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Il passare della vita e le sue regole.
Salve a tutti, non sapevo dove inserire la discussione e ho pensato di metterla qua visto che comunque certe cose possono stressare.
Ho notato questo nella vita di tutti i giorni. Ci sono persone che, beate loro, nella vita hanno avuto tutto quello che volevano e in tempi giusti, ad esempio partner, lavoro ecc ecc, e per quanto le cose possano essergli andate male, alla fine non hanno mai avuto problemi particolari. Ora mi fa piacere per loro o comunque non mi interessa perché le gioie o i dolori degli altri non mi cambiano la vita, io penso a me, al mio percorso, bello o brutto che sia e non ho invidia per nessuno. Il problema è che se hai a che fare con queste persone, hanno risposte a tutto, risposte di base, giuste, di buon moralismo ma alla fine fanno capire che loro, non avendo provato certe esperienze, non capiscono niente. Una volta anche io ero come loro e con il tempo ho capito che forse per certi aspetti ero ridicolo e forse se gli altri mi odiavano potevano anche avere le loro ragioni. Certa gente ragiona così, hai bevuto una birra di troppo? L'alcool fa male.Hai fatto tardi perché sei tornato un'oretta dopo a casa e sei stanco? Ma devi dormire di più perché se riposi meno fa male perché il corpo ha bisogno di riposo. Ecc ecc. Ora io apprezzo sempre i consigli di chi ha buone intenzioni però al tempo stesso, se io ad esempio bevo una birra di troppo per stress ecc ecc, è chiaro che fa male, non c'è bisogno che mi venga detto, a volte uno si sfoga così per problemi personali che non sempre si possono risolvere. Nella vita partiamo tutti con una situazione di base neutrale dove i piccoli problemi si risolvono facilmente, poi dopo iniziano i problemi veri, dove puoi soffrire dei coinvolgimenti in alcune situazioni, che siano amicizie finite o problemi economici, oppure problemi con i quali non puoi risolvere ma ci devi convivere, non è come una semplice febbre che passa al massimo dopo una settimana. Quindi voi in generale cosa ne pensate? Secondo voi è meglio l'opinione di chiunque oppure sarebbe meglio rivolgersi con chi ha il vostro stesso problema? Grazie delle opinioni. |
Re: Il passare della vita e le sue regole.
Quote:
Una persona in una situazione come la nostra ci può capire meglio, ma una persona che vive una situazione diversa può fornire prospettive che altrimenti non considereremmo. |
Re: Il passare della vita e le sue regole.
E' meglio ascoltare chi ha esperienza nello specifico.
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Re: Il passare della vita e le sue regole.
Chi il problema non ce l'ha speso sminuisce la fa facile e se ne esce con frasi fatte, chi ha lo stesso problema sicuramente riesce a capirti meglio ma comunque se non ha risolto lui è difficile che abbia la soluzione anche per te. L'ideale sarebbe parlarne con chi ha avuto lo stesso problema ma poi è riuscito a risolverlo, però anche qua certi hanno la memoria corta, quando ce l'avevano pure loro il problema dicevano che avrebbero dato un rene per risolverlo, poi una volta risolto con te si atteggiano come quelli che non hanno mai avuto il problema.
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Re: Il passare della vita e le sue regole.
Chi ha i miei problemi non esiste, la gente empatica esiste che fa lo sforzo di mettersi nei panni, le risposte per quanto possono essere in buona fede non mi servono. Comunque esistono i professionisti eh. Medici Life coach psicologi gruppi cliniche e farmaci, siamo in occidente, servizi carenti na esistenti.
Per me non hanno niente, chi non ci va avrà le sue ragioni ma dorme sapendo che non ha fatto tutto il fattibile e che quindi in potenza i gettoni da usare ci sono. E se chiede consiglio "a chi ha i suoi problemi" già sa che qualcun altro sa come ci si sente e può parlare con cognizione di causa, e buttalo via. Quando sei solo tu coi tuoi guai puoi parlarne a chiunque, se hai già fatto tutto ,gli altri , in tutti i modi anche più educati, professionali ed empatici possibile, ti rispondono "cazzi tua". Poi c"è tutto il resto di cretini che danno solo aria alla bocca sparando minchionate, ma lì ok, non ci sono problemi, basta prendere il soldo per quello che vale. A volte son quasi più benefici questi degli altri. Se sai che parli con un coglione sai anche che il problema non è tuo. Quando parli con la gente "brava" e ti restituisce la tua merda infiocchettata, devi ringraziarli e basta, mica è colpa loro se è così e basta. Poi c'è chi deliberatamente sceglie il ritiro e il silenzio, sapendo che potrebbe tirare fuori i suoi problemi , sempre una scelta è, giusta o sbagliata, sono le scelte a renderti umano, e chi le fa, anche se le subisce, anche se sono quelle abagliate, sa di avercele. Non è poco. Poi può passarsi la vita a sentirsi solo e depresso, però in comfort zone è ben diverso che essere costretti ad uscirne e non trovarci niente comunque. Anzi altri guai. Meglio sapere di avere le possibilità in saccoccio e tenerle lì come quelli che muoiono pieni di soldi, che averli dovuti spendere già tutti per niente. No quote |
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