Walla

Ti capisco ma secondo me non hai alternative. Scusami ma ti si presenta un'occasione d'oro che centinaia di persone oggi vorrebbero e anche se sei fobico devi accettare. E poi cosa diresti a tuo padre? Scusa, non me la sento? Se fossi in te farei lo sforzo. Se va bene tutto ok. Se va male a tuo padre puoi dire che hai provato e che ti sei impegnato.
Non puoi dire NO ad un posto praticamente sicuro. Fosse incerto capirei, sicuro no. Metti che rinunci e poi, cercando, trovi solo roba tostissima per un fobico (tipo al pubblico): dopo sei costretto a farlo perchè dovrai pure lavorare per vivere. La cantina mi pare relativamente tranquilla.

alleny82

Ti capisco..
Un metodo strategico ma di fatto non so quanto attuabile, sarebbe quello di pagare il proprietario di un'altra cantina che non sia ovviamente quella che conosce tuo padre.. per farti fare un po' di pratica su tutto quello che ci sarebbe da fare!

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Non mi sembra troppo la cosa giusta dire “DEVI accettare perc un altro al tuo posto etc.”, se proprio uno detesta trovarsi a fare le cose per obbligo o perché tutti si aspetterebbero che o perché è normale e da pazzi non accettare etc. etc.

Personalmente se accetterei sarebbe per: curiosità/spirito di avventura, della serie: e mo vediamo che cazzo succede (parte tutto l'animu sulle cantine vinicole)
e poi ovviamente perc ho una motivazione sotto che mi spinge ad avere il danaro.

Comunc noi fobici/evitanti che non vogliamo lavorare siamo incredibili, perché tutti lo cercano e non lo trovano e a noi vengono a proporcelo senza che alziamo un dito mandandoci nel panico più totale

Tutto il mondo pensa: speriamo che mi chiamino, e noi pensiamo: e se mi chiamano? DDDDD:
a chi glielo vai a spiega

claire

Una vita così.
Io ho letteralmente il lavoro che mi salta addosso,è angosciante e più salgo in graduatoria più mi chiamano,a settembre dovrò spaccare il telefono.
La psicologa mi ha detto che un notaio che conosce cerca una segretaria,un'altra si sarebbe messa in ginocchio,
Io di fronte alla raccomandazione ho detto un no che mi hanno sentito in strada.
Non mi lamento mai pubblicamente del lavoro per paura che la gente salti fuori a propormi lavori,poi non si sa più come liberarsene.

*Stellina*

Verissimo: infatti anch'io che ho ricevuto dal nulla uno stage son qui a chiedermi come farò e se ce la farò... etc etc
Io però cerco di mandare a quel paese l'evitanza.. e consiglio di fare così anche all'autore del thread! Capisco la fobia, le attese e tutto... ma provaci... al di là dei soldi e delle aspettative di tuo padre, potrebbe essere un modo per metterti alla prova e per farti sentire meglio

cancellato15324

Pure io.
Uccidetemi, vi prego.

*Stellina*

Evidentemente nonostante le fobie e l'evitanza... io penso che tu VALI. Altrimenti ti lascerebbero a casa... o non te li proporrebbero proprio i lavori.
A me propongono solo stage sottopagati.. ma nonostante tutto... provo a non evitare più.. perchè non ne esco in questo modo

*Stellina*

No ragazze... fatevi forza... è bellissimo avere qualcuno che propone un lavoro vero, con uno stipendio vero...
Volete finire come me.. che ormai solo ad un passo dal barbonaggio?? Credetemi che non è meglio... stare sulle spalle di genitori che non mi hanno mai amata e che mi rinfacciano persino il cibo... solo perchè non sono in grado di lavorare

claire

No senti,questo è un mito da sfatare:non c'è nessuno che mi può licenziare a meno di episodi gravissimi,per questo continuo a fare supplenze.Non ho capi,c'è il dirigente ma non controlla il mio lavoro.
Ho fatto due esperienze nel privato ed era devastante:tutti i giorni sgridate,pianti infiniti,non sei capace,dove hai la testa,sbagli sempre,notti insonni e licenziamento lampo.
È per questo che non vedo futuro allontanandomi dalla scuola.So già com'è.

Bluevelvet93

Purtroppo (non riferito a te).

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A meno che non si tratti di un lavoro che riguardi le proprie passioni o in cui si debbano mettere in campo le proprie capacità non punterei troppo a lavorarci pensando di mettersi alla prova e di dimostrare a sé stessi o peggio agli altri qualcosa, perché... Non lo so, cosa dovrebbe dire un lavoro che non ci riguarda minimamente su noi stessi?
Un lavoro che ci costringe a stare a stretto contatto con gli altri noi che subiamo le dinamiche di gruppo, le gerarchie, l'autorità etc.
Molto meglio avere come obiettivo il denaro
E una motivazione che ti spinga ad ottenerlo e a resistere
(marco tu prova, magari ti trovi come collega Sakamoto-kun che assaggia bicchieroni di pioggia *-*)

claire

Hai ragione infatti mi sono vergognata per
aver snobbato a priori il lavoro dal notaio,ma il terrore nella mia vita vince sempre.

claire

Stanno cambiando le cose,comunque...

*Stellina*

Allora ti chiedo scusa.. non volevo offenderti, bensì farti un complimento.. comunque sia non me ne intendo, ma una graduatoria penso sia difficile da scalare con tutta la concorrenza che c'è, o no? Non è una specie di concorso??? Quindi se stai ai primi posti significa che sei intelligente e vali
Per il resto... notti insonni, pianti continui, sgridate infinite... so cosa si prova.. nelle mie piccole esperienze di stage, è andata quasi sempre così... per questo sono consapevole che non avrò mai un lavoro vero in queste condizioni Forse nemmeno riuscirei a reggerlo.. però ecco, il non averlo mi condanna a rimanere per sempre alle dipendenze di una famiglia malsana e dispotica.. che è la causa di tutti i miei problemi psicologici, tra l'altro.
Io ti auguro davvero di cuore di approfittare delle ferie per rigenerarti e ossigenarti.. poi si vedrà!
Secondo me se si ha l'occasione di un lavoro, vale la pena tentare.. poi se proprio diventa un martirio... ok, si lascia.. piuttosto di ammalarcisi... però ecco, tentiamo, facciamoci forza

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Lo dico perché in un'estate feci la cameriera, a diciassette anni, al mare, e questo cosa doveva mostrare di me?
Cioè, il fatto di lavorare lì mi valorizzava come persona?
Dimostrava qualcosa?
Ho lavorato lì solo per il desiderio di dimostrare qualcosa ai miei famigliari e ai miei affetti, per obbligo, perché non sapevo che fare, ed ecco quantomeno non usiamo il lavoro come strumento per valutare noi stessi e le nostre capacità, soprattutto questo genere di lavori che non riguardano ciò che desideriamo fare, o ciò per cui abbiamo studiato perché ci appassiona.
Veramente, in questi lavori l'obiettivo per me dev'essere il danaro.
E poi imparare a sopravvivere alle situazioni senza che ci sommergano ma questo non so dove/come si impara

claire

Ma figurati non mi sono offesa,anzi capisco il tuo punto di vista...la graduatoria si sale più si lavora,e io in questi dieci anni dopo la laurea mi sono dedicata a tempo pieno alle supplenze e per questo ho un punteggio alto.Non ho nessun titolo di merito.
Quello che mi spinge a continuare è proprio la paura di dover rientrare in famiglia,che anche nel mio caso è molto disfunzionale.E poi il senso del dovere,vedere appunto persone che si scannerebbero per un mio incarico annuale.Accetto,vado.Poi piango e mi dispero.Quest'anno è stato orribile,ogni giorno più inadeguata e fobica.Tiravo avanti solo pensando che questo lavoro non l'avrei fatto più.Troppo complesso già per una persona normale,figurarsi per me.Al tempo stesso ho troppa paura di tentare altri lavori.Forse a breve mi infermerò per i problemi di salute e allora avrò una scusa per non lavorare,mettermi in un angolo e lasciarmi morire di fame.

Dalle tue parti non c'e possibilità di fare lavoretti tipo raccolta frutta in estate,baby sitter,aiuto compiti?So che vanno per conoscenze pure questi,ma magari mettendo fuori dei volantini col numero....Non ci si fa il futuro,ma tanto per sentirsi un minimo indipendenti e passare il tempo...

*Stellina*

Eh...
La frutta potrebbe essere interessante... ma bisogna spostarsi?? :S
Lavoretti tipo baby sitter o aiuto compiti ci saranno senz'altro.. il problema è proprio la fobia enorme che ho.. il sentirmi inadeguata, il non riuscire a sostenere la responsabilità di un bimbo, il rapporto con i genitori... sembrerà strano, ma questi lavoretti mi terrorizzano. Lo so che è la fobia a parlare.. ma per ora non ne ho ancora avuto il coraggio.. resisto con questi stage sottopagati... dove comunque devo combattere, ma non ho la responsabilità di un bambino... mi terrorizza proprio la cosa!
Il mettere il volantino significherebbe comunicare alla gente che mi sento idonea a fare un simile lavoro.. invece così non è, aiutoooooo
Devi comuqnue essere fiera di te stessa perchè nonostante la guerra contro la fobia, hai resistito e hai lavorato corpo e anima
Lo immagino che sia stressante e complesso il tuo lavoro.. a me terrorizza solo seguirne uno di bimbo, figurati una classe intera! Diciamo che se davvero non hanno potere di mandarti via e nessuno ti segue da vicino in ciò che fai.. ciò potrebbe essere un piccolo punto a favore di questo lavoro che devi valutare per l'anno prossimo Forse alle dipendenze di qualcuno che ti monitora in tutto ciò che fai (in un ipotetico altro lavoro x) potrebbe essere ancora peggio

Onizuka

Ondine come sempre riesci a capirmi :')
Ringrazio anche gli altri per l'interessamento e per le risposte.
Ah, ancora non so che fare comunque.

Boriss

Provo a semplificarti il discorso
Hai due opzioni:
Opzione 1 - Nun c'hai na lira, accetta il lavoro che ti viene proposto e sopporta le figure di merda iniziali
Opzione 2 - C'hai i sordi, rifiuta il lavoro, cerca quello che più ti piace e sopporta le figure di merda iniziali

claire

pure io non riesco a fare la babysitter
Poi le vogliono spigliate automunite fanculo
Per la frutta bisogna vedere cosa c'è in zona,se ci sono frutteti...o vigne per settembre