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Socializzazione forzata
Da un po’ di mesi esco con sto tizio conosciuto al centro di salute mentale. Solo che faccio fatica a sopportare i suoi comportamenti. Non starò a descrivere i singoli fatti perché non mi pare carino scendere nei dettagli. Sta di fatto che la mia psicologa dice di sforzarmi perché piuttosto che stare da solo devo utilizzare questo rapporto come una palestra e quindi a mio egoistico beneficio. Però anche lei mi dice che io sono troppo complesso e sfaccettato a livello psicologico per frequentare una persona così. Il fatto è che mi sento in colpa perché sto sempre a rodermi lo stomaco dalla rabbia ma senza darlo a vedere. Nonostante abbia ricevuto l’approvazione della psicologa a fingere in questo rapporto non posso che provare un certo senso di colpa. Poi vabbè magari salta fuori che anche lui si sforza di avere a che fare con me e spero in realtà che sia così per non creare interazioni a senso unico.
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Re: Socializzazione forzata
Quindi mi pare di capire che tra rosicamenti e sensi di colpa insisti per... perchè hai fiducia nella tua psicologa? Solo per questo per ora? Non avverti nessun altro tipo di beneficio?
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Re: Socializzazione forzata
Credo che l'allenamento a stare anche con chi non piace, serva. Nella vita tocca stare con chi non ci è affine. Visto che non hai socialità, io non la vedo male sta cosa. Se poi ti fa stare troppo male si rivaluterà. Intanto consiglierei di continuare e tollerare. In questo caso , finché non si va oltre il limite psicologico ( tipo: non dormo la notte al pensiero che domani devo stare con sta persona, ho attacchi di ansia) suggerirei di continuare la cosa. Non sarà una compagnia piacevole e affine ma almeno é allenamento. E sei in contesto controllato. Chi non ha terapie e non è seguito di ritrova "gli antipatici" a scuola, al lavoro, in famiglia e ci si deve rapportare per forza....secondo me questa rientra nelle famose "esposizioni controllate" che in pochi casi son fattibili, , una fortuna nella sfiga potersi riallenare così , pertanto non la eviterei.
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Re: Socializzazione forzata
Penso sia un luogo di conoscenza che porta a "infognarsi molto" in dinamiche psicologiche a volte insostenibili se discusse troppo, infatti gli stessi psicoterapeuti a volte non stanno benissimo
Il lavoro ti dà una routine con orari più o meno fissi similmente alle scuole, ti consente di vedere gente per tot ore al giorno e il resto è facoltativo |
Re: Socializzazione forzata
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Re: Socializzazione forzata
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Quindi credo sia solo una questione di tempo prima che la cosa non ti sia ulteriormente chiara, nel mentre considero validi gli altri due interventi; non mollare. :) |
Re: Socializzazione forzata
Finzioni e forzature per me non portano mai nulla di buono e duraturo.
Meglio rimanere soli a questo punto, con buona pace della psicologa. |
Re: Socializzazione forzata
ma non è un approccio un po' antiquato quello di "forzarti" a fare qualcosa?
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Re: Socializzazione forzata
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Questa persona però ti sembra stia bene con te? Ha piacere a frequentarti? Perché in tal caso potresti anche sforzarti di instaurare un rapporto con lui. In caso contrario, che senso ha portare avanti un qualcosa di totalmente forzato? |
Re: Socializzazione forzata
Secondo me un rapporto così non serve a niente. Se si avvicinano solo persone anziane, o con problemi, o con differenza di età troppo diversa o approfittatori o persone con caratteri troppo diversi, non è un allenamento per i momenti difficili, è solo un fastidio continuo di chi non trova la persona adatta. Ma al di là di questo, se ti fa qualcosa non devi subire in silenzio, glielo devi dire, anche perché se non ti lamenti lui può pensare che non ti stia dando fastidio e poi dopo farà sempre peggio.
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Re: Socializzazione forzata
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Re: Socializzazione forzata
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Stare con persone che ci infastidiscono è una cosa che cercherei di evitare laddove è possibile. |
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