta' e coraggio, questo si. Ma mi chiedo cosa rimane oltre a questo (che comunque non e' poco).
Voglio dire... non tenterei un esame senza prepararmi per bene. Rischierei di sentirmi solo peggio dopo, di fronte al mio insuccesso.
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No, è diverso. Non ho fatto il colloquio per sfidare me stesso in primis ma perchè mi serviva.
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16-06-2015, 00:16
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#20
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 818
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Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Però io non capisco quelli che dicono “visto che mica sei morto!”, anche la mia prima psicologa (TCC ) mi diceva così..ma io lo sapevo ben che non morivo…ma che cavolo centra… io ancora ripenso e sto male, ma male cane, per “esposizioni”, chiamiamole così, di anni e anni fa, decenni, cose che mi influenzano la vita ancora e tanto! Non è la morte ma neanche una cazzatina. Però è pur vero che o così o pomì.
Son problemi.
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