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Farsi rispettare
Domani succede ciò che aspettavo e temevo da tempo, il giardiniere viene a prendersi i soldi del lavoro fatto (3400€ in tutto). Il punto è che non vorrei darglieli. Il lavoro lo ritengo fatto male, l'erba non è cresciuta omogenea, ci sono delle buche, l'irrigazione ha dato problemi ed è stata rabberciata...nel giardino più piccolo ho fatto mettere la dicondra che non è cresciuta, sono ricresciute le erbacce ma quella no..non è stato manco dato il diserbante...
Insomma domani sera sarà una cosa emotivamente ardua, imporre le proprie ragioni..dopo una vita da Fantozzi è dura...subentreranno sensi di colpa? Riuscirò a farmi valere o cederò? La mia idea è di dare massimo 2000€ e mi sembrano pure troppi...3400€ sono quasi 3 mesi di lavoro… Purtroppo la mancanza di carattere porta a queste cose…:( Come si allena il carattere? Voi che fareste? |
Re: Farsi rispettare
Il giardiniere ti ha fatto a suo tempo un preventivo scritto, prima di iniziare il lavoro? Quali erano gli accordi?
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Re: Farsi rispettare
Mio padre quando fanno così li fa tornare indietro a sistemare.
Io non so se avrei le palle. Spesso mi faccio andare bene cose che non vanno tipo i capelli tagliati male che poi devo portarmeli in testa per mesi. In queste situazioni mi sento io in difetto perché penso di meritarmi che la gente faccia le cose male perché sono senza valore e giustamente tutti se ne approfittano. Quasi mi sembra di disturbare a dire timidamente che avevo chiesto le cose fatte diversamente. |
Re: Farsi rispettare
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Re: Farsi rispettare
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Re: Farsi rispettare
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Re: Farsi rispettare
Io non sono per nulla in grado di farmi valere. Gli darei i soldi e sarei anche capace di fargli i complimenti per il lavoro mentre dentro di me maledico me stessa e lui.
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Re: Farsi rispettare
Richiamalo e fagli sistemare le cose, se il lavoro non è stato fatto come concordato hai tutto il diritto di fartelo sistemare, soprattutto perché è un importo abbastanza alto e per una cifra così ci si aspetta un lavoro di qualità
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Re: Farsi rispettare
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Re: Farsi rispettare
ci inculano e noi chiniamo il capo...
Mi chiedo se la cosa derivi da un'educazione genitoriale sbagliata o poco convincente che ci ha portati ad assumere un atteggiamento passivo davanti alle situazioni conflittuali; forse è un lato del proprio carattere difficilmente modificabile a meno di non allenarsi con molti sforzi :pensando: ma sempre assumendo un atteggiamento forzato... poco naturale. Il problema si chiama mancanza di assertività ed è il motivo percui non riesco a protestare se i vicini fanno rumore o farmi valere davanti l'aver subito un torto piu' o meno palese... Nel mio caso c'è soprattutto una questione di scarsa autostima: ho sempre la sensazione di essere in difetto difronte ad un conflitto, ho sempre quella sensazione che mi manchi qualcosa da qualche parte e questo mi porta ad accettare passivamente la situazione il che è sbagliatissimo. E' interessante perchè ci sono certe persone che invece questa assertività ce l'hanno e si impongono anche in quelle situazioni dove le loro ragioni non sono nemmeno tanto palesi o addirittura in cui hanno torto ma hanno la presunzione di avere ragione (e magari è solo una loro percezione della realtà percui i fatti concreti vengono interpretati in modo distorto a causa della loro scarsa capacità di analizzare o pura ignoranza (una sorta di effetto Dunning Kruger)... Pero' per esperienza posso dire che purtroppo conviene sempre protestare, capisco che è dura fare la parte dei "cattivoni". ma credetemi è molto piu' facile poi "ritrattare" e ritornare sui vostri passi una volta che vi fate rispettare.... se fate i "buoni" fin da subito siete finiti. |
Re: Farsi rispettare
Capisco benissimo il disagio che provi. Anch’io ho sempre avuto difficoltà a dire di no o a contestare qualcosa. Quando si ha un carattere accomodante o si è cresciuti "per non disturbare", farsi rispettare può sembrare una montagna da scalare, ma ricordati: non stai facendo un torto a nessuno. Stai difendendo un tuo diritto.
Hai commissionato un lavoro da 3400€, e ti ritrovi con un risultato che non rispecchia quello che ti era stato promesso. Questo non si chiama “essere esigenti”, si chiama aver rispetto per sé stessi e per i propri soldi. Il giardiniere, come qualunque altro professionista, è responsabile del risultato. Se l'erba non è cresciuta, l’irrigazione è stata rabberciata, non è stato fatto il diserbo, e ci sono buche visibili… allora è legittimo contestare il lavoro e proporre un pagamento parziale. Anzi, è doveroso, altrimenti stai pagando per un servizio che non hai ricevuto. Quanto ai sensi di colpa: sappi che sono una trappola che spesso scatta in chi ha un senso del dovere sviluppato, ma anche una certa paura del conflitto. Allenare il carattere significa anche questo: affrontare i conflitti quando servono. Non per litigare, ma per non fuggire. |
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"Mi chiedo se la cosa derivi da un'educazione genitoriale sbagliata o poco convincente", nel mio caso sì. I miei genitori, soprattutto mio madre, non dicono mai le cose, piuttosto usano mille bugie o giri di parole. Piuttosto (mia madre soprattutto) ti raccontano cose, fatti, per poi dorti di non dire nulla, di lasciar perdere e via dicendo. Sono cresciuto con il "tizio mi ha fatto questo, non gli ho detto nulla, eh ma alla prossima vedi" (prossima che non arriva mai). Eh ha fatto il lavoro male, però che gli posso dire? Per di più, mentre mio padre è "innoquo", mia madre magari sparla, riporta cose, intossica, per poi nascondersi e chiederti magari a te di non dire nulla (no non dirgli che te l'ho detto). Sono cresciuto, in generale, con l'idea del non dire nulla e non affrontare. "Nel mio caso c'è soprattutto una questione di scarsa autostima: ho sempre la sensazione di essere in difetto difronte ad un conflitto, ho sempre quella sensazione che mi manchi qualcosa da qualche parte e questo mi porta ad accettare passivamente la situazione il che è sbagliatissimo." Identico, uguale. Mi sento in difetto, talvolta se rispondo male o mi faccio valere mi sento pure in colpa. Faccio fatica a dire al vicini abbassa la musica. Ho paura dei conflitti, probabilmente, in piùnon voglio disturbare. Per poter essere assertivo devo essere istigato o stuzzicato, lì parto in quinta. Ed in quel caso la paura, bassa autostima ed altro passa in un colpo. Ma non sono in grado di farmi valere "per primo" tendenzialmente. Poi certo, dipende. È capitato di rimandare indietro un drink sbagliato o un piatto fatto male, qualche volta, o di rispondere male ad un infermiere scontroso e arrogante. O anche con un vicino che mi accusava di fare rumore, gli ho rigirato tutto quello che mi irritva di lui. Ma cerco sempre di evitare, soprattutto se non percepisco "nociva" l'altra persona |
Re: Farsi rispettare
E' appena andato via, come sempre non sono riuscito a dirgli niente e gli ho dato solamente parte dei soldi :(
Sono un totale cialtrone, un fantozzi che nella vita non combinerà nulla, buono giusto per stare chiuso in casa :( Ora nelle prossime ore mi aspetto che subentri la vergogna di me stesso :( |
Re: Farsi rispettare
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Re: Farsi rispettare
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E questo, per come ti sentivi e per come ti descrivi, è già un passo enorme. Magari non è andata come avresti voluto, magari non sei riuscito a dirgli tutto in faccia come ti eri ripromesso… ma non ne sei uscito sconfitto. Hai trovato il modo tuo (magari imperfetto), per dire: “Questo lavoro non li vale tutti questi soldi.” È comprensibile che tu ora ti senta frustrato, magari anche un po’ arrabbiato con te stesso. Ma il fatto che tu abbia trattenuto parte della somma significa che hai già iniziato a farti valere. Non è un fallimento. È un inizio. Non serve essere perfetti per avere carattere. Serve iniziare da qualche parte. E tu lo hai fatto. |
Re: Farsi rispettare
In realtà no, quello era l'anticipo, tornerà a settembre per sistemare quello da fare e presumibilmente prendere il resto :(
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Re: Farsi rispettare
Ma se uno non fa bene il suo lavoro, non puoi non pagarlo per niente. Ho fatto un post nazistoide sulla velocità, credo che con la velocità puoi risolvere diverse cose, o meglio, puoi fare capire all' interlocutore che sei degno di rispetto (secondo i suoi parametri).
Il segreto è non riflettere, non aspettare e comunicare velocemente. |
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Re: Farsi rispettare
Sono un po' migliorata in assertività, ma non ho sti grandi risultati :D però mi dico dai brava
Comunque mi sento sincera quando ringrazio, mi viene proprio dal cuoricino, ho slanci di gentilezza e gratitudine spontanei. Poi rielaboro e dico maccos. Boh! |
Re: Farsi rispettare
Secondo me è più difficile rifiutare un qualsivoglia servizio erogato da una persona che non un oggetto. Se trovassi un prodotto scassato non credo che avrei troppi problemi a tornarlo indietro, quando invece si tratta di cose come l'aver cucinato malissimo un cibo è come se la persona potrebbe prendersela essendo una sua creazione, qualcosa di legato alla sua bravura e alla sua specificità. Mi sentirei come se andassi a infierire sul personale.
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