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animanera71 21-04-2009 22:10

i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

animaSola 21-04-2009 22:26

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

A mio modesto parere la seconda ipotesi....o per lo meno se non avessi gli attacchi di panico e l'agorafobia...sarei una persona...abbastanza sana ed equilibrata....Nel mio caso...le due cose non si sovrappongono.

piocca 21-04-2009 22:40

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

Nella fobia sociale le due alternative vengono a coincidere, come hai detto tu, è un circolo vizioso difficile ma non impossibile da controllare: Nothing is Impossible... 8)

Jeanne 21-04-2009 23:08

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

Ciao, la domanda è ben posta, sono cose alle quali penso tutti i giorni, credo solo che come dici tu le risposte saranno più che altro soggettive, in base alla propria esperienza. Non credo esista solo un'origine ed una fine in questa "sofferenza esistenziale".
Per quella che è la mia esperienza quoto questo:
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

Non so se sia dipeso da fattori genetici, o da cause esterne scatenanti qualcosa che era già latente...so solo che il circolo vizioso l'ho creato io. Un giorno ero così...e qualche anno dopo ero colà. Cos'è successo, in mezzo? Ero io quella di prima, o sono io quella di adesso? Quello che più mi spaventa, ora, è che le cattive abitudini, ormai consolidate, si tramutino in una difesa ad oltranza. E' un pò come quando si cerca di smettere di fumare, che si protrae al giorno dopo, e all'altro ancora...

ciao

giordano 21-04-2009 23:31

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

?

la prima si lega alla seconda ..quando dici: "l'incapacità di portare avanti in maniera..." ..quell'incapacità è generata da ansia , depressione , fobia

animanera71 21-04-2009 23:45

conosco bene le dinamiche dei circoli viziosi: in pratica vi sono dentro da almeno 25 anni :-D

e so quanto alla fine le situazioni si leghino insieme sino a risultare irriconoscibili.

è vero che non riuscire a vivere interazioni umane porta ad essere depressi e frustrati, sino a gettare la spugna..

ma è altresi vero che in primis la depressione, l'ansia e le fobie ti portano a non avere nemmeno il coraggio e la forza di esperire certe situazioni.

ma....

io penso che l'origine sia la dove sono le mie stesse radici di essere umano. nell'infanzia. dove ho allignato. nel padre padrone che mi reso mansueto. nelle continue liti con mia madre. nel mio sentirmi impotente dinnanzi a quelle scenate che si reiteravano senza posa (e senza apparente fatica O_o)

è la che si è forgiata la mia psiche, che ho iniziato a temere la vita, a sentirmi in colpa, non adeguato, non come avrei voluto io... è la che ho iniziato a sospettare degli altri, a temere d'esser ferito... è la che non mi è stato insegnato ad amare, a parlare liberamente, ad esternarmi senza paure...

certo, crescendo questo cose si capisco automaticamente e sembrano perfino decisamente ovvie (e lontane, molto lontane!)... e pur capendole ed esiliandoci da quei ricordi e sentimenti si continua a vivere nel dolore.... perchè?

forse perchè non mi sono ancora affrancato del tutto da questi ricordi.

o forse perchè ormai l'ansia che mi sono cucito addosso in innumerevoli anni si autoalimenta da se, a prescindere da ciò che l'ha originata (che magari è stato perfino digerito ed elaborato...)

mah...

animanera71 21-04-2009 23:57

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
E' un pò come quando si cerca di smettere di fumare, che si protrae al giorno dopo, e all'altro ancora...

io ho fumato per 20 anni due pacchetti di lucky al giorno... poi una mattina mi sono svegliato è... dopo tot colpi di tosse e sputacchiamenti di catarro mi sono fatto un esame di coscienza... ho bevuto un caffè... quindi ho fumato l'ultima sigaretta, con la consapevolezza che fosse proprio l'ultima... e così fu!

(ps: nel giro di una settimana diventai afono.. a tali rimasi per circa 6 mesi... O_o)

animaSola 22-04-2009 00:13

Bisogna avere una forza immensa x riuscire a dire Basta!
Io pure un giorno mi sn svegliata..mi sn bevuta l'ultimo bicchiere di rum..e poi ho smesso... e ora sn 6anni che sn fuori dal giro...ma in quel periodo avevo ancora l'energie necessarie x farlo.....Col passare del tempo..piu cose si accumulano..e piu è difficile...trovare la forza, la volontà,la pazienza, la perseveranza, l'autocontrollo e l'amore x se stessi...x cambiare rotta. :?

animanera71 22-04-2009 00:19

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Bisogna avere una forza immensa x riuscire a dire Basta!
Io pure un giorno mi sn svegliata..mi sn bevuta l'ultimo bicchiere di rum..e poi ho smesso... e ora sn 6anni che sn fuori dal giro...ma in quel periodo avevo ancora l'energie necessarie x farlo.....Col passare del tempo..piu cose si accumulano..e piu è difficile...trovare la forza, la volontà,la pazienza, la perseveranza, l'autocontrollo e l'amore x se stessi...x cambiare rotta. :?

hai ragione, me ne rendo perfettamente conto! anche xè alla soglia dei 38 anni non sono piu un pischello, ed è davvero obbligatorio guardare in faccia la realtà per quello che obiettivamente è, senza farsi troppe illusioni..

però, come dire... se mi sono iscritto qui non è per crogiolarmi nei miei problemi o per ricevere pacche di comprensione sulla spalla...

è piuttosto un tentativo (forse vano, forse scemo, forse fuori luogo...) per cambiare strada. per farmi un po di sana autoanalisi e vedere di cavarne qualcosa di buono.

poi magari non ne caverò niente... ma questo è un altro discorso O_o

di buono quando sei sul fondo del barile c'è che oltre non cadrai!

Jeanne 22-04-2009 00:37

Sono contenta di leggere queste cose, qui...
Volevo anch'io parlare di "archetipi" (più che parlarne, m'era venuto un sospetto) ma allo stesso tempo non volevo fare "filosofia".


Ma il punto importante ora, sarebbe capire come fare...come fare...
Tu chiedi come mai si continui a vivere nel dolore?
Io immagino sia un po' come succede per le volpi, che quando sono state ferite non dimenticano.
La grande sensibilità non è una cosa da estirpare.
Forse si tratterebbe di imparare a gestirla nel modo
migliore e meno doloroso possibile.

Rispondo qui anche per il tabacco: sei stato determinato,
ma io sarei più moderata, due pacchetti erano
veramente troppi! Forse eri arrivato al capolinea?
In effetti, per analogia, fumare mi piace...
non sarà che anche questa condizione, alla fin fine ci provoca un qualche piacere?

julien_cd 22-04-2009 00:40

Quote:

Originariamente inviata da Jeanne
Sono contenta di leggere queste cose, qui...
Volevo anch'io parlare di "archetipi" (più che parlarne, m'era venuto un sospetto) ma allo stesso tempo non volevo fare "filosofia".


Ma il punto importante ora, sarebbe capire come fare...come fare...
Tu chiedi come mai si continui a vivere nel dolore?
Io immagino sia un po' come succede per le volpi, che quando sono state ferite non dimenticano.
La grande sensibilità non è una cosa da estirpare.
Forse si tratterebbe di imparare a gestirla nel modo
migliore e meno doloroso possibile.

Rispondo qui anche per il tabacco: sei stato determinato,
ma io sarei più moderata, due pacchetti erano
veramente troppi! Forse eri arrivato al capolinea?
In effetti, per analogia, fumare mi piace...
non sarà che anche questa condizione, alla fin fine ci provoca un qualche piacere?


bè direi di si...adagiarsi piace a tutti, anche nel proprio malessere o nei propri vizi "negativi"

animaSola 22-04-2009 00:40

Quote:

Originariamente inviata da animanera71
però, come dire... se mi sono iscritto qui non è per crogiolarmi nei miei problemi o per ricevere pacche di comprensione sulla spalla...

è piuttosto un tentativo (forse vano, forse scemo, forse fuori luogo...) per cambiare strada. per farmi un po di sana autoanalisi e vedere di cavarne qualcosa di buono.

Ti auguro che possa servirti...io in un anno che sono qui...tutta questa sana autoanalisi non sono mai riuscita a farmela...continuo a vivere in un mondo tutto mio...partorendo gli stessi schemi mentali di 20 anni fà....A volte vorrei dirmi..con convinzione ,che posso diventare una persona diversa...ma non riesco mai a convincermene.

animanera71 22-04-2009 01:55

non saprei... so solo che un giorno mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: non voglio essere schiavo di una sigaretta! e da li ho smesso.

ho un forte desiderio di cambiamento, di disarmarmi, di strapparmi la pelle... magari con tutti i tatuaggi che mi sono fatto da adolescente... e di ristabilire i confini della mia anima, cosi come l'estensione delle mie percezioni (o l'estensione del dominio della lotta, giusto per citar un libricino che rappresenta bene certi stati emotivi ed esistenziali)

sono stanco di avvertire una distanza netta tra la mia pelle ed il mondo esterno.

voglio una rivoluzione, costi quel che costi, sono pronto a subirne le conseguenze... ma voglio veramente una rivoluzione.

.. e magari sarà l'ennesimo fallimento bieco ed idiota, ma mi sentirei peggio se non ci provassi nemmeno. mi sentirei finito. e non posso accettare questo pensiero. non posso e non voglio! non lo sopporterei.

e se poi un giorno davvero mi sentirò cosi, beh semplicemente tirerò le redini alla mia esistenza, senza nemmeno prendermela piu di tanto... e senza tante parole.

ma onestamente parlando farò in modo di non arrivarci O_o

-Dama-del-Drago- 22-04-2009 02:18

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?


Nell'autostima inesistente?
Nell'educazione troppo rigida o il contrario?
Nelle incomprensioni familiari?
Nella malattia fisica che deturpa il corpo?
Nella malattia mentale?
Nel peso del giudizio altrui?
Nel bombardamento di stimoli visivi impossibili da emulare?
Nella superficialità dell'era moderna?
Nell'insostenibile stronzaggine dell'essere?
Ecc....?

Fai un pò tu... c'è l'imbarazzo della scelta mi pare.

Joker5 22-04-2009 02:28

Quote:

Originariamente inviata da animanera71
non saprei... so solo che un giorno mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: non voglio essere schiavo di una sigaretta! e da li ho smesso.

ho un forte desiderio di cambiamento, di disarmarmi, di strapparmi la pelle... magari con tutti i tatuaggi che mi sono fatto da adolescente... e di ristabilire i confini della mia anima, cosi come l'estensione delle mie percezioni (o l'estensione del dominio della lotta, giusto per citar un libricino che rappresenta bene certi stati emotivi ed esistenziali)

sono stanco di avvertire una distanza netta tra la mia pelle ed il mondo esterno.

voglio una rivoluzione, costi quel che costi, sono pronto a subirne le conseguenze... ma voglio veramente una rivoluzione.

.. e magari sarà l'ennesimo fallimento bieco ed idiota, ma mi sentirei peggio se non ci provassi nemmeno. mi sentirei finito. e non posso accettare questo pensiero. non posso e non voglio! non lo sopporterei.

e se poi un giorno davvero mi sentirò cosi, beh semplicemente tirerò le redini alla mia esistenza, senza nemmeno prendermela piu di tanto... e senza tante parole.

ma onestamente parlando farò in modo di non arrivarci O_o

...sarà strano dirlo a te che hai più di 10 anni di me ma...mi ricordi me 9 anni fa. Volevo cambiare cambiare cambiare cambiare...e usavo gli stessi toni che usi tu.
Sarà stata, forse, una cosa di comodo, ma alla fine ho concluso che non era neanche tanto giusto, che dovessi cambiare così tanto. E non parlo solo delle cose di cui nessuno si priverebbe, ma anche di quelle che forse potrebbero essere state tra le cause del malessere. Non era giusto in ogni caso. Comunque, non sono cambiato. Forse cresciuto, ma cambiato no.

...lasciando stare il mio caso, pensi che una rivoluzione del genere sia possibile? O tu in particolare te ne senti capace?

animanera71 22-04-2009 02:31

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
lo so che c'è l'imbarazzo della scelta :-D

l'insostenibile stronzaggine della vita poi è molto poetica, almeno a quest'ora... (e chissà perchè mi ricorda tot persone: un collage pazzesco!)

in ogni caso io penso che molti vuoti dentro di noi abbiano un nome preciso. ma è un nome che non viene MAI pronunciato.

tecnicamente anche la psicologia parte dal presupposto che i pazienti in larga misura siano bugiardi, o meglio.. che non dicano mai tutto di se, al 100%. e questo perchè vi sono sempre dei tasselli, dei particolari, che si preferisce non esternare... o che si reputano poco interessanti o poco pertinenti alla situazione. ovviamente erroneamente.

a me viene in mente una favoletta che qualcuno deve avermi raccontato da bambino, in cui si diceva che i mostri svaniscono solo se li chiami per nome e ad alta voce, altrimenti rimangono per sempre li, al tuo fianco, a bisbigliare...

chissà! già... chissà!

animanera71 22-04-2009 02:38

il problema x me è molto piu semplice ed immediato.

innanzitutto faccio una premessa: nel corso di tutti questi anni ho cercato spesso di dar delle svolte alla mia vita... e in certi periodi ci sono pure riuscito.

rispondendo alla tua domanda ti dico che... non so se ho davvero la forza e la capacità di cambiare. non so davvero.

so che però avverto questa esigenza in maniera molto violenta, e non come un invito. per cui non posso tapparmi le orecchie, ne girarmi dall'altra parte. se lo facessi sarebbe ancora peggio.

a costo di farmi del male cambierò!

e cambierò anche a costo di andare contro la mia morale ed i miei ideali.

(poi magari resteranno solo parole... ma chissà!!!!)

animanera71 22-04-2009 02:57

OGNI PENSIERO CHE HO IMPRIGIONATO NELL'ESPRESSIONE DEVE ESSERE LIBERATO DALLE MIE AZIONI.

ecco, forse è solo questo che sento dentro!

e lo leggo pure nelle vostre parole... di tutti! dai piu cinici a quelli che si sono ormai adagiati a compromessi, che hanno perso le forze e le speranze.

io non ho il potere di aiutarvi. non ho formule magiche... ne sono riuscito ad ingraziarmi qualche divinità in tutti questi anni. posso solo condividere con voi il mio desiderio di vivere, e cercare di trasmettervelo.

non vale nulla, è tutto ammaccato, lo so... ma è l'unica cosa che ho!

buona notte!

-Dama-del-Drago- 22-04-2009 03:20

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
in ogni caso io penso che molti vuoti dentro di noi abbiano un nome preciso. ma è un nome che non viene MAI pronunciato.

Tehanu 8)

raindrop 22-04-2009 11:15

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

e secondo le TUE esperienze ?

che esperienze hai ?
non lo sappiamo qui in pubblico .... non hai messo praticamente niente , niente !!! di tuo qui se non vaghe stronzatine pseudo culturali , domande, consigli spesso non richiesti , parli per astratto , niente di concreto nei tuoi discorsi , non un riferimento, non un episodio ...
s

tu parli di confronto con noi ? di volere conoscere diversi punti di vista col dialogo ?

non barare: non ti confronti, non dialoghi , assomigli solo una sanguisuga !
e mi vergognerei molto a essere come te


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