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Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
La domanda è quella del titolo del topic.
Attenzione: non voglio sapere in senso universale od oggettivo con che frequenza ci si deve sentire o tenere in contatto perché due persone possano considerarsi "amiche". Voglio sapere quanto, dal punto di vista soggettivo di chi risponderà, ci si deve sentire con l'altra persona per considerare quel rapporto un rapporto di amicizia. Questo considerando che la cosa varierà molto da persona a persona. Ad esempio ricordo bene l'utentessa M.me Adelaide che un giorno spiegava come lei avesse bisogno di "sfiatare" dalle sue amicizie con periodi di isolamento anche di mesi, ma non per questo quelle non le considerava amicizie. |
Re: Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
Per me oltre a sentirsi bisogna anche vedersi con una certa frequenza, diciamo 1 volta a settimana minimo.
Poi certo è molto soggettivo specialmente quando si arriva ad una certa età con lavoro, e magari figli a carico. Ma siccome sono fuori da queste dinamiche l'amicizia la vedo in questo modo... |
Re: Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
Non lo so :pensando:
La mia concezione di amicizia trascende la frequenza dei contatti. Posso sentirmi profondamente legata a qualcuno anche con interazioni sporadiche, tanto quanto con chi sento più spesso. Il fulcro di un'amicizia, a mio avviso, è la reciproca percezione di comprensione e appoggio, non la quantità di conversazioni/interazioni. Tra l'altro ritengo normale avere dei periodi in cui ci si sente di più e altri meno.. |
Re: Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
Secondo la mia esperienza ogni amicizia fa storia a sé.
Ho amicizie con cui ci si sente e ci si vede abitualmente a frequenza settimanale, come ne ho in cui ci si sente/vede tipo una volta due al mese e volte anche meno. Queste ultime forse sarebbero da considerare più conoscenze che amicizie, ma comunque va bene così a entrambi avviene tutto spontaneamente e quindi va bene così. |
Re: Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
Dipende dall età,dal tipo di vita-lavoro, famiglia ecc...
Io ho 42 anni, lavoro non figo (no viaggi,trasferte,riunioni importanti ecc..)ma ordinario , 1 figlio Almeno: sentirai una volta a settimana e un uscita almeno 1 volta al mese......ho letto vedersi almeno 1 volta a settimana,.ma come è possibile a questa età? Con prole poi... Ma io non la classica combriccola di vecchi amici Comunque è soggettivo si, Fors epuo bastare anche vedesi quelle 4-5 volte canoniche all' anno. Compleanni,battesimo,cene di natale,come oggi grigliata del primo maggio Insomma quegli episodi che contano |
Re: Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
Forse con gli amici d'infanzia è più facile, anche se non ci si sente per molto poi basta poco per ritrovare la sintonia. Con persone conosciute da meno tempo non so se è lo stesso.
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Re: Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
L'amicizia prevede una reciprocità affettiva, si tratta di sentimenti, quindi le regole di come e quanto, contano poco. So che non sono state chieste definizioni universali ma esperienze personali, però per me è così.
Per altri gli amici sono quelli "con cui fare le cose insieme, con cui uscire". Sicuramente stare insieme e condividere esperienze serve a coltivare i legami, ma non è sempre così. Spesso gli altri sono conoscenti ed antidoti alla noia, un mezzo per uscire a cuccare o andare in vacanza, senza doverlo fare da soli, e vengono definiti amici per semplificazione, ma mancano le basi di affettività e reciprocità. Non è una predica, pure io dico "una mia amica" in modo colloquiale parlando di chi non lo è davvero. Poi come in tutto, non bisogna idealizzare e aspettarsi chissà cosa dagli amici e dagli affetti in generale: ognuno vuole bene come può, non è detto che per dimostrarlo debba fare i salti mortali. Basta che arrivi. E lì bisogna essere recettivi, cogliere se il bene c'è o no, anche se non é quello che idealizzi tu. Chi ha aspettative elevatissime per qualsivoglia ragione, e vuole che l'affetto sia dimostrato in modi particolari, ne ha diritto, ma può essere un peccato, la vita è breve , il bene ed il bello sono rari, e per orgoglio e testardaggine si rischia di buttare via il bambino con l'acqua sporca. |
Io ho capito una cosa: se con qualcuno non parlo mai di musica, o altro temi di cui sono appassionato (cinema, arte, ecc), o non faccio qualcosa di interessante, tendo a annoiarmi alla svelta. Quindi ok la grigliata, ma dopo poche ore ho voglia di andarmene (o che se ne vadano).
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Re: Ogni quanto ci si deve sentire per parlare di "amicizia"?
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