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L'ipotesi è di prostituzione libera: no racket, no sfruttatori / protettori, no condizioni di disagio sociale / economico, possibilità di fare altro lavoro accettabile, decisione presa autonomamente.
Inoltre si suppone che tutti i rischi per la salute siano ridotti al minimo, che si operi nelle migliori condizioni possibili ambientali, magari anche che si operi in una struttura che tuteli dal rischio di clienti violenti, stalker, ecc.
L'espressione 'prostituzione passiva' va intesa come l'attività svolta facendosi pagare per praticare sesso passivo (donna prostituta con cliente uomo, oppure uomo / trans che si prostituisce con cliente uomo attivo), quella 'prostituzione attiva' quella che viene fatta da chi si prostituisce praticando sesso attivo (uomo / trans(?) che si prostituisce con donne, uomo/trans che si prostituisce con cliente uomo passivo).
Semplifichiamo senza considerare la variabilità / alternanza dei rapporti possibili uomo - uomo o situazioni particolari in cui la donna utilizza oggetti per ribaltare le condizioni attivo / passivo.
Il giudizio va espresso riguardo alla condizione della persona che si prostituisce e a nient'altro.
Il termine 'concepire' significa: riuscire a vedere come accettabile quella condizione perchè si ritiene possibile che la persona non la viva in modo deleterio per se stessa per qualche motivo e che mettere in pratica quella scelta non leda sè e la sua vita.
Rispondere che si 'concepisce' non equivale necessariamente ad ammettere che si sarebbe in grado di fare quel tipo di esperienze.
Infine una domanda/curiosità: esiste la prostituzione tra donne?
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