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Salve a tutti
Salve a tutti mi chiamo Antonio ho 22 anni e vi scrivo dalla provincia di Napoli... sono una persona felice, ma che soffre di fobia sociale. Ormai sto capendo che questa situazione deve cambiare perché, soprattutto nel contesto in cui vivo, mostrarsi deboli nei confronti degli altri può risultare fatale.. non a caso lavorai come cameriere in un bar di cafoni e fui trattato veramente come un fenomeno da baraccone.
Leggendo i vostri topic ho notato che il mio problema è decisamente minore della maggior parte degli iscritti eppure noto che la mia situazione sta precipitando e vorrei trovare il paracadute prima che sia troppo tardi. Ho degli "amici" se tali possono definirsi...vi esco il sabato, ma niente di più. Avevo un amico strettissimo, con cui c'è stata una specie di relazione, ma poi è finita... mi ha detto che ero una persona troppo triste per lui! insomma vi ho sofferto molto non per la relazione in sé, ma per l'amicizia perduta. Adesso penserete che io sia omosessuale... no, non è così. O almeno non lo so, è un aspetto di me che non riesco ancora a chiarire pienamente. Comunque bando alle ciance, il problema che mi assilla è il mio sentirmi in continuo imbarazzo in presenza degli altri...comincio a balbettare e ad aver molta difficoltà a costruire una frase in sequenza logica corretta! quando parlo con alcune persone(tipo amici di amici) in testa si insinuano pensieri ossessivi in base ai quali la persona davanti sta pensando che sia uno scemo, un idiota e così via. Questi pensieri non fanno altro che rendermi impacciato facendo sì che davvero risulti strano o sfigato(perdonate il termine, lo trovo davvero stupido ma è per render l'idea)agli occhi degli altri. Quindi è un circolo vizioso... più ho questi pensieri, più divento impacciato e faccio figuracce, più sembro strano e più i pensieri ossessivi aumentano. Non so fino a che punto contino alcune cattiverie subite in passato da altri... Voglio liberarmi di questi pensieri... voglio parlare con gli altri con la stessa identica calma che ho con i miei genitori oppure con il mio migliore amico che conosco da quando sono nato. Perché invece non è così? non sono triste o depresso, ma questa situazione potrebbe farmi collassare molto presto!da quando sto passando questo periodo di fobia sociale(che in ogni caso ho sempre avuto anche se con minore quantità) non riesco più a legare con nessuno... riesco a soffermarmi al massimo al ciao. Che consiglio mi date? |
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate
Tradotto liberamente: benvenuto! |
complimenti per il nick prima di tutto! :D
e benvenuto ovviamente... :wink: consigli? mmm... credo sia sempre questo... avere fiducia in noi stessi! che più che un consiglio è un obiettivo comune a un sacco di gente, credo :) |
Ciao benvenuto!!! :wink:
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Il mio errore è stato aprirgli il mio cuore e raccontargli di me, dei miei disagi e così via. Sta di fatto che dopo un anno e mezzo lui ha messo fine alla relazione dicendo che mi voleva come amico ma non come compagno perché ero troppo triste e con poca autostima per lui, però comunque l'amicizia era rimasta aperta... ma ovviamente era tutto ridotto a semplici telefonate che pian piano sono scemate. Scusate se sono stato prolisso :roll: , ma questo è l'unico posto dove non mi sento giudicato.. nella vita reale nessuno sa di questa mia parentesi. Quote:
In ogni caso faccio di tutto per non mettermi da parte... cerco di uscire sempre con nuove persone... se esco con il mio amico storico stranamente mi sento sempre sicuro di me! che cosa strana.. sembro un po' il bambino che senza genitori si spaventa. Più che altro volevo sapere se lo psicologo(o psichiatra... non so) o medicinali sono stati utili a superare questi problemi. In realtà la vergogna c'è, ma la situazione sta diventando troppo insostenibile e la vita è una! |
benvenut
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benvenuto!! |
grazie mille per il pensiero :oops:
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io ritengo, forse erroneamente (e nel caso chiedo scusa anticipatamente), che la tua timidezza abbia radici nella tua sessualità... nella tua insicurezza sessuale/sociale.
il fatto stesso che parli di "possibile" omosessualità, come fosse un difetto o un punto a tuo sfavore... allontanando questa eventualità dalla tua stessa logica, è un pregiudizio sufficiente per far notare che è li che dovresti battere il martello e cercare di capirti. io persolmente ritengo che l'omosessualità sia una normale variante del comportamento umano (che è poi quello che l'OMS e il comitato di psichiatri americani hanno dichiarato ormai da parecchi anni) purtroppo esiste un retaggio sociale/culturale che fa si che molti reputino ancora l'omosessualità una malattia. ci stanno addirittura genitori che portano i figli in seduta da psicologi, per farli "GUARIRE" da questa presunta malattia... e la cosa ancor piu triste è che vi sono psicologi che si fanno pagare per queste cavolate, e non hanno ne il coraggio ne la forza di dire ai genitori che l'odierna psicologia non considera l'omosessualità una malattia... e che sono i genitori che dovrebbero andare in psicanalisi per cercare di aprire la loro mente da pregiudizi medievali ed ubbie popolari assai cretine. detto ciò, sappi che l'amore è un sentimento che passa attraverso un corpo... e la scelta del corpo è del tutto soggettiva e non pregiudica il valore del sentimento, ne ci rende migliori o peggiori. fai chiarezza in te, in ciò che sei e ciò che desideri... ma cerca di farlo senza farti influenzare dai giudizi esterni (e soprattutto dai pregiudizi... che perlaltro al sud sono ancora piu forti mi sa...) cerca anche di fare un lavoro interiore di accettazione, di autoanalisi... cercando di capirti ed accettarti per tutto quello che sei, per tutte le sfumaturare del tuo essere (a prescindere da quello che sei) e poi, ovviamente, se ritieni di averne bisogno, cerca uno specialista in grado di ascoltarti, capirti ed aiutarti (io personalmente credo che il tuo sia un mero problema di fiducia, di conoscenza e coscienza di te... non credo tu abbisogni di farmaci) forza e coraggio!!!!! :-D |
grazie animanera mi ha fatto davvero piacere leggere una risposta così analitica nei miei confronti.
Però questa parte di me non mi crea tanti problemi, sinceramente la sessualità la ritengo una sfera privata! mi sono accettato benissimo e con tutta sincerità non mi sento diverso da nessuno! E' proprio quello che più mi manda in bestia della nostra società: l'omosessualità è vista come una caratteristica che rende una persona diversa! se pinco pallino fosse gay, la società (compresi i gay anche se sembrerà strano) tenderebbe a caratterizzarlo principalmente come gay come se questa caratteristica privata corrispondesse alla totalità di azioni compiute dalla persona in questione. Proprio come diceva Daniele Silvestri, anche chi tollera(che poi tollerare che? mica c'è qualcuno che ti prende a pugni?) l'omosessualità continuerà a tollerarla in quanto eccezione. Ma la colpa di ciò non la ha solo la società, ma i "gay" stessi; sono i primi a ghettizzarsi e ad allontare qualsiasi diverso da loro! sono i primi che continuano a definirsi "gay"... è come se io perché sono nato con i capelli biondi mi definissi solo per questa caratteristica, ma c'è ben altro che rende la persona diversa. Spero di esser stato chiaro e non troppo confuso. In ogni caso ritornando a me, non penso di essere omosessuale... l'unico vero amore che ho provato è stato nei confronti di una donna e le esperienze che ho fatto con quel mio amico non è che mi abbiano soddisfatto più tanto... vorrei provare un'esperienza al di là del bacio con una donna e nonostante da questo punto di vista non sia così sfortunato temo di fare "brutte figure" perché non avendo mai provato ho paura che non mi piaccia. Però ad esser sincero questi pensieri sulla mia sessualità sono l'ultimo dei miei problemi. |
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e pure pasolini, shakespeare, gide, allessandro magno ed una infinità di altri mi sa...... (lo stesso kurt cobain, pur essendo sposato...) |
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Sai che non so neppure io se sono omosessuale, credo come te di non esserlo, a livello cosciente preferisco le donne, però ho fantasie erotiche omosessuali ogni tanto. Cmq non mi spaventano, accetterei il fatto di esssere omosessuale. EDIT: cioè, non sono mai chiaro lo so, cercherò di esserlo riguardo l'omosessualità. Sessualmente o non raggiungo mai l'orgasmo o lo raggiungo subito in pochi secondi, quindi sessualmente non funziono e pensare al sesso identificandomi in un omosessuale passivo, mi da soddisfazione perchè non c'è l'orgasmo dell'eiaculazione e ti godi tutta la durata del sesso che può essere anche lunga, trovando un sessualmente sano. |
il mio intervento non era mirato a stabilire o definire la sessualità di x o di y.
volevo solo far notare come molta dell'odierna psicologia (freud impera a quanto pare!) campa sul fatto che moltre frustrazioni e problematiche esistenzialli (che poi si "esternano" con ansie, fobie, depressione etc etc) sono strettamente correlate alla sessualità, all'accettazione di se in rapporto ai modelli di riferimento, alle nostre aspettative etc etc.. ai confronti sociali....) e in effetti, a ben vedere, raramente si puo trovare una persona profondamente depressa ed ansiosa e che abbia contemporaneamente una vita sessuale e sentimentale completamente appagante sotto ogni punto di vista. (anzi, a dirla tutta io di persone cosi non ne ho proprio mai conosciute... ma magari le avete conosciute voi!!!!) in ogni caso penso che la tua insicurezza abbia sicuramente un retaggio che si rifà all'infanzia, all'ambiente familiare... o che ne so... è qualcosa che hai dentro e che fa parte di te, per cui, per forza di cose, devi smantellare te stesso e poi ricostruirti per eliminarla. fortunatamente sei giovane e non sei logorato e cronicizzato in anni e anni di questo problema, per cui datti da fare, mettiti in discussione, fatti aiutare (da gente competente ovviamente!!!) e cerca di stroncare la cosa sul nascere... :-) |
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Entrando in qualche luogo pubblico nella societa odierna si sente a naso che l'aria puzza di carogna se uno ci presta attenzione... :wink: |
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sacrosante parole quelle di johnny!!!
è terrificante che certi ambienti siano cosi.. ma purtoppo la realtà è questa! io, molti anni fa, ho lavorato in una ditta... qui c'era un ragazzotto ventenne decisamente obeso, probabilmente per problemi ghiandolari.. o che ne so... era comunque un bravo ragazzo, volenteroso, spigliato, simpatico.. si dava da fare... ma nonostante questo tutti lo schernivano in continuazione, gli davano nomignoli d'ogni tipo.. lo chiamavano tricheco o porcellino d'india o palla di lardo (e anche molto peggio, credetemi!)... umiliandolo un continuazione davanti a tutti. non so davvero come abbia fatto a resistere in quel contesto di idioti per tanto tempo... comunque, un giorno mi ruppi le palle di assistere a quelle celie assolutamente demenziali, per cui feci presente a tutti i presenti che era ora di finirla, di smetterla di scherzare con la vita ed i sentimenti degli altri... e di dimostrare invece un po di sensibilità e comprensione... volete sapere come è finita? ... è finita che hanno iniziato a prendersela pure con me! O_o non so bene dove sia la morale in questa storiellina... ne se veramente ce ne sia una... però da allora ho capito una cosa: con gli idioti è inutile qualsiasi tipo di conversazione o tentativo di sensibilizzazione, perchè fondamentalmente sono sensibili solo a se stessi e ai propri interessi... tutto il resto x loro è privo di qualsiasi valore o significato... ergo: communication breakdown! (e poi dicono che gli esseri umani sono senzienti!) |
Io dico che gli uomini e gli animali si differienziano poco tra di loro...ad uno x esempio puoi pure mettergli tutti gli abiti belli e quant'altro ma se è un bastardo interiormente quello rimane... :wink:
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