L'esperienza di un gigolò.
 

Molti anni fa mio padre era solito comprare una rivista,che non so se esiste ancora:"Cronaca Vera",mi ricordi che c'era una sezione dedicata alle lettere dei lettori,dove un giovane sui 25 anni raccontava che faceva il gigolò per mestiere,però non era sempre piacevole a detta sua perchè le donne con cui andava non gli piacevano,c'è n'erano brutte e vecchie,vedove,ecc,le ragazze ovviamente non avevano bisogno di pagare per andare con un uomo,c'è ne erano alcune piacenti ma il resto non lo erano,intanto diceva che era costretto a fare quel mestiere per mangiare perchè non sapeva fare altro.
Si faceva molto sesso ma però con donne che non gli piacevano,e ovviamente come diceva nessuna ragazza voleva mettersi con lui a causa di quello che faceva,era quindi molto frustrante quella vita per come la raccontava lui.

Re: L'esperienza di un gigolò.
 

Penso che la maggioranza di chi fa sta professione è spinto/a da problemi economici e psicologici, quasi nessuno farebbe sto mestiere in un mondo ideale, la selezione sessuale è una parte importante della psicologia umana.

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Re: L'esperienza di un gigolò.
 

Credo non sia facile fare il gigolò, se ti capita una che non ti attrae minimamente ed il pisello non si alza che fai :interrogativo:

Re: L'esperienza di un gigolò.
 

Infatti secondo me o usano gli aiutini, oppure fanno selezione pure loro

Re: L'esperienza di un gigolò.
 

Ricordo di aver visto varie interviste a gigolò nel corso del tempo...

Molti ammettevano che la stragrande maggioranza della clientela era composta da omosessuali, difficile che andassero solo ed esclusivamente con donne (se non volevano fare la fame).

Re: L'esperienza di un gigolò.
 

Devi essere tipo un Rocco Siffredi che ti si alza sempre e a prescindere, altrimenti anche gli aiutini qualcosa fanno ma non basta. Se sei uno dalla libido nella norma non credo puoi fare quel lavoro.

Re: L'esperienza di un gigolò.
 

OT
Nel panorama giornalistico italiano, dominato dai Feltri, Porro e compagnia, tutta la stampa sembra essersi ridotta ai livelli di ciò che una volta era appannaggio di un giornale come Cronaca Vera (di vero non c'era niente, ma era bello crederci).
Fine OT