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Limitazioni alimentari
Ci sono alimenti che vorreste limitare ma non riuscite perchè vi piacciono / ne sentite il bisogno / ne avete dipendenza / non vi sentite sazi o in forze se ne escludete il consumo?
Per me sarebbero i prodotti dolci, quelli con zuccheri aggiunti, poi gli alimenti fatti con farine raffinate tipo pasta, pizze e dintorni, fritti vari. Come bevande vino e, relativamente, birra. Ma mi rendo conto che una categoria per cui mi risulta ancora più difficile regolare il consumo è quella dei latticini. Non tanto il latte in sè e da solo, che per diversi anni non ho preso e ancora adesso bevo pochissimo, ma per i suoi derivati (formaggi, mozzarella, yougurt) e per tutte le preparazioni che lo/li prevedono tradizionalmente. Un giorno senza potrei anche starci, ma dal secondo già la vedo molto complicata. C'è qualcosa di primordiale in questa dipendenza, anche perchè il sapore di per sè non è così eclatante. E' un po' come per il vino che arriva addirittura a fare schifo al palato ma un bel bicchiere colmo di rosso lo vedi comunque come invitante. Discussione che nasce anche per proporsi obiettivi di restrizione per il consumo di alcune categorie di alimenti (per poi ritrovarsi a non rispettarli ovviamente nel mio caso, ma proviamoci lo stesso) |
Re: Limitazioni alimentari
Limito per forza di cose per sopraggiunta età dopo i 30/35
A vent'anni reggevo ma non avevo dca, ora appena esagero mi si presenta conto Tolti quasi permanente latticini e zuccheri, da tre anni Approccio realistico: in inverno può venire più fame, difficile tentare diete troppo strette (fattibili in primavera-estate). È la quantità: un cucchiaio di Nutella non fa letteralmente nulla o quasi, il barattolo sì Se stai male emotivamente e mangi, non hai ucciso nessuno, è una cosa tua capitata e modificabile. Quindi meglio restare alla luce del sole e non finire in meccanismi contorti come nascondere il cibo e poi abbuffarsi Poi se proprio bisogna fare il commento fuoriluogo, diciamo che le condizioni di Gaza e report vari su fame fan passare certe menate |
Re: Limitazioni alimentari
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-provare a respirare quando arriva lo stimolo, e fare altro (qualsiasi cosa) che distragga -attaccarsi alla bottiglia: di acqua -darsi fasce orarie, esempio mangiare liberamente nella prima parte della giornata e non la sera |
Non c'è un alimento in particolare ma più il volume di cibo totale che mangerei in una giornata. Tipo ieri ero a scorrazzare sui monti e ho fatto un antipasto misto e mezzo, casoncelli e polenta e salsiccia, lì per lì mi sembrava okay, però stando lì a stimare le kcal avrei dovuto mangiare o il primo o il secondo, e comunque sarebbe stato tutto sbilanciato come pasto*.
Non è un problema il singolo pasto, il problema è che se andassi a ruota libera potrei mangiare così ogni giorno Edit: poi vabbè c'è anche da dire che col passeggero dietro passa da essere una guida molto fisica e attiva a un rodeo, quindi ci sta avere un po' più fame |
Re: Limitazioni alimentari
io per un mese ho eliminato pasta pane birra e zucchero , ho perso 6 kg :sisi:
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Re: Limitazioni alimentari
Beh 6kg in un mese sono tantini e immagino sia sconsigliato, ma può succedere
Comunque a parte le esperienze personali, il rischio eventualmente è gastrointestinale, con i dca a volte su va avanti fintanto che non si sviluppano importanti disturbi da reflusso, ulcere o colon irritabile |
Re: Limitazioni alimentari
Adoro il pane in tutte le sue forme, ovviamente è una cosa che il giorno dopo mi trasforma in un pallone sonda formato uomo. Ci metto anche una settimana a riappropriarmi delle mie sembianze...
Non lo compro, però mio padre mi abita vicino e se mi viene la smania gli entro in casa per saccheggiarla. Facendo una dieta esclusivamente proteica da anni, credo di essere arrivato al punto che il mio corpo non sia proprio bravo a gestire i carbo. |
Re: Limitazioni alimentari
Anche episodi di iperglicemia possono esser deterrenti, gli effetti sono spesso opposti a quelli che ci si aspetterebbe da assunzione di zuccheri (energia)
Ne risultano giramenti/mal di testa, spossatezza -"gambe molli"-, paradossalmente senso di svenimento |
Re: Limitazioni alimentari
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Re: Limitazioni alimentari
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stretto controllo e per periodi limitati, con esami del sangue frequenti ... Stare in perenne chetosi non va bene. I reni e altri organi si scompensano. La voglia di pane mi pare normale, il corpo umano non è fato per stare senza carbo e i corpi chetonici aiutano in diverse situazioni, ma per breve periodo, in casi limitati e controllati. A fini di dimagrimento o per patologie neurologiche. Io so così. In che senso "il mio corpo non è bravo a gestire i carbo?" Il corpo usa i carbo per l'energia che gli occorre, normalmente. Non è che non li sa gestire perché se li magna. |
Re: Limitazioni alimentari
Sono a dieta perenne e non per dimagrimento, mangio solo quello che tollero che è ben poco.
Mi concedo solo il caffè come alimento proibito . Farri anche a meno di mangiare tanto no ho soddisfazione perché la roba buona nk posso mangiarla o la mangio e la pago cara,ed è solo una rottura di balle farmene, decidere cosa, gestire i sintomi, rinunciare. Mangio perché non posso permettermi di dimagrire ulteriormente. Vado dalle dietiste,, molto carine ma (strano) non possono farmi niente, mi hanno dato quel paio di consigli e bon. Integratori e probiotici che non fanno una sega o fanno peggio, tutta roba inutile che ingrassa chi li produce costa un rene e non si detrae. |
Re: Limitazioni alimentari
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E' che solo cosi' riesco a mantenere i tessuti come li voglio, cioè su, e gestire bene massa, peso e "definizione". Nel senso, mi sento molto leggero. Non vuole essere un consiglio, è che per il mio metabolismo riesco ad ottenere qualche risultato solo con delle limitazioni, purtroppo. Per le analisi, cerco di farle una volta ogni sei-otto mesi. |
Re: Limitazioni alimentari
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Re: Limitazioni alimentari
No, beh sono anche ipertesa ma non me ne curo. Me l'hai ricordato ora, tutte le rogne che ho me le dimentico.
Dieta complessa per situazione complessa. Diciamo dieta ospedaliera, anche se in ospedale per i miei standard si mangia bene e certe cose che ti portano non le posso mangiare manco quelle. Poi non è tanto gestibile perché una cosa che mangio oggi, senza problemi, se la mangio domani mi fa male , la situazione è variabile e fare la spesa un casino. Infatti le dietiste non possono trovare una quadra, devo gestirmi io alla giornata, ripeto non mangerei più se potessi permettermi di fare a meno, tanto non ho soddisfazione, ingozzo per mantenere peso e stare in piedi, sdraiata più di quanto ci sto, non posso ahimé starci. Beh se hai analisi buone niente da dire. Ognuno mangia come crede. Se può permettersi. |
Re: Limitazioni alimentari
io elimino periodicamente molti alimenti senza nessuna fatica perché per me la vera fatica è sopportare il malessere che mi causano molti alimenti.
tutt'ora ho una serie di restrizioni alimentari che mi sono autoimposto, e devo dire che sto discretamente. |
Re: Limitazioni alimentari
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Sugli orari ho dei problemi a regolarmi per delle abitudini che ho sviluppato da quando lavoro in presenza e che non mi sento ancora di abbandonare avendoci costruito sopra una forma di gracile equilibrio. Quote:
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Re: Limitazioni alimentari
(Ma figurati non era assolutamente rivolto al thread il discorso su Gaza, speravo fosse chiaro, era una riflessione inserita in chiusura)
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Re: Limitazioni alimentari
Ho mangiato un etto di emmenthal. Vorrei provare a tagliare i formaggi, che inoltre richiamano molto pane per accompagnarli, e limitarmi a latte, yougurt, farei eccezioni solo con mozzarelle e ricotta, ma quest'ultima solo perchè l'ho appena comprata e devo finirla (le robe che funzionano più come spalmabili le trovo abbastanza superflue)
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