MoonwatcherIII

[da NON spostare in seguito in off-topic, in quanto ha attinenza con l'ansia sociale, dato che essa E' un problema] :P

Ecco a voi un nuovo affascinante tema di riflessione, dal vostro postatore notturno...

Avete mai sentito parlare di Problem Telling?

Solitamente ci si immagina che una vita bella, serena e piacevole, sia una vita priva di problemi. Ma ne siete proprio sicuri? Sarebbe una vita monotona! Non è meglio una vita piena di problemi interessanti? D'accordo, qua si parla di prendere decisioni in campo aziendale, ma la stessa cosa può essere applicata anche ai nostri problemi... vedere il lato "bello" dei problemi, saperli raccontare, porre in evidenza gli aspetti più significativi, in maniera chiara ed esauriente, tanto dei problemi, quanto di ciò che si è attuato per risolverli, è il primo passo per risolvere i propri problemi...

Per maggiori info:

http://problemtelling.blogspot.com/2...m-telling.html

Per farsi due risate... il decalogo dei problem teller... :lol: :

http://www.giuseppevitale.it/dblog/a...p?articolo=118

Miky

nai sentito, piutto il problema mio caso mai sarebbe il petting
uahahahahahahahahah

Moonwatcher

Bè, sì chiaro, nel caso di disagi come i nostri, bisognerebbe step by step riuscire a fare problem telling prima con persone più comprensive e sensibili... e poi via via, aumentando ogni volta la difficoltà... io devo lavorarci parecchio, dato che sono molto indietro, iniziando dal primo gradino, che è raccontare i miei problemi a me stesso... (chi mi può comprendere meglio di me stesso? :lol

valmor

Nel lavoro si è in qualche modo personalmente esterni dal problema che si vuole identificare, descrivere e poi soprattutto risolvere, tre fasi che devono essere tutte eseguite bene. Sia i problemi riguardanti la produzione/organizzazione aziendale, sia quelli dei clienti che si vuole soddisfare o dei dipendenti sono esterni alla nostra mente ed animo e si possono narrare, il più delle volte, aiutandoti con dati quantitativi, matematici, statistici, che anche se vanno interpretati sono in sè oggettivi e comprensibili. E quando vuoi risolverli devi agire su qualcosa esterno da te e ben più definito di emozioni e stati d'animo, inoltre puoi vedere e spesso quantificare i risultati in termini di profitto, domanda/offerta, vendite, magari facendo sondaggi se ti serve feedback; scusate se è poco.

Invece problemi come i nostri sono più interni che non si può ed emozionali, e questo rende diversissimo già il processo di analisi e identificazione - il primo fondamentale passo senza cui non c'è nessun 'telling' - in parte viziato dagli schemi di pensiero associati agli stessi problemi che analizziamo, e di conseguenza anche il racconto - di cose interne, soggettive, qualitative e non sempre chiare e definite - e la comunicazione del problema.

Comunque, al di là dei termini, riuscire a comunicare e a far capire velocemente - per quanto possibile - un problema emotivo ad altri, soprattutto se non lo hanno, è un'abilità invidiabile.