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Chi va con lo zoppo....
....impara a zoppicare!
A parte la famiglia, quanto pensate vi abbiano influenzato gli ambienti che frequentate o che avete frequentato abitualmente in passato? Sia ambienti virtuali che nella vita reale come il posto di lavoro, scuola, il bar del paese (per i finti fobici :ridacchiare: ) ecc... Non parlo del vostro carattere, ma dei vostri principi, idee politiche, idee religiose, stile di vita e scelte di vita, ecc. Conosco persone che dopo aver frequentato i centri sociali sembra che gli abbiano fatto il lavaggio del cervello, o altri che da quando vanno a Medjugorje sono diventati fanatici. Nel bene e nel male, quanto pensate che vi abbiano condizionato gli ambienti che avete frequentato o che frequentate anche ora? |
Re: Chi va con lo zoppo....
Zero, infatti sono sempre stata una disadatta rispetto ai "miei ambienti", né da bosco né da riviera.
Pure qui ho senso di ",noi" e di appartenenza zero. Forse perché sono onesta con me stessa e amica di tutti non sono, né vado a pensare che altri solo perché "solitari" abbiano qualcosa a che fare con me. Già solo se sei femmina metà forum ti vuole al rogo. Beati gli illusi che pensano di stare"in famiglia" e invece...nel mio caso è reciproco eh, non è che sento ostilità ma io faccio la gentile per infamigliarmi con certe teste di minchia.Ed essere "solitari" non rende speciali né affini né belle persone. Essere bilingue di lingua madre non italiano però mi influenza il pensiero, ma è normale, ogni lingua è un mondo. |
Re: Chi va con lo zoppo....
Tutti gli ambienti salvo alcuni online mi hanno fatto odiare le persone sempre di più, questo è sicuro.
Perché qualunque sia il contesto le persone giudicano, ti danno uno score fisico e sociale, appena capiscono che non servi a loro o non sei ammirato e influente ti scartano. Sono per l’abolizione della socialità. |
Re: Chi va con lo zoppo....
Io dico che gli zoppi siamo noi e che dagli altri impariamo a camminare non a zoppicare, bisogna sempre vedere del bene nelle esperienze con gli altri, al massimo si può imparare cosa non fare o chi non ascoltare, fondamentalmente influenzato per le cose giuste e responsabile per quelle sbagliate, un adulto qualunque sia il suo percorso di crescita e sociale è responsabile per le sue scelte, e per quanto riguarda le rettitudine morale non importa il background, uno può anche crescere in una certa cultura dove le donne sono sottomesse ma se le sottomette a sua volta è sua piena colpa anche se nel suo ambiente lo si fa da secoli, e attribuire usi negativi a terzi è solo un modo per scaricare la responsabilità, l'uomo poi dovrebbe tendere a giudicare più il suo comportamento che quello degli altri, si vivrebbe in un mondo di pace.
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Re: Chi va con lo zoppo....
Se è napoletano impara a fingere di zoppicare per prendere la disabilità.
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Re: Chi va con lo zoppo....
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lo stato addostà ci ha abbandonato :ridacchiare: si scherza eh :D |
Re: Chi va con lo zoppo....
Non incolpare nessuno
Non incolpare nessuno, non lamentarti mai di nessuno, di niente, perché in fondo Tu hai fatto quello che volevi nella vita. Accetta la difficoltà di costruire te stesso ed il valore di cominciare a correggerti. Il trionfo del vero uomo proviene dalle ceneri del suo errore. Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte, affrontala con valore e accettala. In un modo o in un altro è il risultato delle tue azioni e la prova che Tu sempre devi vincere. Non amareggiarti del tuo fallimento né attribuirlo agli altri. Accettati adesso o continuerai a giustificarti come un bimbo. Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare e che nessuno è così terribile per cedere. Non dimenticare che la causa del tuo presente è il tuo passato, come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente. Apprendi dagli audaci, dai forti da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto pensa meno ai tuoi problemi e più al tuo lavoro. I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno. Impara a nascere dal dolore e ad essere più grande, che è il più grande degli ostacoli. Guarda te stesso allo specchio e sarai libero e forte e finirai di essere una marionetta delle circostanze, perché tu stesso sei il tuo destino. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti. Pablo Neruda |
Re: Chi va con lo zoppo....
Neruda avrà fatto quello che voleva
Comunque per metà ha pure ragione. |
Re: Chi va con lo zoppo....
Non si dice "zoppo", ma "diversamente deambulante", e quest'ultimo è pure neutro rispetto al genere, quindi è più inclusivo.
Fatta questa doverosa precisazione... Ho assorbito gran parte delle mie idee su società ecc. dalla mia famiglia, idee a cui aderivo più o meno strettamente fino a circa intorno ai vent'anni. Nel frattempo le stesse idee le ho sviluppate per contrasto rispetto ai miei compagni di scuola, tutti o bigotti o col mito dell'America o entrambe le cose insieme, e io dovevo per forza andare al contrario. Poi mi sono allontanato dalla famiglia, ho frequentato altre compagnie, ho smesso di frequentare compagnie in genere, ho avuto tutto un mio percorso, e adesso ho idee un bel po' diverse da quelle iniziali. L'unica costante è che i bigotti continuano a starmi sulle scatole, uguale adesso come quando avevo undici anni. |
Re: Chi va con lo zoppo....
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Basta mettere la faccina sorridente alla fine? |
Re: Chi va con lo zoppo....
Ti faccio una sorta di elenco.
* Ospedale - Ho frequentato questo ambiente da ragazzina per assistere un genitore. Questa esperienza mi ha influenzata moltissimo, sia nello stile di vita che nel modo di vedere la realtà. Ho imparato a essere molto flessibile (in termini di rinunce e qualità dell'esistenza) e a ragionare in termini di priorità altrui. Gran parte delle mie scelte di vita sono state fatte decentrandomi e pensando a queste priorità apprese. Non è sempre stato un bene, ma è così che funziono. * Scuola - quando ho ripreso gli studi mi sono interfacciata con persone diverse e poco compatibili con me. Ho continuato ad arrangiarmi da sola e a condividere poco. Questa fase ha sviluppato in me una sorta di sfiducia generale che, in parte, ho mantenuto crescendo. Proprio per questo motivo tendo, su molte cose, a essere diffidente. Ho notato che principi e valori, pur essendo buoni e giusti, vengono spesso adattati alle convenienze personali. * Ambienti virtuali - in alcuni spazi ho visto la gente collaborare per il puro piacere di farlo. Quando capita, è sempre un'esperienza positiva che mi ricorda ciò che "potremmo essere" in una società più umana e amichevole. Cerco di seguire quella scia, seppur con i miei limiti. L'influenza, in questo caso, è stata decisamente positiva, daje :D |
Re: Chi va con lo zoppo....
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Non voglio dire che sia un'idea innata ma non mi sembra che esistano ambienti dove sia prevalente, la maggior parte delle persone invece è abituata a pensare che "è così e non ci si può far niente". Sono sempre stato abituato a pensarmi parte di una (ristretta) minoranza, in lotta contro le imposizioni (anche non scritte) di quelli che pensano che siccome una cosa va bene a tot persone, deve andar bene a tutti. Anche la fobia sociale secondo me in parte deriva dal fatto che i più non concepiscono che le relazioni umane possano svolgersi in modalità differenti da quelle "standard". |
Re: Chi va con lo zoppo....
Ho solo avuto problemi in famiglia che mi hanno condizionato in negativo, per il resto direi che non mi ha cambiato nulla.
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Re: Chi va con lo zoppo....
Nel periodo delle scuole medie aver subìto bullismo mi ha fatto isolare un pò.
Poi quando ho subìto mobbing nel primo lavoro ne ho risentito e mi portavo a casa un pò di rabbia, che poi si è tramutata in depressione che in quel periodo mi ha fatto vedere le cose in generale in modo più negativo del normale. Ma a parte queste due fasi specifiche non ho mai avuto particolari problemi di condizionamenti esterni, in famiglia nemmeno, mi hanno lasciato sempre molto libero di fare le mie scelte. |
Re: Chi va con lo zoppo....
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Le risorse nostrane non le batte nessuno :) |
Re: Chi va con lo zoppo....
Il forum vi ha condizionato:interrogativo:
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Re: Chi va con lo zoppo....
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Visto che disprezzi tanto questo posto e chi sta dentro perchè stai qua allora :interrogativo: E lo frequenti pure assiduamente sto forum, ci sono un sacco di altri posti virtuali |
Re: Chi va con lo zoppo....
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Re: Chi va con lo zoppo....
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A me sembra che anche la terapia spesso svolga questa stessa funzione, più che "guarire" la persona. La famiglia, boh... non sono stati genitori assenti, ma non credo di avere preso molto da loro, né nel bene, né nel male. |
Re: Chi va con lo zoppo....
Se ci penso bene, credo di essere stato influenzato da ogni ambiente che ho frequentato. Fin da bambino ho avuto la tendenza ad assorbire ciò che mi circondava, come una spugna o un camaleonte. Cambiavo linguaggio, atteggiamenti e persino opinioni, solo per sentirmi accettato o, almeno, meno "fuori posto".
Oggi, guardandomi indietro, non saprei dire se gli ambienti mi abbiano più formato o deformato. Forse entrambe le cose. So solo che, dopo tanti anni di "adattamento", non sono ancora sicuro di sapere chi sono davvero. |
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