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Conformità sociale
Secondo voi perché per la maggior parte della gente è così importante seguire le conformità sociali? Ricordo da adolescente molti miei coetanei iniziavano a fumare ed a bere solo perchè lo facevano anche gli altri (io no), lo stesso con la discoteca, bisognava andarci perché ci andavano tutti e così via.
Le cose non cambiano tra gli adulti, bisogna assolutamente festeggiare il natale, l'ultimo dell'anno, san valentino, poi in estate bisogna andare in vacanza, anche a natale bisogna andare via qualche giorno, guai a passare il giorno di ferragosto a casa. Lo stesso quando ci sono i ponti delle festività come 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 1 novembre, 8 dicembre, almeno 3 su 5 bisogna passarli lontano da casa. Ma anche nei weekend, bisogna assolutamente fare qualcosa, andare al cinema, al ristorante, in centro a fare shopping, alla movida, bisogna andare al mare in estate. Poi bisogna avere lo smartphone di ultima generazione, esserci nei social, e così via. L'impressione mia è che la maggior parte delle persone seguano la massa non tanto perché sentono sempre l'esigenza di fare tutte queste cose ma per conformità sociale, specialmente quando parliamo del giorno di natale, ultimo dell'anno e ferragosto, guai a non fare niente. Tutto ciò ovviamente costa a livello economico, e così mi sembra di percepire rabbia e invidia da parte di quelli che devono rinunciare a parte di tutto ciò, perché non hanno lo stipendio di un dottore o di un architetto. Voi cosa ne pensate? Sentite anche voi un po' l'esigenza di seguire la massa? |
Re: Conformità sociale
Risposta breve: per non essere tagliati fuori.
Per quanto mi riguarda non ho mai seguito la massa. |
Re: Conformità sociale
No, non sento l'esigenza di conformarmi, anzi, tendo sin troppo a fare il bastian contrario, e ne pago le conseguenze in termini di isolamento o comunque difficoltà a portare avanti i rapporti con gli altri.
Penso che nella gente comune sia una sorta di scorciatoia mentale: ci si adegua istintivamente perché se si dovesse ogni volta mettersi a pensare se quello che si vede fare agli altri è giusto o sbagliato, o conveniente o sconveniente, la vita rischierebbe di diventare impossibile, o comunque molto faticosa, si dovrebbe sempre star lì a valutare ogni volta perdendo tempo e impegno. Alla fine saranno strategie mentali che si sono evolute nell'essere umano da tempi ancestrali. Se nella savana vedi che i tuoi compagni di caccia si mettono a scappare, anche se non capisci perché ti converrà imitarli subito, visto che mettersi a pensare se fanno bene o no rischia di farti divorare da qualche belva. Poi nell'essere umano l'esigenza di conformismo spesso diventa anche eccessiva: basta aprire i libri di storia per vedere quante persone sono state uccise perché avevano anche solo idee diverse dalla norma, anche su cose molto banali e che magari in altri momenti storici possono sembrare insignificanti. Ne abbiamo delle conferme anche in pezzi della società odierna, in teoria più pacifica, dove c'è chi arriva ad accoltellare quello che tifa la squadra di calcio di un'altra città, una cosa che vista dall'esterno dell'ambiente dei tifosi sembra senza senso. |
Re: Conformità sociale
La conformità sociale nasce da un bisogno di appartenenza. Se faccio come tutti, verrò accettato/a e farò parte del gruppo. Sentirò di essere nel giusto rispettando la narrativa comune. Non dovrò dare spiegazioni, giustificarmi né ricevere occhiatacce.
Tutto sarà più facile… o no? Perché, come dici bene, c’è un prezzo da pagare. E non solo economico.. alla fine è uno sforzo, una rincorsa stressante. Quote:
Non ricordo quasi com'è fatto il mare :sisi: Non faccio pranzi o cene con i parenti. Non mi trucco. Rispetto agli standard attuali sono decisamente fuori moda. Strana. Ma va bene così. |
Re: Conformità sociale
Tanto mi infastidisce chi é troppo conformista, quanto chi deve fare lo "strano" ad ogni costo, più per dispetto che per convinzioni personali.
Poi a volte si è anticonformisti grazie al conformista lusso di poterselo permettere, e quindi poco c'è da pavoneggiarsene. Come quelli che "non prendo medicine e non vado da dottori" perché non stanno abbastanza male. Guardate che non è anticonformismo, è solo culo. |
Re: Conformità sociale
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Idem per il trio fumo, l'alcol e sesso scoperto in adolescenza, ho provato e mi è piaciuto tutto, meno (o meglio dire, per niente) droghe e gioco d'azzardo, infatti non sono mai stato per quel tipo di vizi. Cioè non è conformismo, credo che a molte persone piaccia davvero andare via e festeggiare, così come il fumo, l'alcol, l'md in discoteca etc. |
Re: Conformità sociale
É un’idea con la quale ci si confronta. Ci si crea un’identità propria nel rapporto con gli altri, vedendo fino a quanto si riesce a differenziarsi e quanto invece ci si adatta per non emarginarsi e correre troppi rischi, ma i fattori in gioco sono molti (possibilità economiche, influenza familiare, tratti psicologici innati, incontri ed esperienze fatte etc).
Poi per autostima piace a quasi tutti definirsi anticonformisti, i pecoroni sono sempre gli altri. Comunque ci sono fasi della vita in cui l’appartenenza al gruppo é più forte. Poi da adulti bisognerebbe domandarsi su quanto abbiamo in realtà interiorizzato le aspettative sociali e se le rifiutiamo per trovare la nostra strada o perché ne siamo talmente succubi da sentircene in realtà oppressi. |
Re: Conformità sociale
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Re: Conformità sociale
Siamo animali sociali non ci vedo niente di negativo a fare parte della comunità.
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Re: Conformità sociale
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Questi mi sembrano carini.. https://www.euronics.it/telefonia/sm...232013487.html https://www.euronics.it/telefonia/sm...222011823.html |
Re: Conformità sociale
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Re: Conformità sociale
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Comunque no, il mio è un Nokia N73, preso in sostituzione di un 6600 distrutto a furia di essere usato come modem per il pc :sisi: |
Re: Conformità sociale
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Re: Conformità sociale
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Re: Conformità sociale
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Comunque ho sentito parlare molto bene dei Redmi, sembrano ottimi :) |
Re: Conformità sociale
purtroppo è così, nel momento in cui viene propinato un modello di riferimento da seguire, chiunque non si adegua a quel modello viene additato come strano/sfigato/disadattato sociale; questa cosa oggi più che mai, da qui la necessità di adeguarsi alla massa pecorona pena la totale emarginazione!!
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Re: Conformità sociale
Da adolescente cercavo un compromesso tra quello che volevo fare io e quello che volevano fare gli altri, a volte uscivo con loro e a volte no. Poi col tempo mi sono completamente rotto le scatole e lasciato andare e adesso non mi frega più niente, so di essere un disadattato e lo accetto.
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Re: Conformità sociale
da quando ho cominciato a non interessarmi di far quello che fa la maggior parte della gente ed a preoccuparmi del giudizio altrui paradossalmente vivo molto meglio e più serena.
Non ho più l'ansia le la fretta e l'esigenza di dover fare determinate cose solo per la validazione sociale, e quello che faccio è esclusivamente perchè mi porta a stare bene. |
Re: Conformità sociale
Però è incredibile quanto la maggior parte delle persone temono il giudizio degli altri e ritrovarsi fuori dal gregge
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Re: Conformità sociale
Guardo le mode e poi adotto quello che mi va. Perché poi se ti tieni lontano a tutti i costi da qualsiasi tendenza cadi nel conformismo dell'anticonformista cronico.
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