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Voi sentite che gli altri esistono nello stesso modo che esistete voi?
Mi spiego meglio, per molto tempo della mia vita (ora ho 27 anni) ho sempre sentito come se esistessi solo io e la mia mente, come se il mondo esterno non fosse vero (nel senso esistente quanto me) tanto che sono anche caduto per un periodo in un solipsismo, pensavo che il mondo fosse solamente una mia proiezione e non ci fossero prove che esista veramente al di fuori di me, come un sogno... Soltanto nell'ultimo periodo, che per la prima volta in vita mia, mi sono fatto rispettare e non sono scappato (io sono moolto evitante, o almeno lo sono sempre stato), le cose sono cambiate e ho come avuto l'impressione di risentire me stesso come più vero ed esistente, ma non solo me, anche gli altri, come se alcune persone esistessero realmente come me, nello stesso modo in cui io esisto; che non è tutto un sogno, ma ci sono altre persone risvegliate come me... Non so come spiegarlo, spero che questa differenza l'abbia sentita anche qualcun'altro. Mi sono sentito tipo più reale per un attimo, tipo qualche giorno... ancora adesso un po'... più lotto e combatto e mi faccio valere oltre alla paura, più le cose cambiano. Anche perchè sono arrivato ad assumere talmente tante droghe da penso morire e riprendere coscienza, una settimana fa tipo, da lí sono cambiate molte cose dentro di me, ma il vero cambiamento lo ho avuto quando mi sono fatto valere per la prima volta. La similmorte da abuso di droghe è stata soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha dato la spinta e la forza di reagire. Non consiglio a nessuno di farlo, di assumerle intendo, è stata una mia scelta/un errore, perchè è stato un miracolo che io sia vivo, potevo tranquillamente morire come Cranio Randagio (cercate su internet) considerando quante sostanze diverse io avessi assunto... La sensazione è stata di reale morte per me, da molti punti di vista, se non avessi avuto le persone accanto che mi davano l'acqua e mi tenevano la testa potevo tranquillamente morire considerando la quantità di mdma che avevo assunto insieme a ketamina e alcol... ragazzi non fatelo vi prego, non voglio avere morti sulla coscienza, mi sembra chiaro di per sè quanto io abbia rischiato la vita.
Sono curioso di cosa ne pensate? Riguardo il farsi valere e superare i blocchi e sentirsi più reali e non più soli, ma sentire anche altre persone reali, quelle più significative forse, che non sono per forza familiari... a me è successo con amici e ragazze importanti per me più che altro, di sentirle vere quanto me, esistenti nel mondo reale, non tutto come un sogno... DISCLAMER: Io spero che non serva rischiare la morte per capire quanto si è caduti in basso e prendere coraggio, anche perchè molte persone anche dopo esperienze cosí continuano come prima... Sicuro un casino di voi cercherà giustificazioni, lo so già, basandosi su una estrema "razio"... ma va beh, spero di far sorbire effetti decisamente migliori di questo dalla mia esperienza... non sono stupido io... di razio non ne ho bisogno, ho una laurea in fisica teorica. Non è la ragione che ci salverà dal male di noi stessi, ma la nostra emozione, capacità e forza di reagire ai prepotenti del mondo (dal datore di lavoro, al capo, a nostra madre, fratello, amico, partner, noi stessi...) in tutti gli aspetti della nostra vita. Loro vogliono convincerci di essere inferiori, perchè vedono che già noi stessi ce ne convinciamo, vogliono continuare a fare quello che vogliono, non perchè siano cattivi, ma perchè noi non ci facciamo valere, giustifichiamo la nostra debolezza, ma a nulla potrà servire, anche perchè ci sono sempre mille modi diversi per dire logicamente ogni cosa, fidatevi. Non esiste la cosa logica e fattuale in questi ambiti, di solito la nostra ragione si adatta a ciò che sentiamo, che è principe: se ti senti debole e oppresso lo giustificherai logicamente in mille modi e lí rimarrai, come se ti senti potente e capace di opprimere lo giustificherai ugualmente... il gioco è di paura e potere, il giorno che te ne accorgerai tutto cambierà. Scusate se sono passato dalla parte dall'arrogante, non riuscivo a tenermi le cose dentro.... Insultatemi, bannatemi, ditemi che non sono un fobico, perchè questo penserete, anche se io so benissimo quanto sono stato maltrattato deriso messo da parte per tutta la mia infanzia e adolescenza e voi non potete capire e mai capirete, se volete giudicare fatelo, non sono cavoli miei, io volevo dire la mia esperienza positiva, perchè ci credo e so cos'è la timidezza acuta che diventa depressione e attacchi di panico, so cosa significa non avere una ragazza che ti ama e vedere gli altri avercela con facilità, so cosa significa il suicidio, la disperazione e credere che non ci sia luce in queste tenebre, non venitemi a dire che non so, perchè è una cazzata. Detto questo spero in risposte costruttive. Buona giornata (sicuro non avrò risposte oppure boh, spero bene, grazie) EDIT AGGIUNTIVO: Rimanere dei deboli bambini è il problema, fa bene la lotta, quella sana di dire cosa si pensa e si ritiene giusto, non fa male a nessuno questo, ma certe volte soltanto chi si fa valere ottiene risultati e posizioni di potere, o con donne o con status, non conta in nessun modo l'aspetto fisico ecc... anche perchè io alla fine donne ne ho avute e ho il cazzo di naso storto, moolto storto veramente, e sono mezzo pelato (fronte alta) e ho sicuramente altri mille difetti... non sopporto però che la gente si giustifichi sul nulla, non è la bellezza esteriore che conta (sicuro aiuta), ma conta ciò che sei dentro, come reagisci, quanto lotti e superi te stesso e le tue paure e insicurezze che conta... non vorrei far passare il messaggio sbagliato di lotta e sopraffazione fine a se stesse, io intendo questo che ho scritto. |
Re: Voi sentite che gli altri esistono nello stesso modo che esistete voi?
Credo di aver capito la sensazione che intendi descrivere. Anche a me capita di sentirmi davvero "vivo" solo quando riesco a farmi valere, a rispondere a modo, a dire la mia opinione, insomma, ad essere un "ostacolo" lungo il cammino di qualcuno che mi vuole danneggiare e che non puoi fare come se non ci fossi. È come una dimostrazione di essere vivo, che oggi hai incontrato me che ti ho imposto una piccola deviazione rispetto a quello che pensavi di fare, proprio perché sono un essere vivente, tangibile e non sono invisibile, i tuoi insulti e le tue azioni hanno un effetto, non mi attraversano come se fossi un fantasma.
Subito dopo questi episodi mi sento in grado di poter fare di tutto, potrei anche provarci con una ragazza (una delle cose più difficili per me), ancora "caldo" dall'esperienza appena vissuta, che mi fa sembrare l'approccio con un'altra persona una cosina da niente. Credo che esperienze come rispondere per le rime ad una persona che ti insulta, magari anche fare a botte, mi farebbe sentire vivo come non mai, sarà anche forse la scarica di adrenalina. Le volte che ho avuto la sensazione di essere davvero vivo, mi sono detto "caspita, ma allora c'è anche questo nella vita! Questo sì che vuol dire davvero essere vivi!". Spero di essere riuscito a comunicare ciò che intendo. EDIT: non dev'essere per forza un episodio negativo come litigare con qualcuno o fare a botte, ma un qualcosa che spezzi le barriere che ci tengono in prigione, che ci fanno uscire dalla gabbia che ci siamo creati, insomma, riuscire AD ESPRIMERE SÈ STESSI SENZA NESSUNA BARRIERA DATA DALLA TIMIDEZZA, riuscire ad esternare nel mondo fisico un qualcosa che abbiamo dentro di noi e renderlo manifesto e comprensibile agli altri. Per me è stato così anche il suonare davanti a delle persone e credo che sarebbe così anche se avessi il coraggio di cantare in pubblico (anche facendo una figuraccia), o di recitare in una compagnia. |
Re: Voi sentite che gli altri esistono nello stesso modo che esistete voi?
ma la - tragica - realtà - è proprio questa: di fatto siamo soli (ciascuno di noi) "prigionieri" nella nostra mente/corpo.. tutto quel che è "interazione sociale" e "vita umana" si basa (fondamentalmente) sulla propria percezione e la propria immaginazione (e il riuscire a credervi).
Gli animali (che son fatti solo di istinto) se la passano molto meglio di noi, infatti. Noi umani siamo un errore evolutivo (brutto pure). |
Re: Voi sentite che gli altri esistono nello stesso modo che esistete voi?
E' un argomento dove il sentire è molto soggettivo, ne convengo.
Per mia natura credo non sentirei molto di me, per questo tengo teso un filo tra mente e corpo, tenendo allenato il secondo, la prima non mi si distrae. Quindi mi aiuta il focus, ammetto che sia un ripiego, ma è grazie a questa che non perdo consapevolezza. :pensando: l'esistenza degli altri? Si', rigorosamente uno alla volta, però. Singolarmente lo/a vedo, lo/a sento abbastanza bene. Se di più, la mia mente li elabora come una sorta di magma, anche abbastanza poco decifrabile, un po' alieno... molto dipende da quanto sono centrato. Da come sto. Spero di esser riuscito a spiegarmi. |
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