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Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
È tempo di vacanze e quest'estate non vorrei passare 2 settimane di ferie senza fare niente. Mio fratello ha proposto di andare a Cracovia, ma io, da eterno indeciso, al momento di acquistare i biglietti dell'aereo, mi sono mostrato titubante. Innanzi tutto non so se stare 3 o 4 notti. Temo di annoiarmi, ho paura che è come girare per giorni a Torino, che sia una città come un'altra.
Forse ci vorrebbe un minimo di interesse nella città, nella sua storia, nei suoi monumenti, ma io non ho niente di tutto ciò. Tra l'altro i biglietti li abbiamo già acqusitati, devo vedere se si possono annullare o se si possono modificare... è un travaglio per me e mi dispiace anche per mio fratello che deve subire queste mie indecisioni. Di solito è lui quello che ha iniziative, che vuole fare e che propone. Se mi dicesse che non ha più voglia di andare a Cracovia, per me non ci sarebbe nessun problema. Per me la vacanza è andare al mare, farsi il bagno, magari andare in qualche giostra ritornando bambini. Ma quella che mi manca è proprio la voglia di organizzare. Ho viaggiato pochissimo nella mia vita, forse mi sfugge qualcosa? Non capisco la bellezza del viaggiare, anche partendo per mete ignote? Vedere posti lontani, anche se non li si conosce, vale già di per sé "il prezzo del biglietto"? Voi in base a cosa scegliete la meta turistica? Sapete già cosa andare a vedere? Avete un itinerario? Oppure andate all'avventura, senza sapere se vi piacerà o meno? Cosa vi stimola ad organizzare, prenotare viaggio e hotel e partire? P.S. Mi sono accorto solo ora che ho aperto la discussione nella sezione "Amore e amicizia", ma non sono come spostarla in una sezione più idonea. |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
La bellezza delle viaggiare è proprio l'avventura per me, le mete ignote (per quanto possibile); amo i viaggi in macchina quindi vado un po' dove mi sento di andare, stabilendo un budget ovviamente, non vivo nel mondo dei puffi e si', condivido l'idea del mare quindi è capitato che finissi per esempio sull'isola di Ponza. Molto carina.
Anche all'ultimo minuto, se scegli la stagione adatta, trovi qualcosa. La si vive come un gioco, in quei momenti. Ovvio devi portarti dietro il mondo nell'auto quindi un minimo di progettazione... (un minimo alto) sarebbe il caso, però poi è tutta avventura, e da li vedrai che la motivazione per un viaggio, poi per un altro, ti saltano fuori. |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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Per ora mi sento più tranquillo andare in aereo, anche perché è una cosa che abbiamo deciso un po' all'ultimo. Il fatto è che di solito, quando vado da qualche parte, ci vado perché ho uno scopo, perché so che c'è qualcosa da vedere, una fiera, una mostra, un luogo in particolare di cui mi sono appassionato. Di Cracovia invece non conosco niente, però magari già solo il fatto di essere all'estero è già un'esperienza di per sè. L'unica cosa di cui potrei avere interesse è il campo di concentramento di Auschwitz. Nel caso mi informerò su altre cose da visitare. |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
1 allegato(i)
Io di solito guardo i prezzi :D Scelgo le mete che mi sembrano più interessanti tra quelle che hanno prezzi per me più fattibili.
Poi una volta scelta la meta pianifico ogni singola cosa minuto per minuto. Non riesco a lasciare le cose al caso. Mi preparo le mappe con i percorsi da seguire, i tempi dei vari spostamenti, dove poter mangiare ecc.. Giusto per farvi capire: |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
Per me vacanza significa non pensare a niente, non avere orari, svegliarti all'ora che vuoi e fare quello che ti passa per la testa. Per questo per me va benissimo passare le ferie a casa. Se andassi da qualche parte (ma comunque non ho i soldi) andrei in un luogo tranquillo, dove posso rilassarmi e decidere di giorno in giorno le attività. Poi non nego che mi piacerebbe anche fare viaggi più strutturati, specialmente in siti archeologici, ma da solo non andrei, ci vorrebbe un compagno (o compagna :mrgreen:) di viaggio.
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Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
In un epoca in cui tutti sembrano dei fanatici dei viaggi, anch'io non capisco tanto la bellezza del viaggiare. Nella modernità mi sembra piu' un modo per staccare dalla solita insoddisfacente routine. Un tempo intellettuali e artisti viaggiavano per consultare biblioteche, vedere musei, poichè non c'era alternativa, era un'esperienza necessaria per formarsi. Oggi mi sembra piu' l'ora d'aria degli schiavi.
Poi dipende molto dalla propria condizione economica e dalla meta, per me attualmente è un lusso evitabilissimo. In genere per quanto riguarda grosse spese sono piu' pragmatico, preferisco spendere soldi in qualcosa di piu' concreto, qualcosa che rimane... Cosa rimane del viaggio? Bei ricordi che svaniaranno e foto da postare sui social. |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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Se invece l'unico obiettivo di un viaggio è quello di mettere la foto sui social per far sapere a tutti che sei andato lì allora meglio che te ne stai a casa. A me non frega proprio niente di pubblicare foto o far sapere alla gente dove vado. Spesso addirittura ho fatto finta di stare a casa perchè non avevo voglia di dire che partivo. Il viaggio è una cosa che faccio per me. |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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Comunque, nel caso andassi, userei soltanto 4/5 giorni delle due settimane di lavoro. Il resto me lo passo volentieri a casa o al massimo qualche gita in giornata. Quote:
Per carità, poi può succedere di tutto, che il viaggio mi sorprenda in qualche modo che ancora non conosco, che mi innamori dell'atmosfera o meglio ancora, di qualche polacca :D |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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Piu' che altro trovo criticabile quando il viaggio viene estremamente romanticizzato, quando te lo vendono come esperienza formativa indispensabile per un individuo, e quindi tutti ad inseguire il viaggetto perché se no ci si sente da meno come persone. Forse oltre al marketing questa romanticizzazione è un'eredità dell'ottocento quando si facevano i grand tour e c'era la fissa per l'esotismo. Altri tempi. |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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(certo, non indispensabile) |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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Che poi non c'è nulla di male nell'intrattenimento o nell'esperienza edonistica fine a se stessa, a tutti piace godere, non capisco perché bisogna romanticizzare ogni godimento quasi come lo si volesse giustificare. Sta elevazione del viaggio come esperienza mistica che ti apre gli occhi mi sembra eccessiva, soprattutto in un mondo così globalizzato. In tantissimi viaggiano ma e me queste menti eccelse in giro non mi pare di vederle. E in passato fior fior di intellettuali/artisti si sono mossi pochissimo dai loro paesi. Mi ricorda un po' lo stereotipo sulla lettura che ti arricchisce... non per forza lo fa. Dipende da cosa leggi, con quale spirito e quanto sei predisposto a farti arricchire. |
Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
Se vai a Cracovia ricordati le calze di nylon.
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Re: Mancanza di motivazione nell'affrontare un viaggio
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La felicità per me non è nel dove fai le cose, ma nel con chi le fai... |
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