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Vergognarsi per gli altri
Vi capita mai di proiettare la vostra vergogna sugli altri? A me succede spesso; se qualcuno dice o fa qualcosa che percepisco come imbarazzante, mi sento a disagio per lui/lei, come se fossi io quella persona.
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Re: Vergognarsi per gli altri
Si.
Non so se è questione di empatia( non credo) , o di neuroni specchio o cosa. Mi pare che il termine cringe voglia dire "provo imbarazzo per te". |
Re: Vergognarsi per gli altri
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In fondo è più una proiezione nostra che una condivisione reale di emozioni. |
Re: Vergognarsi per gli altri
Si esatto. Proiezione.
L'empatia è cercare di capire come si sente l'altro, cringe è come mi sentirei io, con la mia testa, l'altro magari non è a disagio. Ma ci sono anche momenti in cui invece si vede nell'altro del disagio in una situazione disagevole, e lì ci si immedesima specie se si è vissuto qualcosa di simile, e scatta empatia. A volte è proprio immotivata, attribuiamo per proiezioni stati d'animo che sono nostri ma per niente. Una mia amica childfree quando vedeva mamme con passeggini diceva "poverine, mi fanno pena" :D E via a spiegarle che molto probabilmente è una mamma felice che passeggia coi suoi fagottini, dato che in genere si sceglie non è una disgrazia. Oppure una volta eravamo al pub e lei "mi spiace per la cameriera". Perché? "Perché noi siamo qui a spasso e loro lavorano e magari è il suo compleanno e sta lavorando di sera". Io: eh beh? A me andrebbe benissimo come compleanno! Il suo compagno( che non ha studiato e fa un lavoro faticoso): eh beh oh, se non hanno voluto studiare , come me, si lavora :nonso: E niente ha capitolato. Però rimane sempre con le proiezioni in genere, troppo filtrate da se, ma vabbè va, meglio eccesso di empatia che zero. |
Re: Vergognarsi per gli altri
no però quando ho sentito dire certe cose da mia nonna , improvvisamente , non dalla vergogna ma dallo schifo, ho fatto finta di essere uno che passava di la , facendo finta che non la conoscevo :sisi: .... per forza , erano robe da vergogna dell essere umano
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Re: Vergognarsi per gli altri
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Re: Vergognarsi per gli altri
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la responsabilità di quello che fanno gli altri nn è mia , ci manca solo quello di senso di colpa , poi c è da spararsi :sisi: |
Re: Vergognarsi per gli altri
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Re: Vergognarsi per gli altri
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io so sempre stato combattuto su un altra cosa , nn ho intenzione di andare off topic ma m è venuto in mente riguardante il tema socialità ..... mi so sempre sforzato di creare armonia, nel senso proprio che provavo insofferenza quando vedevo gente che si scontra a parole (dal vivo intendo) e quindi pacificavo etc.... stavo male per giorni sapendo che a tale festa era andato un po tutto a puttane , non per colpa mia ma per colpa di altri , col tempo ho capito che invece manco quello è importante , anzi forse è meglio che esce sempre fuori tutto , è molto liberatorio mandarsi a fanculo e nn vedersi piu , piuttosto che stare insieme e portare a casa la giornata in una falsa armonia costruita solamente per vedere finire quella giornata senza che ci siano cose strane o discussioni strane , tant è che mo facilmente cerco lo scontro frontale , devo lavorare sui sensi di colpa che vengono dopo ma piano piano stanno sparendo del tutto :sisi: , ho sempre ammirato chi destabilizza anche se avevo paura di essere cosi , diciamo che sto superando anche questa paura :sisi: . SCUSATE l OT |
Re: Vergognarsi per gli altri
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1) quando i bambini fanno determinati capricci o hanno determinati comportamenti, provo imbarazzo per i genitori; 2) quando una persona viene smerdata davanti ad altre, si inizia ad incartare, non sa come rispondere e via dicendo. |
Re: Vergognarsi per gli altri
Si capita e da ragazzino addirittura capitava quando guardavo i film
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Re: Vergognarsi per gli altri
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Re: Vergognarsi per gli altri
Sui bambini che fanno capricci, visto che è stato citato: pure io provo empatia in certe situazioni, tipo sale d'attesa, mezzi pubblici. Ho capito che nessuno gli ha prescritto di fare i figli e non è come avere una malattia. Ma la gente la vedo troppo intollerante. La maleducazione non va bene e siamo tutti d'accordo che devono imparare a stare al mondo e rapportarsi.
Ma d'altro canto c'è troppa gente che pretenderebbe di stare dappertutto senza bambini attorno, infastiditi dalla loro esistenza ( non childfree che odiano i bambini, spesso genitori), di recente di fronte ad una mamma affaccendata a calmare un neonato che piange ( e che deve fare il neonato, cantare l'inno nazionale?) ,imbarazzata, e ad altre molto probabilmente mamme, che hanno iniziato a fare fffff non sopporto gli strilii facendo ancora di più sentire a disagio la mamma con neonato , mi sono girata e ho detto "eh oh, i bambini piangono! " Un minimo di empatia e tolleranza. E no, non è manco normale che al ristorante i piccoli stiano fermi e seduti al posto 3 ore, é normale che si alzino e gironzolino, che facciano il casino disturbando clienti e personale, con genitori indifferenti no. Ma se stanno fermi e zitti a 3 anni per lungo tempo é perché stanno fissando il tablet e si stanno rincoglionendo con quello e quello no che non va bene, non ti fa niente un bambino che fa il giro della tavola e parla, è normale, non sei obbligato a farteli piacere ma nemmeno vanno legati o devono stare chiusi a casa loro, se non li tolleri proprio, eh cazzo stai a casa tu, esistono e hanno i loro diritti . Se empatia è troppo perfino per chi li ha avuti piccoli e se n'è già scordato, tolleranza, almeno. |
Re: Vergognarsi per gli altri
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Tornando invece al fatto della tolleranza, parlo per me, la mancanza di tolleranza è verso alcuni genitori. Perché se devo farmi un viaggio in aereo con un bambino che urla 6 ore e mi prende a calci il sedile, con tanto di genitore che dorme, ho tutto il diritto di infastidirmi. Se sono a un ristorante e mentre il genitore se la ride con gli altri il bambino corre contro un cameriere rovesciandogli il vassoio, ha tutto il diritto di infastidirsi. Non parliamo del neonato affetto da coliche con la madre o il padre che non sa più cosa fare. |
Re: Vergognarsi per gli altri
No anzi,ho ripreso il tuo punto 2 e allargato il discorso, ma è "normale" avere empatia con genitori che si trovano a gestire situazioni imbarazzanti messe in atto fuori casa dai bimbi ; e più la gente si mostra intollerante, più in imbarazzo saranno , per fortuna qualcuno si mette nei panni ed evita di mettere a ulteriore disagio chi lo è già.
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Re: Vergognarsi per gli altri
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Re: Vergognarsi per gli altri
Eh a volte si pensa ad alta voce.
Ho letto pure io di questo metodo, ma poi ho anche studiato di recente che quando c'è il picco di crisi emotiva è inutile pretendere che adulto o bambino ascolti e ragioni, bisogna aspettare che passi la Trebisonda e si parla a bocce ferme . E però in giro è un bel casino. E non funziona sempre. È difficile, una volta sì la soluzione era la sberla ma non lo è più, meglio così. (Pensate a maestri ed educatori che ne hanno 20 al colpo che fanno così, e non sono figli loro quindi anche se volessero dare lo scoppellotto montessoriano per risolvere la faccenda, non ce l'hanno come opzione estrema, devono inventarsi e provare mille cose e render conto. E magari anche insegnare qualcosa nel frattempo. Quindi anche lì, un po' di empatia non guasta, i figli sono scelte, insegnare è una scelta, però insomma, intanto se non ci fossero asili e scuole nessun genitore che deve lavorare potrebbe farli, quindi la scelta 2 vincola la 1, e poi comunque in ambo i casi , suvvia. Non si può tenere conto di tutto ed empatizzare sempre tutto, ogni giorno ognuno è giustificabile per cose sue, chi risponde come te potrebbe aver avuto una giornata storta, il mal di testa, l'umore nero. L'impiegato scortese potrebbe essersi separato ieri, quello incapace essere un fobico al primo giorno. Quello che fa cagare il cane davanti al tuo portone potrebbe aver scordato a casa il sacchetto per la prima volta e non sapere come fare a tirare su. Quello che non ti vede sulle strisce e ti frena sui piedi può aver appena letto un brutto referto medico o il suo estratto conto e voler solo crepare. Cioè non sappiamo niente, non per questo possiamo sopportare e giustificare tutto, anche perché tutti abbiamo episodi in cui non ci è stato perdonato niente e siamo stati mal tollerati senza sconti. Uh pochino di sforzo quando si può, però, si, dai. |
Re: Vergognarsi per gli altri
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Re: Vergognarsi per gli altri
Sì, mi è capitato di provare imbarazzo per gli altri.
Non è l'episodio singolo a farmi sentire quella sensazione, ma più una questione di accumulo. Per esempio, quando una persona continua a insistere nel dire o fare qualcosa di profondamente fuori luogo. In quei momenti provo un misto tra dispiacere e disagio, vorrei quasi intervenire per alleggerire il contesto. Certo, tante volte non possibile. Non c'è sempre una soluzione per tutto. |
Re: Vergognarsi per gli altri
Si, a volte mi succede qualcosa di simile anche quando nei film ci sono due personaggi molto legati e uno dei due tradisce o fa un torto all'altro.
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