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sono un enorme laboratorio...
...il mio problema è questo...
sono un laboratorio....enorme....anzi immenso....infinito... il mio problema principale è questo... le altre persone il "laboratorio d'analisi" lo usano poco o niente (comunque un periodo irrilevante di tempo)...preferiscono passare molte più ore in "palestra a fare ginnastica".... invece..io...il mio cervello....beh è peggio dello Zibaldone leopardiano...è un continuo produrre e analizzarsi...è più forte di me... o interagisco con battute, commenti, discuto di qualcosa....e allora lì il cervello si spegne e esprimo conversando d'istinto...frasi non pensate....e lì riesco ad essere sereno, estroverso, felice... o....se mi lascio un attimo di silenzio....è finita...sono un'infinita chiusura in me, estraniazione dal mondo....autoisolamento...x analizzare me stesso, gli altri....i disagi....lo stress...le ansie...i timori...i blocchi.... soprattutto il mio silenzio... alle persone piace fare sempre e solo pratica....nemmeno pensano che esista una teoria... a me? piace altrettanto fare pratica...quando faccio "pratica" mi sento bene con me stesso, spensierato....ma...riesco a fare sempre e solo "teoria". Il pensiero continuo al mio isolamento...al non riuscire a trovare argomenti....il vuoto... EDIT: e la verità è che penso che sia un laboratorio senza fine...esattamente come Leopardi ha continuato quello "Zibaldone" dei suoi pensieri a vita... penso che...solo io posso scegliere in determinate situazioni di scollegare in parte il mio cervello e dedicarmi esclusivamente ad estroversare....ma allo stesso tempo mi è così difficile...e tutto diventa una continua ossessione, una continua ansia di sottofondo....perchè....perchè sono consapevole che ogni cosa della vita, giudizio, evento, situazione può essere messa sotto analisi e/o giudizio da me, dagli altri...da tutti e nessuno... |
Re: sono un enorme laboratorio...
Quote:
no vabbè, a parte tutto... non bisogna sempre fare solo pratica, perchè se non si sa la teoria per bene è inutile... ma se si ha solo la teoria, bè, è inutile cmq perchè non la applichi mai sempre la giusta via di mezzo ci vuole! quindi, o agisci quanto pensi (alquanto improbabile vista la quantita dei tuoi pensieri) o pensi un po' di meno e agisci un po' di più :wink: ti devi forzare finchè non diventerà tutto normale... è dura lo so... ma ce la puoi fare :D quindi, vai e continua per la strada che dicevi di aver preso qualche giorno fa 8) |
a parole è facile...nei fatti....
boh credo davvero che l'unico momento di pace definitiva sarà LA MORTE....senza tanti giri di parole... è inutile sono sempre più convinto che il mio cervello ormai si è formato così...su certi aspetti non sono nemmeno troppo debole...perchè l'orgoglio, la rabbia, la voglia di fare mi fanno mantenere un livello di rispetto accettabile....sono convinto che ormai posso migliorare qualcosina...ma...x quanto mi sforzi ad ogni nuova occasione e in generale nelle situazioni quotidiane non posso cambiare di molto le cose...sono abituato così...sono abituato a sentire quel disagio addosso, quell'incapacità a rendere spensierata in ogni istante la conversazione... ...boh...mai mi sarei immaginato che sarei arrivato alla mia età dicendo queste parole...mi immaginavo completamente diverso...e ora che ci sono in mezzo...non so nemmeno io che dire/pensare.... ogni giorno è un tentativo...è una repressione...è un provarci...è un tentare di cambiare l'atteggiamento che mantengo e capire le reazioni che si generano in me di conseguenza.... boh...faccio il megalomane :D ...x me ho una testa più complicata di quella di Leopardi stesso....forse meno intellettuale (anzi sicuramente...ignorantone come sono e pigro come sono :D )...ma sul fattore del ragionamento/analisi credo che il mio caso sia a dir poco estenuante... 2 vie: la morte o il riabituarsi.... la morte è la pace....il riabituarsi...beh credo che la mente umana è questa...la mia mente in particolare è questa...posso abituarmi nel tempo forse a ragionare meno e riabituarmi soprattutto a parlare di più (ad un livello x lo meno accettabile)...ma sono convinto che in ogni situazione di silenzio, tranquillità il mio io pensieroso risalterebbe fuori... sono così... Leopardi diceva che la felicità è irraggiungibile...la natura ci ha dato l'illusione di poterci arrivare....delle illusioni...ma l'uomo aumentando la sua civiltà e la sua capacità razionale ha distrutto queste illusioni...ha aumentato in modo esponenziale la sua consapevolezza...e si è reso conto quindi di come stanno realmente le cose... beh....una volta che hai compreso come stanno davvero le cose...com'è il tuo cervello...com'è il mondo...e tutto il resto....non puoi...non riesci a tornare indietro...al mx puoi cercare di sforzarti di essere solidale con gli altri uomini x sentire meno questa sofferenza....ma non è comunque la stessa cosa della "beata ignoranza"/dell'illusione.... in questi ultimi mesi mi sono sempre più avvicinato a questo pensiero....è così...la vedo così...è la verità.... |
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ciao rob |
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tutto sommato da un lato odio tutto questo e dall'altro ritengo che sia uno splendido frutto di quanto la mente umana sappia e possa fare...prova di quanto la psiche umana sia complessa... ma...d'altro canto mi ricordo di com'ero spensierato a 14 anni...e....boh...spero che diventi anch'io piano piano più cinico e meno filosofico (anche se baso gran parte della mia vita e passioni su questo ormai....). Non perchè ritengo sia sbagliato (anzi ritengo che dietro a tutte le mie seghe mentali e a quelle di tanti altri si nasconda gran parte di verità), ma perchè voglio ritrovare quella famosa "illusione" e più o meno finta/vera felicità/serenità/equilibrio...e sono consapevole che ciò si trova solo con maggior cinicità e realismo....e immersione vera e propria nella vita....mentre io sono un continuo estraniarmi da essa x analizzare chissa cosa... |
a proposito....sto pensando seriamente di lasciare il forum e attuare la conclusione migliore....mentre cerco di reimparare ad estroversare e pensare meno....beh iniziare a scrivere uno "Zibaldone dei pensieri del giova88"....da portare avanti anche negli anni (se non mi stanco prima)...con mie poesie, ma anche tutti i miei pensieri (anche quelli scritti qui su questo forum.....sia in forma di diario personale sia di deduzioni poi pseudo psico-sociologiche-filosofiche).
Ci penso sul serio....solo l'idea mi alletta molto...l'idea di riunire tutti i miei pensieri in un unico grande malloppo infinito e che continua ad allungarsi nel corso della mia vita....una sorta di evoluzionismo dei miei pensieri...deve essere una cosa fantastica...credo che in parte funzionerebbe da "sfogo" degli stessi (senza più la "droga forum")....dall'altra un percorso in parallelo al mio impegno a normalizzarmi maggiormente nella vita di tutti i giorni. |
Lo zibaldone dei pensieri di giova88 sarebbe costituito da un unico capitolo che si ripete in eterno.No scherzo. :lol:
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un pò ti invidio giova...vorrei avere tutta la voglia di scrivere quanto te...invece manco qui mi va di "esprimermi"...
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senza offesa ma.....du palle! il concetto entrava tutto in un rigo, tranquillamente :D
dai si scherza...ciauz |
piu che un laboratorio una discarica
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SFOGO ZIBALDIANO-FILOSOFICO...credo di toccare temi fondamentali x la mia psiche soprattutto nella parte conclusiva nelle parti in maiuscolo...
esatto...sono un enorme laboratorio-discarica... e non capisco se ciò è dovuto da una funzionalità ridotta e/o sbagliata, una funzionalità eccessiva/superiore alla norma o come terza ipotesi ad una funzionalità anomala/diversa dalla "norma" a causa delle condizioni in cui si è formata la mia psice... è una tortura....sento che negli ultimi giorni la testa mi sta scoppiando...si...sto cercando di aumentare le situazioni x estroversare...di cercare il coraggio x attaccare bottone anche se non ho nulla da dire (ma è difficile appunto perchè non so nemmeno da che argomento iniziare...vuoto)...ma...in ogni caso appena esco da queste situazioni, ogni minuto passato a lezione, in famiglia o anche da solo....è una continua ossessione. E' un malessere esistenziale....forse non sarò fobico 100% come tanti altri qui dentro....credo di avere qualcosa di peggiore....un malessere esistenziale...alla "Leopardi"... e....non posso crederci....io....boh....x come conoscevo la mia psiche qualche tempo fa..beh ero tutto fuorchè "problematico"....ero abituato a vedermi spensierato, libero... questa situazione mi deteriora da dentro...mi mangia...e mi consuma....non resisto più....ogni dannato minuto è una tortura.....in biblioteca mentre studio...a lezione mentre osservo gli altri, il sole fuori, il mio banco, i miei pensieri, in famiglia, ora davanti al pc... ....riesco ad essere sereno solo una volta che sono riuscito a chiudere gli occhi (nel profondo sonno e dopo tante ore di sovrapensiero) e/o in quelle poche situazioni in cui riesco a scollegare tutto ed estroversare...ed una volta che prendo mano nella situazione e mi metto a mio agio mi dimentico di pensare...e parlo d'istinto...conversando normalmente...ma è raro...e so farlo con pochi e poche situazioni.... Non resisto più...mi viene quasi la voglia di prendere e sbattermi la testa con violenza contro al muro fino a spaccarmi il cranio in due parti...con un colpo secco...poi il silenzio...non sopporto più questo continuo pensare... boh....in 1 settimana credo che le uniche 5 ore che ho passato senza pensare e sentirmi quella oppressione mentale sia stato quell'oretta di sabato con quelle ragazze al pub (bene o male solo una volta mi stavo facendo assalire dai pensieri...altrimenti osno stato spontaneo ed istintivo abbastanza)...e....conversando con 2 paia di amici e/o conoscenze (uno con cui sono uscito) e l'altro incontrato x caso... Non è possibile...mierd...cioè...anche solo stare lì a lezione....e....non riuscire a fare altro che torturarsi....non più nemmeno tanto x il silenzio....ma x......perchè semplicemente sto vivendo e sono lì....seduto...mi torturo....mi giro e mi rigiro sulla sedia...guardo fuori, avanti...indietro, fisso i prof, gli altri....guardo il pavimento...i miei piedi...provo a chiudere gli occhi...e non cambia niente....sempre pensieri e sempre quella sensazione sgradevole di sottofondo che m'accompagna sempre....ovunque....da solo o in compagnia... sono diventato un mix micidiale di razionalità/analisi....mi sto autodistruggendo....invece di mantenere un cervello spensierato come quello di tutti (e come sarebbe il mio puro....se solo fossi libero da tutto) mi arrovello irreparabilmente da solo....anche se lotto perchè ciò accada il meno possibile... quei pochi momenti in cui ho il cervello sgombro sento la serenità, la voglia di interagire, rischiare, estroversare....starmene anche solo in silenzio a mantener sgombra la mente... ma il momento dopo, la situazione dopo sono punto e a capo... sempre e solo pensare...pensieri contorti...come quelli che scrivo...me l'hanno anche sempre detto a scuola gli ultimi anni....contorto... invece di alzare gli occhi al cielo vedere il sole e pensare semplicemente "che bel sole"...almeno x una volta....no....devo pensare a chissà che cazzo devo pensare...non lo so nemmeno io...devo pensare se qualcunaltro sta guardando nella mia stessa stanza il sole com me.....se mentre guardo il sole qualcunaltro sta guardando me....se....se.....il motivo x cui l'amica xx mi stava guardando 10 secondi prima e si è voltata appena ho alzato lo sguardo dall'altra parte, attenzione se quello dietro di me sta facendo i cavoli suoi, sbircia da me o sta guardando guori dalla finestra... osservare gli altri che si guardano intorno e pensare a cosa stanno pensando...pensare il motivo x cui xx usa tale atteggiamento.... il tutto mi fa esplodere la testa....sono un'ossessione di pensieri su ogni particolare.....che alle più persone passa inosservato il più delle volte (cioè qualche volta è umano...è umano che ci si fermi ad analizzare....a chiedersi....ma non ogni istante come faccio io). IO...MI CONCENTRO PIù SUL PENSIERO (MIO E DEGLI ALTRI) CHE SULLA VITA CHE MI GIRA INTORNO IN OGNI ISTANTE.... LO ODIO....NON LO SOPPORTO PIù... eppure quando mi riesco a buttare in mezzo alla vita sono tanto sereno, riesco ad estroversare così bene, mi sento tanto felice con me stesso e con gli altri...soprattutto non ho alcun pensiero che mi ossessiona...solo io...le mie battute...la voglia di far ridere....scherzare....stare bene...essere stronzi...dolci...cattivi...chissenefrega...solo la gioia di non pensare....di essere istintivi e non ossessionarsi... chiedo molto....dannazione...smettere di pensare...è così difficile? riescono a farlo quasi tutti i miei coetanei....ed io ....ed io sto riuscendo a rovinare la mia intera esistenza x questo...sto arrivando a desiderare la morte pur di smetterla di sentirmi ossessionato da questo continuo fluire di pensieri che mi blocca dovunque ....e peggio....mi fa provare una costante sensazione negativa che mi opprime.... a cui non so dare un nome...niente...è un malessere esistenziale-psichico... ormai non so più se posso tornare indietro...temo che più vado avanti e più sarò destinato davvero solo a scrivere "Zibaldoni"...diverrò talmente ossessionato che rifiuterò quei pochi momenti di estroversione che ancora oggi mi concedo x sentirmi leggero...disco, pub, amicizie....sarò talmente ossessionato che non farò altro che passare ancora più ore al pc, ancora più ore a dannarmi l'anima... perchè? perchè in fondo....scrivere qui....così...è una maniera x estroversare....sembra assurdo...ma....sono SOLLEVATO QUANDO SCRIVO QUI...non penso...scrivo di getto...di pura rabbia...istinto...quello che faccio quando estroverso con battute nel quotidiano....ecco spiegati tutti i puntini di sospensione...ed ecco perchè all'interno di uno stesso post o nei giorni ripeto i concetti...perchè...QUANDO SCRIVO IO PARLO...SFOGO...NON PENSO....ORA NON STO PENSANDO...SCRIVO D'ISTINTO.... LA SCRITTURA è LA TOMBA DEI MIEI PENSIERI....X ASSURDO MI FA SENTIRE PIù FRUSTRATO, MA MI LIBERA CONTEMPORANEAMENTE DA UN ENORME PESO DI PENSIERI CHE MI OSSESSIONANO.... SE....SE SOLO RIUSCISSI A TROVARE COSì TANTI ARGOMENTI X CONVERSARE SEMPRE, ESTROVERSARE....BEH...NON RIUSCIREI A PENSARE COSì TANTO...NON AVREI QUESTO PROBLEMA... PERò NON TROVO ARGOMENTI...DI CONSEGUENZA SILENZIO ED INIZIO A PENSARE E QUINDI OSSESSIONARMI.... SCRIVERE QUI è UN MODO X NON PENSARE...X FAR CORRERE VIE LE ORE SENZA ARROVELLARMI SULLE COSE....COME SE DAVANTI AVESSI UNA PERSONA IN CARNE OSSA E SI PARLASSE DEL + E DEL -....SOLO CHE PARLO DEI MIEI ARROVELLAMENTI...CHE X ASSURDO NON MI OSSESSIONANO PIù DAL MOMENTO CHE LI METTO X ISCRITTO...MA SENTO VICEVERSA LA TESTA LIBERA COME QUANDO ESTROVERSO... BOH... |
miky:
è una piccola provetta quella che si vede? buahahahahhahahah |
-.- grande giova! siamo tutti con te
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edit:
come non detto dai :D |
Quote:
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Giova secondo me un paio di mesi di fabbrica ti farebbero mooolto bene :lol:
vedrai che ce la fai a non pensare lì! |
oggi ho quasi ripreso un'idea di Milo...l'autismo...
non dico proprio autismo...ma se fosse qualche sorta di "handicap" psichico-comportamentale che possiedo da sempre e che è venuto a galla nel periodo adolescenziale? Si è vero...sempre detto di essere stato estroverso da ragazzino e di essere molto carico tuttora se non mi reprimessi e non sentissi quest odisagio esistenziale...ma... ma ricordo che da piccino (quando nemmeno ero in grado di pensare) beh....mi isolavo...soprattutto non parlavo....mai...fino a quando poi sono entraro alle elementari e le cose pian piano sono iniziate a cambiare interagendo qua e là...e mi sono abituato ad estroversare, incavolarmi, scherzare ecc...ecc... però...però se davvero ci fosse qualcosa in me di sbagliato da principio? oppure qualcosa che mi è capitato a 2-3 anni che ho rimosso completamente e che nemmeno la mia analisi e la mia consapevolezza ha tirato fuori? non so...anche il caso più scabroso...magari sono stato stuprato da mio fratello? :roll: tanto x dirne una... secondo pensiero... sono abbastanza normale, ma formato in maniera differente da ogni essere umano...sono "selvatico"...e x questo asociale, mi sento in difficoltà nei rapporti sociali, soprattutto le situazioni "costrette" (vedi a lezione o dove si deve entrare in confidenza pian piano)...e allora ecco che mi estraneo... ho reazioni tutte mie...nel bene e nel male...ho pensieri contorti tutti miei...quando gli altri sono abituati ad abbassare lo sguardo io lo alzo (anche solo x sfidare me stesso), quando gli altri sono abituati ad alzarlo io lo abbasso... sono un soggetto strano...troppo...ho una psice strana...quasi patologicamente eccessivamente pensierosa/diversa... |
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e ribadisco...io ho bisogno al max della figura di qualche persona amica x parlarne.... se proprio volessi parlarne con qualche essere in carne e ossa x intenderci verrei ad un raduno.. lo psicologo lo sentirai come "situazione obbligata"...non sarei spontaneo nel parlare...non sarei nemmeno vero... viceversa con una persona con cui mi sentissi davvero libero di parlare ma in amicizia (esempio un raduno)...lì forse ne parlerei senza farmi problemi... ma al momento scarto anche quest'idea... hai esattamente ragione tu...a volte la vedo come cosa positiva (una sorta di "condanna decadentista") a volte come una anormalità...altre come una normalità nella sua stranezza... gli altri non lo notano tanto..boh dipende cosa significa...una persona che in una situazione sta zitta e non socializza si nota...almeno...io lo noto...anche gli altri lo notano ovviamente... poi è vero che non passa x "sfigatezza"...semplicemente perchè il mio è un carattere davvero particolare...e ogni tanto tiro fuori battute delle più spavalde e spinte (spontaneamente...perchè mi va di farle) e/o perchè faccio e dico cose delle più estroverse quelle poche volte che apro bocca...o anche semplicemente perchè ho un atteggiamento non da persona remissiva, ma semplicemente vaga nei suoi silenzi...quindi sono rispettato (anche perchè se è il caso alzo la voce...) e tutto il resto... |
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anch'io ho in parte il timore di apaprire come eccessivamente timido/asociale ne lcaso durant ela conversazioni si incontrino momenti di silenzio...e non sapere come uscirne...(sempre x il problema che non ho argomenti...non so di che si potrebbe parlare x far durare la conversazioni parecchi minuti o addirittura ore). Ma anch'io vedo gli estroversoni che possono stare in silenzio parecchio tempo...la differenza? sui loro volti non leggo la tensione (è probabile che non ci sia nemmeno sul mio...ma dentro sono teso x quell'estenuante silenzio)... |
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